è sotto gli occhi di tutti. parlamentari, cittadini.
se non la vedi non preoccuparti, è questione di un minuto, pulito il vetro la vedrai meglio. infatti, ora che hai gli occhiali puliti, potrai vederlo entare nel tuo ufficio, il manager della Black.&Co., nero come la pece, con tanta materia grigia che gli affari vanno alle stelle! perfortuna è arrivato! altrimenti quella sedia in pelle nera che hai sotto il sedere, swish! punf! a terra.
certo, resta sempre il marocchino ad aspettarti sulla strada "accendini accendini sigarette poco soldi", che insiste fastidioso come una mosca, te che hai smesso di fumare perchè non ti va di incatramarti i polmoni, e quello che vuole ucciderti...

comunque sembra che, a volte, l'uomo sia il primo termine dell'equazione che ha bigliettoni come secondo.
non dico sia un male, non oso impantanarmi in tali questioni.

ad ogni modo, con questo 3D volevo aprire una discussione sull'immgrazione, emigrazione, senza filo conduttore determinato, ma ovviamente con minimo comun denominatore espresso nel titolo.
considerazioni, riflessioni, impressioni, sociali politiche economiche psicologiche personali e tutto quel che si vuole.... ma ricordate

Immigrazione/emigrazione da dove? di chi appartiene la terra? L'italia è mia? o cosa è mio?

ciao, proseguo l'argomentazione...

l'accesso incondizionato a qualsiasi lembo di terra mi sembra un diritto di ognuno fondato sulla comune appartenenza mondiale\universale.
non è quindi possibile rivendicare presunti diritti di proprietà privata su territori del Mondo, quindi, chi vuole, venga, chi vuole, vada.
se 100.000.000 di uomini vorranno entrare nel Lichtenstein, nessuno ha il diritto di impedirglielo.
lo "Stato Sovrano" sul territorio su cui esercita la sua giurisdizione, è un'ingombrante ed illecia struttura che vorrebbe regolamentare le forme di vita dei suoi cittadini sulla base di una pianificazione economica-politica, e ciò mi sembra assurdo...

a mio parere la tua e' un'opinione un poco "romantica", perche' di fatto l'aprire indiscriminatamente tutte le frontiere a tutti,a mio parere, crerebbe un tale sconvolgimento da mettere in crisi le stesse democrazie occidentali

il rischio sarebbe di rittrovarci in mezzo a un caos mai visto dalla fine della seconda guerra mondiale , e il caos , i vuoti di potere,ricordiamocelo,sono all'origine dei regimi oppressivi e tirannici

sono praticamente certo che di gente come Le Pen e Haider anzi peggio ne vedremmo spuntare a bizzeffe

Saluti

Mi intrometto pur non avendo mai partecipato alle discussioni di questo forum. La politica non è per i filosofi e i retorici, per quanto belle giuste siano le tue parole sei fondamentalmente nel torto. Prova a visualizzare il mondo non come una serie di presunte proprietà private fondate su diritti territoriali ingiusti (in quanto come tu hai detto il Mondo è di tutti), ma come un'insieme di società organizzate a sostegno delle persone che vi fanno parte (perchè alla fine così dovrebbe essere) alle loro usanze alle risorse del territorio in cui abitano ecc... Se ci fosse un'afflusso incondizionato di extracomunitari, la società crollerebbe: troppa manodopera, risorse insufficienti per tutti, sovrappopolamento,disoccupazio ne....

scusatemi, ma non capisco se rispondete a me o a Paolo..

beh , per quanto mi riguarda un po' a tutte e due in effetti , ma sei tu ad aver espresso un discorso piu' articolato

Ciao

emmmm a te, ho quotato il tuo testo...