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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 09-09-2005, 11.19.50   #1
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
DEFRAUDATI DALLA PUBBLICA dISTRUZIONE

LETTERA DI UN EMIGRATO


Il SISTEMA ITALIA A INIZIO SECOLO

Difficoltà di gestire il Paese (e la FIAT, l' Alitalia) con risultati di livello europeo. L’ aumento degli insuccessi sociali degli ultimi lustri ha generato scetticismo verso lo stato. I servizi e i diritti promessi dalla costituzione e dalle leggi dello stato non sono realizzati in maniera affidabile, regolare, efficiente, equanime.

La società italiana é come un enorme piatto, di puré di patate (être dans la purée = essere nei guai). Ogni cittadino, in una società senza regole, muove il proprio mestolo a modo suo. Tanti mestoli che girano con sensi e ritmi diversi. Manovrati talvolta da padrini (quelli che fanni i mazzi), talvolta da cittadini di secondo piano (quelli che si fanno mettere nei mazzi). Qualcuno gira in maniera forsennata. Alcuni, fra i mestoli, si scontrano fra loro, talvolta con zuffe improvvise.

Quali i motivi primari di tali incapacità ? Non é difficile analizzarli, confrontandoci alla parte seria dell' Europa.


DEFRAUDATI DALLA PUBBLICA dISTRUZIONE

Noi Italiani, defraudati dei nostri diritti.

Dalla Pubblica dIstruzione, fra l' altro, per decenni. Essa infatti non ha saputo insegnare ai cittadini:

- i doveri dei cittadini verso la collettività, applicati in maniera reale, continua, efficace;
- i doveri delle strutture dello stato di applicare la costituzione e le leggi, per offrire a tutti i cittadini i servizi promessi, in modo efficace, organizzato, programmato, equamine. Per poter ottenere che tutti i cittadini siano effettivamente eguali davanti alla legge, senza eccezioni;
- la pratica delle chiarezza degli intenti e gli strumenti necessari ad avere, specie in ambito pubblico, la coincidenza tra dichiarazioni di intenti e realizzazioni effettive;
- l' imperativo della precisone, della coerenza e della responsabilità di ogni singolo cittadino;
- il pensiero organizzato e strutturato, il dialogo diretto, necessari nell' era del commercio globale e delle tecniche digitali.

Tutti questi mancati insegnamenti hanno fatto si che loschi figuri abbiano avuto una gran faciltà a diffondere, nel "Paese del poco chiaro", il doppio linguaggio, la falsità di dichiarazioni irresponsabili, i doppi scenari (anzi la sceneggiata), la demagogia, la incoerenza.

Non é stato insegnato ai cittadini il buon senso, l' educazione, il rigore, la responsabilità del proprio operato. Per cui essi non sono stati in grado, in tempo di elezioni, di sceverare i venditori di chiacchiere senza esperienza dai candidati in possesso di professionalità per costruire, modificare, migliorare...

Essendosi pensato, alla Pubblica dIstruzione, solo alla ISTRUZIONE degli studenti, ignorando l' EDUCAZIONE, il cittadino tipo ignora gran parte dei suoi doveri. E non é divenuto mai conscio dei propri diritti. La rassegnazione alla sopraffazione impera infatti in molte regioni e settori del sociale.

Guardiamoci intorno, in U.E. In ogni Paese c' é una società in cui i cittadini usano il buon senso, le regole, e criteri di comportamento corretti, sulla base di Valori comuni, soddisfano i loro bisogni, nel quadro di un Patto Sociale. Il quale permette, a milioni di individui, di essere una sola società.

Cosa c' é in Italia ? Una folla disordinata di individui, senza ordini di squadra, senza patto sociale, ognuno per suo conto....come in un pollaio. Ma tutti spesso d' accordo su due sole cose: Anarchia e Confusione.

LA PUBBLICA DISTRUZIONE CI HA RESO, COLLE SUE INADEMPIENZE, ...... QUASI CITTADINI LATINO-AMERICANI...
LE CONSEGUENZE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.

