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Vecchio 15-04-2006, 13.43.05   #1
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Imputato: giusta la facoltà di non rispondere?

Gentili amici,

a proposito degli ultimi avvennimenti di pedofilia e uccisione di bambini, è opportuno riflettere sull'articolo di legge che dà la possibilità al "Presunto reo" di NON RISPONDERE. L'acquisizione al diritto "nemo tenetur se detegere" fu legiferata oltre Oceano, quando il 25 settembre del 1789 il Congresso, approvò il V emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d'America, affermando che "nessuno può essere costretto a testimoniare contro se stesso in un procedimento penale". Questo concetto, poi rivisto nel codice napoleonico, si riaffermò nel codice di procedura penale italiano nell'articolo 64.
Oggi l'imputato, qualunque reato abbia commesso, ha la facoltà di non rispondere. Sarebbe da abrogare questo articolo di legge?

Saluti a Tutti
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 15-04-2006, 13.58.06   #2
svirgola
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-03-2006
Messaggi: 407
Re: Imputato: giusta la facoltà di non rispondere?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Alessandro D'Angelo
Gentili amici,

a proposito degli ultimi avvennimenti di pedofilia e uccisione di bambini, è opportuno riflettere sull'articolo di legge che dà la possibilità al "Presunto reo" di NON RISPONDERE. L'acquisizione al diritto "nemo tenetur se detegere" fu legiferata oltre Oceano, quando il 25 settembre del 1789 il Congresso, approvò il V emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d'America, affermando che "nessuno può essere costretto a testimoniare contro se stesso in un procedimento penale". Questo concetto, poi rivisto nel codice napoleonico, si riaffermò nel codice di procedura penale italiano nell'articolo 64.
Oggi l'imputato, qualunque reato abbia commesso, ha la facoltà di non rispondere. Sarebbe da abrogare questo articolo di legge?

Saluti a Tutti
Non só se sarebbe da abrogare , ma só che non mi é mai piaciuto. Il testimone ai fatti deve essere tenuto a rigore di legge di raccontare la veritá , il silenzio per me é solo un atto ostruzionistico per occultarla. Tutt'al piú chi con la veritá chiarisce fatti anche a suo danno , dovrebbe goderne un vantaggio che non stá a me definirlo , come se col silenzio e colpevole o no non collabora allora dovrebbe avere un incremento della pena. Ma solo con inconfutabili prove , sia in un senso come nell'altro. Salve.
svirgola is offline  
Vecchio 15-04-2006, 17.57.55   #3
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
io credo invece che sia giusto non obbligare qualcuno a testimoniare contro se stesso. Eppoi, anche la sua testimonianza dovrebbe essere supportata da fatti concreti. Occorre riuscire a trovare questi fatti.... le parole fanno ben poco da sole....
Mr. Bean is offline  
Vecchio 15-04-2006, 22.15.11   #4
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
io credo invece che sia giusto non obbligare qualcuno a testimoniare contro se stesso. Eppoi, anche la sua testimonianza dovrebbe essere supportata da fatti concreti. Occorre riuscire a trovare questi fatti.... le parole fanno ben poco da sole....
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La legge così recità:

<<Art. 64 Regole generali per l`interrogatorio:

§ 1. La persona sottoposta alle indagini, anche se in stato di custodia cautelare o se detenuta per altra causa interviene libera all`interrogatorio salve le cautele necessarie per prevenire il pericolo di fuga o di violenze.

§ 2. Non possono essere utilizzati, neppure con il consenso della persona interrogata, metodi o tecniche idonei a influire sulla libertý di autodeterminazione o ad alterare la capacitý di ricordare e di valutare i fatti.

§ 3. Prima che abbia inizio l`interrogatorio, la persona deve essere avvertita che, salvo quanto disposto dall`art. 66 comma 1, HA FACOLTA' DI NON RISPONDERE
[NON il testimone]... e che, se anche non risponde, il procedimento seguirà il suo corso.>>
Alessandro D'Angelo is offline  

 



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