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Vecchio 28-04-2006, 15.58.01   #21
Patri15
Frequentatrice abituale
 
L'avatar di Patri15
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
Re: Retorica della liberazione

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
(Il riferimento a coloro che non hanno avuto esperienza di veri "regimi" non riguarda, evidentemente, i nati prima del 1920).
Una piccola considerazione: la liberazione è celebrazione di una sconfitta, per chi si riconosca nella continuità storica del Paese cui appartiene.
Bene o male, la guerra fu dichiarata dall'Italia agli Alleati e questi, infine, la piegarono ed occuparono militarmente.
Non diversamente da quanto accaduto in Iraq, con la trascurabile differenza di ferocia e truculenza del generalissimo al potere.
Per il resto, meglio sarebbe festeggiarne la memoria con un imbarazzato e riflessivo silenzio, piuttosto che con tanti strepiti e suoni di fanfare retoriche, con girotondi e cortei.
Diverso è per chi, al contrario, pur nato e vissuto in questo Paese, si è per decenni regolato sulle valutazioni del soviet supremo, piuttosto che sul calore della sua terra.

Che storia, Weyl, quella del soviet supremo.
Ma quando mai in Italia avremmo avuto un comunismo sovietico?
Sì, negli 50-60 c'erano pseudo-intellettuali che facevano riferimento a Marx, all'URSS. Si poteva tifare per URSS o America, su chi sarebbe prima arrivato sulla luna.

Lo spauracchio sovietico è stato trasferito in Italia ad arte, da chi non voleva un governo a favore delle forze economiche più deboli. In questo senso, la Russia ha fatto molto comodo.

Far coincidere inoltre un Paese (l' Italia ) con le forze al governo (Mussolini = fascismo) non sembra un assurdo?
La Liberazione è stata proprio dal Governo, dal Fascismo, da quel Governo che aveva dichiarato guerra agli alleati.

Ed è per questo che è giusto secondo me FESTEGGIARE: festeggiare il riscatto da ogni tirannia, da ogni prepotenza, riscatto dall'"uomo" messo tra virgolette - che usa il bastone o l'olio di ricino contro chi ha il solo difetto di PENSARLA diversamente.

Ma sì, facciamoli invece i girotondi, i cortei, interveniamo tutti, affinchè si possa ancora respirare un po' di libertà e affinchè non si debba pagare con la vita o anche solo piegare la testa ai tiranni (mascherati o meno) che intendono manipolare i propri simili per i loro interssi o per la loro smania di potere ...

Ciao
Patri15 is offline  
Vecchio 28-04-2006, 17.40.41   #22
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Re: Retorica della liberazione

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
(Il riferimento a coloro che non hanno avuto esperienza di veri "regimi" non riguarda, evidentemente, i nati prima del 1920).
Una piccola considerazione: la liberazione è celebrazione di una sconfitta, per chi si riconosca nella continuità storica del Paese cui appartiene.
Bene o male, la guerra fu dichiarata dall'Italia agli Alleati e questi, infine, la piegarono ed occuparono militarmente.
Non diversamente da quanto accaduto in Iraq, con la trascurabile differenza di ferocia e truculenza del generalissimo al potere.
Per il resto, meglio sarebbe festeggiarne la memoria con un imbarazzato e riflessivo silenzio, piuttosto che con tanti strepiti e suoni di fanfare retoriche, con girotondi e cortei.
Diverso è per chi, al contrario, pur nato e vissuto in questo Paese, si è per decenni regolato sulle valutazioni del soviet supremo, piuttosto che sul calore della sua terra.


Con Mussolini ci fu un forte Regime e nessuno lo può negare anche perchè aveva tutti i poteri lui e secondo dizionario quella parola dal Duce sono soddisfaatte tutte le definizioni ...
se poi dai alla parola regime un significato tutto tuo allora bisogna che specifici cosa intendi quando usi la parola Regime ...
Dato che la liberazione si ricorda verso i FAscisti ma anche verso i nazisti, infatti dopo una prima alleanza per formare la Triade i nostri fedeli alleati TEdeschi non si fidarano più del nostro esercito per cui ci fu un occupazione senza violenza ma occupazione militare fu. E in quel momento iniziarano i casini medi per il popolo italiano ... Quando arrivaronogli americani inizio la fuga dell'esercito Tedesco per cui fummo liberati ...
in Iraq non cera un esercito invasore che occupava, ma cera solo un tiranno che aveva fatto comodo fino a quel momento e che era da eliminare per le convenienze del mercato .... le cose sono assia diverse .....
bomber is offline  

 



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