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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-07-2006, 01.15.01   #1
acquario69
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liberalizzazioni

che ne pensate dell'avvio delle liberalizzazioni?
i primi sono stati i tassisti,non ho idea quali altre categorie verrano prese in considerazione in questo senso,mi pare quella dei notai,assicurazioni..chi ne sa qualcosa in piu?
..comunque mi sembrano una cosa molto positiva,riforme che sarebbero dovute partire almeno ventanni fa..
acquario69 is offline  
Vecchio 04-07-2006, 03.45.01   #2
Leonardo Monopoli
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Dal mio blog:

LA VIA DELLA LIBERALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI

Speriamo che si continui su questa strada, perché ci sono tanti giovani qui in Italia che per la loro estraneità al mondo del potere, non riescono ad inserirsi nelle professioni (in qualche modo "blindate", i cui membri accettano un corporativismo che è la continuazione di quello fascista: ordini professionali con i loro metodi di accesso attraverso concorsi guarda caso superati al primo colpo dai figli dei professionisti - parlo almeno del settore che conosco, cioè quello forense); se ci fosse maggiore libertà nell'accesso alle professioni, il professionista sarebbe libero di farsi valere sul campo e se non va bene, saranno gli stessi clienti ad abbandonarlo e lui si darà all'ippica o a qualche altra attività più consona; oggi invece un professionista deve soggiacere al controllo da parte del suo Ordine professionale, i cui membri non è matematico siano più preparati o moralmente più degni di lui. A chi conviene questa situazione da feudalesimo? Evidentemente solo ai privilegiati di ogni colore politico. Non certo ai giovani liberi di questa Italia che è in ritardo rispetto al resto dell'Unione europea, anche su questo...

Una politica di liberalizzazione nel mondo del lavoro, corretta da un reale sistema di ammortizzatori sociali (una effettiva indennità di disoccupazione per i periodi in cui non si lavora o si guadagna poco)... è quanto di meglio possano progettare i nostri politici, ispirandosi ecletticamente a istanze liberiste da una parte, socialiste dall'altra. E' quello che vogliono i radicalsocialisti della Rosa nel Pugno. Non c'è libertà senza giustizia, non c'è giustizia senza libertà.

Leonardo Monopoli is offline  
Vecchio 04-07-2006, 13.11.43   #3
Weyl
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E' la strada giusta

Lo riconosco, pur essendo, notoriamente, dall'altra "parte" politica.
Complimenti, e coraggio.
Speriamo che Prodi ce la faccia, anche se dovrà scontrarsi con interessi costituiti che sono estremamente tenaci e potenti.
E' tardi, ma occorre pensare al dopodomani: lungo questa prospettiva il tempo perso riguarda solo la mia generazione, ma non le prossime.
Speriamo bene.
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Vecchio 04-07-2006, 13.57.56   #4
nin.kin
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Amici dell'industria farmaceutica, gli uni e gli altri