Ogni Italiano si muove nella società, con una latitudine di 360° (mancanza di regole, inesistenza di educazione). Gli europei di altri Paesi operano in società avendo, quasi tutti, una latidudine di, ad esempio, di 20° o 30°. Proviamo a confrontare i risultati di un' assemblea in Italia e nel resto della U.E.. Confronto sconcertante ! ! La cosa vale anche confrontando i parlamenti.......Cosa si puo' allora costruire nel Paese Confuso ?

Di questo passo.. lo Stivale si staccherà presto dall' Europa, per iniziare ilsuo viaggio........verso il M.O., o l' America Latina ?

Cosa ci resta ? ? Soltanto reagire. Informatevi della realtà in U.E.. Dei diritti che hanno gran parte dei cittadini della U.E.. E che voi non avete. Non fidatevi della politica ufficiale, quella predicata da chi vuol mantenere il proprio potere. Con stipendi decisi da sé stesso.... Ma ricordiamo anche che, per reagire, ci vuole organizzazione.......La si puo' inventare, nel Bel Paese ?

La prima cosa da fare: analizzare i motivi per cui le ruote del sistema Italia sono spesso grippate, perché gli sprechi aumentano........Dopo..... sarà possibile trovare una strategia di sopravvivenza, per restare a galla, evitare il terzo mondo. Solo se la riflessione é lucida. Sarà possibile, la riflessione lucida, in un Paese ove ognuno ha un mestolo diverso ? ?


L' Emigrato
Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr

(disponibile per una presentazione delle CAUSE del degrado)

Le Lettere dall’ Europa, analisi sulle CAUSE del degrado, sono su:

http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”)
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Premessa.

Il vostro problema: difficoltà a capire perché la società continua a degradarsi; difficoltà a capire cosa manca per promuovere lo sviluppo economico.

Conviene aprire gli occhi, poiché il degrado continuerà, se non prendete le contromisure sociali necessarie per acquisire competitività.

Un emigrato esperto vi potrebbe aiutare.



LA LAPIDE

Leggo un quotidiano italiano. Nausea abbondante.

Decido di scrivere una lettera al giornale, per listare le CAUSE apparenti di tante emergenze, di tanta melma fangosa, che ostacola il cammino di tanti Italiani.

Mia moglie: “Lascia perdere, il giornale non te lo pubblica”.
“Perché ?”
“Perché tu dici la verità ! Il giornale non te la pubblica la verità”.
“Lascio perdere ?”.
“Prova con una filastrocca”, lei mi dice.

Ci provo, sui VALORI. Quelli che sono, fra l’ altro, necessari per far girare le ruote di un Paese, di un’ economia.

LA FILASTROCCA

Un emigrato legge il giornale. “Solo valori negativi ! Dove stanno quelli positivi ?”.
“Positivi ? gli Italiani non amano costruire !”
Come costruire, se manca la chiarezza ?
Come reinserire la chiarezza, se manca la coerenza ?
Come diffondere la coerenza, se si é diffuso il doppio linguaggio ?
Come eliminare il doppio linguaggio, se lo scopo dei politicanti non é costruire, ma guadagnare....... potere ?
Come togliere il potere ai politicanti ? Ci vorrebbero i tecnici, i professionisti, quelli che non vendono chiacchiere......... ?
Dove trovare i professionisti, se le persone che hanno una buona posizione, che hanno fatto esperienza ad alto livello, sono state scelte col comparaggio e l’ omertà ?

Come eliminare il comparaggio e l’ omertà, se non ci’ abbiamo una proposta seria per poterlo fare ?
Come preparare una proposta solida e seria, se non si conosce più, nello Stivale, la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito che genera impegno ?

Ritrovare i VALORI , le forze positive? ....... Ma bisogna andare a comprarli in U.E. ?
Andare a comprare i VALORI in U.E. ? .... Forse, ...ma é proprio quello che fanno gli emigrati !
Solo che, una volta imparati i VALORI, ci restano, nei Paesi europei. Gli conviene.....
............................ anziché rientrare nella melma fangosa.

Ho capito, ordino una lapide al marmista dietro l’ angolo.
“Che ci scrivi ?”, chiede la moglie.
Ci scrivo: “Alla memoria: della chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno”.

Che metto in un cimitero italiano. Qualsiasi.

