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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 14-07-2014, 23.49.34   #1
Jaspar
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Mente umana fallibile ed irrazionale

Salve a tutti, mi ero iscritto diverso tempo fa, ma ho partecipato poco.
Ho visto che sul forum c'è gente anche molto preparata e vorrei, se possibile, sentire dei pareri su una cosa; non che voglia risolvere la (complicata) questione in maniera definitiva, ma mi piacerebbe sentire dei pareri.

Tempo fa ho letto sul web un bellissimo articolo di un neurologo, in cui affermava che la mente umana è per la maggiora parte irrazionale, e in quel modo pensa e ragiona, in una grande quantità di casi.
Per fare un esempio banale, ho appena letto su un altro topic che secondo il "comune sentire" la mente maschile sarebbe povera di sentimenti interiori, arida e fredda.
E, precisiamolo, il comune sentire è esattamente quello, ma qui, ad esempio,per me si assiste ad una sorta di blackout della razionalità, ovvero si spegne la mente razionale e si accende l'irrazionalità, per cui si tende a credere in maniera cieca a ciò in cui credono tutti. Il fenomeno, beninteso, sembra colpire tanto i soggetti poco scolarizzati quanto quelli coltissimi.
Che il mondo interiore maschile sia povero, infatti, stride cogli innumerevoli esempi di poeti, filosofi, etcetera, che si potrebbero portare. Pensiamo, chessò, ad un Leopardi o un Foscolo; venendo ai giorni nostri pensiamo ai numerosi cantanti che cantano amori struggenti. Pensiamo anche -perchè no- ai religiosi. Eppure chiedendo a chiunque, magari in tv o in pubblico, costui o costei si direbbe certo che il mondo interiore maschile è povero. E' il blackout della ragione, e colpisce sia i colti che gli analfabeti.

Poco prima della grande guerra, la cultura che andava per la maggiore era quella che diceva che la guerra, appunto, era un toccasana per l'umanità. Incredibile a pensarci adesso, ma allora tutti ne erano convinti, dagli intellettuali coltissimi agli analfabeti.
Eppure la guerra - non ci vuole un genio a capirlo- produce guai a non finire.
Blackout della razionalità.

Tale fenomeno, per cui ripetendo una cosa tante e tante volte essa diventa vera, può però venire sfruttato da una ristretta cerchia di persone (quelle che hanno il potere) per indurre la massa a seguire il suo volere, anche quando è palesemente contrario agli interessi della massa stessa.
Tale fenomeno, inoltre, per me segna anche in maniera abbastanza netta un limite dell'intelligenza umana.

Cosa ne pensate?
Jaspar is offline  
Vecchio 15-07-2014, 05.56.29   #2
acquario69
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Riferimento: Mente umana fallibile ed irrazionale

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Originalmente inviato da Jaspar
Salve a tutti, mi ero iscritto diverso tempo fa, ma ho partecipato poco.
Ho visto che sul forum c'è gente anche molto preparata e vorrei, se possibile, sentire dei pareri su una cosa; non che voglia risolvere la (complicata) questione in maniera definitiva, ma mi piacerebbe sentire dei pareri.

Tempo fa ho letto sul web un bellissimo articolo di un neurologo, in cui affermava che la mente umana è per la maggiora parte irrazionale, e in quel modo pensa e ragiona, in una grande quantità di casi.
Per fare un esempio banale, ho appena letto su un altro topic che secondo il "comune sentire" la mente maschile sarebbe povera di sentimenti interiori, arida e fredda.
E, precisiamolo, il comune sentire è esattamente quello, ma qui, ad esempio,per me si assiste ad una sorta di blackout della razionalità, ovvero si spegne la mente razionale e si accende l'irrazionalità, per cui si tende a credere in maniera cieca a ciò in cui credono tutti. Il fenomeno, beninteso, sembra colpire tanto i soggetti poco scolarizzati quanto quelli coltissimi.
Che il mondo interiore maschile sia povero, infatti, stride cogli innumerevoli esempi di poeti, filosofi, etcetera, che si potrebbero portare. Pensiamo, chessò, ad un Leopardi o un Foscolo; venendo ai giorni nostri pensiamo ai numerosi cantanti che cantano amori struggenti. Pensiamo anche -perchè no- ai religiosi. Eppure chiedendo a chiunque, magari in tv o in pubblico, costui o costei si direbbe certo che il mondo interiore maschile è povero. E' il blackout della ragione, e colpisce sia i colti che gli analfabeti.

