Quoto il periodo di Pantera Rosa per dire: “Si, il ragionare ha un sesso”, e mi riferisco anche all’interessante brano riportato da Patri, per averne conforto... ma in fretta, prima che tutte signore del forum mi saltino addosso per sbranarmi!

Naturalmente ognuno ragiona con la propria capoccia, e lo fa sempre, sia che si tratti di una strana curva matematica, il prezzo delle arance, o la scuola di ceramica per il nipotino… cose dunque che col sesso non c’entrano niente, ma che comunque implicano attenzione, concentrazione e ragionamento, che sono “strutture” del cervello e della mente.

Ebbene cervello e mente hanno un sesso, perché da sempre si sono sviluppate in funzione di una migliore funzionalità della persona cui appartengono.
E la “funzionalità ottimale” della femmina è diversa da quella del maschio, storicamente e nell'odierno quotidiano e non perderemo qui tempo a mostrarlo.
E quelle caratteristiche “istintuali” femminili ad esempio (come giustamente già notato) di maggior intuizione e velocità a sfavore di più ponderatezza e precisione incidono comunque, si tratti di cose squisitamente sessuali o meno.

Appare ovvio che stiamo parlando a grandi linee, e che una ragazza che studia da ingegnere aereospaziale avrà un orientamento mentale diverso da una nutrice e l'apprendista in atelier abbastanza lontano dall'aspirate boxeur!

Cannella , se pensare che siamo uguali ti fa stare in pace con te stessa, allora pensalo pure.....sul discorso dei "veri" uomini non aggiungo nulla dato che avevo tempo fa lanciato un topic su questo argomento e non intendo tornarci sopra...purché non si scada nella facile battuta, è scienza , e non opinione personale che ci siano notevoli differenze.. altri esempi:
- senso dell'orientamento
- modalità di espressione degli stati d'animo (ho detto espressione..)
- visione del sesso e dei sentimenti nella relazione amorosa
- senso della competizione o rivalità sul lavoro
- proprietà di linguaggio

Ritengo di contribuire concretamente alla discussione, mi pare...

Hai proprio ragione cannella,

E riporto una cosa che ho letto:

Il cervello femminile è più raffinato di quello maschile, più completo.
In sintesi, è come una macchina altamente sofisticata, quello dell'uomo è più paragonabile a un trattore: entrambi servono, ma i meccanismi sono notevolmente diversi.

Maschile e femminile, hanno delle differenze (e anche notevoli ), su questo non ci piove e siamo tutti d'accordo, ma tu parlavi del ragionamento...
sapessi quante volte ho sentito dire dagli uomini, che le donne non ragionano, che le donne sono delle frane, che le donne vogliono stare in campi che non sono di loro competenza, che non ci sono state "grandi pensatrici" nella storia,
tu non immagini quante volte Il POTERE maschile ha ridicolizzato le donne, come se il genere femminile fosse una specie sottosviluppata

Voi uomini non le avete mai provate queste discriminazioni.

Vabbè, vado a prendermi un

e cosa centra il non averle provate certe discriminazioni?..allora questa e' l'ennesima conferma del fatto che vi sentiate addosso ancora quel senso di inferiorita di cui si accennava prima..altrimenti perche dare peso a certe affermazioni?
a me sembra pure che ci si incaponisca per la parita,poi pero quando ce' qualcuno con cui andare a cena fuori non mi pare che insistete piu di tanto per lasciare a il"cavaliere" di turno che paghi il conto alla fine...allora queste che sarebbero discriminazioni al contrario?!

ma allora vogliamo parlare della "caccia alle streghe"?
la donna è sempre stata vista dall'uomo come qualcosa di sinistro, un oggetto dedito solo alla procreazione che quando esulava da tale ruolo doveva esser giustiziata e punita in modo per mantenere il suo status quo...
questo perché era l'uomo che aveva il potere (ma secondo me consapevole che fosse la donna ad averlo per qsto con la forza cercava di attutirlo...);
cmq che maschio e femmina son diversi lo diceva già Darwin: e la differenza di fondo si ritrova nell'apparato genitale: tanti spermatozoi per un solo ovulo: l'uomo tende alla quantità mentre la donna alla qualità: in tantissimi animali il maschio tende alla fecondazione di tante più femmine delegando a loro l'accudimento della prole, qsto per assicurare una sopravvivenza della sua specie, le femmine invece si curano dei cuccioli che hanno avuto e la scelta del maschio ricade sulla sua dominanza... insomma nn c'è da stupirsi se un uomo quando vede una donna pensa a lei da un punto di vista sessuale mentre la donna ricerca altre qualità
ancora oggi nonostante la consapevolezza di qste cose e la parità che si vuol attribuire a qsti 2 sessi si tende ad accettare come normale un comportamento sessuale variegato nell'uomo mentre genera disappunto lo stesso nella donna...(almeno così è nella realtà che mi circonda che è paesana, magari una mentalità aperta li considera allo stesso modo).


quando ho fatto l'esempio del bambino che gioca con le macchinine e la bambina con le bambole volevo fare riferimento al ruolo che la società e la cultura ha nel mantenimento di uno stereotipo, ma si può continuare anche pensando ai grembiulini che mettevano prima ai bambini per andare a scuola, celesti ai maschi e rosa o bianchi alle femmine, o ai fiocchi dei neonati, insomma fin da piccoli ci dicono che siamo diversi e che le bambine dovranno occuparsi di una cosa mentre i bambini di un'altra, volete che qsto poi nn influisca nel futuro di ciascuno?!

la politica: qualcuno ha detto che le donne nn son adatte a fare politica o qlsa del genere, beh, a parte che mi pare fosse stato un lui, ma cmq pensiamo a quante donne stanno in politica? in paragone a quanti uomini
forse se ce ne fossero di più anche in Italia nn vivremmo tutto sto casino

Premetto di essere d'accordo con Cannella, ma il tuo post, Rudello, non fa una piega.

La donna moderna è una confusione di attività. E' spinta e costretta ad essere tutto per tutti. L'antica sapienza ha fatto il suo tempo?.

Negli anni 50 la donna era trattata come una bambina e come una proprietà.

Ipotizziamo una donna "artista": anche se quello che scriveva non era autorizzato, o quel che dipingeva non otteneva alcun riconoscimento, comunque ne nutriva l'anima.

L'ornamento della persona metteva in sospetto (non è così anche adesso?).
Un corpo felice o un vestito accrescevano il pericolo di subire un torto o di venire aggredite sessualmente (adesso no?).

Ma il sentiero tracciato dalla natura femminile non si è perduto e ancora conduce le donne in profondità, nella conoscenza di sè, al loro istinto.

La memoria della loro natura può salvare la donna, ma non solo la donna archetipo maschile come angelo del focolare , ma la donna che sente, magari struggendosi, la sua natura intoccata se pur repressa, nel vedere i pescatori che all'imbrunire tornano dal mare con le lanterne accese, o le dita dei piedini del suo bambino;
o nel tagliare i rami di un albero sentendone vibrare la linfa.
E ancora nel suono, con la musica che fa vibrare il diaframma, con la parola scritta, la poesia, una storia tramandata.

Perciò la capacità di percezione è profonda nella donna, questo - credo debba influire non poco sulla capacità di ragionare, sull'intelligenza femminili.

Ciao