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Vecchio 04-04-2006, 16.10.57   #1
Ateo
Non lo so...o forse si...
 
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Messaggi: 46
Dubbi e Certezze

Dubbi o certezze.

L’unica certezza che davvero ho è quella di esistere. Beh, è certo contestabile, non facilmente, ma si può fare. Per esempio: ma forse non esiste un solo io, forse ogni singolo sentimento è un singolo io, forse ogni singolo io di ogni singolo secondo è un singolo io, forse non esiste il pensiero, può essere solo una serie di complessi meccanismi, forse non esiste il concetto di esistenza. Quindi l’unica certezza davvero certa che mi rimane è quella che esiste qualcosa, qualcuno, qualche X (es: io o qualcosa del genere). Siamo arrivati al punto che l’unica certezza certa che ho provoca il più grande dubbio, quello senza possibilità di risposta: perché esiste questo qualche X anziché nulla? Questo è l’unico dubbio al quale nessuno potrà mai rispondere, neanche l’Inesistente. Quindi l’unica vera certezza provoca l’unico vero dubbio.
Riflettici.

Il nulla è l’unica cosa che non ha bisogno della sua “altra metà”, infatti il nulla come concetto ha bisogno del qualcosa, ma il nulla come Nulla può essere solo.
Riflettici.

Riporterò qui di seguito la mia spiegazione finale alla domanda che più mi ha appassionato:
Perché c’è qualcosa anziché nulla?
Non solo la risposta sta nella domanda ma la risposta è la stessa domanda, quindi la risposta è:
Perché c’è qualcosa anziché nulla.
Spiegazione: se Gino chiede a Dino “perché la tua auto è rossa?”, allora Dino potrà dare varie risposte come per esempio: perché l’hanno dipinta così, oppure perché la ho ordinata così, o ancora potrà riportare la spiegazione scientifica (la luce riflette…). Ma Dino non potrà mai spigare il vero PERCHE’. Egli potrà limitarsi a riportare cose che centrano un po’, o le cause. Probabilmente lo stesso perché in certi casi è privo di senso.
Riflettici molto.

So di essere stato un po' contorto e se ci sono punti poco chiari chiedete, e vi sfido anche a contestare il mio discorso intoccabile.
Ateo is offline  
Vecchio 04-04-2006, 16.27.41   #2
Leonardo Monopoli
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Messaggi: 94
Se ricordo qualcosa di Heidegger, la causalità ha a che fare con la ragione, e la ragione non c'è sempre stata, il domandarsi la ragione delle cose si è avuto al tempo di Socrate e dei sofisti, mi pare (chi ne sa di più mi contraddica pure, in onore della verità delle cose)... e allora Heidegger torna a farsi la domanda principale e originaria, quella che apparteneva anche ai primi uomini pensanti: non quale è la causa degli eventi, ma:
quale è il senso degli eventi?
Se un evento accade, magari sconvolgendo tutto il castello della causalità (ad esempio un miracolo), quale è il senso di questo evento per chi ci riflette su?
Il senso di un evento ha a che fare col mio vissuto e direi con la purità o impurità del mio cuore. E allora non al mio raziocinio quell'evento parla, ma al mio cuore, senza darmi nemmeno la certezza di Chi o Cosa ha determinato l'evento stesso, ma dandomi la possibilità di scegliere se adempiermi rispondendo a quell'appello, a quel senso, oppure perdermi nella inautenticità di chi non risponde all'appello.
Può essere anche lo sguardo improvviso di un estraneo a innescare tutto questo processo del "senso", dell'appello da parte dell'Evento, e della mia eventuale risposta.
Leonardo Monopoli is offline  
Vecchio 04-04-2006, 23.49.51   #3
VanLag
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Messaggi: 2,959
Re: Dubbi e Certezze

Citazione:
Messaggio originale inviato da Ateo
So di essere stato un po' contorto e se ci sono punti poco chiari chiedete, e vi sfido anche a contestare il mio discorso intoccabile.
Contortissimo…… ma ciò che dici non è solo intoccabile, ma anche incontrovertibile. Posso dubitare persino della mia nascita e della mia morte, (eventi nel tempo che presumo mi riguardino), ma non del fatto che “qui ed ora” esisto.

Ma che ci fa il simbolo del Tao come avatr di un Ateo?

