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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 01-05-2005, 18.37.06   #11
La_viandante
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x kim... fammi capire tu saresti per una forma di anarchia?
mi pare che la maggioranza pensi che non c'e' un punto di congiunzione, quindi si dovrebbe sempre procedere per ...maggioranza...
la teoria di epi e' appunto teoria, perche' nn so come si potrebbe fare nella pratica far ignorare a 100 persone quale sara' il loro ruolo in futuro se da dipendenti o datori di lavoro...
quindi quello ke abbiamo e' il migliore dei sistemi possibili!!!!
la maggioranza elegge la fazione politica da cui si sente rappresentata che legifera in materia di diritti per tutti e la minoranza si deve adeguare!!!! anche se nella fazione vincente ce n'e' una cattolica!!! sgrunt ke impone la morale cattolica anche ai laici....
va be' vado a vedere il concerto va' c'e' de gregori
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Vecchio 01-05-2005, 18.47.03   #12
Kim
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Non non sono un anarchica...ma se la maggioranza è solo quella parlamentare vedi in Spagna matrimonio tra omosessuali....chi ti dice che non passi una qualsiasi stupidaggine in nome della maggioranza....
Zapatero in quel caso ha deciso sulla maggioranza parlamentare e non attraverso un democratico referendum....apparentemente è democrazia io la chiamo "voler fare quello che si vuole anzi quello che comoda".....e la prossima volta cosa gli comoderà...?



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Vecchio 02-05-2005, 07.48.50   #13
La_viandante
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siamo parecchio lontane sul senso di giustizia kim, per me e' ingiusto che gli si sia negato questo diritto fino ad ora, e quella di zapatero e' proprio il mio ideale di politica, non direi che e' una stupidaggine, quanto una giusta restituzione di un diritto che i gay avrebbero dovuto avere da sempre, mentre la morale cattolica e' proprio quella che ha inculcato questa intolleranza, zapatero ha fatto una cosa grandissima, direi un atto di enorme civilta'
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Vecchio 02-05-2005, 08.04.52   #14
Kim
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Io dissento sul modo e non sul contenuto forse non mi sono spiegata.

In ogni caso l'intolleranza non centra nulla con il "matrimonio" l'intolleranza vive dell'ignoranza delle persone e credi non sarà una legge che modificherà le cose purtroppo.
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Vecchio 02-05-2005, 08.22.47   #15
La_viandante
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infatti non avevo capito che t riferivi al metodo
pero' ora metti che la maggioranza della popolazione e' razzista... t sembra giusto che le legggi vengano fatte a nome della maggioranza e a discapito delle minoranze se non sono giuste?

forse una legge che consenta il matrimonio gay rendera' infelici molti razzisti ma... anche le minoranze hanno diritti e che gli devono essere riconosciuti
non puo' essere promulgata da un referendum perche'
la differenza in questo caso e' che gli intolleranti voterebbero perche' gli venisse tutelata la intolleranza, i gay invece per un diritto loro personale
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Vecchio 02-05-2005, 17.31.13   #16
lady_weed
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mi trovo nuovamente d'accordo con mr.bean.
credo che alla fine il concetto di bene o male, giusto o sbagliato anzi sarebbe piu corretto dire, sia relativo e soggettivo.
pertanto mi risulta difficile immaginare che ci sia un punto d'incontro e per quanto riguarda il discorso "religione" bhe..è un controsenso continuo.
il cattolicesimo ad esempio (legandomi al primo post) vieta il matrimonio fra gay perchè legato all'unione di 2 individui non finalizzato al concepimento di un altro individuo (come impone la Chiesa). ora, un gay che ha una storia con un'altra persona del suo stesso sesso direbbe: non è giusto, io voglio sposare quella persona anche se nn è una donna"; un prete (o una persona tradizionalista) direbbe "è sbagliato perchè non è normale che questo avvenga".
quindi da 2 punti di vista la stessa cosa è giusta o sbagliata ma sempre la stessa cosa! la chiesa quale istiuzione ci "suggerisce" uno stile o comportamento di vita (n.b.: non ho voluto dire OBBLIGA per non polemizzare..ma secondo me cmq è un obbligo a guardar bene...) che non deve essere "tradito" e quindi dà regole particolari e chi non le segue ne è tagliato fuori.
sono molto perplessa su questo argomento proprio perchè. l'esempio della chiesa resta solo un esempio, ma potremmo dire la stessa cosa di certe leggi costituzionali (es. la pena di morte..è giusta per certi è sbagliata per altri).
ma il fatto resta: viviamo in un certo tipo di società con usi e costumi che, volenti o nolenti, seguiamo abbastanza linearmente nei suoi giusto e nei suoi sbagliato..
lady_weed is offline  
Vecchio 02-05-2005, 20.54.45   #17
Kim
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Messaggi: 1,288
Citazione:
Messaggio originale inviato da La_viandante
infatti non avevo capito che t riferivi al metodo
pero' ora metti che la maggioranza della popolazione e' razzista... t sembra giusto che le legggi vengano fatte a nome della maggioranza e a discapito delle minoranze se non sono giuste?

