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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 23-06-2006, 22.37.44   #1
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
L'avatar di Alessandro D'Angelo
 
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
arresti domiciliari: a che età?

Gentili amici,
a proposito di numerose condanne all'acqua di rose, chiedo un vostro parere:
#
Un disegno di legge attuale prevede di ridurre la data d’eleggibilità del Presidente della Repubblica dai 50 ai 40 anni, dei senatori dai 40 anni a 25 e dei deputati dai 25 ai 21 anni. La legge "Simeone-Saraceni" (n. 165 del 27 Maggio 1998) ha introdotto la detenzione domiciliare per particolari categorie di persone “protette” :
<< 1) donna incinta o che allatta la propria prole ovvero madre di prole di età inferiore a tre anni con lei convivente; 2) persona in condizioni di salute particolarmente gravi che richiedono costanti contatti con i presidi sanitari territoriali; 3) persona di età superiore a 65 anni, se inabile anche parzialmente; 4) persona di età minore di 21 anni, per comprovate esigenze di salute, di studio, di lavoro e di famiglia>>
Visto che l’età media è aumentata, la detenzione domiciliare dovrebbe essere inflitta per chi ha superato i 75 anni d’età?
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 24-06-2006, 01.57.06   #2
pierogo
Ospite
 
Data registrazione: 06-06-2006
Messaggi: 39
Decisamente si...

Psicologi e giuristi si affannano per proteggere i vecchietti vittime di reato...

Giusto...

Ma non si tiene conto che sempre più spesso gli over 65 sono autori di reato...

E temo che molti vengano usati come i ragazzini... tanto rischiano poco.

I reati sessuali sono poi un punto caldo... Visto che spessissimo i neo vecchietti (con l'aiuto di una pillola) sono protagonisti di violenze, molestie ed abusi.

Certo il carcere serve a poco, per i soliti discorsi sulla rieducazione. Ma il diritto penale dovrà essere necessariente rivisto alla luce dei radicali cambiamenti che "potenziano" l'uomo.
pierogo is offline  
Vecchio 24-06-2006, 09.33.15   #3
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Non condivido la relazione tra pena, o reclusione, e l'età di chi ha commesso il reato.

Forse che bambini di 11 o 12 anni non hanno ucciso per il piacere di uccidere?!
Forse che vecchietti di oltre 70 anni non si sono macchiati di orrendi delittii?

Non è l'età che cambia il reato.

Non sono certo in favore delle catene o dei ceppi, ma della convizione che chi ha commesso un reato grave (omicidio volontario, pedofilia, stupro, violenza continuanta, truffe ai danni dei risparmiatori, ecc.) debba essere ISOLATO per un certo periodo dalla comunità.
Non importa se vogliamo chiamarla punizione o protezione della collettività o rieducazione. Quest'ultima parola non mi piace.
Si può aiutare il reo ma non è corretto "rieducarlo" mi sa tanto di comunismo russo vecchia maniera.

No, niente arresti domiciliari. Pensate all'erede di casa Savoia agli arresti domiciliari in una villa da nababbo! E quale povero diavolo non vorrebbe starsene in quel tipo di arresto in quel tipo di casa?

Sono dell'idea che occorrono carceri a livello umano, questo sicuramente. Luoghi in cui isolare persone pericolose per la società (vedi pedofili, psicopatici, assassini) per il tempo necessario.
Luoghi in cui il condannato può vivere dignitosamente lavorando e, o studiando.

Torno a ribadire che oggi la tendenza è quella di trovare ogni e qualsivoglia protezione e scusante e comprensione per i soggetti pericolosi piuttosto che proteggere la società stessa.

Ieri mi hanno raccontato un episodio accaduto di recente: un mezzo pazzo aggredisce per l'ennesima volta e questa volta si tratta di un bambino di cinque anni per futili motivi, e alla denuncia del padre segue solo una ammonizione. Aggiungo che il tale ha un fucile in casa, legalmente detenuto.

Quando il tale in un momento in cui la legge dirà che non è in grado di intendere e di volere, ucciderà qualcuno credete che faranno qualcosa?! Dopo poco se ne tornerà libero come prima.

Il padre di quel bambino cosa può fare? Perchè nella malaugurata ipotesi che facesse del male al bestione la giustizia sarebbe dura e inclemente perchè non appartiene a nessuna delle categorie protette.

Possiamo parlarne quanto vogliamo ma questi fono fatti e questa è la realtà di oggi.

Mi viene in mente di quella vecchietta di 80 anni stuprata ed uccisa, dal nipote mi sembra. Che protezione aveva?!
Il suo assassino avrà tutte le attenuanti generiche e non.

Ciao
Mary
Mary is offline  

 



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