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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 03-04-2006, 12.23.39   #1
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Libera circolazione

Prima di spedire queste parole, ho provato a seguire il consiglio di Mr Bean. Le ho scritte, poi sono andata a respirare profondamente nel bosco, che ho il gran privilegio di aver qui vicino. Son tornata e le ho rilette. Spero siano pacate e serene.

Vivo in un paese, la cui capitale è abitata da più di 60% di stranieri di 124 diverse nazionalità. Tutti hanno da vivere degnamente perché il governo (più della popolazione) sa che questi stranieri lavorano, pagano le tasse, contribuiscono a finanziare i servizi, fra cui il sistema sanitario, educativo e pensionistico e quindi producono benessere per il paese. Le strade sono pulite perché nessuno ci vive (tranne un autoctono bizzarro che ha scelto di vivere nelle fermate degli autobus). Io stessa sono pagata dallo Stato per animare una volta alla settimana corsi di educazione civica e sociale per i nuovi arrivati. Insieme, visitiamo il Comune, dove ci spiegano il funzionamento dei servizi della città, andiamo al museo storico e scopriamo che chi oggi ci pare l’oppressore è stato a sua volta oppresso.

Per fortuna gli stranieri sono trattati bene, poiché una buona percentuale di questi siamo noi Italiani.

Recentemente io e alcuni miei amici abbiamo ricevuto richieste di informazione sul mercato del lavoro da parte di conoscenti italiani, qualora la frode, l’evasione fiscale, l’impunità del piccolo e grande crimine, la mancanza di rispetto per il bene comune dovesse confermarsi al potere in Italia.

Credo che se vi ospitassimo la polizia locale sarebbe alle nostre porte. Mi è già capitata la brutta esperienza di aver due poliziotti che irrompevano in casa mia, mentre in pigiama lavavo i piatti della colazione (vi assicuro che è spiacevole). Un ristoratore italiano mi ha detto di nuovi controlli della polizia per un cuoco che voleva “importare” dall’Italia.

Mi sa che gli unici che avranno ancora la possibilità di circolare liberamente saranno i capitali (e le banche locali stanno aprendo loro le braccia). Ancora una volta arricchiremo il paese degli altri e renderemo ancor più povero il nostro.



Monica 3 is offline  
Vecchio 06-04-2006, 00.01.32   #2
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Hai ragione, su tutto.

La civiltà, il buon senso, il rispetto, la libertà, il progresso hanno abbandonato l'Italia e gli italiani.

Sono triste per questo.

Da adolescente sognavo un mondo sempre migliore, mai avrei immaginato di poter assistere ad un degrado così profondo.

La gente non sa che è l'individuo a creare una società e non un comandante in capo.

Un generale senza soldati ed ufficiali non è niente.

Un generale è un fantoccio se non ha un seguito che mette in pratica i suoi ordini.

Chi è più pazzo? il pazzo o colui che segue il pazzo?!

A volte penso che Dio ci abbia abbandonato.
Altre volte invece credo che sono gli uomini ad aver abbandonato gli uomini. Ad aver smarrito se stessi.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 06-04-2006, 13.24.56   #3
Weyl
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
Re: Libera circolazione

Citazione:
Messaggio originale inviato da Monica 3


Per fortuna gli stranieri sono trattati bene, poiché una buona percentuale di questi siamo noi Italiani.

Recentemente io e alcuni miei amici abbiamo ricevuto richieste di informazione sul mercato del lavoro da parte di conoscenti italiani, qualora la frode, l’evasione fiscale, l’impunità del piccolo e grande crimine, la mancanza di rispetto per il bene comune dovesse confermarsi al potere in Italia.

Credo che se vi ospitassimo la polizia locale sarebbe alle nostre porte. Mi è già capitata la brutta esperienza di aver due poliziotti che irrompevano in casa mia, mentre in pigiama lavavo i piatti della colazione (vi assicuro che è spiacevole). Un ristoratore italiano mi ha detto di nuovi controlli della polizia per un cuoco che voleva “importare” dall’Italia.

