Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Filosofia

Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Filosofiche



Vecchio 22-11-2004, 03.21.29   #11
leibnicht
Ospite abituale
 
L'avatar di leibnicht
 
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
Poichè siamo in un forum filosofico

credo sia consigliabile portare subito la discussione sul terreno che le compete.
Ossia conviene, prima di definire o ipotizzare un concetto fondamentale di "giustizia", mettere in chiaro il concetto di "diritto" cui esso si riferirebbe.
A questo proposito, io credo che si debba subito riconoscere se si accetta o meno il principio giusnaturalista, secondo il quale "esistono alcuni diritti fondamentali dell'umanità, a confronto dei quali ogni costituzione delle genti possa essere giudicata lecita o meno".
Oppure se, al contrario, non si ammette che tale principio possa essere trovato e, quindi, "lecito"e "giusto" non siano che ciò che si articola coerentemente con i fondamenti costituzionali di ogni contratto sociale (sia pure quello che regola un "diritto internazionale").
Siete d'accordo ?
leibnicht is offline  
Vecchio 22-11-2004, 09.38.41   #12
bluemax
Ospite abituale
 
L'avatar di bluemax
 
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
io credo che la cos apotrebbe essere riassunta con brevi enunciati:

1) E' BENE: Tutto quello che favorisce un individuo
2) E' MALE: Tutto quello che sfavorisce un individuo
3) E' GIUSTO: Tutto quello che fa BENE ad un individuo senza fare MALE ad altro individuo.
4) E' INGIUSTO: Tutto quello che fa BENE ad un individuo ma fa MALE ad altro individuo.


Puoi sostituire il concetto di individuo con gruppo di persone, popoli o altro e capisci, secondo me, quello che intendo.
bluemax is offline  
Vecchio 22-11-2004, 13.00.17   #13
Giullare di Corte
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-10-2004
Messaggi: 105
x leibnicht:

Quello che mi piacerebbe fare, e penso che sia anche la miglior cosa da fare per non costruire un palazzo su fondamenta di fango, é cercare di eliminare qualsiasi influenza della nostra cultura/esperienza (comprendo in questo anche religione, educazione,...).
In modo da arrivare ad un concetto di giustizia ASSOLUTO (se raggiungibile), cioé che non dipenda da nulla. Penso che vadi da se che ci occorrerà definire anche dei concetti di "diritto" ASSOLUTO, come hai precisato, sul quale basare questa giustizia, insomma in parole povere sarebbe bello riuscire a vedere se é possibile per l'uomo sapere cosa é VERAMENTE BENE e cosa é VERAMENTE MALE, cioé non condizionato dalla nostra cultura/esperienza.
Ho forti dubbi sul fatto che ci arriveremo, non tanto perché penso non esista un concetto di BENE ASSOLUTO o meno, non posso saperlo, ma penso che l'argomento sia veramente estremamente difficile, comunque non rinuncio a provarci!

E cmq prego a tutti di dirmelo subito se in un mio messaggio vedete un pensiero che sia palesemente influenzato dalla mia cultura/esperienza, non rispondete, sarebbe tempo sprecato, mostratemi solo il punto critico.
Cercherò cmq di stare il più attento possibile, ma non é facile controllare tutta l'immondizia e principi che son stati introdotti a forza in tutti questi anni...

x bluemax:

Mi spiace, ma il tuo intervento non dice nulla, infatti se cerchi sul dizionario il significato di "fovorire" trovi:

"favorìre: esser ben disposto verso qu. offrendogli aiuto, protezione, appoggio, solidarietà; ..."

Hai notato qual'é la seconda parola usata dal dizionario?! BENE... insomma, la tua definizione di bene sarebbe: È bene tutto quello che fa bene ad un individuo"...
Beh, fin lì siam tutti d'accordo!!!

zao!
--------------------
a quando la meteorite?

