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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 16-12-2004, 09.04.43   #1
rodi
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forme di espressione

le parole sembra siano il nostro mezzo di comunicazione principale...
dovrebbero essere una convenzione attraverso la quale esprimere i nostri pensieri, i nostri sentimenti, ciò che accade nella nostra vita...

la stessa parola può assumere significati diversi a seconda del contesto nel quale viene inserita ed anche a seconda del tono con la quale viene detta (ma qui forse andiamo nell'infinitesimamente opinabile)

si può allargare di molto il discorso sulla 'parola'...

quello che però io mi chiedo in questo momento è quanto sia lecito, anche se detto in un tono scherzoso, esprimersi nei riguardi del pensiero di un interlocutore dicendogli 'hai detto proprio una str....ta' o sinonimi sullo stesso tenore...

dove finisce l'ironia? ed inizia la mancanza di rispetto verso chi si ha di fronte?

ne parlavo ieri sera a cena con amici e tutti erano più o meno d'accordo con me nel dire che, in fondo, se si hanno delle vere argomentazioni non si arriva a doversi esprimere attraverso queste forme un po' restrittive...

però vorrei estendere la domanda a persone che non fanno parte del mio quotidiano e che magari ragionano in maniera completamente diversa dalla mia...tanto per rendermi conto se sto facendo un uso troppo superato del linguaggio...

rodi is offline  
Vecchio 16-12-2004, 11.29.28   #2
r.rubin
può anche essere...
 
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Messaggi: 2,053
l'offensività di un termine, o una frase, o di un comportamento, detta con qualsiasi tono (anche aggressivo, sprezzante, quindi in sè "offensivo") per me dipende dal contesto relazionale: in che relazione ci si trova con quella persona.

ad esempio nel branco di amici l'agressività reciproca può essere normale, come l'utilizzo di offese a cui si risponde a tono: la relazione ha questa impronta, non c'è niente di male.

tra gruppi diversi le stesse forme possono essere offensive, ad esempio, se riporto un mio abituale comportamento verso un amico del branco, ossia prenderlo a pacche sulla testa dicendoli "senti che bello, fa tum tum", al mio capoufficio, questi potrà prenderlo come un'offesa
r.rubin is offline  
Vecchio 25-02-2005, 00.15.54   #3
nicola185
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Re: forme di espressione

Citazione:
Messaggio originale inviato da rodi
le parole sembra siano il nostro mezzo di comunicazione principale...
dovrebbero essere una convenzione attraverso la quale esprimere i nostri pensieri, i nostri sentimenti, ciò che accade nella nostra vita...

la stessa parola può assumere significati diversi a seconda del contesto nel quale viene inserita ed anche a seconda del tono con la quale viene detta (ma qui forse andiamo nell'infinitesimamente opinabile)

si può allargare di molto il discorso sulla 'parola'...

quello che però io mi chiedo in questo momento è quanto sia lecito, anche se detto in un tono scherzoso, esprimersi nei riguardi del pensiero di un interlocutore dicendogli 'hai detto proprio una str....ta' o sinonimi sullo stesso tenore...

dove finisce l'ironia? ed inizia la mancanza di rispetto verso chi si ha di fronte?

ne parlavo ieri sera a cena con amici e tutti erano più o meno d'accordo con me nel dire che, in fondo, se si hanno delle vere argomentazioni non si arriva a doversi esprimere attraverso queste forme un po' restrittive...

però vorrei estendere la domanda a persone che non fanno parte del mio quotidiano e che magari ragionano in maniera completamente diversa dalla mia...tanto per rendermi conto se sto facendo un uso troppo superato del linguaggio...