L’ emigrato

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile per presentare le CAUSE dei guai italici)
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In caso di diffusione, informare l' autore.
antonio greco is offline  
Vecchio 09-09-2005, 15.24.04   #2
antonio greco
L' Emigrato
 
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E LA BARCA ITALIA VA, MA FA ACQUA, ACQUA DA TUTTE LE PARTI

Un equipaggio che non sa navigare

L`aria, in Italia, é pesante. Per rendersene conto, stare un anno fuori e poi tornare. Allora si respira pesante, si cammina su terreno fangoso. E fangosa quella terra ove diventa complessa, difficile, un`azione che nel resto dell’Europa é ovvia, immediata, senza storia. In Italia invece essa puo avere una storia negativa, puo’ effettuarsi solo in tempi lunghi, o con estrema difficoltà, o con l`intervento di un padrino.

E pesante l`aria di quel Paese ove persino persone dotate di qualità eccelse stentano a emergere, a portare a termine le proprie iniziative. Ove invece le stesse persone, andando in un altro Paese europeo, di latitudine poco piu alta, emergono senza problemi, hanno successo.

In gennaio ‘98 il procuratore generale segnala che la giustizia italiana non é proprio a livelli europei. Il direttore delle F.S. ha detto poco prima qualcosa di simile delle ferrovie. In luglio ’99 il magistrato capo del pool Mani Pulite denunzia il rischio che una buona metà delle inchieste su tangentopoli cada in prescrizione, in quanto ….”la giustizia non funziona. E spiacevole, aggiunge, poiché sarebbe un segno di impunità”.. Altri responsabili di grosse strutture pubbliche italiane, nel fare paragoni cogli altri Paesi dell’Unione, potrebbero arrivare a conclusioni fallimentari di simile tipo. Non sarebbe sorprendente.

E la barca Italia va, continua a navigare, ma fa acqua da tutte le parti.

Le ultime eclatanti notizie confermano quello che sapevamo: il Paese non funziona. Se uno degli uomini chiave del vecchio centrosinistra si rifugio’ in Tunisia per sfuggire alla giustizia, se un ex-premier é stato indagato per complicità con la mafia, allora non si possono aver dubbi: il sistema Italia ha i piedi d’argilla e rischia il sottosviluppo.

Guardando fuori dalle frontiere, dove ti volti, vedi qualcosa che gli altri sanno fare, e noi no. O meglio, fingiamo di fare la stessa cosa, o proviamo a farla. O diciamo di volerla fare. Ma poi succede che ci fermiamo a metà strada. O che abbiamo un risultato che non é paragonabile a quello ottenuto negli altri Paesi dell’Unione, ma lo é a quello ottenibile in un Paese del Nord-Africa.

I media hanno parlato recentemente di due fra i tanti ospedali in sofferenza. Sigilli al Policlinico di Roma nel ’97, a seguito di un’infezione diffusa. Inoltre le notizie di luglio ’99 dallo stesso ospedale dicono: perquisite dai carabinieri le sale operatorie. Immodizia, ferri arrugginiti, provette sporche. Undici bimbi infettati da un piccolo germe, il quale si é preso il compito (due volte in 24 mesi, o forse erano due germi diversi ?) di mostrare a tutti che il grosso ospedale universitario é sporco e mal gestito. Cosa che chi lavora in esso sa da anni, ma finge di non sapere, per non essere danneggiato da un sistema mafioso che gestisce personale e risorse in base ai proprii interessi.

IL Caldarelli, cuore dolente della sanità partenopea, non va meglio. Per cui la marcia della salute, organizzata da un partito, si chiude davanti ai suoi cancelli. Bindi, ministro della Sanità, dichiara: “…Il problema é comune alle grandi strutture. Al Caldarelli mancano le camere sterili, a Firenze chiudono le sale operatorie del Careggi, a Pesaro muoiono dieci persone. Realtà diverse, accomunate da un’emergenza.” Solo dieci mesi prima lo stesso ministro, con faccia tosta (o per ignoranza ?), aveva sostenuto nel talk-show “Porta a porta” che la Sanità italiana é al livello di quella degli altri Paesi sviluppati d’Europa !…… Ma la serietà dei politici italiani é ormai conosciuta in Europa !