Ultima modifica di Giullare di Corte : 22-11-2004 alle ore 13.05.52.
Giullare di Corte is offline  
Vecchio 22-11-2004, 13.09.38   #14
Giullare di Corte
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-10-2004
Messaggi: 105
Penso che possiamo tenere buono l'uso del dizionario (nonostante frutto della cultura), come punto di riferimento oggettivo per il significato dei termini, in modo da intendere le stesse cose con le stesse parole.
Cosa ne pensate?
Giullare di Corte is offline  
Vecchio 22-11-2004, 14.09.29   #15
bluemax
Ospite abituale
 
L'avatar di bluemax
 
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
giullare...
hai ben capito quello a cui mi riferisco...
favorire o avvantaggiare o simile il concetto lo hai ben compreso.

(se non lo hai compreso, mi scuso in anticipo e capisco con chi ho a che fare e, sono totalmente in accordo con qualunque cosa tu dica)

Fare filosofia spicciola non che inutile beh... non fa parte di me...

potete continuare anche da soli...

tanto... Cristo è morto di freddo no ?
bluemax is offline  
Vecchio 22-11-2004, 15.01.58   #16
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
penso che bluemax volesse mostrare che un'etica umana dovrebbe tenere ben conto il concetto di felicita` e benessere (ovviamente il discorso e` piu` complesso, ma questi 2 concetti dovrebbero essere ben in evidenza).

comunque Giullare, penso che non si possa parlare di morale assoluta, infatti la morale e` relativa alla cultura e al singolo individuo (nonnche al tempo).
La frase "Uccidere e` sbagliato" non saprebbe altro che una prescrizione, e non una descrizione.

epicurus is offline  
Vecchio 22-11-2004, 16.26.03   #17
Giullare di Corte
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-10-2004
Messaggi: 105
x bluemax:

"favorire o avvantaggiare o simile il concetto lo hai ben compreso."

Sì, ho capito benissimo quello che intendevi, ma non mi va di accettarlo perché il significato dell'azione "favorire" oggigiorno é fortemente influenzata dalla cultura/esperienza. Ed una cosa che vorrei evitare (se possile) é proprio l'influenza di questa cultura/esperienza.
Insomma non vorrei dare nulla per scontato.

Adesso se tu consideri questo come "filosofia spicciola non che inutile" beh, non posso fartene una colpa, probabilmente hai anche ragione visto la minima possibilità di ottenere un risultato, ma penso che tentare d'andare fino in fondo non possa farci male.


x epicurus:

"mostrare che un'etica umana dovrebbe tenere ben conto il concetto di felicita` e benessere"

Si, per un'etica umana, ma non é quello a cui miro per il momento, l'intento sarebbe quello di andare alla ricerca di un'ETICA ASSOLUTA (se esiste)..

"penso che non si possa parlare di morale assoluta, infatti la morale e` relativa alla cultura e al singolo individuo (nonnche al tempo).
La frase "Uccidere e` sbagliato" non saprebbe altro che una prescrizione, e non una descrizione."

Concordo pienamente, anche io sono di quest'avviso, ma per una volta voglio andare fino in fondo, almeno fin dove mi é possibile arrivare..

zao!
------------------
a quando la meteorite?
Giullare di Corte is offline  
Vecchio 22-11-2004, 17.01.58   #18
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Citazione:
Messaggio originale inviato da Giullare di Corte

epicurus:
"penso che non si possa parlare di morale assoluta, infatti la morale e` relativa alla cultura e al singolo individuo (nonnche al tempo).
La frase "Uccidere e` sbagliato" non saprebbe altro che una prescrizione, e non una descrizione."

Concordo pienamente, anche io sono di quest'avviso, ma per una volta voglio andare fino in fondo, almeno fin dove mi é possibile arrivare..