Poco prima della grande guerra, la cultura che andava per la maggiore era quella che diceva che la guerra, appunto, era un toccasana per l'umanità. Incredibile a pensarci adesso, ma allora tutti ne erano convinti, dagli intellettuali coltissimi agli analfabeti.
Eppure la guerra - non ci vuole un genio a capirlo- produce guai a non finire.
Blackout della razionalità.

Tale fenomeno, per cui ripetendo una cosa tante e tante volte essa diventa vera, può però venire sfruttato da una ristretta cerchia di persone (quelle che hanno il potere) per indurre la massa a seguire il suo volere, anche quando è palesemente contrario agli interessi della massa stessa.
Tale fenomeno, inoltre, per me segna anche in maniera abbastanza netta un limite dell'intelligenza umana.

Cosa ne pensate?


Ciao..
mi sembra che quello che descrivi più in generale sia il conformismo di massa,che probabilmente e' sempre esistito ma credo che il fenomeno sia andato mano a mano dilagando..forse esiste un parallelo che all'aumento dell'estensione corrisponde il diminuire della profondità,e lo stesso concetto vale per la qualità alla quantità
ce un libro secondo me strabiliante che illumina su questo argomento - e non solo - (il regno della quantità e i segni dei tempi -Rene Guenon)

lo puoi scaricare qui se ti va di leggerlo
http://www.gianfrancobertagni.it/mat...regnotempi.pdf

mi sembra evidentissimo che sia proprio la profondità quella che viene a mancare e poi come dici pure tu,e' proprio attraverso la divulgazione della superficialità,e anche di quei pseudo-valori totalmente contrari alla "Verita" ma che poi vengono alla fine considerati tali..infatti,ripeti e ripeti una cosa che anche se palesemente falsa,alla fine viene presa per vera…e in effetti viene almeno da rifletterci sopra quando ti riferisci al fatto che sia magari indice di un limite dell'intelligenza umana

il pensiero e' energia che concretizza la realtà a tutti gli effetti,per questo il potere fa di tutto per reprimerlo e manipolarlo,anch'io non ho dubbi sul fatto che esiste una vera e propria regia che si adopera per questo
acquario69 is offline  
Vecchio 16-07-2014, 02.19.14   #3
vanina
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Riferimento: Mente umana fallibile ed irrazionale

Ho letto con interesse ma mi trovo in difficoltà ...terminologica...

Nel mio modestisssimo dizionario resta la bipartizione Razionalità - Emotività.

La Emotività è di tutti, ciascuno la propria. Esiste anche quando incolta, Esiste e punto. Esiste in chiunque.

La Razionalità (in questo dizionario) è ben altra cosa , e non nasce per caso, e ha Metodo che non è improvvisabile.

Ergo : non trovo nulla di inedito nel fatto che la emotività (purtroppo!) prevalga sulla razionalità.

Ma non mi verrebbe proprio di dire che l'umanità (o chicchessia) "pensa e ragiona" in modo irrazionale.
Direi semplicemente che - per ovvie e spiegabilissime ragioni , PURTROPPO - prevale normalmente la risorsa più diffusa e in dotazione naturale gratuita (= emotività) piuttosto che quella necesssariamente più rara e che richiede d'essere coltivata (= Razionalità)...............

in quest'ottica gli esempi portati sono spiegabilissimi :

- per comprendere i sentimenti interiori della menta maschile occorre una decodifica che richiede anche cultura. Mentre a tutti arriva emotivamente il concetto facile e pret-a-porter della donna-madre-già-per-questo-dolce....