Sai io credo che anche la confidenza che può esserci tra due amici possa lasciare spazio anche ad essere più diretti e pungenti. Concordo comunque pienamente che lo stesso concetto, lo stesso dissenso rispetto ad un'opinione altrui si possano esprimere decisamente in più modi taluni delicati talaltri invece più rudi per non dire irrispettosi. Anche in questo forum accade che vi siano alcune persone che si esprimano in modo più aperto al dialogo e altre fanno un monologo convinte di parlare ad altri.
E nei monologhi (o monologi ) chi manca di rispetto fondamentalmente manca di rispetto a se stesso, chi giudica, giudica se stesso e via dicendo. Ti dico questo perchè già da un po' di tempo a questa parte di fronte modi poco corretti e rispettosi(secondo il mio metro naturalmente) di rivolgermi la parola da parte di alcune persone, mi sforzo di comprendere cosa possa determinare un certo modo di porsi e in qualche modo quindi venire incontro anche ai miei interlocutori più antipatici.
Anch'io quindi mi servo di parole naturalmente il più possibile attente alla sensibilità di chi mi sta di fronte ma se non ottengo risultati dopo un po' lascio perdere. Quindi rispondendo alla tua domanda su dove finisce l'ironia e la mancanza di rispetto per quanto mi riguarda lo faccio capire a chi mi parla offensivamente rispondendo con il Silenzio. Nicola

Ultima modifica di nicola185 : 25-02-2005 alle ore 00.18.03.
nicola185 is offline  
Vecchio 25-02-2005, 01.06.46   #4
Weyl
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Re:per Rodi

Si poteva fumare con i tuoi amici?
Se qualcuno avesse bevuto troppo, sarebbe stato preso sul serio per le sue opinioni?
Se uno avesse detto:"Riparliamone tra due canne", sarebbe stato considerato ?
Rompere un piatto, oppure bere dalla bottiglia, o scorreggiare fragorosamente, avrebbe cambiato senso al discorso?
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Vecchio 25-02-2005, 01.24.35   #5
Tormentor
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Data registrazione: 13-02-2005
Messaggi: 214
Bel Thread.


Dunque espongo in maniera breve e schematica il mio pensiero a riguardo.

Partendo dal presupposto che dipende dal rapporto che hai coll'interlocutore [vedi un mio amico ocn il quale tranquillamente posso permettermi di dirgli "hai detto na stronzata" e viceversa]
posso dire che:

se si è maturi e consci della diversità individuale universale e si è consci della soggettività delle cose si acquisisce quel senso di rispetto e umiltà necessario per poter portare avanti una discussione che non solo migliore l e nostre conoscenze ma addirittura noi stessi.

Personalmente vedo QUALSIASI IDEA come un'idea a se stante giustificata a priori. Mi spiego.

Idea comunista? Ok la analizzo la studio..ok. c'è. esiste. non concordo, va bene, ma esiste e rispetto chi la pensa così. nazionalsocialismo? ok, studio leggo, ok esiste. non concordo ma rispetto chi la pensa così.

Non mi piace la gente che dice "quelli erano criminali". di criminali ce ne sono ovunque. prendiamo gli ideali...

partendo da questo presupposto fondamentale non c'è bisogno di dire "stai dicendo una stronzata"in quanto a priori io rispetto qualsiasi tua idea. Certo che se si sta dicendo un'inesattezza come per esempio tempo fa quando lessi un testo di un tizio che voleva dimostrare che Gesù era un esseno e un rigbelle politico...cioè riportava passi della Bibbia completament edistorti e modificati....ergo quelle erano stronzate perchèp si era inventato le basi su cui fondava il suo discorso. come se io voglio dimostrare che bush è un dio e parto dal presupposto che lui non ha mai fatto una guerra. Dico una falsità e quindi l termine strxxxata è anche comprensibile.


