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Vecchio 01-05-2005, 18.42.02   #1
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
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Cosa Ha Fatto Berlusca Per Il Paese

Il decano del Senato USA, Byrd, ha detto, di BUSH:
« Hitler n'a jamais renoncé à se parer de la légalité, il percevait la valeur psychologique du fait d'avoir la loi de son côté. A la place, il retournait les lois et rendait l'illégalité légale. » (citazione da réseau Voltaire)



COSA HA FATTO BERLUSCA PER IL PAESE


Hanno parlato i media di uno choc che Berlusca ha provocato nel Paese ?

Seguendo gli avvenimenti politici degli ultimi anni, un emigrato ha visto:

Berlusca é andato al potere dicendo “Faro’ progredire il Paese, sono un buon impresario”.
Io penso che il suo pensiero primario é sempre stato: impedire alla giustizia di controllare gli scheletri che conserva nel suo armadio. Non a caso uno dei suoi impegni più importanti é stato di riformare la giustizia per ingessarla, nei casi di inchieste su particolari corruzioni.

Come hanno reagito gli Italiani ai suoi provvedimenti sulla giustizia ? Io direi: molti cittadini hanno capito, all’ inizio della battaglia del primo ministro contro la Giustizia, che si puo’ ormai usare il potere per usi personali. Fino all’ arrivo di Berlusca, il potere infatti era stato usato, in caso di provvedimenti molto discutibili, solo ai fini relativi ad una speciale categoria di cittadini. In Italia gli interessi privati in atti d' ufficio sono piuttosto diffusi. Qualche manovra poco ortodossa era passata talvolta inosservata ed era servita a qualche interesse di una speciale categoria.

Vedendo Brerlusca agire alla grande per sé stesso, in modo chiaro e senza scrupoli, molti Italiani hanno concluso: “Lui si sistema, dal potere, i fatti suoi. Noi, per sistemarci i fatti nostri, dobbiamo cercarci un padrino”. L’ ultimo paletto esistente per l’ uso del pôtere era caduto ! E si sa che gli Italiani sono purtroppo flessibili. Ciampi dice che dovrebbero avere la schiena dritta. C’ é qualcuno che lo ascolta ?

Ora ognuno fa cio’ che gli pare, quando puo’. Berlusconi, per interesse personale (che una volta veniva chiamato “interesse privato in atti di uffico”), ha fatto quello che nella sua situazione conveniva a Silvio. Ora cio’ non é più riprovevole, almeno per certuni. Sono tanti o pochi ?

In conclusione, S.B. ha fatto doppio danno: a) ha ingessato la giustizia, un sistema che già non funzionava prima di lui (é una specialità del Paese della Confusione, della poca Chiarezza e della Non Organizzazione); b) ha contribuito fortemente a cambiare i comportamenti di parecchi Italiani. Ancor più di prima, i propri interessi prevalgono, non importa se a scapito della collettività.

E’ stato toccato questo aspetto dai media ?


Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(ex funzionario europeo, consulente in TLC, analista delle CAUSE del declino)
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Vecchio 01-05-2005, 20.47.29   #2
Vale
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Voci qua e là

La capacità di includere

Quello che è mancato a Berlusconi

di Ernesto Galli della Loggia 11 Aprile 2005

Credo che si tratti di un vero e proprio record: in oltre quattro anni di governo la destra, pur disponendo di tutte le risorse e gli allettamenti del potere, non è riuscita a portare nelle sue file, sottraendolo a quelle avversarie, un solo sindaco, un solo assessore regionale, un solo sindacalista, un solo deputato. Fatto ancor più significativo: non un solo rappresentante di rilievo del mondo dell’industria e della finanza, non un solo esponente a qualsiasi titolo della società civile, un artista, un attore, chessò, un sarto o un cuoco di grido, il presidente del Wwf, uno scrittore, un accademico di vaglia, un architetto: nessuno. E’ riuscita anzi nell’impresa di perderne qualcuno, dei non molti che aveva. Sia chiaro: non sto facendo l’elogio del trasformismo. Voglio sottolineare piuttosto un aspetto tra i più evidenti del fallimento della destra di governo: la sua pressoché totale incapacità di stabilire rapporti positivi con il mondo a lei esterno, di influenzare, di attrarre, in una parola di essere inclusiva.