- la guerra come provvidenza (è già un discorso più complesso e di razionalità ne richiederebbe proprio tanta)....sei sicuro che fosse l'apoteosi della sola emotività?
Io - e mi addolora EMOTIVAMENTE dirlo - onestamente non ne sono sicura.
Che per via emotiva possa essere stato interiorizzato senza saper perchè e sull'onda di una propaganda...ci sta tutta.
PERO'...che sia proprio Razionale un mondo senza calamità e in cui si procrea a gogò....razionalmente non mi viene da affermarlo.............


vanina is offline  
Vecchio 23-08-2014, 21.53.14   #4
Koirè
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Riferimento: Mente umana fallibile ed irrazionale

[quote=Jaspar]
No assolutamente la mente umana maschile non è nè arida ne fredda...insomma ,come dici bene te,ci son fior fiore di illustri esempi passati e moderni che confermano ciò.
L'unica cosa che lievemente fà la differenza(e non in tutti i casi) è che la mente femminile usa molto di più l'intuito,il sesto senso..x il resto non vedo altro....anzi ora che ci penso il sesto senso ,un Galileo Galilei l' ha avuto...una sensibilità particolare Bach pure....xciò ritiro quel che ho detto...la mente và da individuo ad individuo,senza distinzione di sesso.
Ecco la verità:uomini freddi...uomini sensibili...donne fredde...donne sensibili.
E' tutto nell'individuo e nel suo bagaglio personale.
la mente è uguale x tutti...poi le persone usano aree più delle altre...altre persone aree diverse...ma la struttura mentale è identica.
Grazie x lo spunto di riflessione.
S.G
Koirè is offline  
Vecchio 24-08-2014, 07.27.27   #5
nikelise
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Originalmente inviato da vanina

Io - e mi addolora EMOTIVAMENTE dirlo - onestamente non ne sono sicura.
Che per via emotiva possa essere stato interiorizzato senza saper perchè e sull'onda di una propaganda...ci sta tutta.
PERO'...che sia proprio Razionale un mondo senza calamità e in cui si procrea a gogò....razionalmente non mi viene da affermarlo.............


Concordo che non è' affatto razionale immaginare un mondo senza guerre , razionale e' pensare che , perlomeno allo stato della sua media evoluzione , l'uomo non possa che combattere contro i suoi simili ; quello che non ho capito e che mi pare sia del tutto irrazionale e' perché' l'uomo possa mai aver pensato che la guerra possa essere una provvidenza .
nikelise is offline  
Vecchio 24-08-2014, 23.45.47   #6
vanina
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Originalmente inviato da nikelise
Concordo che non è' affatto razionale immaginare un mondo senza guerre , razionale e' pensare che , perlomeno allo stato della sua media evoluzione , l'uomo non possa che combattere contro i suoi simili ; quello che non ho capito e che mi pare sia del tutto irrazionale e' perché' l'uomo possa mai aver pensato che la guerra possa essere una provvidenza .

Senza alcuna ironia (e ci mancherebbe) , ma davvero credo sia conclusione pressochè necessitata RAZIONALMENTE dalla assenza di alternative realmente praticabili, 5000 anni fa...esattamente come oggi....

Il "territorio" è necessità atavica, ma concreta e cogente.
E se la Torre di Babele delle rispettive culture e linguaggi sostanziali NON rende possibile e neanche pensabile qualsivoglia "piattaforma di civile confronto"...quale alternativa resta (e spesso: non per conquistare territori, ma per non essere conquistati ed asserviti) ?

Chiedo a mia volta, sia chiaro.
vanina is offline  
Vecchio 26-08-2014, 10.45.57   #7
nikelise
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Originalmente inviato da vanina
Senza alcuna ironia (e ci mancherebbe) , ma davvero credo sia conclusione pressochè necessitata RAZIONALMENTE dalla assenza di alternative realmente praticabili, 5000 anni fa...esattamente come oggi....

Il "territorio" è necessità atavica, ma concreta e cogente.
E se la Torre di Babele delle rispettive culture e linguaggi sostanziali NON rende possibile e neanche pensabile qualsivoglia "piattaforma di civile confronto"...quale alternativa resta (e spesso: non per conquistare territori, ma per non essere conquistati ed asserviti) ?

