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Vecchio 13-09-2005, 21.14.07   #1
La_viandante
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Talking Perché siamo favorevoli ai matrimoni tra cattolici

Perché siamo favorevoli ai matrimoni tra cattolici
lunedì, 1 agosto 2005
Circola vorticosamente la traduzione di un significativo testo spagnolo sui matrimoni gay. Ci sembra giusto che anche il nostro sito la diffonda.
Siamo completamente favorevoli al matrimonio tra cattolici. Ci pare un’ingiustizia e un errore cercare di impedirlo. Il cattolicesimo non è una malattia. I cattolici, nonostante a molti non piacciano o possano sembrare strani, sono persone normali e devono possedere gli stessi diritti della maggioranza, come fossero, per esempio, informatici o omosessuali. Siamo coscienti che molti comportamenti e aspetti del carattere delle persone cattoliche (come la loro attitudine a patologicizzare il sesso) possono sembrarci strani. Sappiamo che inoltre a volte potrebbero emergere questioni di sanità pubblica, come il loro pericoloso e deliberato rifiuto dei preservativi. Sappiamo anche che molti dei loro costumi, come l’esibizione pubblica di immagini di torturati, può dare fastidio a molti. Però questo, oltre che essere più un’immagine mediatica che una realtà, non è una buona ragione per impedire l’esercizio del matrimonio. Alcuni potrebbero argomentare che un matrimonio tra cattolici non è un vero matrimonio, perché per loro si tratta di un rito e di un precetto religioso assunto davanti a Dio, anziché di una unione tra due persone. Inoltre, dato che i figli nati fuori dal matrimonio sono pesantemente condannati dalla Chiesa, qualcuno potrebbe considerare che permettere ai cattolici di sposarsi incrementerà il numero di matrimoni per via “di quello che la gente mormora” o per la semplice ricerca di sesso (proibito dalla loro religione fuori dal matrimonio), andando così ad aumentare i casi di violenza familiare e famiglie problematiche. D’altra parte bisogna ricordare che questo non riguarda solo le famiglie cattoliche e che, dato che non possiamo metterci nella testa degli altri, non possiamo giudicare le loro motivazioni. Infine, dire che non si dovrebbe chiamarlo matrimonio, ma in un’altra maniera, non è che una forma, invero un po’ meschina, di sviare il problema su questioni semantiche, del tutto fuori luogo. Anche se tra cattolici, un matrimonio è un matrimonio e una famiglia è una famiglia! E con questa allusione alla famiglia, passiamo all’altro tema incandescente, che speriamo non sia troppo radicale: siamo anche favorevoli a che i cattolici adottino bambini. Qualcuno si potrà scandalizzare. E probabile che si risponda con un’affermazione del tipo “cattolici che adottano bambini?? I bambini potrebbero diventare a loro volta cattolici”. A fronte di queste critiche, possiamo rispondere che è ben vero che i bambini figli di cattolici hanno molte chances di diventare a loro volta cattolici (a differenza degli omosessuali o degli informatici), ma abbiamo già detto che i cattolici sono gente come tutti gli altri. Nonostante le opinioni di qualcuno e alcuni indizi, non ci sono tuttavia prove che dimostrino che i genitori cattolici siano meno preparati di altri a educare dei figli, né che l’ambiente religiosamente orientato di una casa cattolica abbia un’influenza negativa sul bambino. Inoltre i tribunali per i minori esprimono pareri sulle singole situazioni, ed è precisamente il loro compito determinare l’idoneità dei possibili genitori adottivi. In definitiva, nonostante le opinioni di alcuni settori, crediamo che bisognerebbe permettere anche ai cattolici di sposarsi e adottare dei bambini.
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Vecchio 13-09-2005, 21.50.42   #2
sisrahtac
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Che sforzo, immedesimarsi in un cattolico, compatire un cattolico.
Ma si va, anche loro hanno i loro diritti...
Il ribaltamento delle parti è un "coup de teatre", un colpo da maestri. Mi diverte assai questa cosa.
(Io ovviamente sono fuori dalle parti, le recite mi hanno stancato, come le etichette, gay, etero, cattolico, satanista, pincopallino. Du coglioni..)
sisrahtac is offline  
Vecchio 13-09-2005, 23.12.04   #3
La_viandante
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Io sulle adozioni proporrei una seria riflessione
Stiamo parlando del futuro di bambini che già di per loro sono stati e sono sfortunati, per cui, sarebbe da irresponsabili attivare delle leggi che potrebbero perpetuare questa loro sfortuna, proprio perchè non vi sono elementi che facciano intravedere il contrario

In ogni modo, in questo forum, una cosa è saltata all'evidenza: che nessun cattolico si è preoccupato di parlare degli eventuali problemi che potrebbero subire i bambini senza una figura non cattolica di riferimento,come invece l'esperienza, radicata da millenni, ha insegnato.

Non fraintendetemi i cattolici a me stanno bene così e continuo ad essere di questo parere.
ma mi viene alla mente quel filosofo che ha affermato:

"Un uomo si può considerare tale quando ha fatto un figlio, piantato un'albero e pubblicato un libro."

che c'entra essere cattolici?

quanto ai cattolici,provo pena per loro. non pena in senso dispregiativo, direi quasi tenerezza, perchè hanno avuto problemi e per questo tento di aiutarli. tuttavia preferiscono continuare per la loro strada
il movimento per l'orgoglio cattolico,se non si ferma al rispetto dei cattolici da parte della società fino a poco fà (non ci vuole tanto a modellare il pensiero del popolo) diffidente, rischia di provocare grandi problemi ai suoi stessi aderenti. sto facendo riferimento al tentativo di normalizzare questa malattia attraverso la corruzione della medicina,per gli amanti della scienza come me è triste vedere buttati 75 anni di ricerche sul cattolicesimo come patologia solo per interessi economici e mode del momento ma, come ho detto prima, fortunatamente nelle università queste corruzioni sono pressochè inesistenti. ancora più fortunatamente ci sono psicologi che continuano gli studi sulle soluzioni all'essere cattolici con ottimi risultati; tant'è vero che si è riusciti proprio in questi ultimi mesi a raggiungere la soglia di guarigione nel 66% dei casi


per carità, per me i cattolici sono liberi di gestirsi le proprie inibizioni sessuali come vogliono se questo gli piace, così come altre persone possono continuare a masturbarsi 5 volte al dì, così come altre persone possono continuare a fare rapporti sessuali con manette e frustini. tuttavia la normalizzazione dell'inibizione cattolica è un buco coperto da una semplice toppa, non è una cucitura del buco alla junghiana maniera. contenti loro...

Ultima modifica di La_viandante : 13-09-2005 alle ore 23.14.26.
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Vecchio 14-09-2005, 17.52.51   #4
epicurus
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sei fortissima viand!!
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Vecchio 14-09-2005, 18.20.17   #5
La_viandante
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grassie epi, ma.. non e' proprio merito mio, devo dire che il grosso lo hanno fatto loro

https://www.riflessioni.it/forum/show...pagen umber=8

che ringrazio per la loro gentile quanto non voluta partecipazione

ma vedo che mi hai anche messo su un bel link da parodiare, belle le parole di ratzinger
http://www.epicurus.altervista.org/d...gay_chiesa.htm
come non usufruirne di tante sante parole?

A coloro che a partire da questa tolleranza vogliono procedere alla legittimazione di specifici diritti per le persone cattoliche conviventi, bisogna ricordare che la tolleranza del male è qualcosa di molto diverso dall'approvazione o dalla legalizzazione del male.



e se lo dice lui!!!
La_viandante is offline  

 



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