Da Farmaco a integratore: come aggirare il blocco dei prezzi

Farmaci o integratori?
Sempre più frequentemente vengono immessi nel circuito distributivo prodotti, classificati come integratori alimentari o alimenti particolari, con una denominazione identica o che richiama fortemente quella di specialità medicinali.
Oltre a costituire un elemento di confusione nel medico, nel cittadino e nel farmacista, questo comportamento permette al produttore di aggirare il blocco dei prezzi previsto dalla legge 149/2005 nonche’, in previsione, di sottrarsi alla revisione del metodo di formazione del prezzo dei farmaci C, revisione preannunciata dallo stesso Ministro Storace in Parlamento e prevista dall’accordo di dicembre.
Si tratta sovente di medicinali oggetto di provvedimenti che ne vietano la commerciabilità su decisione del Ministero o su autonoma rinuncia del produttore. In alcuni casi si assiste alla coesistenza dei nuovi prodotti con la corrispondente specialità medicinale, magari esitabile ancora dalle farmacie seppure ad esaurimento delle scorte.
In una nota molto dettagliata Federfarma ha illustrato il fenomeno al Ministro della Salute, con tutti i problemi che ne derivano e facendo esempi concreti.
Solo alcuni esempi che molto colleghi avranno già notato: acutil, berocca, betotal, biotassina, carpantin, essen, glutaven, infloran bioneobros (ex bros), neodigestopan (ex digestopan), polase sport, sargenor, sustenium
La circostanza che la denominazione di prodotti non registrati (prodotti alimentari, cosmetici, integratori, etc) sia identica o si richiami fortemente a quella di specialità medicinali registrate – afferma Federfarma - viola manifestamente un esplicito divieto contenuto nella circolare n. 101 del 25 novembre 1978 della Direzione Generale del Servizio Farmaceutico del Ministero della Sanità. E secondo Federfarma il fenomeno non puo’ essere giustificato dal fatto che le specialità medicinali corrispondenti ai prodotti segnalati non siano piu’ in commercio per rinuncia delle ditte produttrici.
Gli stessi medici possono essere tratti in errore in quanto convinti di continuare a prescrivere o a consigliare al cittadino un farmaco mentre si tratta di un integratore. Tale errore rischia di essere ancora più evidente laddove la corrispondente specialità medicinale è tuttora in commercio o ad esaurimento scorte, come nel caso dell’Acutil, Berocca, Betotal, Carpantin, Infloran bio e Polase.
Infatti:
Il Sargenor Sport della ditta Viatris Spa è un integratore che viene pubblicizzato per gli stati di intensa attività fisica nello sport e negli stati di ridotto tono muscolare. Contiene piccole quantità di aspartato di arginina (un aminoacido), valina, isoleucina e leucina (aminoacidi ramificati) e vitamina B6. Il farmaco corrispondente (ora revocato), il Sargenor, conteneva solo elevate quantità di aspartato di arginina (senza i ramificati e la vitamina B6) ed era un medicinale impiegato negli stati di astenia e di affaticamento in quanto si utilizzava l’azione detossicante anti-ammoniemica dell’aspartato di arginina ad elevate concentrazioni (20g in 100ml). Conclusioni: sono due prodotti completamente diversi e si riferiscono a tipologie di utenti totalmente diversi.
Il Carpantin sciroppo era a base di un antistaminico (la ciproeptadina), pantetina e carnitina. La pantetina è una vitamina, costituente del CoA che interviene direttamente in molte fasi del metabolismo energetico; la carnitina, a piccole concentrazioni, è dotata di un effetto stimolante delle secrezioni digestive gastriche e pancreatiche e svolge un’azione antianoressica. Il Carpantin integratore della ditta Sanofi-Aventis Spa contiene solo la creatina e le vitamine del gruppo B (che non hanno alcuna azione nel favorire l’appetito). Conclusioni: sono due prodotti completamente diversi tranne per la presenza in entrambi della creatina.
Molto eclatante è il caso dell’Essen enzimatico e del Digestopan che si sono trasformati nei rispettivi integratori: Essen della ditta EG Spa e Neodigestopan della ditta A. Menarini . I farmaci e gli integratori, oltre al nome non hanno nulla in comune. Infatti i farmaci OTC Essen enzimatico e Digestopan erano a base di enzimi digestivi quali pepsina, lipasi e proteasi. Gli integratori, che portano lo stesso nome, sono a base di sostanze vegetali (ananas, genziana, papaia) e vitamine sulla base delle supposte azioni gastroprotettive e digestive di tali sostanze (c’è qualche studio riferito alla sola genziana). Conclusioni: sono prodotti molto diversi (tranne il nome).
Acutil fosforo (OTC) era un farmaco a base di levoglutamide, asparagina, fosfatidilserina e piridossina. Il Glutaven (OTC) era un farmaco a base di levoglutamide. La levoglutamide è un costituente dei fosfolipidi cerebrali della guaina mielinica neurassiale ed ha un ruolo importante, nell’organismo, come trasportatore di fosforo. L’Acutil integratore della ditta Angelini ed il Glutaven integratore della ditta Teofarma Srl sono dei complessi multivitaminici che hanno in comune con i farmaci che portano lo stesso nome la fosfatidilserina e la piridossina. Conclusioni: sono prodotti molto diversi soprattutto per l’assenza, negli integratori, della levoglutamide. Sulla presenza di tale principio attivo e sulla ottimizzazione del fosforo si basava l’impiego dei farmaci Acutil fosforo e Glutaven che erano destinati agli studenti affaticati ed agli anziani con leggeri deficit cognitivi.
Bros (ricetta ripetibile, revocato) e Neobros integratore della ditta Fidia Farmaceutici contengono la stessa sostanza (la fosfatidilserina) a dosaggi diversi. Conclusioni: sono prodotti molto simili.
Il Sustenium OTC era un farmaco a base di fosfocreatina impiegato negli stati di affaticamento e di astenia. Il Sustenium integratore della ditta Menarini è un prodotto a base di creatina, sali minerali, vitamine ed arginina. Conclusioni: i due prodotti non contengono gli stessi principi attivi ma sono impiegati per le stesse indicazioni. Al contrario dei casi precedenti si puo’ dire che l’integratore Sustenium rappresenta l’evoluzione positiva del Sustenium OTC. Infatti, tralasciando le vitamine ed i sali minerali, i principi attivi dell’integratore hanno una documentata efficacia nel fornire energia all’organismo (in particolare la creatina che entra nei processi mediati dall’ATP).
Il Polase (OTC) è un farmaco contenente elevate quantità di magnesio e potassio, registrato negli stati di carenza di potassio e magnesio che si manifestano,generalmente, con una sensazione di stanchezza, debolezza muscolare e crampi. Tali carenze possono essere provocate da eccessiva sudorazione, intensa attività fisica, diarrea e vomito profusi. Il Polase integratore della ditta Wyeth Consumer Healthcare presenta sempre il magnesio ed il potassio ma in dosaggi assai inferiori: per il magnesio 21,74 mg per bustina contro 450 mg del Polase; per il potassio 126,96 per bustina contro 450 mg del Polase. Da considerare che il Polase Sport viene indicato, secondo la ditta produttrice “ per reintegrare i Sali minerali persi con la sudorazione e, grazia agli aspartati di potassio e magnesio, esplica una efficace azione sulla contrazione muscolare. Inoltre, fornisce energia derivante dalla presenza di carboidrati quali fruttosio e e maltodestrine. L’assunzione di Polase Sport contribuisce a ridurre i segni di affaticamento muscolare e consente un più rapido recupero funzionale”. L’integratore contiene anche altri principi attivi quali sodio, cloro, vitamina C e vitamina E fruttosio e maltodestrine. Conclusioni: si tratta di prodotti molto simili. Il Polase Sport si potrebbe definire come il Polase a basso dosaggio
Il Betotal (OTC) ed il Betotal plus integratore della ditta Pfizer Consumer Healthcare sono prodotti praticamente identici (soprattutto se il confronto si fa tra l’integratore ed il Betotal normale che aveva un contenuto di vitamine del gruppo B a più basso dosaggio rispetto al Betotal forte.
[Solo che il farmaco costava circa 2 euro e l'integratore ne costa 7,30]
Per il Berocca (OTC) ed il Berocca plus integratore della ditta Bayer vale lo stesso discorso.
Inutile dire che nel passaggio da farmaco a integratore e dalla farmacia al supermercato il contenuto si riduce, il prezzo aumenta sempre. Senza che i produttori debbano attendere fino a gennaio 2007 che termini il blocco dei prezzi di fascia C.
Data di pubblicazione: 24/01/2006
Bibliografia:
FARMA7 n.2 20/01/2006 Il Punto "Da Farmaco a integratore: come aggirare il blocco dei prezzi"
http://www.farmaciadimuria.it/3livel...RLIAMO%20DI...
nin.kin is offline  
Vecchio 05-07-2006, 00.56.18   #5
Weyl
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Brevissime

