Sono diventata semi-dipendente da un sito-cuori-solitari. nessuno sa di questa cosa , tranne i diretti interessati. Torno dal lavoro, mi metto a studiare e mi collego, se mi sveglio di notte, essendo insonne, mi collego.
Ho almeno la lucidità mentale di non trascurare i miei affetti a causa di questo fatto.
Ma mi rendo conto che è un pò eccessivo: la mia vita è piena, come si usa dire, un lavoro che mi piace, un figlio che mi illumina la vita, sto prendendo una seconda laurea. E allora, perchè?
Perchè di fondo mi sento sola e quindi nel virtuale cerco un calore che non trovo ?
Perchè spero di trovare un compagno ( come in effetti è accaduto) con il quale condividere pensieri ed esperienze e altro?
Mi vergogno di questa cosa, non lo direi mai a nessuna amica, eppure non posso fare a meno , se sono sola e devo fare un lavoro sedentario quale studiare o preparare lezioni, di collegarmi.
C'è qualcuno che è passato per la medesima esperienza?Mi può dare un consiglio?
Grazie grazie grazie di cuore.
Iula

L'impressione che mi dà il tuo scritto, forse perchè ci trovo molte cose che assomigliano alla mia situazione attuale, è che la tua vita sia piena di impegni, ma forse proprio a causa dei molti impegni, povera di relazioni significative e calde. O quantomeno vuota della loro presenza reale e concreta.
Anche io sto affrontando un periodo così: ho un lavoro che mi impegna molto, un figlio e sto studiando.
Non ho tempo di vedere e sentire i miei amici perchè abbiamo orari differenti e perchè a volte sono troppo stanca anche solo per pensare di uscire.
Da quando vivo questa situazione frequento Riflessioni molto più assiduamente di prima, come se cercassi qui la possibilità di uno scambio che vada al di là delle parole vuote alla macchinetta del caffè con i colleghi.
Ti scrivo questo per cercare di ridimensionare un po' la tua idea di dipendenza ... potrebbe non esserlo. Potrebbe essere solo piacere di incontrare, nell'unico spazio che hai a disposizione, che hai sempre a portata di mano, presenze calde e conversazioni interessanti.
Quello che ti suggerirei è di fare un "test". Prova a non collegarti qualche giorno e vedi che effetto ti fa, giusto per vedere se davvero di dipendenza si tratta.
Se è una dipendenza davvero (è possibile, succede) ... credo che tu abbia gli strumenti culturali per affrontarla, per decidere se tenertela o cercare di superarla. Ma se vedi che se vuoi ti puoi staccare ... goditi la compagnia che puoi trovare su interner senza farti troppe menate. La cosa davvero importante è che tu tenga un occhio anche fuori dalla rete, perchè magari hai vicino persone vere che potrebbero darti lo stesso calore e non le vedi.

Ma, c'è una cosa che non ho capito ... su questo sito hai trovato un compagno o speri di trovarlo?

un abbraccio

ps. un'altra cosa ... le tue amiche ... non ti vergognare troppo! Non c'è niente di male a frequentare internet e alla fine ... nemmeno nell'avere una dipendenza. Anche chi fuma è dipendente da qualcosa. Mi viene da chiederti: di cosa davvero ti vergogni?

...credo che non si tratti tanto di vergogna, ma di non riuscire a capire la reale natura di questo "bisogno"...

Ciao, Marco .

Oh cara Iula come ti capisco.

Ti capisco perchè anche io mi sento solo certe volte.

Non credo tu debba vergognarti di nulla, spesso nella vita "normale" per colpa di stress, lavoro e fretta in genere non riusciamo a trovare il tempo per conoscere qualcuno con cui sfogarci e parlare. Internet, nonostante la sua parvenza di spazzatura, ci permette di coltivare qualche amicizia di questo genere. Secondo me fai bene, basta che non perdi il contatto con la realtà perchè allora il problema potrebbe diventare più serio. A proposito, potresti mandarmi via PM il link del sito? Mi piacerebbe visitarlo.