Chiedo a mia volta, sia chiaro.
Aspetta , e' importante la scala a cui si fa riferimento : un conto e' parlare di massimi sistemi , di stati , di gruppi etnici , delle regole che governano il mondo ,un conto e' parlare dell'individuo e all'individuo io mi riferivo .
Se secondo una scala , diciamo assai piu' estesa , e' possibile capire che non potendosi avere una crescita economica o territoriale , etnica , della popolazione mondiale ecc illimitata e' evidente che per migliorare , il mondo in ogni campo debba preventivamente distruggere e in cio' consiste il senso della guerra ....probabilmente .
Ma come fa l'individuo che non puo' non sapere che i massimi sistemi se ne fregano di lui e che cresceranno sui cadaveri suoi , dei suoi figli , una volta distrutta la sua casa , i suoi averi , i suoi risparmi , la serenita' del suo vivere quotidiano , come fa un individuo a pensare alla guerra come provvidenza , provvidenza che ha questa definizione : '' avvenimento inatteso che risolve una situazione difficile '' .
Come fa a concepire sia a livello razionale ma soprattutto a livello emotivo , irrazionale , come provvidenziale la guerra , guerra che lui sa con tutto il suo essere che portera' morte e distruzione a casa sua con certezza assoluta ?
Vi ricordate il periodo storico della '' BELLE EPOQUE ' nel 1900 , prima della prima guerra mondiale ? Mai vi fu periodo piu' felice , gioioso , d'una gioiosita' irrazionale , in cui tutto sembrava possibile , bello , eppure proprio in quel periodo la guerra FU VOLUTA , DESIDERATA , AUSPICATA , da tutti , dalla gente , proprio la gente comune , quella gente che nei bar nei teatri rideva , scherzava , folleggiava , cominciava a liberarsi dei rigidi costumi del periodo vittoriano , delle castigazioni delle regole imposte dalla chiesa ecc.
Perché la gente volle la guerra ?
E la guerra , come per legge d'attrazione , arrivo' e arrivo' con pretesti , modalita' assurde .
Perché?
Perché non prevalse il piu' naturale degli istinti : quello di conservazione , di sopravvivenza tra la gente comune ?
nikelise is offline  
Vecchio 26-08-2014, 13.32.49   #8
vanina
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Originalmente inviato da nikelise
Aspetta , e' importante la scala a cui si fa riferimento : un conto e' parlare di massimi sistemi , di stati , di gruppi etnici , delle regole che governano il mondo ,un conto e' parlare dell'individuo e all'individuo io mi riferivo .
Se secondo una scala , diciamo assai piu' estesa , e' possibile capire che non potendosi avere una crescita economica o territoriale , etnica , della popolazione mondiale ecc illimitata e' evidente che per migliorare , il mondo in ogni campo debba preventivamente distruggere e in cio' consiste il senso della guerra ....probabilmente .
Ma come fa l'individuo che non puo' non sapere che i massimi sistemi se ne fregano di lui e che cresceranno sui cadaveri suoi , dei suoi figli , una volta distrutta la sua casa , i suoi averi , i suoi risparmi , la serenita' del suo vivere quotidiano , come fa un individuo a pensare alla guerra come provvidenza , provvidenza che ha questa definizione : '' avvenimento inatteso che risolve una situazione difficile '' .
Come fa a concepire sia a livello razionale ma soprattutto a livello emotivo , irrazionale , come provvidenziale la guerra , guerra che lui sa con tutto il suo essere che portera' morte e distruzione a casa sua con certezza assoluta ?
Vi ricordate il periodo storico della '' BELLE EPOQUE ' nel 1900 , prima della prima guerra mondiale ? Mai vi fu periodo piu' felice , gioioso , d'una gioiosita' irrazionale , in cui tutto sembrava possibile , bello , eppure proprio in quel periodo la guerra FU VOLUTA , DESIDERATA , AUSPICATA , da tutti , dalla gente , proprio la gente comune , quella gente che nei bar nei teatri rideva , scherzava , folleggiava , cominciava a liberarsi dei rigidi costumi del periodo vittoriano , delle castigazioni delle regole imposte dalla chiesa ecc.
Perché la gente volle la guerra ?
E la guerra , come per legge d'attrazione , arrivo' e arrivo' con pretesti , modalita' assurde .
Perché?
Perché non prevalse il piu' naturale degli istinti : quello di conservazione , di sopravvivenza tra la gente comune ?

