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Vecchio 10-03-2006, 10.00.37   #1
svirgola
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Teheran , adunate oceaniche.

Sono impressionanti le partecipazioni oceaniche di persone osannanti alle parole del loro leader iraniano , sono impressionanti gli occhi della Condolize Rice quando ieri stigmatizzava nell'Iran il peggior nemico degli USA , i due contendenti sapranno fare per il comune interesse un passo indietro , ne piú ne meno come quello fatto da Berlusconi? , se veramente l'Iran non persegue la fabbricazione di bombe atomiche perché non accettare il controllo internazionale? determinata ma non cattiva la Condolize dovrebbe offrire una spunto conciliatore , ragionevole per permettere al leader iraniano una soddisfacente uscita dall'impasse , e tutti saremmo felici e contenti. Cosí sia e speriamo cosí sará.
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Vecchio 10-03-2006, 10.13.07   #2
ancient
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ah, certo, speriamo... per quanto il copione somigli troppo a quanto già visto in Irak...
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Vecchio 10-03-2006, 10.22.52   #3
maxim
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Però...
Mica per spezzare lance a favore di qualcuno...

Mentre in Iraq le prove che hanno giustificato l'intervento militare sono state costruite ad arte, qui la situazione mi sembra un tantino diversa...

...o sbaglio?
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Vecchio 10-03-2006, 10.32.58   #4
ancient
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l'Iran non ha bisogno dell'atomica per spaventare gli USA.

L'arma letale che gli ayatollah di Teheran stanno mettendo a punto non è la bomba atomica. Non ha bisogno di uranio arricchito, di centrifughe clandestine, di impianti sotterranei. Il suo potenziale distruttivo è di gran lunga superiore all'impatto di un ordigno nucleare. Ed è già in uno stadio avanzato di realizzazione. Si chiama Iob, Iranian oil bourse: un sistema di compravendita del greggio in euro che potrebbe scattare già in marzo, con serie conseguenze per l'economia degli Stati Uniti e per le multinazionali americane del petrolio.

L'attuale sistema, in vigore dagli anni Settanta, consente agli Stati Uniti di controllare il mercato planetario del greggio e di finanziare l'enorme deficit federale, appesantito dall'aumento delle spese militari e dagli astronomici bilanci delle guerre in Afghanistan e in Iraq (l'operazione Iraqi freedom è già costata 250 miliardi di dollari).

Secondo alcuni specialisti, la prospettiva di un brusco declino del monopolio del dollaro nelle transazioni petrolifere, più dei programmi atomici di Teheran, potrebbe spingere i neocon della Casa Bianca e del Pentagono a un intervento militare in Iran (articoli e analisi di Panorama: www.panorama.it/ mondo/medioriente), sotto la copertura di un attacco preventivo contro le installazioni nucleari. Non sarebbe uno scenario inedito.

Nel settembre 2000 Saddam Hussein annunciò che l'Iraq non avrebbe più accettato dollari in cambio del greggio venduto nell'ambito del programma Oil for food e ordinò di convertire in euro 10 miliardi di dollari depositati sul conto gestito dalle Nazioni Unite. «Fu quella scelta» sostiene William Clark, esperto di sicurezza e autore di un recente saggio sull'economia del petrolio (Petrodollar warfare: oil, Iraq and the future of the dollar), «a segnare il destino del raìs. Era una mossa politica che si rivelò vantaggiosa nel tempo grazie alla svalutazione progressiva della valuta americana. E che ebbe un peso determinante nella decisione di invadere l'Iraq». Quando i marines arrivarono a Baghdad, il petrolio iracheno fu subito quotato nuovamente in dollari.


(DA: Panorama)

Claro?

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Vecchio 10-03-2006, 10.48.03   #5
maxim
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Messaggio originale inviato da ancient
l'Iran non ha bisogno dell'atomica per spaventare gli USA.

L'arma letale che gli ayatollah di Teheran stanno mettendo a punto non è la bomba atomica. Non ha bisogno di uranio arricchito, di centrifughe clandestine, di impianti sotterranei. Il suo potenziale distruttivo è di gran lunga superiore all'impatto di un ordigno nucleare. Ed è già in uno stadio avanzato di realizzazione. Si chiama Iob, Iranian oil bourse: un sistema di compravendita del greggio in euro che potrebbe scattare già in marzo, con serie conseguenze per l'economia degli Stati Uniti e per le multinazionali americane del petrolio.

L'attuale sistema, in vigore dagli anni Settanta, consente agli Stati Uniti di controllare il mercato planetario del greggio e di finanziare l'enorme deficit federale, appesantito dall'aumento delle spese militari e dagli astronomici bilanci delle guerre in Afghanistan e in Iraq (l'operazione Iraqi freedom è già costata 250 miliardi di dollari).