In un primo istante mi è parso che l'argomento fosse off thread.
Mi rendo conto, invece, di quanto sia concretamente in linea con i suoi contenuti.
Dunque, da collega dirò quanto segue: io utilizzo ed indico, non raramente, tali prodotti.
Per lo più, annuncio al paziente il loro valore "placebico", ossia funzionale alle aspettative che egli investe in tali prodotti.
Molto di rado, tuttavia, mi faccio "compartecipe" delle aspettative del soggetto rispetto a tali preparazioni: soprattutto nei confronti di malate isteriche o fortemente soggette ad influenzabilità.
Ad esclusivo beneficio loro, nella misura in cui ritengo inevitabile, opportuno o necessario tale intervento, mi avvalgo dell' "onda" sociale che cavalca l'angoscia iatrogena, cavalcandola a mia volta.
Entro questi ristretti limiti, io mi avvalgo di tale portato culturale ad esclusivo beneficio di coloro che mi si rivolgono, domandandomi della loro salute e benessere.
Sul Carpantin fui preso alla sprovvista.
Furono, però, due mie pazienti a riscontrarne l'inutilità e a chiedermene riscontro.
Purtroppo, essendo un libero professionista "puro", non mi avvalgo del supporto degli "informatori" farmaceutici, i quali, naturalmente, mi snobbano.
In poche ore di raccolta "dati", comunque, mi accorsi dei cambiamenti in atto a riguardo di questo come di molte altre preparazioni ad uso "compassionevole" da me usualmente prescritte, e me ne sono emendato.
Risultato: ora conosco perfettamente i contenuti delle nuove preparazioni e me na avvalgo a beneficio dei miei pazienti.
Non credo che il mio "resetting" abbia richiesto più di 24 ore.