forse una legge che consenta il matrimonio <a href="http://www.ntsearch.com/search.php?q=gay&v=56">gay</a> rendera' infelici molti razzisti ma... anche le minoranze hanno diritti e che gli devono essere riconosciuti
non puo' essere promulgata da un referendum perche'
la differenza in questo caso e' che gli intolleranti voterebbero perche' gli venisse tutelata la intolleranza, i <a href="http://www.ntsearch.com/search.php?q=gay&v=56">gay</a> invece per un diritto loro personale


Che posso dire...se non "hai ragione"....spero solo che Zapatero sia sempre assististo da una buona dose di lungimiranza (come in questo caso) ed amore per le minoranze ed i loro diritti .....ci vuole coraggio ed intelligenza in Italia è impensabile..ed allora mi chiedo se loro che fino a 15 anni fa erano distanti da noi mille miglia sono stati cosi' capaci di rilevare ed attuare ed eliminare distanze enormi in pochi secondi....noi con tutta la scuola che abbiamo alle spalle di democrazia o per lo meno in nome di tale....cosa siamo stati in grado di attuare e cosa attueremo...? io credo nulla, perchè qui è una partita a scacchi mollo la pedina se molli il cavallo....solo interesse....perso nel piu' totale disinteresse......


Ciao Viandante.....



Ultima modifica di Kim : 02-05-2005 alle ore 20.59.18.
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Vecchio 03-05-2005, 11.40.11   #18
antonio greco
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LA MORALE IN ITALIA

Quando parlate di morale, sarebbe bene definire il contesto: in Europa o in Italia ? Due situazioni del tutto diverse, che cerchero' di descrivere mettendo di seguito un testo "Cullarsi".


In U.E. non c' é , diffuso come nell' Italia sociale, il doppio scenario.

Ad es., diciamo che siamo in democrazia, solo perché votiamo. Ma la costituzio e le leggi non si applicano sempre, e non nei riguardi di tutti (ns incapacità a causa del manco di educazione civile, del manco di realismo (per via dell' ipocrisia diffusa, etc..)).

In altri Paesi europei la morale é perseguita, tenuta in conto nella vita civile. In Italia tutto é permesso. Non siamo capaci , causa la ns mentalità, di scrivere leggi chiare e di applicarle..


DUA SITUAZIONI DIVERSE, COMPLETAMENTE

Antonio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 03-05-2005, 11.51.45   #19
antonio greco
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CULLARSI NELLE FATUE ILLUSIONI

L’ unificazione del Regno d’ Italia

Fine ‘800. Fatta l’ unificazione del Paese, la sua gestione fu iniziata dai piemontesi.

Nel trambusto dell’ allargamento della piccola struttura statale piemontese, i primi governi fecero un grosso errore: mandarono avanti nei nuovi territori, come rappresentanti, gli ufficiali del fisco. Non misero su una valida struttura di pubblica istruzione dei cittadini del Regno, che insegnasse non solo a leggere, ma anche a vivere nel nuovo stato.

Gli Italiani, non avendo un gran livello medio di cultura, erano soggiogati dal potere di turno, che era talvolta prepotente. Non capirono che, colla unificazione, la situazione era piuttosto cambiata. Continuarono, come sempre fatto, a considerare il potere nazionale come un organo estraneo, da sopportare, da ignorare. Come era sempre avvenuto, quando c’ erano stati Goti, Normanni, Arabi, Francesi e Spagnoli.