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«Bush esprime preoccupazione per la concentrazione del settore dei media russi.

Ma tace su quella dei mezzi di comunicazione in Italia».

(John Stiglitz, premio Nobel americano per l’Economia - la Repubblica 14 aprile)

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Ma il caso Berlusconi è apparso imperdonabile, ovvero estraneo alla democrazia e unico nel mondo libero, al Parlamento Europeo, alle agenzie di sorveglianza delle Nazioni Unite, agli esperti e politologi americani, anche di destra, che in questi anni si sono occupati dell’Italia. È diventato un caso nelle università del mondo, una barzelletta (per noi alquanto triste) per i vignettisti dei cinque continenti. È stato l'esclusivo tema della grande stampa internazionale - tutta, senza eccezione - ma soprattutto dei grandi organi finanziari ogni volta che quella stampa si è occupata dell’Italia. E non di Fini, non di Follini, non degli adoratori di Forza Italia, ma esclusivamente di Silvio Berlusconi.
Esattamente come ha fatto l’Unità in questi anni. Lo ha fatto subito, nel momento in cui si è capito che il rischio della democrazia italiana, privata di televisioni e intimidita gravemente nei giornali, era rappresentato da una sola persona in grado di controllare, imporre, comprare, vendere tutto, dicendo, negando, aprendo e concludendo da solo “grandi opere” e campagne elettorali, capace di raccontare senza smentita i suoi grandi “successi internazionali”, mentre il prestigio del Paese precipitava nel vuoto e i debiti italiani diventavano enormi.

(Furio Colombo su Ds milano )

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Il Riformista:

«Quello che è venuto meno è il connotato stesso del bipolarismo italiano, fin dal suo inizio e senza soluzione di continuità incarnato in Berlusconi. Si è sciolto il collante che teneva insieme il Nord e il Sud del Paese, la partita Iva e gli statali, gli animal spirits e i vegetativi trasformismi. Il centrodestra italiano non è mai esistito in altra forma e mai senza Berlusconi. Il centrodestra italiano è così anomalo da dover scartare a priori ciò che in ogni altro Paese sarebbe la soluzione ovvia: cambiare il premier e ricominciare».

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Il 30 marzo Berlusconi e Scelli (ex Comissario della Croce Rossa in Iraq) hanno tenuto una convention a Firenze. Dovevano presentare un nuovo partito e il nome ha la sua importanza. Siccome intendono rivolgersi ai giovani, prima hanno pensato di chiamarlo Forza Ragazzi, personalizzato regione per regione. "Forza Figieu" suonava benissimo; "Forza Scugnizzi" cominciava un po' a cedere; quando sono arrivati a "Forza Picciotti" hanno temuto di essere scoperti.



Lui, Silvio, ha parlato un po' di comunisti, ha invocato la benedizione di Badget Bozzo e, alla fine, ha battezzato Scelli (i giornali hanno riportato così la notizia). Quest'ultimo, il cui nome è un vezzeggiativo, all'anagrafe fa "Scellerato", è quello che è andato a Falluja dopo i bombardamenti americani e, invece, di contare i morti che aveva trovato per terra, ha contato le bottiglie di acqua minerale portate dalla Croce Rossa. E' quello che dopo 150 anni è riuscito a cancellare l'imperativo morale di non sparare sulla Croce Rossa….

(Beppe Grillo)
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Vecchio 01-05-2005, 20.50.56   #3
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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la risposta al quesito? Nulla... naturalmente. Ha fatto tutto solo ed esclusivamente per se stesso e il suo ego!
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Vecchio 01-05-2005, 20.58.48   #4
Vale
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Messaggi: 191
il retournait les lois et rendait l'illégalité légale

sembra scritto per il nostro capo del governo a sintetizzare quella che è stata la sua azione (politica ?): falso in bilancio, capitali all'estero, rogatoria internazionale, legge salva previti, ecc.
Cosa avrà ancora in mente?
Vale is offline  
Vecchio 01-05-2005, 21.10.47   #5
Kim
Utente bannato
 
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Messaggi: 1,288
Ma che modi ....siete proprio dei cattivoni....tutto
sommato non ha ancora venduto gli italiani.... dite che se legge protrebbe non dispiacergli l'idea....?