Nel tratto Parigi-Roma dormire in cuccetta puo’ portare a strani confronti. Se il vagone cuccette é francese, il condizionamento é in funzione. Se la carrozza é italiana, una volta su cinque il viaggio (in inverno) sembra fatto in Siberia. In estate sembra fatto in Africa. La differenza: in Francia una carrozza che ne ha bisogno, va in manutenzione. In Italia viaggia. C’é da soprendersi del numero di incindenti ferroviari in Italia ?

Le condizioni di costruzione dell’Eurotunnel (Parigi-Londra) e del passante ferroviario Milano-aeroporto sono state elencate da Radice sul Corriere della Sera. Eurotunnel, 50 km, il passante milanese 10.5 km. Eurotunnel, 380 miliardi/km, il passante 571 miliardi/km. Eurotunnel finito in 7 anni, il passante milanese non finito in 17 anni.

Da La Repubblica (27-1-99), contenente un articolo intitolato Bassa Velocità : « Sui lavori lungo la direttrice Milano-Napoli emerge una realtà sconcertante : uno spaccato di una commedia dell’assurdo, un’inestricabile matassa di contraddizioni ed errori della quale sarà impossibile venire a capo. Cominciando dall’elemento macroscpico dei ritardi e dei rinvii …..tra un progetto bocciato e un cantiere contestato, la data di apertura dell’intera tratta é fissata al 2006. E un gap incolmabile rispetto agli standards degli altri Paesi Europei. »
« L’altro intoppo riguarda invece Napoli. La stazione terminale dei convogli ad alta velocità non sarà quella di Napoli, ma un apposito scalo ad Afragola. Un interscambio, ove i passeggeri dovranno cambiare treno per arrivare a destinazione. » Un modo come un’altro per vanificar’e il riparmio di tempo conseguito ! L’articolo conclude : « Poca Europa in tutto questo».

Panorama,nel novembre 99, tenta di ripôndere alla domanda: “Di chi la colpa del caos dei trasporti ?”con qualche rilevamento. “I tempi medi di realizzazione delle grandi infrastutture restano dalle tre alle cinque volte superiori a quelli europei. Per la direttissima ferroviaria Roma-Firenze ci sono voluti più di 30 anni. Qualsiasi persona di buon senso sa che , per liberare le strade, le merci dovrebbero viaggiarre in mare e su treno. Ma la % di merci trasportatat sui vagoni F.S. rimane inferiore al 15%.”
Le Ferrovie dello Stato hanno ammesso (lettera al Corriere del 1-11-99): “Il quadruplicamento degli assi Nord-Sud e Est-Ovest e il potenziamento dei nodi fondamentali, partiti 20 anni fa, subiscono ritardi a causa delle interrminabili procedure amministrative.”

L’indagine ISTAT sulle università (Il Corriere, 5-11-99) mette in rilievio l’alto tasso di insuccesso che non ha eguali negli altri Paesi evoluti: solo il 40 % degli iscritti raggiunge il traguardo della laurea. Inoltre, nel ’98, l’esercito dei fuori corso nelle università supera l’88 % del totale iscritti.

C’é da chiedersi come mai l’Italia sia in Europa e non in Africa !

Le Poste Italiane hanno da decenni il primato europeo per la lentezza della consegna, per la lunghezza delle code agli sportelli e per l’inaffidabilità dei servizi. Nel luglio ’99 la proposta del ministro Piazza per l’abolizione della coda agli sportelli: un coacervo di buone intenzioni, indice del livello della maturità civile italiana. In un’altro Paese il problema dalla coda si sarebbe risolto senza impegnare il parlamento, in modo più semplice: rilevamento delle cause del problema e realizzazione pratica dei correttivi necessarii ad eliminarlo. In Italia si propone una legge. La commedia dell’arte é italiana !

Sergio Bocca afferma : « Ferrovie e crimininalità. Non passa giorno o settimana senza morti o ammazzati dalla malavita organizzata o senza treni che deragliano e locomotive che s’incendiano….. Al ministro dell’interno va bene che esista una non piccola provincia italiana, la Aspromontana, in cui lo stato in cento anni non ha mai trovato uno dei sequestrati della ‘ndrangheta. ».

