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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 28-08-2005, 21.44.09   #1
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Usa E U.e Vicine O Lontane ?

Parigi, maggio 05




Riprendo qualche frase da : « Se USA e UE tornano vicine » (Repubblica del 31-7-03), che riporto qui sotto. Mi sembra che esse meritino precisazioni.

Le affermazioni fatte da De Robilant sono condivisibili. Ma esse meritano un inquadramento, per capire la loro validità nel tempo e le motivazioni che sono dietro di esse.

Le differenze di vedute geopolitiche fra USA e UE si inquadrano meglio se citiamo alcuni fattori che mi sembrano non abbastanza considerati dalla stampa italiana. Eccone alcuni:

- la politica USA, perseguita in momenti diversi con diversa chiarezza e risonanza, é la politica di un impero che si presenta con le parole false “Democrazia”. Un impero che individua pragmaticamente le regioni del mondo ove conviene intervenire e poi cerca le motivazioni di facciata per giustificarne gli interventi (ad es. Instaurare la democrazia in Xlandia).
- La politica europea non mi sembra abbia obiettivi imperiali di controllo di aree o Paesi per motivi economici. Quando li ha, essi non sono estesi a tutta la U.E..
- La politica europea non é motivata o alimentata da possenti lobbies delle armi o del petrolio, come sembra essere frequente negli USA. Ove tali lobbies finanziano le campagne dei presidenti, per averne poi un ritorno.
- Le politiche in U.E sono in generale abbastanza trasparenti da essere captate e condivise da un gran numero di cittadini. Mentre gli scopi reali, le motivazioni delle politiche imperiali americane credo siano abbastanza ignorate dai cittadini USA, perché troppo ammantate di motivazioni democratiche. Ove invece i reali motivi imperiali sono conosciuti dai presidenti, consiglieri e lobbies finaziatrici. Notiamo che la CIA non fa rapporto delle sue attività sobillatrici in altri Paesi al congresso, ma solo al presidente.
- Le capacità dei cittadini europei di capire realtà e culture di Paesi di altri continenti sono anche una conseguenza dell’apertura delle culture europee. Ove invece la cultura limitata degli Americani e i loro orizzonti ristretti (sono molto efficienti in settori particolari, ma spesso incapaci di capire altri settori e culture) non permettono loro di porsi interrogativi o capire situazioni che non conoscono quando sono a contatto con altri Paesi, o vi inviano la CIA a sobbillare. Del resto basta guardare il numero dei fallimenti delle azioni CIA. Questo spiega perché gli Americani hanno avuto e avranno molti insuccessi (e suscitato molti odii) in America latina e altrove.
- Per i motivi su elencati gli Americani non hanno capito, io credo, né possono capire due cose:
a) che il metodo migliore per combattere il terrorismo sarebbe smettere di imporre ad altri Paesi una politica imperiale e adottare un atteggiamento paritario, sostituendo l’arroganza della creduta superiorità con il rispetto delle altrui politiche e culture. Senza immischiarsi nella politica interna di altri Paesi. Questo atteggiamento permetterebbe di contenere (e a lungo termine di far sparire) il numero di candidati terroristi per odio agli Yankees (si dice cosi ?). Non hanno capito che per gli arabi, ogni tentativo di portare loro la democrazia viene invece visto come l’ intrusione di culture occidentali che sono offensive verso le culture arabe.
b) l’introduzione nei mercati di altri Paesi sarebbe facilitata da un maggior rispetto e conoscenza di altri costumi e culture. In altri termini, capire che il costo della merce non é l’unico parametro da considerare nei mercati. Capisco che cio’ non sia facile da capire per gli Americani, ma qualche sforzo potrebbero farlo, nel loro interesse.

La domanda che ora faccio: abbiamo capito noi europei che noi abbiamo la capacità e il dovere di spiegare agli Americani questi fattori culturali, diversi dai fattori economici ? Lo abbiamo già fatto (non credo) o dobbiamo ancora cominciare, anche per evitare rischi sullo scacchiere mondiale ?

Sarebbe ora il momento che gli Europei capissero che non solo gli Americani trarrebbero vantaggi dal cercare di comprendere le altrui culture e orgogli, ma essi stessi hanno interesse a cominciare a capire gli altri, inclusi gli altri Europei.

