Dicendo "non dobbiamo spaventarci" (dell'aviaria) il presidente del Codacons ha incominciato a parlare di piccioni e di storni.
Spero che qualche esperto voglia dire qualcosa in merito.

E' vero che finora l'aviaria in Italia non c'è, ma cosa succederebbe se si infettassero questi animali?

E questi animali possono infettarsi o no?

A differenza di quello che dice la LAV sulla non pericolosità dei piccioni "I 40 piccioni trovati morti da una famiglia di Manisa [Turchia] sono stato colpiti dal virus H5N1. Siamo vicini alla provincia di Kiziksa, epicentro dell'epidemia di influenza aviaria. Subito in ospedale, sotto osservazione, nove persone.

Ti sento preoccupato.....

Cominciamo a dire che l’aviaria è un fenomeno che c’è tutti gli anni. (vedi qui)

Poi diciamo. - se un individuo affetto dal virus di una banale influenza entra in contatto (contagio) con il virus dell’influenza dei polli, l’accoppiamento possibile dei due virus può generarne un terzo, con Dna mutato, trasmissibile da uomo a uomo e biologicamente feroce.
Può succedere ma non è detto che succeda come non è detto che, se succede il virus mutato, sarà biologicamente feroce.

I pochi casi di supposta trasmissione interumana del virus H5N1 non sono affatto provati e la resistenza in vitro all'oseltamivir può non essere clinicamente rilevante. (vedi qui)

La paura è perché delle riviste scientifiche, come “Nature” e “Science” hanno pubblicato che il DNA del virus dell’aviaria è dello stesso tipo di quello dell’influenza Spagnola che tra il 1917 al 1919 provocò dai 20 ai 50 milioni di morti. Ma ci si chiede come avevano la mappa del DNA di un virus del 1917 e del 1919?
Ed inoltre si pensa che oggi gli antibiotici a vasto spettro siano un po’ più potenti di quelli di inizio del secolo scorso.

Il vaccino non ci può essere perché prima di svilupparlo occorre che si sviluppi il virus, cioè che l’influenza passi dai polli ad un uomo influenzato e da lì subisca una mutazione genetica.

Una cosa è certa in tutto questo bailamme, l’informazione televisiva stà perdendo credibilità.

> Ma ci si chiede come avevano la mappa del DNA di un virus del 1917 e del 1919?

L'hanno ampiamente spiegato e hanno anche spiegato perchè QUESTO virus, di quest'anno, è potenzialmente molto pericoloso. Evidentemente non leggi riviste scientifiche.


>Ed inoltre si pensa che oggi gli antibiotici a vasto spettro siano un po’ più potenti di quelli di inizio del secolo scorso.

Gli antibiotici sono antibatterici, nel caso di QUALUNQUE infezione virale non servono a niente.

Io volevo solo sapere se piccioni e storni SAREBBERO pericolosi, per ora non lo sono perchè il virus non è ancora arrivato in Italia, e nei polli, nei paesi occidentali, è facile circoscrivere la malattia.

No non ne leggo, non è il mio mestiere. I pochi dati che ho esposto, li ho estrapolati da siti internet, che ho girato dopo che mi era sembrato di sentire la tua ansia. Ma evidentemente su quella sbagliavo.

Ah ah ah, in Australia sono stati trovati 3 piccioni portatori del virus H5N1, quindi anche i piccioni ....

Intanto Legambiente dice che non c'è bisgno di fermare la caccia ma se la prende con gli allevamenti intensivi che però, guardacaso, in questa occasione sono i più sicuri. Fossero un po' collusi?

gli allevamenti sono lager, a prescindere...

Ogni anno, 450 milioni di polli destinati al consumo di carne sono allevati in condizioni indescrivibili negli allevamenti intensivi italiani.
In capannoni sovraffollati, i polli vivono in uno spazio vitale grande come una scatola da scarpe, trascorrendo il loro tempo immobili per terra appollaiati sui propri escrementi.
Vengono esposti forzatamente alla luce artificiale fino a 23 ore al giorno , alterando il ciclo vitale. Così raggiungono il peso di 3 kg in meno di due mesi e sono pronti per essere macellati.
L’obiettivo dell’allevamento intensivo è ridurre i costi e i tempi, accelerando al massimo la crescita degli animali, a danno della loro salute . Dermatiti, zoppie, rotture delle zampe, infezioni, asciti, collassi cardiaci, sofferenze, e altre gravi malattie sono la realtà quotidiana di questi allevamenti.
Veri e propri lager, nei quali gli animali sono considerati prodotti e non esseri viventi che soffrono e si ammalano. Le ossa non riescono a crescere alla stessa velocità dei muscoli: i polli faticano a muoversi e la maggior parte a trenta giorni , al momento della macellazione, ha le zampe fratturate.
Gli antibiotici vengono somministrati collettivamente a tutti gli animali, anche a quelli sani , passando nelle loro carni, e suscitando resistenze a batteri negli animali e in chi se ne ciba.

ecc., ecc...

Guarda che gli allevatori non hanno nessun interesse ad avere animali malati o malandati. Si vede che tu di allevamenti non te ne intendi proprio.

Intanto, in ossequio all'industria delle armi, NON si proibisce la caccia ai volatili migratori, così i cacciatori, oltre ad essere a rischio loro, diventano possibili veicoli di infezione

Guarda che gli allevatori non hanno nessun interesse ad avere animali malati o malandati. Si vede che tu di allevamenti non te ne intendi proprio.

ah, certo, immagino sia solo fiction...

Intanto, in ossequio all'industria delle armi, NON si proibisce la caccia ai volatili migratori, così i cacciatori, oltre ad essere a rischio loro, diventano possibili veicoli di infezione

da un governo come il nostro non mi aspettavo niente di diverso.

La non proibizione della caccia è a livello europeo (in Turchia però l'hanno proibita). Legambiente plaude.