Nelle riunioni internazionali ove vengono discussi e definiti gli standards di trasmissione per le telecomunicazioni, o dei collegamenti internazionali, o per la costruzione di apparecchi industriali, i rappresentanti degli altri Paesi dell’Unione Europea proteggono gli interessi delle proporie economie. I rappresentanti italiani raramente ci provano, se lo fanno rischiano brutte figure.

Nel 2002 la sorpresa di Marino, re dei trapianti. Lui , che nel ’92 era il 1° direttore straniero del centro trapianti governativo USA, nel ‘99 diviene direttore dell’ISMETT di Palermo. Nel 03, stanco di combattere per poter lavorare, sbatte la porta e se ne va a dirigere la divisione trapianti a Philadelphia, dicendo: qui in Italia non posso lavorare, son costretto ad andarmene. Un’altro esempio del pantano italiano.

Vale la pena di ricordare che non c’é nessun Paese dell’Unione Europea che sia al livello italiano, cosi basso, in tutti i settori menzionati ? E quali ne sono i motivi ? E come mai nessuno li ricerca e li scopre ? L’intellighentia italiana dorme, o non esiste ?
Se vogliamo andare a fondo e scoprire le cause del sottosviluppo italiano, non c’é alternativa ad un riesame dei nostri comportamenti. Questa lettera dall’Europa é un piccolo contributo preliminare.

Antonio Greco

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Vecchio 09-09-2005, 15.25.50   #3
antonio greco
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L’ ITALIA E I COLLI DI BOTTIGLIA

LA DIVARICAZIONE CON LA U.E.

Il presidente Ciampi alla fine del ‘99 ha autorevolmente indicato agli Italiani la necessità di liberare il Paese dai “colli di bottiglia” esistenti, al fine di permettere all’economia di riprendersi (“colli di bottiglia”, dall’inglese, sta per strozzature)

Poiché concordo col presidente Ciampi, ritengo utile riassumere in maniera concisa come, dall’estero, si intravede l’effetto dei “colli di bottiglia” sulla vita civile del Paese. Il fenomeno, indicato nell’allegato in maniera molto concisa, non riguarda tutti gli Italiani, ma una percentuale comunque troppo larga di cittadini. Esso, visibile in maniera macroscopica agli Italiani che vivono in Paesi avanzati, é un segno evidente della divaricazione Italia-Unione Europea.

ALLEGATO
I PRINCIPALI COLLI DI BOTTIGLIA

Inadeguata chiarezza
“ riflessione
“ progettualità seria
“ trasparenza
“ rigore e precisione
“ organizzazione
“ promozione del merito e esperienza nelle attività pubbliche
(talvolta nel privato)

CONSEGUENZE

a) sia le attività economiche che i servizi resi al cittadino (includendo in essi anche la definizione di leggi e regolamenti) sono spesso accompagnante da:

confusione
improvvisazione
classe dirigente selezionata non per esperienza, ma per allacci
personali (l’eccezione della U.E.)

b) a differenza degli altri Paesi della U.E., le seguenti difficoltà sono ormai estese nella vita sociale del nostro Paese, con riferimento al settore pubblico, ma anche al privato:

- per raggiungere i proprii obiettivi si aggirano le leggi, spesso arretrate o confuse, e i regolamenti, con metodi improprii
- bassa qualità dei servizi resi
- basso rendimento delle attività economiche
- incertezza sul possibile raggiungimento di obiettivi economici
- incertezza sulle possibilità di supporto adeguato per le imprese
- diffusione di omertà e connivenze, con l’aggiramento della legge
- incertezza frequente sulla capacità e volontà dello stato di far rispettare i diritti del cittadino
- intrusione della criminalità e della corruzione negli organi dello stato
- molte autorità nazionali o locali e alcuni imprenditori ricercano nicchie sicure per una vita di rendita, cioé senza sfide né rischi
- il livello di guardia per i comportamenti accettabili é paurosamente basso e sembra calare sempre di più.

RISULTATI FINALI

Degradazione in gran parte del Paese di:

- certezza del diritto
- qualità della vita
- competitività in ambito U.E.
- potenzialità degli attori dell’economia
- potenzialità dell’occupazione
- emigrazione dei migliori cervelli iniziata da un pezzo (credo che cominciano a emigrare anche i Q.I. non elevati, cioe l’uomo comune). Sarebbe interessante chiedere al ministro competente l’andamento dell’emigrazione negli ultimi anni, forse accelera ? Essa non riguarda, come agli inizi del secolo scorso i manovali, ma la manodopera qualificata.