Credo che mettere sul tappeto delle discussioni politiche internazionali queste semplici considerazioni di base potrebbe giovare sia agli Americani che agli Europei. Tocca a noi Europei cominciare, i nostri partners d’oltre Atlantico non saprebbero.

Antonio Greco
(ex funzionario europeo, consulente, ingegnere)
ANGREMA@wanadoo.fr

Nota aggiuntiva dopo la strage di Madrid

Dopo l’ invasione americana in Irak, gli estremisti islamici hanno aumentato la loro determinazione di fare stragi contro gli Americani ed i loro alleati in detta campagna. La Spagna é stata colpita. Ci si potrebbe aspettare un tentativo di colpire l’ Italia ?

Mi sembra chiaro che gli europei (prima l’ Italia) hanno molto interesse a chiarire che non intendono essere complici dell’ imperialismo americano in nessuna area del globo. Ed adottare questo principio in politica, considerando che ogni futuro intervento dovrebbe essere deciso dall’ ONU. Se non facessimo questa netta distinzione, potremmo pentircene. Soprattutto finché Bush é presidente.


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Estratti dall’articolo citato di Repubblica:

“ Già Own Harries scriveva, un decennio fa, che il concetto di Occidente unificato era discutibile, perché, nonostante le radici comuni, non esisteva fino al II conflitto mondiale, un concetto condiviso di unità politica tra USA e UE”.”

“ Una delle debolezze degli USA é lo scarso successo nel creare democrazie stabili fuori dai proprii confini. Storicamente gli USA han dimostrato poca sensibilità verso culture ad essi estranee, tanto da farle mancare........”.

“ Il ruolo dell’Europa é essenziale perché offre un’alternativa multilaterale che riflette gli interessi sia degli Americani che degli Europei.”
antonio greco is offline  
Vecchio 29-08-2005, 12.02.26   #2
Mr. Bean
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Messaggi: 2,566
Usa e Ue saranno sempre più lontane. Però, se noi abbiamo molta più storia degli americani, con ciò che ne consegue, non dimentichiamoci che gli Usa hanno una lingua predominante. Cosa che in Europa non esiste. Su 15 stati membri c'erano 9 lingue ufficiali. Ogggi che gli stati sono 25 non so quante lingue vi siano...
Mr. Bean is offline  
Vecchio 29-08-2005, 13.56.14   #3
Lord Kellian
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Certo USA e Europa sono differenti. Innanzi tutto direi che loro sono più forti. Hanno l'apparato bellico più moderno del mondo e una percentuale del PIL per spese militari enorme, che aumenta di anno in anno.

E' vero che sono dominati dalle lobbies. E' vero che non c'è molta differenza fra repubblicani e democratici: a parte quelle del golfo, tutte le guerre del ventesimo secolo sono state decise da presidenti democratici. Quindi, anche dal successore di Bush, non mi aseptterei più clemeza. Ma, almeno in politica interna, questi ultimi cercano di attuare delle strategie sociali più simili a quelle europee.

In realtà gli americani continuano, come sostiene Chomsky, la stessa geo-politica di sempre. Da quando hanno decimato gli indiani, hanno sempre tentato di porre in atto un sistema interno di massima libertà, contrapposto però a una politica imperiale. Anche la guerra fredda si può inquadrare in questo contesto. La cosidetta dominazione economica ad esempio del sud america (che sembra così accettabile da essere studiata sui libri di storia), è in realtà una dominazione politica. I governi dei paesi "dominati" sono bellamente ricattati dagli interessi amercani. E poi, anche se le azioni della CIA sono indimostrabili, è chiaro che gli USA facevano migliori affari con governi militari di destra, piuttosto che con governi socialdemocratici liberamente eletti (considerati troppo comunisti).

E veniamo a noi. Noi siamo deboli e non riusciamo ad attuare una politica comune, a cuasa della nostra storia di nazioni contrastanti. E' solo da 60 anni che non spariamo nel giardino del vicino e le differenze di usi e costumi, nonché di lingua, si fanno sentire anche troppo. Inoltre i singoli governi non hanno la benché minima intenzione di delegare poteri a organi sovranazionali. La cosidetta costituzione europea è solo un insieme di norme tecniche prevalentemente di natura economica.