Non penso che la ricerca sia possibile di approfondimento in questo campo (cioe` fondare non convenzionalmente il concetto di Bene Assoluto): comunque ti seguo perche` potrei benissimo sbagliarmi...

epicurus is offline  
Vecchio 23-11-2004, 13.43.52   #19
bluemax
Ospite abituale
 
L'avatar di bluemax
 
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
Citazione:
Messaggio originale inviato da Giullare di Corte
x bluemax:

ma penso che tentare d'andare fino in fondo non possa farci male.


ovvio... sono daccordo... solo che mi pareva che il titolo volesse parlare d'altro... tutto qua...
bluemax is offline  
Vecchio 23-11-2004, 16.16.20   #20
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
L’uomo è l’unico essere su tutto il pianeta che si pone la domanda “cos’è giusto e cos’è sbagliato”. È l’unico a dotarsi di un codice di leggi che regoli il comportamento individuale, cosa che fa per convenienza, nel senso che una comunità di uomini ordinata (grazie alle leggi) funziona meglio che una caotica (poi ovviamente tutto è funzionale rispetto a qualcosa). Questo suo lavoro di legislatore è un lavoro culturale, umano, non animale.
Se prendiamo un mondo senza uomo, gli animali, le piante, vivono mettendo in atto la naturalissima e spontanea legge del più forte, pesce grande mangia pesce piccolo.
Quindi mi sembra la legge dell’adattamento quella meno contaminata dalla cultura, la legge di natura.

Poi l’uomo, che è un animale complesso, che non vive semplicemente della natura che gli è stata data, ma se la costruisce, con la cultura appunto, si costruisce, insieme alla sua natura culturale, delle leggi, ovviamente culturali, che la regolino. La giustizia è un concetto solo umano, che non esiste in natura. Le leggi, il diritto, la giustizia, sono cultura. La legge nasce per salvaguardare un qualcosa che è bene sia salvaguardato, ma che potrebbe anche non esserlo. È l’uomo che può fareX o non farlo, e che si pone il problema se sia meglio farlo o no, e conseguentemnete impedire di farlo a chi potrebbe farlo.
Ciò che non è contaminato dalla cultura, è il comportamento istintivo, immediato: questo va in direzione non propriamente del giusto (che è un concetto culturale) ma se vogliamo di un “giusto naturale, istintivo”, che non ha bisogno di essere regolato da leggi esterne, perché è già dotato delle sue, che non si chiede se sia giusto fareX oppure no, semplicemente lo fa o non lo fa.

Quindi il problema di un “giusto assoluto indipendente dalla cultura”, è fuorviante, perché sul pianeta vive la natura spontanea, e la natura culturale dell’uomo, e l’uomo senza cultura non esiste. O se è esiste è come quel bambino che è stato perso dai genitori nella giungla quando era ancora un neonato ed è stato allevato dagli animali, imparando a comportarsi come loro. Insomma, è impossibile parlare di un “giusto assoluto senza cultura”, perché l’assoluto terrestre comprende la vita istintiva animale, e quella culturale dell’uomo, che sono inevitabilmente in relazione, e se si vuol parlare di un giusto assoluto (planetario) bisogna tener conto di entrambi (senza considerare che il solo parlare di “giusto” è un attività culturale, che utilizza uno strumento culturale come il linguaggio, che a sua volta è stato appreso).

Dunque credo che in definitiva il problema non possa essere “giusto assoluto inculturale”, perché comprende i mondi della natura e della cultura. Il problema stesso del “giusto” è culturale. Forse il problema può essere quello del rapporto tra natura istintiva e cultura umana. Per fare un esempio: il gatto è istintivamente portato a cacciare una preda, attaccarla, ucciderla: mettere un gatto in gabbia e impedirgli di esprimere il suo istinto è giusto? Questo è un problema che chiama in ballo la giustizia in relazione all’istinto: solo l’uomo può, o può non vincolare l’istintività animale in questo modo.

oppure il problema potrebbe essere: "qual'è il miglior mondo possibile"? come dovrebbe essere, che leggi servono per realizzarlo?
è evidente che anche questa è una domanda culturale, solo l'uomo se la pone, solo l'uomo ha questo potere creativo.
poi altrettanto evidentemente, il "perchè quel mondo", poggia su presupposti culturali.


spero di non aver detto troppe cavolate, ciao
r.rubin is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it