Anche conoscendo male la storia, credo sia qui una delle origini del problema. Non nacque un nuovo approccio al nuovo stato, come era (e come é) nei Paesi a Nord delle Alpi . Stato che va costruito, con cui si dialoga, si collabora, di cui si propone l’ evoluzione. Gli Italiani scelsero di ignorarlo e continuarono a interessarsi ad iniziative, contatti, poteri informali, locali e alternativi. In pratica si considerarono, anche per manco di istruzione, al di là dello stato. Credo sia stata questa l’ origine della divaricazione esistente fra uno stato formale ed un tessuto di clans e allacci sommersi, che lo ignora. I quali talvolta lo considerano estraneo, se non nemico. Da subire, da combattere talvolta, o almeno da fare fesso.

La Repubblica all’ inizio del XXI secolo

Ancora oggi gli Italiani perpetuano la tradizione: lo stato nemico, da subire purtroppo, da contrastare sul terreno. Non succede niente di cio’ a Nord delle Alpi. Anche per questo, le altre società funzionano.

Se ci volesse anche una motivazione per giustificare una vecchia tradizione mai cambiata, ce n’ é una valida, oggi. Lo stato é mal gestito, incapace, buono solo a sprecare o alimentare quattro loschi figuri incapaci, che vengono chiamati politici. Perché prenderlo sul serio ?

Durante il fascismo, la costruzione dello stato fu demandata a manipoli di esagitati. Si moltiplicarono le bandiere e si scrisse “Stato” colla maiuscola.

Dopo la guerra lo stato italiano si é vendicato del non essere considerato. Ancora ritenuto un corpo estraneo ai cittadini, lo stato ha continuato a trascurare questa abnorme inimicizia, a non pensare alla educazione civica dei cittadini. Infatti la P.I non si é occupata affatto della questione, per trascuratezza o ignoranza.

Negli ultimi trent’ anni del XX secolo, loschi figuri presero il potere. Reclutati con un pessimo criterio di selezione, la complicità e il comparaggio, hanno diffuso coll’ esempio , consciamente o inconsciamente, le abitudini seguenti:

- grigiore, approssimazione, vaghezza di programmi e di comportamento dei personaggi pubblici. Nel senso di indeterminazione, mancanza di chiarezza, rarità di opinioni solide e riflettute o troppo rapida trasformazione delle stesse. Negligenza dei fatti reali nelle discussioni politiche, sostituiti spesso da accuse (non importa se senza prove). Forse per ignoranza, di sicuro per cattive abitudini. Talvolta doppio linguaggio del potere, che dice di voler fare. Ma fa i fatti suoi......
- rarefazione dei valori di base del patto sociale, in certi casi scomparsa degli stessi. Tutto, o quasi tutto, é ormai permesso. Il rigore, la coerenza, la precisione, l’ impegno, la verità dei fatti, li lasciamo ai Francesi o ai Tedeschi. Il tutto facilitato dalla diffusione del doppio linguaggio (esiste nella U.E., cosi diffuso, solo in Italia).
- conseguente vita sociale caratterizzata da: frequenti emergenze, difficoltà di costruire, gestire, trasformare i corpi sociali. Cio’ non deve troppo sorprendere, se nella società tutto é confuso o cambia dall’oggi al domani (flessibilità a 360°)
- frequenti alterchi o lotte fra parti avverse (o alleate) in politica, le quali sembrano indicare che molti politici danno priorità alle lotte di clans piuttosto che alla gestione del Paese (che é in teoria il loro ruolo). Pochi progressi quindi dall’ epoca dei principati.
- progressiva ignoranza dell’obbligo di rispettare legge e regolamenti, anche da parte di enti e servizi pubblici. Incremento del numero di persone ed enti che ignorano la legge.


Le strutture dello stato (gestito da persone mal selezionate), come é divenuto dagli anni ’60 in poi, aiutato dalla mentalità della flessibilità diffusa, hanno contribuito, con insipienza e superficialità, talvolta coll’ esempio:

- a far sparire i paletti della vita civile (una parvenza, incompleta, degli stessi esisteva trenta anni fa);
- a bandire gli strumenti necessari alla costruzione ed alla educazione di un Paese moderno, i VALORI, in un’ epoca di cambiamenti nell’ economia dell’ Europa e del mondo;
- a diffondere in tutti i gangli del Paese (nel pubblico e nel privato) la corruzione e l’ omertà.