Magnifico interrogativo e magnificamente argomentato (secondo me).
Personalmente sono sconcertata quanto Te.
D'istinto mi verrebbe da supporre che la logica individuale non differisca affatto da quella collettiva (che infatti ne è la somma).

Ieri notte, nel dormiveglia a letto davanti alla Tv, so di avere avuto l'ultimo sussulto quasi-cosciente. Era sul "trailer" del futuro "Porta a Porta" di Vespa.

Benchè stessi quasi dormendo, mi ha risvegliata il non.senso (anche sconcio, per me) del messaggio pubblicitario.
Con brividi coscienti adesso mi rendo conto che potrebbe anch'esso , nel suo NIENTE, suonare come (assurda) risposta al tuo interrogativo.

Posso dirti quel che ne ho recepito io in dormiveglia?
Il messaggio che mi è arrivato era (è) : "abbiamo tutti questi problemi (e ne enumera alcuni, quelli più tristemente noti al Popolo) e ...parliamone, ma POI...DISTRAIAMOCI E GODIAMO CON CANZONETTE E CAXXATE VARIE!!!! EVVIVA LA VITA!"

Io sono ancora allucinata da questo.
Ma...RAI e Vespa...non sono sprovveduti in materia di Comunicazione.
Il messaggio, oltre che non essere un errore da ingenuità, certamente beneficia dei migliori studi in tema di Comunicazione e Persuasione.

E non c'è dentro una (orrida) risposta al tuo quesito?
Per la serie : a livello individuale, tanto quanto a livello di Etnìa, il tuo territorio è essenziale, e aver provato a "starci un po' bene" ti fidelizza addirittura.
E quando...storia (sì) ma anche storia del potere umano e del correlativo condizionamento delle masse ...convince le masse che A) l'altro minaccia il tuo territorio e B) con l'altro non è possibile parlare...............a Te pare strano che venga fuori una Bella Epoque che...con i suoi florilegi forzati quanto inutili e nauseabondi in senso Estetico ...è tutta pronta all'unisono a "godersi" (il più scostumamente possibile) l'oggi minacciato dall'altro (e tutti diventano "altro") in un modo pecoreccio quanto insensato, e che risponde (al massimo) al povero motto "meglio un giorno da leone che cento da pecora?" ...

A me non sembra strano.
Ne ho orrore, ma ...mi sembra di constatare questo, e mi sembra anche che ci siamo perfettamente dentro, ORA .

Se mi permetti un rapidissimo rewind : in questo tipo di comunicazione/persuasione...se ci fai caso...la POSSIBILITA' della conservazione è ESCLUSA a priori!!!!!! (perchè il potere ti convince che il dialogo è impossibile e che l'altro minaccia il tuo territorio! QUESTO E' IL MESSAGGIO INDOTTO!!! A livello individuale come collettivo!!!!).

E per "razionalità" minimale, in chi assorbe acriticamente questo messaggio...resta soltanto la possibilità (penosa) del "mi godo tutto quel che posso, e poichè non posso far niente....che sia - poi - fango per me e fango per tutti!".

E' miserabile, la cosa. E' miserabile!!!!
E' indotta, oltretutto!
Ma...E' (disgraziatamente!).
vanina is offline  
Vecchio 26-08-2014, 19.47.59   #9
Galvan 1224
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Riferimento: Mente umana fallibile ed irrazionale

Guardate il nostro rotondo pianeta: la crosta (spessore medio circa 40 km) dove alloggia il sottile strato organico, fertile, che permette la vita è modestissimo in confronto ai 6400 km del raggio terrestre.
Paragonato a un pallone da calcio è appena un millimetro (misure non rigorose, non è lo scopo).

Di quello che sta sotto si possono far solo ipotesi, a mezzo di indagini sismologiche e d’altro tipo, visto che le gallerie al massimo arrivano a qualche decina di km.

Mi permetto di paragonare il contenuto conosciuto della mente (umana, in questo caso) a quel millimetro su 2000 complessivi…

Una stima del tutto personale, non saprei dire a che distanza si ponga tra chi è convinto di saper quasi tutto e chi (quasi) nulla.