Se voglio restare sul mercato, debbo fare meglio dei miei colleghi del "pubblico": debbo sapere di più e, soprattutto, debbo saper "risolvere problemi".
Il mio ruolo tecnico si esaurisce in questo.
Il resto è filosofia.
Weyl is offline  
Vecchio 05-07-2006, 09.38.10   #6
nin.kin
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Re: Brevissime

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
In un primo istante mi è parso che l'argomento fosse off thread.
Mi rendo conto, invece, di quanto sia concretamente in linea con i suoi contenuti.
Dunque, da collega dirò quanto segue: io utilizzo ed indico, non raramente, tali prodotti.
Per lo più, annuncio al paziente il loro valore "placebico", ossia funzionale alle aspettative che egli investe in tali prodotti.
Molto di rado, tuttavia, mi faccio "compartecipe" delle aspettative del soggetto rispetto a tali preparazioni: soprattutto nei confronti di malate isteriche o fortemente soggette ad influenzabilità.
Ad esclusivo beneficio loro, nella misura in cui ritengo inevitabile, opportuno o necessario tale intervento, mi avvalgo dell' "onda" sociale che cavalca l'angoscia iatrogena, cavalcandola a mia volta.
Entro questi ristretti limiti, io mi avvalgo di tale portato culturale ad esclusivo beneficio di coloro che mi si rivolgono, domandandomi della loro salute e benessere.
Sul Carpantin fui preso alla sprovvista.
Furono, però, due mie pazienti a riscontrarne l'inutilità e a chiedermene riscontro.
Purtroppo, essendo un libero professionista "puro", non mi avvalgo del supporto degli "informatori" farmaceutici, i quali, naturalmente, mi snobbano.
In poche ore di raccolta "dati", comunque, mi accorsi dei cambiamenti in atto a riguardo di questo come di molte altre preparazioni ad uso "compassionevole" da me usualmente prescritte, e me ne sono emendato.
Risultato: ora conosco perfettamente i contenuti delle nuove preparazioni e me na avvalgo a beneficio dei miei pazienti.
Non credo che il mio "resetting" abbia richiesto più di 24 ore.

Se voglio restare sul mercato, debbo fare meglio dei miei colleghi del "pubblico": debbo sapere di più e, soprattutto, debbo saper "risolvere problemi".
Il mio ruolo tecnico si esaurisce in questo.
Il resto è filosofia.