CONCLUSIONE

In poche parole: un cittadino che vive all’estero ha l’impressione che la vita sociale é bloccata. Quella economica sta cominciando a bloccarsi. Sarà il momento di aprire gli occhi ?

Antonio Greco (disponibile per una presentazione delle cause dei guai nostri)
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Vecchio 17-09-2005, 18.59.52   #4
Faust
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la mia visione...

Di che cosa dobbiamo stupirci? Io, essendo da poco entrato nel”gruppo” dei maggiorenni non posso fare a meno di stupirmi della situazione italiana, e senza dubbio di quella mondiale, anche se mi accorgo che non c’è proprio nulla di eccezionale.
Parlando più in generale si potrebbe parlare di quella crisi sociale,culturale e morale, spesso citata senza rendersi conto che non è certo la scoperta dell’acqua calda, ma la manifestazione delle “preoccupazioni”di filosofi e scrittori dei due secoli scorsi.
Talvolta mi pare di risvegliarmi dentro gli scenari tragici e surreali dipinti da Kafka, e mi accordo di non rientrare nella categoria”depressi cronici”solo guardandomi intorno.
Ascoltando la vecchietta a cui mancano i soldi per vivere, al politico che da colpa all’euro, all’emigrato che pretende l’introduzione dell’istruzione del Corano e dell’egiziano nella scuola pubblica ci si rende conto di una realtà schiacciante.
Ma di questo è meglio semmai parlarne in un altro momento.
In riferimento alla situazione italiana non si può pensare ad un miglioramento oggettivo considerando le condizioni in cui il paese si trova.
Stiamo parlando dell’Italia…da una parte una nazione dal background culturale, etnico e storico difficilmente paragonabile ad altre nazioni(dovrebbe essere un giudizio positivo).. dall’altra un popolo di spreconi superficiali.
La situazione odierna è il risultato di una gestione politica ed economica sprovveduta portata avanti anche dopo l’era del post-Craxi.
L’italiano ha tipicamente l’esigenza del guadagno facile e del risultato immediato con una visione piuttosto limitata del futuro. Nessuno se ne frega se poi la sua azione danneggerà l’intera società.
L’imprenditoria in Italia mi sembra veramente uno schifo! Nel paese dove si comprano un numero spropositato di telefonini non esiste un produttore di telefonia competitivo con gli altri colossi(Motorola nn è italiana!).
L’Italia è fra i pochi posti dove un turista può fare proprio di tutto: ci sono divertimenti, paesaggi e località dalla bellezza imparagonabile, strutture turistiche e servizi di ristorazione di altissimo livello con la fortuna della notevole superiorità del cibo all’italiana, un patrimonio artistico e culturale smisurato, eppure non mi sembra che il turismo riscuota un successo così schiacciante, anzi, nell’estate ho sentito spesso parlare di “calo rispetto ad latri paesi”.
ma di esempi se ne potrebbero fare tanti.
Per non parlare del resto. Il sud inesorabilmente soggiogato dal secondo governo della mafia ed una classe politica che non sa fare altro se non confondere e deludere gli elettori(vorrei iscrivermi ad una partito ma non ne trovo una accettabile!).
Le limitazioni burocratiche, l’evasione fiscale eletta ormai come”diritto del cittadino”e quant’altro…
Ma la situazione economica non è la sola problematica di questo paese in crisi, basta pensare all’emigrazione incontrollata… ma anche questi sono altri temi.. insomma… l’Italia bolle in un calderone ben condito…si spera di riuscire ad uscirne!io sento già un clima scottante!
Ma non crediamo che tutto il male che affligge oggi l’italiano sia dovuto alla situazione strettamente nazionale, in realtà quest’ultima è solo un’aggiunta al dissesto ideologico che affligge la società occidentale.. il disorientamento è ormai un problema di molti! E la Cina e l’Islam intanto muovono e dispongono i loro “cararmatini di risiko” verso l’occidente che non fa più paura!
Mi piacerebbe discuterne…
F@ust
Faust is offline  

 



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