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Vecchio 11-05-2006, 10.05.56   #1
klee
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Data registrazione: 04-01-2005
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Lo stupro è un reato "più lieve"se il responsabile è il marito

Cagliari, la Corte d'appello riduce la pena comminata a un uomo
condannato a 4 anni e 8 mesi per violenza sessuale sulla moglie

Lo stupro è un reato "più lieve"
se il responsabile è il marito
"Il danno psicologico di una aggressione subìta dal coniuge
è minore rispetto a quello provocato da un estraneo"

CAGLIARI - Se la violenza sessuale viene compiuta fra le mura domestiche può essere considerata "lieve". Ovvero se a violentare una donna è il marito, il danno psicologico è meno grave. Con questa formula la Corte d'appello di Cagliari ha ridotto la pena comminata a un tecnico specializzato che nel 2003 era stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Ma i giudici d'appello hanno considerato "di lieve entità" le violenze perpetrate da D.B., 46 anni di Sant'Anna Arresi (Sulcis-Iglesiente), sulla moglie. E hanno riconosciuto l'ipotesi meno grave del reato di molestie sessuali, quella prevista dal VI comma dell'articolo 609 bis del codice penale.

Dopo circa 18 anni tra fidanzamento e matrimonio, e i primi acceni di crisi manifestati da parte della donna, il marito aveva cominciato a pretendere con la forza il rispetto dei "doveri coniugali", maltrattandola e costringendola ad avere rapporti sessuali.

Stando alle testimonianze della vittima, che non si è costituita in giudizio, le angherie sarebbero durate diversi anni. Fino a quando, nel gennaio 2001, la donna ha trovato il coraggio e ha inviato in contemporanea due lettere: una al suo avvocato per avviare la separazione, l'altra alle forze dell'ordine per denunciare il marito.

Nel 2003 il tecnico specializzato è stato processato per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni, e condannato a 4 anni e 8 mesi. La settimana scorsa è arrivata la sentenza della Corte d'Appello che, accogliendo la richiesta dell'avvocato Pierluigi Pau, ha ridotto la pena a 2 anni di reclusione, riconoscendo la lieve entità del fatto. Secondo una sentenza della Cassazione, citata da Pau nell'arringa, infatti, il danno psicologico derivante dalla violenza subìta da parte del coniuge sarebbe inferiore rispetto a quello provocato da un estraneo.
klee is offline  
Vecchio 11-05-2006, 16.52.25   #2
amidar
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Data registrazione: 13-03-2006
Messaggi: 239
E' orribile e ingiusta questa cosa.

Forse prorio perchè è una persona a te cara come il marito per esempio,che un giorno hai amato e ti amata,con il quale hai condiviso tante cose,tra le altre la nascita e la crescita di un figlio,ti dovrebbe scioccare ancora di più che ti usi violenza...
..una persona della quale ti fidavi e con la quale hai condiviso la tua vita!!!
Da un estraneo uno magari anche se l'aspetta...(vedi che gente c'e in giro),ma dal tuo uomo MAI!!
O almeno credo...
E poi in questi casi che bisogno c'e,all'origine dico,di dover classificare....una violenza subita rimane una violenza punto e basta.
Questi giudici hanno percaso fatto delle ricerche intervistando le donne,e redatto una statistica che dia fondatezza alla loro sentenza?
Su che basi affermano con tale convinzione ciò?
Negli ultimi anni poi non si fa altro che sentire di violenze subite all'interno della propria casa (prima c'erano lo stesso ma si ci vergognava a renderle pubbliche o denunciarle...si subiva e basta)....e invece che tutelare le donne dai mariti violenti,ti si dice "bhè infondo se fosse stato un estraneo era peggio,meglio che l'abbia fatto tuo marito".

Ultima modifica di amidar : 11-05-2006 alle ore 16.56.29.
amidar is offline  
Vecchio 13-05-2006, 13.02.25   #3
Mary
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Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Denunciare un estraneo è molto più semplice che una persona che ami o che hai amato.

La violenza domestica dovrebbe essere punita molto più severamente rispetto a quella di un estraneo.

Il danno è più grave se ti fa del male chi ami.

Con questi preconcetti potrebbero dare un ulteriore sconto a quelli che uccidono fra le mura domestiche, giustificando con il fatto che la vittima "conosceva" il carnefice.

Società altamente incivile quella in cui viviamo. Non esiste certezza neppure di quelle minime pene che infliggono a reati gravissimi.

Se sei ricco non vai in prigione, se hai più di 70 anni arresti domiciliari, se uccidi non eri in grado di intendere e di volere, se ti comporti bene vai subito fuori (qualsiasi deficiente che lo sa si comporta bene dentro e poi torna a fare peggio di prima fuori, basta leggere i giornali) se stupri una minorenne non illibata te la cavi con niente, se la donna porta i pantaloni ti assolvono per impossibilità a commettere il reato come se gli uomini fossero pudiche donzelle prive di energia, se picchi tua moglie ti danno gli arresti domiciliari per completare il lavoro

ma possiamo sapere chi tutela le vittime?!
dobbiamo creare un nuovo partito per la protezione degli innocenti? Un tempo c'era "la protezione della giovane".

Smetteranno, un giorno, di proteggere i carnefici?

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 13-05-2006, 13.21.29   #4
sisrahtac
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Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
la bella e la bestia

I carnefici sono sempre anche un po' vittime..magari la moglie faceva perdere la pazienza al marito..come si fa a dare un giudizio tutto bianco o tutto nero ad una persona?

La giustizia deve essere anche temperanza, non c'è solo la vittima ed il carnefice, bisogna capire quanta vittima c'è nel carnefice e quanto carnefice nella vittima...
sisrahtac is offline  
Vecchio 13-05-2006, 13.42.12   #5
amidar
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Data registrazione: 13-03-2006
Messaggi: 239
Anche se una persona ti fa perdere la pazienza non sei certo mica giustificato a farle violenza fisica!! Che dici?!
Poi l'uomo è indiscutibilmente più forte fisicamente della donna perciò non è una "lotta" alla pari e poche le possibilità di difendersi.....
...è come se un bambino mi facesse perdere la pazienza (e la pazienza te la fanno perdere eh )e io per tutta risposta lo ammazzassi di botte!
amidar is offline  
Vecchio 13-05-2006, 13.51.22   #6
Vaniglia
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Messaggi: 752
La violenza non dovrebbe esistere in nessuna caso, Cat, allora facciamo l'esempio di una donna che era stata violentata anni fa' da un "maniaco" perche' indossava una mini molo audace, e' una colpa della donna mettersi una mini e venire violentata o e' colpa di una mente perversa usare violenza?....ormai viviamo nella violenza e ogni giorno sui quotidiani o in tv ascoltiamo di tutto e di piu'....rabbrividendo...pensan do ad una societa' malata...comunque tornando al tema, subire una violenza e' doloroso e scioccante e subirla da una persona che ti vive accanto ancor piu' agghiacciante....io punirei il colpevole nello stesso modo...violenza....



Vani

Ultima modifica di Vaniglia : 13-05-2006 alle ore 13.55.36.
Vaniglia is offline  
Vecchio 14-05-2006, 23.29.16   #7
sisrahtac
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Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
La violenza non è giustificabile ma non è nemmeno eliminabile, l'aggressività è insita nell'essere umano. Sta al singolo venirci a patto, e sinceramente umanamente io compatisco anche le persone violente. Compatire non è giustificare, beh, non solo..
sisrahtac is offline  

 



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