Ho lavorato con studenti italiani e stranieri dal 1970 e mai ho chiamato"extracomunitari". Sempre Stranieri.
Questi ultimi anni si è usato molto, troppo la parola EXTRACOMUNITARIO.
A me è sembrato molto più giusto e più civile dire STRANIERO.
Sto sbagliando? Grazie per i chiarimenti, Maria

Maria, il tuo nome rende l'idea del tuo cuore.
anch'io credo che EXTRACOMUNITARIO sia un sostantivo abusato, e sono contro gli abusi. quando m'affaccio dal balcone di casa mia e vedo tutti questi simapciti neretti penso, è ora di tornare alla antiche ma pure parole di un tempo: Stranieri Senz'altro!

ah, scusami se non ho chiarito.
è perchè il tuo discorso mi sembra già perfettamente chiaro così. credo che il futuro sarebbe migliore se tutti noi affermassimo senz'ombra di dubbio questo Sostantivo Straniero !

Credevo che le persone considerassero la parola "straniero" quasi come un insulto per la sua somiglianza alla parola "strano", per quanto mi riguarda la si può usare tranquillamente.
Fatto sta che la parola "extracomunitario" non ha nulla di offensivo e non può essere sostituita correttamente dalla parola "straniero" in quanto "extracomunitario" indica un individuo che proviene da un paese che non fa parte della comunità europea.

non credo che siano le parole offensive, ma ciò che c'è dietro...
extracomunitario...non racchiude offese specifiche...
è più l'uso della parola che la fa diventare offensiva...

non vedo nulla di sbagliato nella tua domanda Maria perchè l'uso che fai delle parole racchiude il rispetto e l'attenzione per chi hai di fronte...
questo è prezioso...
la parola usata è solo una convenzione...

Gli statunitensi, i canadesi, gli svizzeri o i giapponesi sono pure extracomunitari in quanto non cittadini della comunità europea, eppure a nessuno viene in mente di chiamarli EXTRACOMUNITARI, quindi questo appellativo ha una forte connotazione discriminante.

Ciao.
brucus

dipende da che comunità si intende.
ogni comunità ha dei confini, oltre i quali non se ne fa parte.
spesso poi il "noi" è agressivo verso gli "altri"

Certo, è così, e da sempre chi non apparteneva ad una determanita comunità, veniva chiamato 'straniero'. Solo che ora ci sono gli stranieri di classe 'A' (americani, canadesi, svizzeri, ecc.) e quelli di classe 'B' (africani, sudamericani, ecc.). I primi continuano ad essere chiamati stranieri, i sencondi invece extracomunitari. Hai mai sentito o letto nei media che a uno svizzero o americano lo si chiami extracomunitario?, suonerebbe perfino ridicolo.

La parola in sè non ha nulla di offensivo, la discriminazione stà nell'usarla solo verso alcuni stranieri e non altri. Quando si parla di extracomunitari, immediatamente si pensa a coloro che arrivano nelle carrette del mare da Tunisi o dalla Libia, o nascosti in container. Questo è un fatto talmente evidente che non necessita di alcuna dimostrazione.

Sarei d'accordo con Maria nel chiamarli tutti stranieri, ma ciò non risolverebbe nulla. Il problema non stà nelle parole ma nella mentalità della gente.

Ciao
brucus

Sono d'accordo con BRUCUS.
A volte mi è toccato dire ad un Americano, per dire, o Svizzero, ecc. che NO, non è facile il tuo inserimento in una famiglia perchè non appartieni alla Comunità Europea. quindi alla fine sei un extra-comunitario anche te.
Via, quante volte si sente dire Italia invasa da Extracomunitari e invasa da Giapponesi, Americani. Adesso per esempio a Venezia e in città d'arte.
Quante volte ho avuto a che fare con Africani, Arabi colti, laureati, con conoscenza di 3 o 4 o più lingue.
Adesso l'Italiano medio comincia a sapere l'inglese e il tedesco e o lo Spagnolo. Alcuni l'inglese non lo conoscono quasi per niente: via, diamoci una scrollatina e sappiamo guardare un pò meglio tutti.
Prima di tutto dobbiamo essere CITTADINI DEL MONDO.
Grazie e saluti, Maria