Alby

Ciao Iula, io sono stata dipendente delle chat tre anni fa!
Ne avevo bisogno, chattavo tutta notte e dormivo sul pc. Tutto questo mi faceva molta paura, ma non potevo farci nulla. Ho incontrato di tutto, virtualmente, ma ho trovato anche persone con le quali mi sono sfogata. Ho scritto paginate intere su questo, adesso se mi capita di rileggerle, ci sorrido. Ero sola, o meglio mi ero distaccata da tutti, soffrivo molto e nessuno poteva capire cosa provavo in quei momenti (ne ero convinta). Poi tutto si è allentato, non vado più in chat, ho ricostruito la mia vita e penso a quei giorni con distacco ma anche a qualcosa che è passato sulla mia pelle. Non ti preoccupare, se ne abbiamo bisogno, dobbiamo anche prendere quello che ci fa stare meglio.
Le amiche...magari lo fanno anche loro e come te non lo dicono.
Sii serena, internet ha molti pregi e se ti fai domande in proposito è perchè le risposte ci sono già.
Ciao

Fragola, in altra discussione, si domandava la ragione dell’aggressività che alcuni utenti manifestano nel web …l’anonimato, l’impunità, è vero, stimolano l’aggressività e rivelano spesso la parte peggiore degli utenti. Però ho notato che è vero anche l’inverso, la mia esperienza personale, per esempio, mi ha portato a manifestare nel web quella che – in una parola – considero la parte “migliore” di me …poter parlare di politica, di filosofia, di letteratura, di sentimenti, avere la fortuna di poterlo fare con “anime affini” …tutto questo può creare una sorta di dipendenza, ed è doloroso separarsi da questa parte “nobile” che nel quotidiano così raramente abbiamo modo di esprimere. Quando mai è possibile parlare veramente di arte, di sentimenti, di filosofia con i colleghi, con gli amici, spesso persino con il proprio compagno, stritolati da impegni pressanti e ritmi massacranti? Mi è capitato di considerare certi ambienti web un po’ come il mio “angolo”, nel quale rifugiarmi per ricordarmi veramente chi io fossi.
Ma quando l’attaccamento al web diventava troppo stretto per me scattava l’allarme. Era un po’ il sintomo di un malessere più profondo che mi ha sempre portato a riconsiderare le mie relazioni reali …e magari a trascurarle meno, cercando di riattivare passioni e interessi condivisi. Alla fine, gira e gira, credo che solo il “reale” rappresenti una fonte autentica di calore e di arricchimento, perché nel web si è comunque soli davanti ad uno schermo. E davanti ad uno schermo mi è capitato, in certi periodi, di starci assiduamente per colmare dei vuoti che si erano aperti nella mia vita di relazioni reale.
Comunque cara jula credo che quello che stai vivendo sia solo una “fase”, e il fatto che tu abbia sentito il bisogno di scriverne e di interrogarti a riguardo, secondo me significa che si evolverà positivamente. E anche il suggerimento pratico di fragola mi sembra molto utile, è un piccolo “esperimento” che tenterei. Un abbraccio affettuoso.

Concordo in pieno con le considerazioni di Ariella .La penso come lei !

nn sono d accordo che la vita piena permetta di stare molto collegato ad internet ,almeno vedo che molti mie amici da quando hanno impegni eccessivi di lavoro o di studio iniziano a sparire dalla rete ...anche se noto che qualche giretto sulla rete ci sta sempre questo cosa vuol dire ???
insomma quando uno ha molto tempo spesso si diverte e puo "perdere tempo " collegandosi alla rete ...
mai poi e una perdita di tempo ??
ma poi e cosi necessario avere tempo per collegarsi ....
mah ....

Penso che ogni forma di dipendenza non sia " sana "... specie se
si trascurano le relazioni reali per cedere il posto alle virtuali. Or bene mi chiedo...se si trova il tempo per connettersi...si troverà anche il tempo di uscire per fare una sana passeggiata...per visitare un museo e chi più ne ha ne aggiunga...! C'è una lista interminabile di cose da fare dove la relazione de visu è contemplata. Mi e pongo a tutti voi una domanda...quanto la paura di "vivere" con gli altri non spinga ad accendere questa scatola magica frequentata da un enorme numero di persone?

emh
cavoli ieri era sanfaustino ...
come mai dopo san valentino festa degli innamorati il giorno dopo ce la festa dei singol ???
sara un caso ??