Kim is offline  
Vecchio 01-05-2005, 22.11.43   #6
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Wink IL COMMENTO DELL' EMIGRATO

BERLUSCA CAMBIA TONO (O LO SGAMBETTO DELLA REALTA')

1. INIZIO DELLA FINE ?

Aprile 2005. Dopo le elezioni, Berlusca é costretto a cambiar tono. Addirittura a dimettersi.

Il suo piano di qualche anno fa, quando vinse le politiche, era (lo si capisce oggi) basato su qualche ipotesi pretenziosa :

- che l' immagine che si era costruito con la "fiction" della TV e l' aiuto di consiglieri dell' immagine, non solo bastasse a conquistare il potere (questo ha dimostrato di saperlo fare), ma permettesse anche di gestire il Paese Confuso (purtroppo non dimostrato).
- che la gestione di un Paese particolare nella U.E. (il quale é sotto l' imperio dei quattro Dittatori: Confusione, Irresponsabilità, Rassegnazione, Allegra Gestione) potesse essere migliorata, ottimizzata coll' uso degli stessi metodi affaristici con cui fu costruito un impero mediatico sotto la mano forte di un VIP determinato.
- che per un nuovo slancio di un' economia che arranca in un mercato globale, fosse sufficiente il piglio deciso mostrato dalle proprie telecamere. Il quale avrebbe dovuto anche aver ragione dei Pantani vischiosi e delle Ruote Grippate, diffusi in una società che ha creduto in una Fatua Illusione.

Pensare che Berlusca aveva una buona strategia per gestire tali pretenziose ipotesi ? (se c' era, non ha funzionato). O credere invece che un uomo dalle grandi esperienze "fiction", non poteva avere scampo nel misurarsi colla realtà ? Interessante busillis.....

Purtroppo la realtà si é incaricata di smentirlo. La realtà di un Paese che sta perdendo la bussola (e che ha avuto recenti evoluzioni tanto complicate, da non poter essere descritte in una pagina). Ma, in un tentativo succinto, vale la pena di metterne qualcuna in evidenza:

- la Fatua Illusione italiana: accettare come normale routine la divaricazione fra uno stato formale da una parte, ed un tessuto di clans e allacci sommersi, più i cittadini, dall' altra. I quali ignorano lo stato, talvolta lo considerano estraneo, se non nemico. Da subire quindi, da combattere talvolta, o almeno da fare fesso. La Fatua Illusione é che una tale società possa permettersi un 'economia abbastanza forte da sopravvivere nel mercato globale.

- il Paese che é cambiato, dopo che ha visto la gestione berlusconiana di governo tramutarsi sempre di più in "sistemazioni di affari personali o di clan". Vedendo Berlusca agire alla grande per sé stesso, in modo chiaro e senza scrupoli, molti Italiani hanno concluso: “Lui si sistema, dal potere, i fatti suoi. Noi, per sistemarci i fatti nostri, dobbiamo cercarci un padrino”. L’ ultimo paletto esistente per l’ uso personale del pôtere era caduto ! E si sa che gli Italiani sono molto flessibili (Ciampi dice che dovrebbero avere la schiena dritta. C’ é qualcuno che lo ascolta ?). Ora tanti Italiani avranno sempre più voglia di risolvere le faccende personali, che lo stato non sa risolvergli, con una "conoscenza". Sarebbe a dire che il potere dei Padrini aumenta e lo stato funzionerà sempre di meno.....

Aggiorniamoci. Usiamo la P maiuscola per Padrino. La s minuscola per stato......