Secondo alcuni specialisti, la prospettiva di un brusco declino del monopolio del dollaro nelle transazioni petrolifere, più dei programmi atomici di Teheran, potrebbe spingere i neocon della Casa Bianca e del Pentagono a un intervento militare in Iran (articoli e analisi di Panorama: www.panorama.it/ mondo/medioriente), sotto la copertura di un attacco preventivo contro le installazioni nucleari. Non sarebbe uno scenario inedito.

Nel settembre 2000 Saddam Hussein annunciò che l'Iraq non avrebbe più accettato dollari in cambio del greggio venduto nell'ambito del programma Oil for food e ordinò di convertire in euro 10 miliardi di dollari depositati sul conto gestito dalle Nazioni Unite. «Fu quella scelta» sostiene William Clark, esperto di sicurezza e autore di un recente saggio sull'economia del petrolio (Petrodollar warfare: oil, Iraq and the future of the dollar), «a segnare il destino del raìs. Era una mossa politica che si rivelò vantaggiosa nel tempo grazie alla svalutazione progressiva della valuta americana. E che ebbe un peso determinante nella decisione di invadere l'Iraq». Quando i marines arrivarono a Baghdad, il petrolio iracheno fu subito quotato nuovamente in dollari.


(DA: Panorama)

Claro?


Molto claro...
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Vecchio 10-03-2006, 14.03.55   #6
Mr. Bean
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Anch'io credo che si tratti di un discorso meramente economico, misto alla necessità di procurarsi un nemico a tutti i costi. Una volta dimostrato che l'Iran non è e non può essere il nemico n.1 degli Usa, questi dovranno cercarsene un altro, per poter vendere e utilizzare le armi i cui produttori hanno aiutato Bush a insediarsi alla Casa Bianca. E' evidente che la compravendita in euro sarà l'ennesimo smacco per il dollaro e tutto ciò che ci gira intorno, ma questo gli Usa non lo ammetteranno mai....
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Vecchio 10-03-2006, 14.12.53   #7
ancient
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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Anch'io credo che si tratti di un discorso meramente economico, misto alla necessità di procurarsi un nemico a tutti i costi. Una volta dimostrato che l'Iran non è e non può essere il nemico n.1 degli Usa, questi dovranno cercarsene un altro, per poter vendere e utilizzare le armi i cui produttori hanno aiutato Bush a insediarsi alla Casa Bianca. E' evidente che la compravendita in euro sarà l'ennesimo smacco per il dollaro e tutto ciò che ci gira intorno, ma questo gli Usa non lo ammetteranno mai....

rispetto alla questione petroeuro/petrodollari anche il mercato delle armi (pur cospicuo) passa in secondo piano. Ho deliberatamente citato un articolo tratto da una rivista filo-destra (Panorama) per far capire che la questione non è fanta-politica (o fanta-economia), né propaganda 'comunista'. Avrei potuto proporre un mucchio di articoli da siti 'sinistri' o più o meno neutrali. Un esempio:

http://www.disinformazione.it/petrol...a_straccia.htm
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Vecchio 11-03-2006, 03.50.18   #8
svirgola
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fantapolitica? o antiamericanismo?..

Non posso e non voglio credere che siano solo gli interessi economici ad aver guidato gli americani contro l'Iraq ieri e contro l'Iran oggi. Le prove ci vengono credo dai costi che gli stessi americani hanno dovuto sostenere , le morti patite ed i miliardi di dollari non paiono credibili come costi sopportabili. Un velato antiamericanismo , specialmente nei giovani , ne avallerebbe uno dei motivi , ma la realtá credo e spero sia un'altra , o molte altre. Dell'Iraq giá si sono date tutte le versioni possibili , dell'Iran siamo agli inizi ed io credo che il petrolio non conti un grillo , credo che primariamente gli USA considerino loro acerrimo nemico chi é acerrimo nemico di Israele , gli americani non sopporterebbero una atomica quale minaccia per lo stato di Israele. L'esaltazione di queste recenti oceaniche adunate viste alla televisione possono facilmente coinvolgere il leader iraniano tanto da autorizzarlo ad usare l'atomica , una volta in sua mano , per adempiere alla volonta da lui sollecitata nel suo popolo. Distruggere Iraele é come esautorare gli USA e l'occidente tutto dal medio oriente , dove tornerebbe ad imperare il fodamentalismo , e che poi del petrolio potrebbe farne un'arma é ancora tutto da dimostrare , senza i nostri quattrini dalle loro aride terre non potrebbero facilmente trarre sostentamento. Dopo le torri , per gli USA , la storia li ha indotti ad agire , bene o male ma sempre ad agire , infatti sono in guerra con chi la guerra gliela ha dichiarata a chiare lettere con i fatti che tutti conosciamo. Criticarli per Guantanamo e per le prigioni di Bagdad é giusto , ma é anche giusto capire come deve essere la vita dove quotidianamente il tuo amico salta per aria , o é scannato per strada e raccogli l'odio in tutti gli occhi che ti guardano. Chissá come andrá a finire?.
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Vecchio 11-03-2006, 10.01.24   #9
ancient
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Re: fantapolitica? o antiamericanismo?..