VanLag is offline  
Vecchio 05-04-2006, 11.44.51   #4
maxim
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Data registrazione: 01-12-2005
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Re: Dubbi e Certezze

Citazione:
Messaggio originale inviato da Ateo
Dubbi o certezze.

.............................. .

Riporterò qui di seguito la mia spiegazione finale alla domanda che più mi ha appassionato:
Perché c’è qualcosa anziché nulla?
Non solo la risposta sta nella domanda ma la risposta è la stessa domanda, quindi la risposta è:
Perché c’è qualcosa anziché nulla.
Spiegazione: se Gino chiede a Dino “perché la tua auto è rossa?”, allora Dino potrà dare varie risposte come per esempio: perché l’hanno dipinta così, oppure perché la ho ordinata così, o ancora potrà riportare la spiegazione scientifica (la luce riflette…). Ma Dino non potrà mai spigare il vero PERCHE’. Egli potrà limitarsi a riportare cose che centrano un po’, o le cause. Probabilmente lo stesso perché in certi casi è privo di senso.
Riflettici molto.
.............................. ...........

Dino e Gino possono soddisfare solo le domande che prevedono risposte accessibili ai nostri sensi, pertanto alla domanda “perché l’auto è rossa” avremo a disposizione una serie di risposte che derivano dalla percezione di quella cosa (chiamiamole risposte sensate)..

Se ricerchiamo invece un perché ”profondo” che non è alla portata dei nostri sensi avremo a disposizione una serie di risposte infinite, teoriche, non argomentabili, controvertibili ed incontrovertibili allo stesso tempo (chiamiamole risposte insensate).


Riprendiamo l’esempio…
Perché l’auto è rossa?
Le risposte sensate sono legate alla percezione attraverso i sensi e riguardano proprio quella determinata cosa (l’auto, il colore, etc).
Le risposte insensate non sono legate alla percezione di quella cosa attraverso i sensi quindi nemmeno riguardano quella cosa.
Ricercare il perché più “profondo” sul fatto che l’auto sia rossa non riguarda nemmeno l’oggetto della domanda quindi è insensato porre addirittura una domanda del genere.

Perché esiste qualcosa anziché il nulla?
Domanda insensata che prevede risposte insensate e nel momento in cui cerchi di legarla alla percezione sensitiva tentando una eventuale descrizione del “nulla” o di “qualcosa”, la domanda perde il suo valore.

Quelle domanda per avere un senso deve rimanere insensata nella domanda ed anche nella risposta…e come abbiamo visto può prevedere nessuna risposta o infinite risposte

Quindi mi sta bene che la risposta alla domanda “perche esiste qualcosa anziché il nulla” sia “perché esiste qualcosa anziché il nulla”…oppure mi può star bene anche una qualsiasi teoria scientifica…o anche “perché dio ha voluto così”.

Ciò che mi affascina di più però è il seguente mistero sul quale ti invito io, questa volta, ad una riflessione.
Se ci si può soddisfare solamente attraverso “risposte sensate” perché l’uomo è in grado di porsi anche “domande insensate”?

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Vecchio 05-04-2006, 13.28.57   #5
Ateo
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Ad alcune domande non si può rispondere. Errato. La maggior parte di queste, se non tutte, inizia con "perchè" che più o meno ha il significato di "a che scopo" "con che fine" "per quale motivo". Ma il punto della questione è che non necessariamente tutto a uno scopo, come appunto il fatto che esiste qualcosa anzichè nulla o come la vita stessa. Se tutto avesse uno scopo allora si perderebbe il senso dello stesso tutto, sarebbe un cerchio di scopi senza uno scopo. Gli assoluti come il qualcosa, la vita* sono fini solo a se stessi. Non c'è niente di più della vita, se questa avesse uno scopo allora significherebbe che ci sarebbe qualcosa di più importante. lo stesso vale per il qualcosa.

*Secondo me, la vita, il qualcosa, dio, il tutto, l'infinito, queste parlole vogliono indicare tutte la stessa cosa.