Tormentor is offline  
Vecchio 25-02-2005, 10.14.32   #6
rodi
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Messaggi: 1,952
Re: Re: forme di espressione

Citazione:
Messaggio originale inviato da nicola185

...
Quindi rispondendo alla tua domanda su dove finisce l'ironia e la mancanza di rispetto per quanto mi riguarda lo faccio capire a chi mi parla offensivamente rispondendo con il Silenzio. Nicola

E con questa risposta mi sembra che tu abbia definito l'atteggiamento più saggio.
Devo imparare a contenermi...
grazie per questo e per tanti altri interventi che fai

rodi is offline  
Vecchio 25-02-2005, 10.50.06   #7
dani62
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Messaggi: 245
Quando parlo seriamente cerco di usare un linguaggio educato.
Nell' ambito di una discussione seria non mando nessuno a quel paese, posso farlo solo scherzando e tra persone che godono della mia fiducia.
Questo perchè il mio interlocutore deve avere la mia considerazione, altrimenti la mia sarebbe solo una perdita di tempo.
Cerco sempre di evitare il binomio persona fa una cosa stupida quindi è stupida!
Poi però ci sono esseri umani, che nell' ambito di una discussione in cui si sentono offesi devono arrivare alla distruzione dell 'interlocutore, attraverso urli pieni di parolacce e offese varie (comprendenti anche altre persone solo perchè vicine a quella da offendere).
Non sapendo rispondere (non ho neanche una gran voce) e non avendo fatto corsi da pescivendoli (sono troppo snob?) sto zitta, tiro i remi in barca, aspetto che la sfuriata finisca e che la negatività altrui si esaurisca (ovviamente la assorbo tutta),mi tengo per un po tutte le onde emotive negative dentro....borbotto con me stessa qualche giorno e poi passa.
Probabilmente ne paga il mio fegato, ma pazienza....



dani62 is offline  
Vecchio 25-02-2005, 11.29.27   #8
pirrone
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Messaggi: 45
Citazione:
Messaggio originale inviato da Tormentor
Bel Thread.


Dunque espongo in maniera breve e schematica il mio pensiero a riguardo.

Partendo dal presupposto che dipende dal rapporto che hai coll'interlocutore [vedi un mio amico ocn il quale tranquillamente posso permettermi di dirgli "hai detto na stronzata" e viceversa]
posso dire che:

se si è maturi e consci della diversità individuale universale e si è consci della soggettività delle cose si acquisisce quel senso di rispetto e umiltà necessario per poter portare avanti una discussione che non solo migliore l e nostre conoscenze ma addirittura noi stessi.

Personalmente vedo QUALSIASI IDEA come un'idea a se stante giustificata a priori. Mi spiego.

Idea comunista? Ok la analizzo la studio..ok. c'è. esiste. non concordo, va bene, ma esiste e rispetto chi la pensa così. nazionalsocialismo? ok, studio leggo, ok esiste. non concordo ma rispetto chi la pensa così.

Non mi piace la gente che dice "quelli erano criminali". di criminali ce ne sono ovunque. prendiamo gli ideali...

partendo da questo presupposto fondamentale non c'è bisogno di dire "stai dicendo una stronzata"in quanto a priori io rispetto qualsiasi tua idea. Certo che se si sta dicendo un'inesattezza come per esempio tempo fa quando lessi un testo di un tizio che voleva dimostrare che Gesù era un esseno e un rigbelle politico...cioè riportava passi della Bibbia completament edistorti e modificati....ergo quelle erano stronzate perchèp si era inventato le basi su cui fondava il suo discorso. come se io voglio dimostrare che bush è un dio e parto dal presupposto che lui non ha mai fatto una guerra. Dico una falsità e quindi l termine strxxxata è anche comprensibile.