Il punto è che quando vedranno questi prodotti nei supermercati molti, stimolati dalla pubblicità televisiva, li compreranno più facilmente, soprattutto i giovani, che in genere non vanno in farmacia, nè dal medico, spesso.
La mia donna, una trentenne sanissima prendeva un polivitamico molto reclamizzato!
Naturalmente la pubblicità non gli racconta che gli intergratori servono in caso di carenze specifiche e i polivitamini servono solo ai vecchietti e in casi di terapie particolari.
Ma il divertente è che troveranno l'ex Betotal, che passa così da 2 euro come farmaco a 7,3 come integratore, magari scontato a 5 euro, che sono il doppio di due!!!
Ma non sapranno della truffa perchè nessuno l'ha raccontata, nè Bersani, nè Aduc o Codacons, nè Repubblica, etc.
D'altra parte è Big Pharma che si lamentava che si vendevano troppo pochi farmaci da banco che ha voluto questa "libelizzazione" in accordo con Coop in crisi economica.
COME IN AMERICA, dove il consumo dei farmaci è più del doppio che da noi, dove la gente a un certo punto si prendeva la melatonina come la Coca Cola, perchè era di moda.
A quando gli infermieri che cureranno alcune malattie, le più semplici, e le passaferri che faranno l'appendicite?
Devo ancora capire perchè "è un privilegio" per i farmacisti vendere i farmaci.
Così, liberalizzando, si favoriranno le grandi catene commerciali e le aziende farmaceutiche.
Da parte di Bersani, uno che non ha mai lavorato in vita sua, di Prodi, presidente di una Commissione europea che ha sempre deciso a favore delle multinazionali, in opposizione anche al Parlamento europeo.
Ma vorrei sapere:da quando LIBERISMO, DEREGULATION e PRIVATIZZAZIONI sono di sinistra?
Ma gli ingenui abboccano.

Ultima modifica di nin.kin : 05-07-2006 alle ore 09.40.20.
nin.kin is offline  
Vecchio 06-07-2006, 12.11.45   #7
odos
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Mi introduco e rimarco ciò che è già stato detto:

Non è un mondo capovolto quello che ci presenta Berlusconi, che proprio oggi denuncia quelle liberalizzazioni? Che mossa politica è mai questa?

Ma chi se non Berluconi e il suo partito, dovrebbe introdurre quelle liberalizzazioni?

Ci si può veramente ancora fidare di una persona che vuole vincere a prescindere dai contenuti?
odos is offline  
Vecchio 06-07-2006, 13.18.51   #8
nin.kin
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Citazione:
Messaggio originale inviato da odos
Mi introduco e rimarco ciò che è già stato detto:

Non è un mondo capovolto quello che ci presenta Berlusconi, che proprio oggi denuncia quelle liberalizzazioni? Che mossa politica è mai questa?

Ma chi se non Berluconi e il suo partito, dovrebbe introdurre quelle liberalizzazioni?

Ci si può veramente ancora fidare di una persona che vuole vincere a prescindere dai contenuti?

A me non interessa niente di Berlusconi.
Registro queste critiche:

Dalla mailing list "marxiana"

Mi ritengo fortunato a non aver mai creduto ad una riga della propaganda lowconcept della sinistra radicale negli anni in cui si faceva "attraversare dai movimenti". Altrimenti mi sarebbe venuto un colpo ascoltando il presidente della camera che si definisce comunista dire "che le liberalizzazioni sono una cosa mentre il liberismo è un'altra", il ministro dell'agricoltura e leader dei verdi definire un decreto dove si concede al
privato di istituire linee di trasporto urbano "una buona notizia per i consumatori", come se per un verde il concetto di consumo e l'aumento dei volumi di traffico convergessero naturalmente.