Mi sa che gli unici che avranno ancora la possibilità di circolare liberamente saranno i capitali (e le banche locali stanno aprendo loro le braccia). Ancora una volta arricchiremo il paese degli altri e renderemo ancor più povero il nostro.



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Non riesco a capire in quale Paese tu viva.
Siccome risiedo in Italia, ho il passaporto italiano e, quando vado all'estero, lo utilizzo.
Mai, ripeto, mai, ho avuto il sentore di un atteggiamento diffidente o di sospetto nei miei confronti, per via della nazionalità di provenienza.
E' pur vero che, quasi sempre, mi esprimo nella lingua locale (avendo viaggiato e dimorato in molti paesi fin da bambino, "mastico" parecchie lingue) e che i miei interlocutori, in genere, sono persone di livello culturale medio-alto.
In nessun Paese, tranne la Francia, ho avuto l'impressione che vi fossero pregiudizi nei confronti dell'attuale establishment politico italiano.

I problemi che tu citi sono veri, ma, poichè in Italia ci lavoro, posso garantire che non sono i principali contro i quali ci si scontra.
Il più grave di tutti è la disorganizzazione dello stato, l'incompetenza della pubblica amministrazione, l'impossibilità di "dialogare" direttamente con i funzionari pubblici.
Inoltre, il clima di costante precarietà in cui si dibatte qualsiasi impresa, dal momento che non vi è alcuna certezza di stabilità delle leggi e di applicazione delle medesime.
Infine la demagogia che ispira le scelte economiche e politiche di "massima", in forza di una tendenza incontrovertibile alla "navigazione a vista".

E' proprio per quest'ultimo motivo che, da qualche settimana, i capitali stanno fuggendo, poichè risulta chiara a tutti l'ineluttabilità della vittoria del vecchio establishment, con gli intenti programmatici che esso stesso, ingenuamente e stupidamente, ha già annunciato.
Purtroppo gli italiani soffrono di una patologia sociale capitale: l'opportunismo invidioso, il quale trae soddisfazione dal danno altrui, prima che dal bene proprio e generale.
Inoltre sono ingenui e faziosi, per cui con facilità cedono alle appartenenze di "bandiera", con aprioristica e acritica tifoseria di campanile.
Weyl is offline  
Vecchio 06-04-2006, 16.10.52   #4
Monica 3
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Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Ciao Weyl,

Grazie per il tuo messaggio. Noi residenti all'estero, per un desiderio che supera noi stessi di far parte i nostri cari delle nostre esperienze, spesso suoniamo arroganti e, se questo è il caso, me ne scuso con tutti su questo forum.

Non dubito che tu sia trattato bene all'estero. Fa una bella differenza se uno parla la lingua del paese o no, e questo vale per tutte le nazionalità. Poi noi Italiani siamo considerati un po' clown e la pasta e la pizza piacciono a tutti.

Vivo in Lussemburgo, meta previlegiata dei capitali emigrati italiani. Grazie anche a questo e alle dimensioni geografiche ridotte, può essere un po' troppo facile per questo paese offrire tutti i servizi che offre. La ricchezza del luogo, a detta del Ministro delle finanze è stata creata dal lavoro degli Italiani.

Ed è qui che scatta la mia rabbia. Perché, se facciamo ricchi gli altri siamo così restii a dare qualcosa di più a noi stessi?

E' la nostra amministrazione? E' per questo che la mia priorità è coltivare una mentalità libera da atteggiamenti clientelari.

I miei amici bancari, che ricevono capitali italiani, non pare che confermino le tue affermazioni al presente.

Qualcuno fra loro ha cominciato a vendere Mediaset, per cui andrei anche adagio su alcune informazioni che circolano.

Ciao



P.S.

