Autocoscienza:
Può essere vero, a volte può sembrare che io scriva per il gusto di scrivere ed in alcuni casi può anche essere vero, ma a me spesso capita di riflettere proprio sostenuta dalla scrittura.
Se penso solo...a volte anche quando parlo (sigh) il neurone spesso non si ferma da nessuna parte. Continua a vagare in mille rivoli e si disperde.
La scrittura, con le sue regole, mi aiuta un po' di più a tenere presente il punto di partenza, il ragionamento tende ad essere più logico e ad arrivare ad un punto che in qualche modo assomiglia ad una conclusione. Ad una risposta. E se non arrivo ad una qualche conclusione, diventa chiaro ed evidente e, per dovere di conclusione, lo esplicito e me ne prendo la responsabilità.
Sono un tipo un po' dispersivo come avrete notato già nella scrittura, immaginatemi a mente libera e senza regole sintattiche, grammaticali e del periodo!
Insomma, scrivere serve certamente a me e so di essere anche piuttosto prolissa, ma se questo avviene in un forum e non in un diario segreto, significa che riconosco interesse a certi argomenti e intuizioni e ne faccio per me spunti di riflessione da condividere con altri.
Il fatto poi che sia generalmente più frequente trovare post in cui si polemizza, secondo me non è solo per amore della polemica (che pure come elemento è presente) ma bensì perchè è meno stimolante rispondere ad un post che si condivide totalmente dove abbiamo ben poco da aggiungere se non ripetere con altre parole o applaudire incantati. Ci sembra poco utile. Mentre lo stimolo di una dichiarazione che non condividiamo, è certamente più vivace.
In ogni caso dai post che si condividono, per quel poco di tempo che ho trascorso in questo forum, mi sembra nascano spesso ulteriori ed interessanti spunti e riflessioni.
Non la vedrei così negativa.
Mah. Stasera sono buona

Mi sembra un approccio al forum positivo; e ciò non può che essere apprezzabile, appunto perché contenente stimoli al dialogo, al confronto, nonché alla sincera disputa costruttiva.

dimenticavo di aggiungere che pure io sono piuttosto ignorante in generale e scarsamente scolarizzata nel senso che non ho fatto "studi grossi". La mia ignoranza a volte è talmente abissale, da non vederne il fondo e credere di saperne più di quanto realmente so.
La salvezza per tutti (sapienti ed ignoranti) è quindi sempre il dubbio. E' quello che se manca è un guaio.
E poi chi non è ignorante, scagli la prima pietra.
E dico un'altra cosa. Della grande schiera di noi ignoranti, gli unici che non sopporto sono quelli che se ne vantano.
Per cui kim, spero ti sia convinta a restare che se no non la si finisce più con le concessioni all'ignoranza, qui si rischia l'apologia e divento antipatica a me stessa. Guai mai!

Mi e vi domando se le riflessioni sulla cultura e sull'ignoranza, sulla fretta e sulla "sordità" non siano riflessioni sull'atteggiamento verso la vita. Ascoltare chi parla o scrive richiede spazio affettivo e sguardo quasi carezzevole sulla realtà. A spasso sui monti o acquistando arance al mercato e in tante altri domini di gente semplice, non di rado mi ha sorpreso un vissuto antico e attuale: una sapienza indiscutibile in parole brevi e forse anche grammaticalmente fragili, dette da persone senza titoli e analfabete.
Non volevo banalizzare la problematica che è nei vostri interventi, forse volevo solo dire che il senso dell'istruzione e degli studi, come tutto il resto, dipende dall'attaggiamento nei confronti della vita.

Quando si incontrano persone così è come respirare finalmente aria pura. Sì, aria fresca che accarezza l'anima.

non esistono colti e non esistono ignoranti, esistono persone più o meno sagge, vere e umili

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Volevo anche io aggiungere, cosa che faccio raramente, scrivere su word, poi cliccare il tasto F7 e individuare gli errori.
Dovremo fare così. Comunque, a volte la vita troppo frenetica ci porta ad agire spesso d'impulso.... E anche a sbagliare.

Saluti a Tutti