Poiché il tema ha raggiunto le sponde della guerra potremmo prenderne in esame una in corso (nel mondo ce ne son sempre), ricercarne le origini e magari cercare di individuare da che parte stia il torto, chi sia l’aggressore e quando l’atto ebbe inizio.

Ad esempio seguo la situazione in Ucraina (ma potremmo parlar della Libia, di Istraele ecc.) saltando qui e là tra i vari forum e leggo i commenti dei lettori (molti son ucraini o russi che si esprimono anche in italiano).

Cominciamo a scavare un po’ sotto la crosta della notizia.

Se riusciamo a rimaner neutri, tra le polarità dei due fronti troveremo argomenti da una parte e dall’altra e guidati dalla nostra razionalità procediamo con l’intenzione di raggiungere un punto fermo, oggettivo.

Son convinto che non lo raggiungeremo… prima o poi un moto (seppur lieve) d’emotività si mescolerà alla nostra visione e comincerà a colorar l’intero quadro (percepito), si che ci troveremo a sostener più le ragioni di una parte rispetto all’altra.

Parallelamente al nostro scavar la notizia scaviamo anche dentro di noi e nel farlo altri aspetti del nostro io, altri contenuti emergono… che si collegano a chissà quali profondità ancor da sondare che tuttavia agiscono (in un modo che non possiamo comprendere), alla fine impadronendosi della guida del nostro mezzo (noi, per come ci conosciamo) e procurandoci la sensazione di procedere nella verità delle cose.

Ecco, vediamo che le cose son gialle… oppure arancioni… o giallo e arancione son in quel blu che le contiene?
Galvan 1224 is offline  
Vecchio 27-08-2014, 13.57.49   #10
vanina
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Riferimento: Mente umana fallibile ed irrazionale

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Originalmente inviato da Galvan 1224

Parallelamente al nostro scavar la notizia scaviamo anche dentro di noi e nel farlo altri aspetti del nostro io, altri contenuti emergono… che si collegano a chissà quali profondità ancor da sondare che tuttavia agiscono (in un modo che non possiamo comprendere), alla fine impadronendosi della guida del nostro mezzo (noi, per come ci conosciamo) e procurandoci la sensazione di procedere nella verità delle cose.


Personalmente concordo in toto con questo assunto.

Ma mi torna in mente, in proposito, proprio l'amico Psichiatra che mi disvelò il parallelismo quasi assoluto tra la nostra emotività e la nostra razionalità .

La causa occasionale di questa mappa fu un mio atteggiamento dinanzi ad un mio problema personale. L'amico Psichiatra (che era compiaciuto e fraternamente divertito dal modo in cui descrivevo me stessa e il problema) mi disse : "tu hai già superato razionalmente il problema, e prova è che ridi e ti meravigli di te stessa nella considerazione dell'oggetto e delle TUE azioni e reazioni, di cui stiamo ridendo appassionatamente insieme; ma non è un mistero: è che Emotività e Razionalità sono compresenti e parallele in ognuno di noi. C'è un solo ponte tra le due, e quel ponte è l'Ironia, che non è da tutti! Per te (io) è istintiva e l'hai già azionata, è solo questione di tempo. Ma non per tutti è così."

Tutto ciò per dire : se la razionalità appartenesse realmente ai più....io credo si potrebbe giungere senza enormi difficoltà al "governo" della beluina emotività.
Purtroppo... la emotività (che vive e prospera anche senza alcuna "educazione sentimentale") vive in tutti i viventi (anche gli animali).

La razionalità, invece, oltre a non poter prosperare senza metodo e proprio perchè non può prosperare senza metodo, vive solo nella esigua percentuale che la coltiva, avendo la dotazione fisiologica per poterlo fare (perchè...versiamo anche in materia in cui purtroppo...mica vero che "volere è potere"!) .

Mia sintesi: credo astrattamente possibile che la razionalità possa e debba prevalere sulla emotività, ma non intravedo alcuna possibilità teorica che questo possa realmente accadere, mentre vedo chiaro che l'emotività di massa resta ostaggio (ad esempio in politica) della più basica e grottesca manipolazione da parte di chi ha (anche soltanto) quel minimo di razionalità che è sufficiente a manipolare la emotività altrui.....
vanina is offline  

 



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