Ricordo inoltre che io ho ragione.
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Vecchio 05-04-2006, 14.17.28   #6
maxim
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Messaggio originale inviato da Ateo
Ad alcune domande non si può rispondere. Errato. La maggior parte di queste, se non tutte, inizia con "perchè" che più o meno ha il significato di "a che scopo" "con che fine" "per quale motivo". Ma il punto della questione è che non necessariamente tutto a uno scopo, come appunto il fatto che esiste qualcosa anzichè nulla o come la vita stessa. Se tutto avesse uno scopo allora si perderebbe il senso dello stesso tutto, sarebbe un cerchio di scopi senza uno scopo. Gli assoluti come il qualcosa, la vita* sono fini solo a se stessi. Non c'è niente di più della vita, se questa avesse uno scopo allora significherebbe che ci sarebbe qualcosa di più importante. lo stesso vale per il qualcosa.

*Secondo me, la vita, il qualcosa, dio, il tutto, l'infinito, queste parlole vogliono indicare tutte la stessa cosa.

Ricordo inoltre che io ho ragione.

Sei talmente contraddittorio che la tua ultima affermazione:
“ricordo inoltre che io ho ragione”
potrebbe essere tragicamente vera.

Secondo te:
a) è errato dire che ad alcune domande non si può rispondere;
b) l’oggetto di quella domanda non ha uno scopo.

Ma allora….che senso ha una domanda che chiede lo scopo di una cosa che non ha scopo?
Come vedi la domanda c’è/esiste…la risposta no!

Esempio.
Che scopo ha la vita?
La domanda che si pone l’uomo esiste in quanto è stata pronunciata e per essere soddisfatta dovrebbe prevedere una risposta che spieghi, illustri, determini, ipotizzi lo scopo della vita.
Per te la vita non ha scopo quindi quella domanda rimane insoddisfatta per mancanza di risposta.

Alla domanda non è stato possibile rispondere perché risposta non c’è quindi è inutile porre anche la domanda. La differenza tra me e te è che tu prevedi risposte zero, io prevedo anche risposte infinite…tutte ugualmente vere, tutte ugualmente false.

Inoltre non hai ancora tentato di dare una risposta alla mia domanda nel precedente post che ti riformulo in base ai nuovi elementi emersi:

Se ci sono “cose” che non hanno un senso e sono solo fine a se stesse perché siamo dotati della capacità di porre una domanda che cerchi lo scopo?

PS:Ricordo inoltre che potrei sbagliarmi di brutto!
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Vecchio 05-04-2006, 14.29.31   #7
Ish459
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Messaggio originale inviato da maxim
Sei talmente contraddittorio che la tua ultima affermazione:
“ricordo inoltre che io ho ragione”
potrebbe essere tragicamente vera.

Secondo te:
a) è errato dire che ad alcune domande non si può rispondere;
b) l’oggetto di quella domanda non ha uno scopo.

Ma allora….che senso ha una domanda che chiede lo scopo di una cosa che non ha scopo?
Come vedi la domanda c’è/esiste…la risposta no!

Esempio.
Che scopo ha la vita?
La domanda che si pone l’uomo esiste in quanto è stata pronunciata e per essere soddisfatta dovrebbe prevedere una risposta che spieghi, illustri, determini, ipotizzi lo scopo della vita.
Per te la vita non ha scopo quindi quella domanda rimane insoddisfatta per mancanza di risposta.

Alla domanda non è stato possibile rispondere perché risposta non c’è quindi è inutile porre anche la domanda. La differenza tra me e te è che tu prevedi risposte zero, io prevedo anche risposte infinite…tutte ugualmente vere, tutte ugualmente false.

Inoltre non hai ancora tentato di dare una risposta alla mia domanda nel precedente post che ti riformulo in base ai nuovi elementi emersi:

Se ci sono “cose” che non hanno un senso e sono solo fine a se stesse perché siamo dotati della capacità di porre una domanda che cerchi lo scopo?

PS:Ricordo inoltre che potrei sbagliarmi di brutto!

Io la vedo in un modo molto più semplice... forse non è tanto sbagliato porsi le domande quanto il modo di porle. L'inutilità di certe domande come quella di "qual'è lo scopo della vita" è palese e ci fa girare in un cerchio senza via di uscita che non ci porterà mai da nessuna parte, quindi preferisco il pragmatismo, a che mi serve una domanda che non mi porterà ad una risposta? a nulla. Perchè porsi una domanda è come porsi un problema... se un problema non ha soluzione non è più un problema!
Ish459 is offline  
Vecchio 05-04-2006, 19.11.53   #8
Ateo
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Ho detto che a quelle domande si può rispondere perchè è vero. Le possibili risposte sono:
-La tua domanda è priva di significato;
-Riportando la stessa domanda senza punto interrogativo.