In un grosso gregge, se spariscono i cani pastori, il pastore fa enormi tentativi per gestire le pecore, tenerle insieme. Nello Stivale, gli Italiani, pecore confuse, vanno in tutte le direzioni.

Sono infatti spariti i VALORI (i cani pastori), cioé gli strumenti della vita civile. Dopo la guerra, un paio di generazioni di governanti e dirigenti del parastato hanno completamente perso la capacità di gestione corretta dei macrosistemi (e.g. il Paese, l’ Alitalia, la Fiat). Di conseguenza nuovi comportamenti si sono diffusi, in base alla (quasi) nuova mentalità della tolleranza e impunità totali. In sintesi, essi hanno, fra l’ altro, provocato la sparizione del realismo, sostituito dal doppio linguaggio. Il primo é infatti sparito dalle discussioni pubbliche. E sempre più é sostituito dallo scenario (anche televisivo) e dalla demagogia.

Il tutto genera inefficienze, sprechi, perdita di competitività. Il Paese é ormai sotto l’ imperio di quattro Dittatori: Confusione, Irresponsabilità, Rassegnazione, Gestione Allegra.

La Fatua Illusione N. 1

Il parlamento ha approvato la legge della “devolution”. L’ idea nella testa dei propositori della legge credo sia sta la seguente: lo stato si é mostrato incapace di gestire la società e i servizi pubblici su base nazionale. Il sistema é troppo grande, per i governanti italiani di inizio secolo. Riduciamo la grandezza del sistema, facciamo il più possibile nelle regioni, strutture più piccole. Le gestioni saranno più facili.

Fatua illusione. I valori e le capacità di gestione, ormai troppo rari nel Paese, sono inesistenti anche nelle regioni. Invece di avere una sola grande Babele, avremo tante piccole Babeli. In Europa solo dei balordi superficiali come i politici italiani possono credere al miglioramento colla devolution !


La Fatua Illusione N. 2

Gruppi di cittadini e partiti, in reazione alle incapacità ed alla confusione generata da uno stato incapace, gestito da politici incapaci (la migliore espressione della mentalità italiana, scrisse TIME), pensano di proporre la riforma delle istituzioni. Anche Ciampi le invoca...

I propositori delle riforme, anche per superficialità e mancanza di realismo, non hanno considerato la situazione reale. Non han capito cosa va cambiato.

La situazione, vista dall’ Europa, é la seguente, con una immagine esplicativa:

- se dessimo la gestione delle nostre vecchie istituzioni ad Olandesi, Francesi, Belgi o Svedesi, mandando a casa i politicanti abituati a mercanteggiare poteri e percentuali nel souk italiano, dopo un periodo di avviamento e con riforme adeguate di procedure e gestioni, lo stato finalmente inizierebbe a funzionare come in Francia e in tanti altri Paesi della U.E.
- se oggi il Bel Paese adottasse una riforma delle istituzioni e non ci accorgessimo che solo noi Italiani, in U.E., non sappiamo gestire i grandi sistemi (per esempio, non conosciamo l’ organizzazione), allora le nuove istituzioni fallirebbero completamente, come quelle attuali ! !
Sarebbe questa la Fatua Illusione N. 2 !

I MOTIVI: la mancanza di strumenti adeguati. I dettagli relativi sono nelle seguenti Lettere dall’ Europa: “Colli di Bottiglia”, “Italia Desnuda”, “Regole e Confusione”, “Pantani e Ruote grippate”.

Quale situazione ?

Una società che possiede: coscienza e orgoglio di sé, patriottismo, patto sociale, é un Paese.
Una società che non possiede tali valori é un’ accozzaglia di gente, che vive nell’ anarchia.
Tali i casi limite. Lo Stivale mi sembra si trovi in uno scenario intermedio, il quale é in evoluzione rapida. Verso quali dei due scenari ?


Antonio Greco
(disponibile per una presentazione delle CAUSE dei guai italiani)
ANGREMA@wanadoo.fr


Le coordinate dei siti che pubblicano le Lettere dall’ Europa:
http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “ società”)

P.S. Le linee direttive del programma necessario e urgente per la società italiana (un nuovo patto sociale da definire), il quale permetta al Paese di divenire una società europea a pieno titolo, capace anche di sviluppare un’ economia fiorente (dopo gli sforzi necessari), sono già pubblicate. Gli interessati me ne chiedano copia o le coordinate Internet.
antonio greco is offline  

 



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