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Non posso e non voglio credere che siano solo gli interessi economici ad aver guidato gli americani contro l'Iraq ieri e contro l'Iran oggi. Distruggere Iraele é come esautorare gli USA e l'occidente tutto dal medio oriente , dove tornerebbe ad imperare il fodamentalismo , e che poi del petrolio potrebbe farne un'arma é ancora tutto da dimostrare , senza i nostri quattrini dalle loro aride terre non potrebbero facilmente trarre sostentamento. Dopo le torri , per gli USA , la storia li ha indotti ad agire , bene o male ma sempre ad agire , infatti sono in guerra con chi la guerra gliela ha dichiarata a chiare lettere con i fatti che tutti conosciamo. Criticarli per Guantanamo e per le prigioni di Bagdad é giusto , ma é anche giusto capire come deve essere la vita dove quotidianamente il tuo amico salta per aria , o é scannato per strada e raccogli l'odio in tutti gli occhi che ti guardano. Chissá come andrá a finire?.

La questione israeliana è uno snodo cruciale e avrà il suo peso (potrebbero essere proprio gli israeliani, equipaggiati dagli USA, a sferrare il primo attaco alle installazioni nucleari iraniane), ma ti invito a non fare come lo struzzo per non vedere la realtà. Ho proposto estratti da un articolo di Panorama (che cita a sua volta fonti autorevoli), proprio perché è notoriamente una rivista su tutt'altre posizioni rispetto a quelle antiamericane.

Spero davvero, come te, che i neocon americani non siano tanto pazzi da gettare il pianeta in una guerra che avrebbe conseguenze devastanti.

Ultima modifica di ancient : 11-03-2006 alle ore 10.07.36.
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Vecchio 11-03-2006, 10.17.31   #10
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Re: fantapolitica? o antiamericanismo?..

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Non posso e non voglio credere che siano solo gli interessi economici ad aver guidato gli americani contro l'Iraq ieri e contro l'Iran oggi. Le prove ci vengono credo dai costi che gli stessi americani hanno dovuto sostenere , le morti patite ed i miliardi di dollari non paiono credibili come costi sopportabili. Un velato antiamericanismo , specialmente nei giovani , ne avallerebbe uno dei motivi , ma la realtá credo e spero sia un'altra , o molte altre. Dell'Iraq giá si sono date tutte le versioni possibili , dell'Iran siamo agli inizi ed io credo che il petrolio non conti un grillo , credo che primariamente gli USA considerino loro acerrimo nemico chi é acerrimo nemico di Israele , gli americani non sopporterebbero una atomica quale minaccia per lo stato di Israele. L'esaltazione di queste recenti oceaniche adunate viste alla televisione possono facilmente coinvolgere il leader iraniano tanto da autorizzarlo ad usare l'atomica , una volta in sua mano , per adempiere alla volonta da lui sollecitata nel suo popolo. Distruggere Iraele é come esautorare gli USA e l'occidente tutto dal medio oriente , dove tornerebbe ad imperare il fodamentalismo , e che poi del petrolio potrebbe farne un'arma é ancora tutto da dimostrare , senza i nostri quattrini dalle loro aride terre non potrebbero facilmente trarre sostentamento. Dopo le torri , per gli USA , la storia li ha indotti ad agire , bene o male ma sempre ad agire , infatti sono in guerra con chi la guerra gliela ha dichiarata a chiare lettere con i fatti che tutti conosciamo. Criticarli per Guantanamo e per le prigioni di Bagdad é giusto , ma é anche giusto capire come deve essere la vita dove quotidianamente il tuo amico salta per aria , o é scannato per strada e raccogli l'odio in tutti gli occhi che ti guardano. Chissá come andrá a finire?.

Che intendi per antiamericanismo? Se io sono antiamericano non puoi certo considerarlo un peccato grave. Io sono contro chi si comporta in un determinato modo, o meglio sono contro quel modo, indipendentemente da chi vi si comporta. Chiaro che un paese che non firma il protocollo di Kyoto sull'ambiente, che non ha distrutto i propri arsenali di guerra, che interviene a dettar legge solo laddove c'è il petrolio e dove quindi ci sono interessi per i petrolieri, beh... non può pretendere che io provi empatia per lui. Se poi ci aggiungi che ha la pena di morte... Ah, dimenticavo: perché la Cina può avere la bomba atomica e non può averla l'Iran?
L'Iran non è l'Iraq. Li non c'è Saddam Hussein... si tratta di un discorso molto più complicato e agli Usa non conviene mandare a morte altre migliaia di americani, umanamente parlando. Però, come recita una canzone dei Nomadi: ".... davanti ad un bicchiere di ruhm, la vita di un soldato è solo un dettaglio....". Tanti soldati? Semplicemente tanti dettagli per chi comanda!
Ah... vuoi scommettere che, ammesso che l'Iran diventi un altro Iraq, gli Usa poi dovranno inventarsi un altro nemico?
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