Non esistono altre possibili risposte, ne che può dare la scenza ne che può dare l'Inesistente, ne che può dare nessuno, poichè sarebbero risposte non inerenti, non strettamente legate alla domanda.

Comunque ho capito cosa vuoi dire ( perchè possiamo porci domande senza possibilità di risposta ). Ti faccio notare che le domande in questione sono davvero stupide, non lo sembrano perchè ormai tu dai troppo per scontato il significato di "perchè". e comunque le risposte ci sono, stupide come la domanda, e sono quelle riportate sopra. (la seconda è una risposta sensata)

"PS:Ricordo inoltre che potrei sbagliarmi di brutto!"
é andata prorio così!

Ateo is offline  
Vecchio 06-04-2006, 10.48.08   #9
maxim
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Messaggio originale inviato da Ateo
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Ho detto che a quelle domande si può rispondere perchè è vero. Le possibili risposte sono:
-La tua domanda è priva di significato;
-Riportando la stessa domanda senza punto interrogativo.

Non esistono altre possibili risposte, ne che può dare la scenza ne che può dare l'Inesistente, ne che può dare nessuno, poichè sarebbero risposte non inerenti, non strettamente legate alla domanda.

Comunque ho capito cosa vuoi dire ( perchè possiamo porci domande senza possibilità di risposta ). Ti faccio notare che le domande in questione sono davvero stupide, non lo sembrano perchè ormai tu dai troppo per scontato il significato di "perchè". e comunque le risposte ci sono, stupide come la domanda, e sono quelle riportate sopra. (la seconda è una risposta sensata)

"PS:Ricordo inoltre che potrei sbagliarmi di brutto!"
é andata prorio così!




I tuoi ragionamenti si rifiutano di tener conto che quella domanda non è solo per te!


maxim is offline  
Vecchio 06-04-2006, 13.34.38   #10
Nemo
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[L’unica certezza che davvero ho è quella di esistere. Beh, è certo contestabile, non facilmente, ma si può fare. Per esempio: ma forse non esiste un solo io, forse ogni singolo sentimento è un singolo io, forse ogni singolo io di ogni singolo secondo è un singolo io, forse non esiste il pensiero, può essere solo una serie di complessi meccanismi, forse non esiste il concetto di esistenza. Quindi l’unica certezza davvero certa che mi rimane è quella che esiste qualcosa, qualcuno, qualche X (es: io o qualcosa del genere). Siamo arrivati al punto che l’unica certezza certa che ho provoca il più grande dubbio, quello senza possibilità di risposta: perché esiste questo qualche X anziché nulla?]
Si chiama Fede...

[Questo è l’unico dubbio al quale nessuno potrà mai rispondere, neanche l’Inesistente. Quindi l’unica vera certezza provoca l’unico vero dubbio.]
Essere certi del dubbio...
Continuo a ripetere che secondo me si chiama Fede, anche se si crede nel dubbio.

[Riporterò qui di seguito la mia spiegazione finale alla domanda che più mi ha appassionato:
Perché c’è qualcosa anziché nulla?
Non solo la risposta sta nella domanda ma la risposta è la stessa domanda, quindi la risposta è:
Perché c’è qualcosa anziché nulla.
Spiegazione: se Gino chiede a Dino “perché la tua auto è rossa?”, allora Dino potrà dare varie risposte come per esempio: perché l’hanno dipinta così, oppure perché la ho ordinata così, o ancora potrà riportare la spiegazione scientifica (la luce riflette…). Ma Dino non potrà mai spigare il vero PERCHE’. Egli potrà limitarsi a riportare cose che centrano un po’, o le cause. Probabilmente lo stesso perché in certi casi è privo di senso.]

Ti contraddici, chiedendoti:"perchè c'è qualcosa anzichè nulla?"dai per scontato che qualcosa esista.
Oltretutto dire che dino nn potrà MAI spiegare il vero è molto presuntuoso perchè è una certezza futuraal pari di chi afferma di poter vedere il futuro( ex:l'uomo nn volerà mai, nessuno andrà mai sulla luna, l'atomo è la parte più piccola della materia,ecc...ecc...ecc...ecc. .).
Nemo is offline  

 



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