Stupefacente, per chi ha creduto a questo ceto politico, deve essere notare come l'equazione tra concorrenza, abbassamento dei prezzi e vantaggi per il consumatore venga applicata in sede di commento dal capogruppo del prc alla camera come da Carlini del Manifesto con un automatismo degno di una setta esoterica di seguaci italiani di Milton Friedman. Se penso che c'è chi ha
pensato di cambiare questo paese legittimando questo ceto politico includendolo nello "spirito di porto Alegre", nelle marce arcobaleno e nei forum dei buoni sentimenti..beh sono imbarazzato per chi ci ha creduto. A cinque anni da Genova questo ceto politico è passato dalla contestazione al g8 alla piena partecipazione all'evento (San Pietroburgo quest'anno), alla finanziaria sotto
dettatura del FMI, un tempo fonte di tutti i mali; dalla critica al liberismo all'elogio delle "liberalizzazioni".

In materia quel che colpisce nell'appoggio al decreto Bersani è l'acritica adesione ad una filosofia che colpisce le corporazioni di mestiere per far crescere i trust da una parte e la microfisica dell'autosfruttamento dall'altra.

Insomma si contribuisce a creare una base sociale lontanissima dall'idea di bene comune e dalla stessa politica che finirà per liquidare, con i propri
comportamenti, i partiti di cui stiamo parlando. Del resto se è accaduto a partiti più solidi come il Pci di evaporare a causa delle mutazioni sociali evocate come apprendista stregone non si vede come non debba accadere a
formazioni esangui e prive di una reale base sociale che non sia il mezzo minuto di intervista al tg.

In materia incollo il corsivo di Galapagos sul Manifesto di ieri che riguarda la vicenda dei taxisti. Che si può leggere come una storia che riguarda una corporazione con qualche aderente che urla "Duce, Duce" alla visita di Alemanno o come spia di una rivoluzione dal basso nei servizi prevista dal governo Prodi che non ha niente di ugualitario e molto della ristrutturazione che favorisce la grande distribuizione e nuovo precariato. A favore
del consumatore of course.

mcs
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Vecchio 06-07-2006, 14.27.02   #9
odos
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Perdono, ma Berlusconi non può passare di moda, per elitarismo, solo perché ormai ne parlano tutti. E’ ancora considerevole da pensare, a mio parere, segno di una politica per cui viene prima la vittoria a tutti i costi contro qualcuno che si odia a priori e poi i contenuti . Volevo solo far presente il mio stupore rispetto a certe affermazioni…

Credo che forse, perlomeno dalla parte della sinistra cosiddetta radicale, ci si renda sempre più conto, che la prima cosa di sinistra da fare, sia quella di passare il prima possibile da uno stato disastroso delle classi basse a uno più accettabile. Le liberalizzazioni hanno questa intenzione, ed è forse questo il senso della parole di Bertinotti. Bisognerebbe al massimo dimostrare l’inadeguatezza del mezzo rispetto al fine, considerando l’urgenza.

Ma non credo che nessuno abbia mai cambiato idea sulla fisiologia del sistema economico mondiale. Mi è capitato di sentire parlare liberamente Bertinotti di massimi sistemi, e mi è sembrato che il discorso avesse proprio questo senso.
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Vecchio 06-07-2006, 14.42.42   #10
nin.kin
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Perdono, ma Berlusconi non può passare di moda, per elitarismo, solo perché ormai ne parlano tutti. E’ ancora considerevole da pensare, a mio parere, segno di una politica per cui viene prima la vittoria a tutti i costi contro qualcuno che si odia a priori e poi i contenuti . Volevo solo far presente il mio stupore rispetto a certe affermazioni…

Credo che forse, perlomeno dalla parte della sinistra cosiddetta radicale, ci si renda sempre più conto, che la prima cosa di sinistra da fare, sia quella di passare il prima possibile da uno stato disastroso delle classi basse a uno più accettabile. Le liberalizzazioni hanno questa intenzione, ed è forse questo il senso della parole di Bertinotti. Bisognerebbe al massimo dimostrare l’inadeguatezza del mezzo rispetto al fine, considerando l’urgenza.

Ma non credo che nessuno abbia mai cambiato idea sulla fisiologia del sistema economico mondiale. Mi è capitato di sentire parlare liberamente Bertinotti di massimi sistemi, e mi è sembrato che il discorso avesse proprio questo senso.

Bertinotti di sinistra? Dopo che si è venduto al capitale?
nin.kin is offline  

 



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