L'invidia e la gelosia ci sono proprio dappertutto, non proccuparti. Ma è fondamentale regola della psicologia che, tanto più un gruppo è oppresso, tanto più sentiti sono questi sentimenti
Monica 3 is offline  
Vecchio 07-04-2006, 01.17.57   #5
Weyl
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
Il Lussemburgo

...è talmente piccolo che non so neppure che lingua vi si parli...
Mi viene in mente che sia il francese e che, quindi, dentro tale orizzonte culturale, il piccolo Paese si alimenti.
I tuoi amici fanno bene a vendere le azioni mediaset, finchè sussistono buy back capaci di assorbire l'impatto del probabile massacro che seguirà le elezioni.
Io steso mi sono liberato di tutti i, peraltro contenuti, investimenti azionari dentro la "galassia" berlusconiana già da circa sei mesi: capitalizzando, prima del declino in corso, sia mediaset che mondadori e mediolanum.
La "notte dei cristalli" del centrosinistra messa in atto ieri è piuttosto esplicita: non dubito che, nei prossimi sei mesi, vi saranno centomila italiani (tra i pochi che esprimono un capitale tecnologico "reale" in questo misero paese) con le valigie pronte.
I capitali economici li hanno preceduti.
Io stesso mi chiedo cosa fare.

Tornare a Vienna?
Andare altrove?
Non lo so.
Capisco come dentro l'orbita "francese" si veda il mondo al modo in cui Bertrand del Born lo vedeva nel XXVIII canto dell'Inferno di Dante: con la testa mozzata, portata per mano, e rivolta "all'indietro".
Intendiamoci: nulla di male in ciò, se tale atteggiamento accompagna il ripensamento "a mezzo del cammino".
Ma non se il corso degli eventi ci pretende partecipi!
Solo i francesi sono capaci di simili funambolismi, sconsigliati ad ogni altro popolo.
Weyl is offline  
Vecchio 07-04-2006, 09.16.16   #6
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
A Lussemburgo si parla il lussemburghese, che è un dialetto tedesco, franco-mosellano per la precisione.

La lingua dell'alfabetizzazione è il tedesco, quella della legislazione è il francese.

Non so quante altre lingue vi si parlano: la ristorazione parla volentieri l'italiano, l'edilizia il portoghese, la finanza l'inglese. Qualunque commessa si deve poter esprimere in almeno tre lingue.

Essendo un paese multiculturale è piccolo ma molto attivo economicamente, tanto che la sua capitale è considerata la capitale economica della "grande regione" che comprende il Lussemburgo belga, la Saar tedesca e la Lorena francese.

Sede di diverse istituzioni europee, è una buona piazza per capire cosa succede in Europa.

I ristoranti locali si fanno pubblicità dicendo di avere la qualità francese e la quantità tedesca.

Non saprei dirti qual'è la mentalità dominante. Gli autoctoni dicono che, sul piano economico, il Lussemburgo segue la Germania e che quello che succede in Germania prima o poi succede anche in Lussemburgo.

Il governo è democristiano ma è in colaizione con i socialisti, con i quali collabora in base al principio del consenso. Il Primo Ministro, Junker, prima è andato a Roma a sostenere Berlusconi e poi ha incontrato Prodi facendogli promesse di collaborazione.

Sono pragmatici: a loro importa solo che arrivino i soldi.

Ciao dal "cuore verde dell'Europa" (perbacco! Mi dovrebbero pagare per la pubblicità)

Monica 3 is offline  
Vecchio 07-04-2006, 12.23.01   #7
Weyl
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Quasi quasi

vengo a farci un giro in uno dei prossimi ponti...
Non sono mai stato in Lussemburgo, credo sia l'unico Paese europeo che mi manchi, a parte l'Estonia ( che ho in programma per quest'Estate).
Basteranno tre-quattro giorni per visitarlo un po' ?
Ciao
Weyl is offline  

 



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