2. LO STATO DEL SISTEMA ITALIA
Credo che lo stato attuale del sistema Italia sia dovuto a due ordini di motivi:
- la gestione del paese fatta a lungo da chi ando' al potere per chiudere alla magistratura le porte di armadi, ove potrebbe trovarsi qualche scheletro;
- la deriva della società, andata avanti per due decenni almeno (e acceleratasi negli ultimi tre anni), che é stata tollerata da tutti: a) da una società confusa e incapace di migliorare, per la sua propensione al compromesso; b) da una ex-intellighenzia in procinto di trasformarsi in "serva del padrone di turno", non allarmata dal degrado ma piuttosto occupata nella ricerca di piccoli e grandi poteri; c) da una società che tollera da decenni, a causa delle sue incapacità, che cittadini e stato percorrano strade separate, se non opposte, con occasionali tentativi di imbroglio reciproco (la Società della Sfiducia).
La povera fine del governo di CDL, che fu iniziato con baldanza e promesse, non é dovuta soltanto al nanismo politico di un imprenditore di "fiction", ma anche alla ACCELERATA DERIVA di una società sempre meno in grado di essere gestita.
L' urgenza per il sistema Italia:
- per poter un giorno iniziare il rilancio dell' economia, é urgente rimettere su buoni binari un treno già deragliato (la società italiana). La società attuale é infatti incompatibile collo sviluppo economico.
- per europeizzare la società italiana (renderla cioé funzionante ed efficiente, attuare la costituzione e le leggi egualmente per tutti),
é necessario ed urgente (anche per evitare il terzo mondo) iniziare con un' analisi dei fattori primari che hanno determinato la deriva italiana. Analisi che, per essere obiettiva, deve esser fatta fuori dai circoli mediatici-politici. Poi, sarà necessario reintrodurre i VALORI, buttati fuori dalla finestra nei contesti sociali.
Per iniziare tale analisi, a confronto coll' Europa, le testimonianze degli emigrati sono necessarie. Le prime testimonianze sono su:

http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”)

L' Emigrato
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antonio greco is offline  
Vecchio 01-05-2005, 23.56.20   #7
cincinnatus
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x prima cosa volevo ringraziare x il link.nn essendo una ke naviga parekkio(alla fine bazzico sempre negli stessi siti)apprezzo sempre ke qlq dia un suggerimento sl dove trovare cose interessanti.riguardo al nostro premier mi fa piacere ke qlq parli ancora di lui,e ancora si inc***i,xkè negli ultimi tempi mi sembra ke ormai ci si sia assuefatti quasi completamente alle assurdità di qst paese.vi dirò....io nn sn neanke sicura ke nn sia rieleto,ormai mi aspetto di tutto davvero,nn mi stupirei se lo rivotassero,visto ke c'è molta gente ke ancora nn l'ha capito.
volevo kiedere un'altra cosa....leggendo il regolamento nn mi è troppo kiaro ke comportamento si deve avere su questi forum riguardo alla politica.ne possiamo parlare liberamente,ovviamente cercando di nn essere volgari,o no?
cincinnatus is offline  
Vecchio 02-05-2005, 00.17.33   #8
webmaster
Ivo Nardi
 
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Citazione:
Messaggio originale inviato da cincinnatus
...ke comportamento si deve avere su questi forum riguardo alla politica.ne possiamo parlare liberamente, ovviamente cercando di nn essere volgari,o no?
Liberamente e con estremo rispetto.
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Vecchio 02-05-2005, 16.59.14   #9
jafaar
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Messaggi: 1
Talking de silvio eligendo

Se proporsi come candidato a guidare il Paese fosse stata una normale attività commerciale (se... ), Silvio avrebbe venduto il suo prodotto (la sua leadership - la politica del centrodestra) al consumatore adoperando ben deplorevoli tecniche di marketing.
Il consumatore-elettore-popolo sovrano, entusiasta al momento dell'acquisto, dopo aver abbondantemente sperimentato il prodotto per 4 anni, è giunto alla conclusione che lo stesso è scadente (i pubblicitari, quante balle... ), e non lo vuole più, neanche scontato, neanche in regalo (vedi risultati delle Regionali 2005).
E' facile prevedere che - se il vento è così tanto cambiato - anche alle Politiche del 2006 le intenzioni di acquisto del nostro consumatore saranno rivolte al prodotto-centrosinistra... anche se il packaging fa schifo e del contenuto per ora non si sa pressochè niente.
Spero vivamente di essere smentito, magari presto, ma temo che sarà un voto "contro" Silvio piuttosto che "a favore" di Romano.
jafaar is offline  

 



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