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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 24-08-2005, 13.53.01   #31
La_viandante
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Data registrazione: 05-08-2004
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non ho capito seb, nulla di quello che hai detto
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Vecchio 24-08-2005, 14.00.55   #32
La_viandante
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Citazione:
Messaggio originale inviato da lobelia
Ma qualcosa mi dice che neppure lei si auspicasse una piena comprensione dell'ateismo, da parte di un fedele ad un dogma che prevede la fede come pregiudiziale. In fondo credo che lei scrivesse esclusivamente circa le più o meno pari opportunità all'interno di un contenitore mediatico come la tv.

esatto, si proprio quello che volevo intendere, sul rispetto da parte dei credenti per i non credenti oramai ci ho messo una pietra sopra, e' impossibile per loro tollerare un ateo, sarebbe bestemmiare concedere a una persona di pensare che dio non esiste
La_viandante is offline  
Vecchio 26-08-2005, 19.52.45   #33
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
più che altro, ritornando alla questione della discriminazione, si deve considerare il potere della cultura dominante. Nel nostro caso profondamente cattolica nelle sue accezzioni migliori e, purtroppo, peggiori.
Fra le tante questioni, piccole e grandi, ha ragione nonimportachi a dire che i nostri figli, anche se non sono iscritti all'ora di religione, sono comunque costretti a cuccarsi la poesiola natalizia, presepe, racconti fantastici sulla morte come se fossero verità scientifiche e assodate, adamo ed eva, benedizioni e così via. Parlando della scuola, io sono del parere che non dovrebbe essere vietato esporvi simboli religiosi, ma eventualmente come tutte le altre cose che vengono appese alle pareti durante le diverse lezioni e che fanno parte della vita e della storia dell'uomo. Ritengo invece non dovrebbero esservi simboli religiosi che sovraintendono, benedicono ed impongono ufficialmente se stessi, al di sopra di tutto. E' un luogo pubblico, frequentato da persone diverse fra loro. Il motivo comune a tutte le famiglie che iscrivono figli a scuola (oltre al fatto che ne sono obbligate dalla legge) è la formazione. Il fatto che questa sia impartita sotto l'egida di una confessione religiosa, è il desiderio solo di alcuni, non di tutti.
Il Concordato non mi da ragione, ma io la penso così.
Che fare? Crescere i nostri figli rinforzando il loro spirito critico, fornirli degli strumenti per non sentirsi a disagio di fronte alla violenza e la protervia dell'imposizione confessionale cattolica che dà per scontate troppe cose considerandole tutto sommato innocue anche per chi non le preferisce e non dare mai niente per scontato. So di una bambina tornata a casa traumatizzata perchè all'asilo una maestra le aveva parlato del diavolo. Non dormiva più. Noi genitori dovremmo saperlo che può accadere e prevenire. Se non lo facciamo, siamo responsabili quanto quella maestra. Non possiamo pensare che i nostri figli non verranno mai in contatto con la cultura dominante in tutte le sue forme e le sue favolette delicate e trucide. Mio figlio all'asilo se l'era autonomamente risolta bene fortunatamente. Pensava che credere in dio e al diavolo, fosse come credere a babbo natale. Si meravigliava che adulti fossero ancora lì a crederci. Gesù invece sapeva che era probabilmente esistito davvero, gli era simpatico e ne aveva rispetto. L'unica cosa che non gli piaceva era la mania di esporlo quasi sempre da morto in croce. Gli pareva irrispettoso nei suoi confronti e più che altro cupo e triste. In definitiva, un orrore. Solo più grande ha potuto comprendere il significato di quell'orrore buttato in faccià all'umanità e della sua simbologia.
Nelle nostre conversazioni si è sempre salvato molto del significato profondo di tante ideologie religiose e si è cercato di comprendere dove travalicano il buon senso e diventano a volte assurde, anestetizzanti e addirittura pericolose.
Certo è molto più facile vivere assecondando la cultura dominante e le sue forme e liturgie. Ti spiana un sacco di strade in più. Ma penso valga sempre la pena resistere. E crescere sapendolo fare, o comunque sapendo che si può fare, è la cosa migliore.
E tra tutte le discriminazioni, almeno nella parte di mondo in cui viviamo, questa mi sembra per ora la più superabile.
Saluti a tutti e ci vediamo fra una settimana.
lobelia is offline  
Vecchio 26-08-2005, 20.41.59   #34
bomber
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Data registrazione: 27-09-2003
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Re: i pregiudizi sugli atei sono piu' consistenti di quello che immaginassi

Citazione:
Messaggio originale inviato da La_viandante
Sto seguendo su raitre "cominciamo bene estate"
la puntata e' oggi sul credere nel paradiso
ero contenta perche' finalmente in una puntata in tv viene invitato un ateo, e' Giorgio Villella segretario dell'uaar
invitato anche il cardinale Ersilio Tonini
tutta la prima parte e' andata avanti col cardinale che, naturalmente impediva all'ateo di dire cose atee, ma questo e' comprensibile, catechizzare e convertire deve essere la missione cristiano cattolica, e fin qui tutto bene
Quello che invece mi ha lasciata troppo perplessa e' quando al mio rappresentate gli si e' contestata la sua contestazione all'ingerenza cattolica nelle istituzioni
testuali parole di misrabella "questo non glie lo posso lasciare dire"... ora si puo' anche contestare che lo stato sia laico o meno, laico lo e' di sicuro, ma se una persona vive con sofferenza l'ingerenza di certe cose perche' non puo' avere spazi per esprimerlo?
e' stato anche canzonato vigliaccamente da mirabella proprio come se le sue parole non avessero nessuno motivo di essere
Va bene la democrazia non c'e', ma .. e' possibile che sia vista cosi' male una persona che vuole solo avere il sacrosanto diritto di vivere da non credente?
non dico per legge, per espressione pubblica, ma proprio nella mentalita' della gente comune.. non riesco a spiegarmelo



spesso ma molto spesso i credenti non sono per nulla democratici .... dicono io ho ragione e basta .... ecco un bel modo di iniziare una guerra...
bomber is offline  
Vecchio 26-08-2005, 21.27.58   #35
La_viandante
stella danzante
 
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Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
sarebbe gia' una cosa auspicabile, in genere invece si denigra qualsiasi posizione contraria o critica, e si cerca di imporre le idee, con tutti i mezzi possibili anche sleali
se si accettasse semplicemente che abbiamo idee differenti e non per questo bisogna lanciare offese, o sopraffare l'altro potremmo convivere pacificamente nonostante le enormi differenze

pero' non e' cosi'..

Ultima modifica di La_viandante : 26-08-2005 alle ore 21.29.50.
La_viandante is offline  
Vecchio 27-08-2005, 13.51.48   #36
bomber
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Citazione:
Messaggio originale inviato da La_viandante
sarebbe gia' una cosa auspicabile, in genere invece si denigra qualsiasi posizione contraria o critica, e si cerca di imporre le idee, con tutti i mezzi possibili anche sleali
se si accettasse semplicemente che abbiamo idee differenti e non per questo bisogna lanciare offese, o sopraffare l'altro potremmo convivere pacificamente nonostante le enormi differenze

pero' non e' cosi'..



il problema che spesso molte persone si rifugiano nella fede per scappare proprio al confronto e preferiscono lo scontro piuttosto che il diagolo ....
bomber is offline  

 



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