Caro Tormentor,
a me invece gli ideali interessano molto poco, mi interessano di piu` gli obbiettivi che ne scaturisono, che almeno mi aiutano a farmi un giudizio, e soprattutto le scelte sul campo per conseguire quegli obbiettivi, determinanti per esprimere il giudizio finale. Prendi ad esempio il Colonialismo inglese in India e la Cina della rivoluzione culturale, riesci ad immaginare due realta piu` lontane ed opposte quanto ad ideali? E` un esempio che propone Amartya Sen, che ti invito a leggere. Entrambi questi opposti sistemi sul piano pratico hanno provocato carestie con milioni di morti per fame. Gli inglesi conoscevano bene la realta` indiana ed avevano elaborato uno schema di intervento keynesiano per affrontare le carestie da reddito, non da minor produzione alimentare, che si presentavano periodicamente in India. Lo schema prevedeva un incremento di assunzioni statali per iniettare reddito nella societa` indiana e bloccare sul nascere una condizione di miseria da fame. Tuttavia quando si realizzarono le condizioni per applicare questa ricetta, non se la sentirono davanti all'elettorato, evidentemente razzista, inglese di allargare i cordoni della spesa pubblica come previsto: tanto gli indiani, a differenza degli inglesi, non potevano votare e mandare via il governo responsabile di queste scelte. Da quando gli indiani hanno avuto l'indipendenza, nessun governo si e` sentito di affrontare elezioni in presenza di carestie con milioni di morti e tutte le volte che e` stato necessario hanno applicato la ricetta inglese, cosicche`, dall'indipendenza nella sovrappopolata India, non c'e` piu` stata una carestia con milioni di morti per fame. Nella Cina della Rivoluzione Culturale, le scelte politico-organizzative dell'elite di partito, provocarono un crollo produttivo ed un caos distributivo, ma mentre i morti per fame crescevano fino a decine di milioni, nessuno si preoccupo` di cambiare politica ed organizzazione, tanto nessun dirigente rischiava di essere mandato via da una elezione popolare. Dunque ideali opposti, obbiettivi diversi, scelte pratiche identiche (nessuno mosse un dito), risultati identici e disastrosi: cos'e` che assimilava i due esempi? Il fatto che le vittime della carestia non potevano elettoralmente punire e mandare a casa i responsabili del disastro. Dunque al di la` degli ideali ed oltre gli obbiettivi, avere la possibilita` di sostituire chi ci governa puo` essere indispensabile anche solo per... mangiare! E` questo il motivo per cui il democratico Rousseau aveva torto e l'aristocratico Tocqueville ragione da vendere!
pirrone is offline  
Vecchio 25-02-2005, 20.32.11   #9
nicola185
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Re: Re: Re: forme di espressione

Citazione:
Messaggio originale inviato da rodi
E con questa risposta mi sembra che tu abbia definito l'atteggiamento più saggio.
Devo imparare a contenermi...
grazie per questo e per tanti altri interventi che fai


Non mi riferivo certamente a te rispetto agli utenti del forum, ma credo che ognuno di noi abbia più o meno il dovere di imaparare, più che a contenersi, a gestire il proprio modo di comunicare e di conseguenza il proprio modo di sentire e di relazionarsi con gli altri. Troveremo sempre un Altro nella nostra Vita che ci sarà di disturbo, che anche per un solo istante saprà portarci all'esasperazione, saprà sostanzialmente richiamare in noi una parte che per anni ha inghiottito bocconi amari, una parte che si è messa da parte, rannicchiata in un angolino buio della della Stanza a soffrire in Silenzio, per poi nei casi più fortunati, alzarsi di tanto in tanto, sbottare un po' contro il primo malcapitato e poi risedersi nuovamente e invece nei casi più disgraziati alzarsi una volta sola e sbottare completamente. Ma è proprio quando ci si trova di fronte all'Altro che con il suo pessimo modo di comunicare che abbiamo la straordinaria possibilità di alzarci dal nostro angolino buio, accendere due lampade che io chiamo comprensione e perdono, lampade che ci permettono di vedere che di fronte a noi dietro alla maschera di aggressivo, cafone e maleducato si cela un bambino fragile e spaventato. Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 26-02-2005, 12.48.47   #10
dani62
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La pensavo come te Nicola sulle persone aggressive, cafone e maleducate. Le consideravo bisognose e infantili.
In realtà usano gli strumenti che hanno (squalificanti...ma sempre strumenti) per esercitare pressioni, intimorirti e spaventarti e porti in sudditanza psicologica.
Questo è il meccanismo perverso della violenza dentro cui è facile cadere perchè si tende a deresponsabilizzare comportamenti paragonabili a quelli dei bambini viziati!

Un abbraccio Nicola

dani62 is offline  

 



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