L'altro giorno ho assistito alla discussione di laurea di mio figlio alla facoltà di pianificazione urbana, ambientale e territoriale.

Sono stata colpità dall'impegno di studenti e professori. Ragazzi che difendevano tesi sulla salvaguaria delle coste, la politica dei trasporti, la vivibilità urbana, ecc, ecc. Che bravi! Che idee!

Purtroppo due commissioni eranno ammassate in un'aula in condizioni irrespirabili. L'infrastruttura trattava questi bei cervelli come capre e i professori come operai alla catena di montaggio. Non so quante tesi sono state discusse durante una sola sessione da ogni singola commissione.

E adesso questi ragazzi andranno a lavorare gratis per un po' di tempo e poi non potranno mai sviluppare i loro progetti, perché costretti da contratti temporanei inaccettabili.

Perché non investire un po' nel nostro capitale intellettuale e umano?

Certo... invece quelli alla vera catena di montaggio... devono stare al freddo e attenti a non lasciare un dito dentro qualche macchina infernale, facendo turni di notte e quant'altro per portare a casa si è no lo stipendio per soppravvivere.... ma quelli non sono esseri umani...

E parla uno che si ritiene "fortunato"... sono un libero professionista che si è guadagnato la possibilità di lavorare con degli agi... anche facendo gavetta e lavorando gratis.... non solo con le belle idee...

Non spezziamo le spine dorsali più di quello che sono già...
Ci sarebbero cose ben più importanti per investire le nostre risorse... a che servono milioni di laureati che non sanno quasi parlare neanche in italiano? Anche se poi sanno usare termini italiani e stranieri che sono specchietti per le allodole... aria fritta...
Un laureato di 30 anni fa aveva una marcia in più.. oggi sono al 70% scansafatiche che parcheggiano per rendersi responsabili il più tardi possibile....


Senza offesa per nessuno, chi non si riconosce nel mio quadro, non ha nulla da recriminare

Quoto al 100% il discorso di Uno.
Mio figlio ha 7 anni quasi 8 e la società vuole che rimanga sui libri fino alle 17 del pomeriggio. Già mi pare di intuire che sia (in termini vitali) più rincoglionito di me rispetto a quando avevo la sua età...però lui sa gia l'inglese ed io invece non l'ho mai imparato.

[quote]Messaggio originale inviato da Uno

Un laureato di 30 anni fa aveva una marcia in più.. oggi sono al 70% scansafatiche che parcheggiano per rendersi responsabili il più tardi possibile....


Forse occorre un'altra puntualizzazione: quanti sono i laureati del 30%, i non scansafatiche, che possono rendersi responsabili al più presto senza prima calarsi le brache?
I giovani hanno le loro responsabilità, ma il sistema è degli adulti: tra i quali non sembrano essere in molti a preoccuparsi del mondo che consegnano alle nuove generazioni.

Infatti il mio era un discorso rivolto ai genitori principalmente.

... è proprio questo l'oro del secolo che stiamo vivendo, il sapere. Gli Usa non avrebbero mai avuto la tecnologia che hanno senza i cervelli di via Panisperna a Roma (Fermi in primis), senza i cervelli tedeschi costretti dal nazismo all'emigrazione (Einstein) etc. etc.

... Il CERN di Ginevra dovrebbe diventare il grande laboratorio tecnologico d'Europa. Un cervello come Rubbia è stato trattato a pesci in faccia dall'Italia, ma è rimasto a Ginevra.

... i progressi che una nazione "disperata" come l'India sta compiendo derivano in gran parte dall'eccellenza di molte loro facoltà d'ingegneria.

Sì, investire nel capitale intellettuale è il futuro, specie nelle tecnologie di nuove fonti energetiche.

Rispondo a Uno

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Certo... invece quelli alla vera catena di montaggio... devono stare al freddo e attenti a non lasciare un dito dentro qualche macchina infernale, facendo turni di notte e quant'altro per portare a casa si è no lo stipendio per soppravvivere.... ma quelli non sono esseri umani...

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Vedi Uno, io credo che in una utopica società futura ognuno dovrebbe fare sia lavoro fisico che intellettuale. E' assolutamente disumano fare solo l'uno o solo l'altro. Entrambi però devono essere rispettati.