E' vero che con la seconda guerra mondiale abbiamo imparato ad evitare le guerre e a rispettare gli altri. Soprattutto come popolazione civile. Desideriamo effettivamente la pace. Questo non vuol dire però che siano assenti lobbies di potere anche da noi. Esse vogliono la stessa cosa di quelle analoghe americane. E si può sospettare che facciano analoghe pressioni. Un servizio di RaiNews24 ha portato delle prove che la guerra in Iraq è stata raccomandata dall'Eni (che ha un pozzo indovinate in quale città?) sei mesi prima della decisione del governo di entrare in guerra.

Per concludere, sarebbe auspicabile una reale unione fra le politiche eruopee, per contare di più sullo scacchiere internazionale, ma per il momemnto non mi sembra ci siano buone prospettive. La nostra tanto amata e "superiore" cultura non ha ben poco riflesso nelle politiche dei governi.

Per esempio un metodo per sconfiggere la povertà, sarebbe quello di far sviluppare delle economie nazionali anche nei paesi del terzo mondo, altro che prestiti! Ma il WTO e la Banca Mondiale perseguono esattamente la strategia opposta, permettendo alle multinazionali EUROPEE di installare i loro impianti produttivi, dove possono pagare i dipendenti un dollaro all'ora, dove non c'è copertura sindacale, dove non ci sono controlli anti-inquinamento, dvoe cioè praticamente addottano le stesse politiche schiaviste di sempre.

Tutti questi agenti economici mostrano al resto del mondo il lato unificato dell'occidente. Quello di uno sfruttatore. E i governi che li comandano spèrofondano nella corruzione e si fanno allegarmaente vassali deglo occidentali. Quando poi alcuni di essi tentano delle politiche di nazionalizzazione delle industrie (che è storicamente l'unico sistema in grado di produrre ricchezza e classe media) vengono additate come nemici del "libero" commercio.

Dico tutto questo perché? PErché i governi occidentali, europei compresi, avallano questo tipo di iniziative, non dimnostrandosi meno "dominatori" degli americani.
Lord Kellian is offline  
Vecchio 31-08-2005, 23.31.48   #4
antonio greco
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Messaggi: 637
IPOCRISIE

Letto con interesse le consideraz qui appena fatte.

Aggiungerei qualcosa. Io vedo una grande similitudine fra USA e Italia, sul governare. In questo: si rappresenta sulla scena (discorsi ufficiali) un progr politico.

Poi, dietro le quinte o nella realtà visibile , si fa una politica che non si é detta, ma fa comodo a qualcuno. Per es., fa comodo a Silvio che non vuole che i magistrati rovistino fra le sua carte. Fa comodo a Bush che dichiara guerra desiderate da chi ha pagato la campagna elettorale.

Invce tanti altri governi della U.E. , che non sono ipocriti come gli Italiani e gli USA, fanno coincoidere il detto e il fatto.

Antonio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 01-09-2005, 01.25.35   #5
Lord Kellian
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Beh io aggiungerei anche l'inghilterra che con la Britsh Petroleum fa quello che vuole in tutto il mondo.

Non conosco da vicino le politiche degli altri stati. ma non salverei certo la francia e la germania. il sistema economico finanziario globale. quello sì che è unificato. e ha chiari intenti di dominazione.

ripeto che non ho prove, ma credo che f e g si siano opposte alla guerra in irak solo per motivi contingenti. perché non avevano nulla di guadagnarci direttamente...

sì, sono in malafede...
Lord Kellian is offline  
Vecchio 01-09-2005, 09.31.48   #6
antonio greco
L' Emigrato
 
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PERCHE IL PAESE NON FUNZIONA ?

Si, per la Francia é vero. Sembra avesse interessi petroliferi in Irak o nella regione. Germania, non saprei.

Ma un' altro fattore: la Francia ha quello che non abbiamo noi Italiani , una politica estera che si basa sugli interessi francesi dei prossimi 10 o 20 anni. Perché, a differenza del Bel Paese che vive alla giornata (anche perché incapace di meglio), moltissimi Paesi U.E. hanno strategie politiche, economiche, sociali.


La qual cosa puo' avvenire se la gente lavora seriamente (posso garantire cio' per i ministeriali e dipend pubblici francesi), allora si raggiungono gli obiettivi prefissi. E si puo' fare strategia. Si fanno pronunziamenti pubblici in Francia, solo se si é studiato il problema. Perché se si parlasse a vanvera come da noi (senza studiare il dossier) , gli uomini politici sarebbero indicati come chiacchieroni. Dove invec in Italia la chiacchiera insulsa, l' improntitudine, si accetta come normale.
antonio greco is offline  

 



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