Quando un rapporto ci logora credo ci si debbano porre alcune domande: quando ho dei problemi o mi sento giù so di poter contare su di lui? gli interessano le mie esigenze? mi sento apprezzata, valutata da lui? dopo una giornata passata lontano da lui, sono contanta di rivederlo? Perchè ancor prima di riuscire a parlare con l'altro, spesso non riusciamo a dialogare con noi stessi. Che cosa ci aspettiamo da un rapporto di coppia? Ognuno ha esigenze diverse, ma in generale il sentirsi amati, apprezzati, il poter parlare dei propri problemi, sono punti comuni un pò a tutti. A volte il rapporto si incrina fino a farci sentire sminuiti dal partner... ma allora dovremmo chiederci perchè sta con me se di me ha una così pessima considerzione? Cara Libellula, credo che molti di noi conoscano la disperazione, spesso proprio la disperazione relativa ad un rapporto in crisi o che finisce. Il senso di impotenza durerà finchè noi non decideremo di agire. E' difficile accettarlo nel momento in cui lo si vive, ma la realtà è che noi possiamo fare quel che vogliamo.

...quello che mi impedisce di interrompere il rapporto è anche la paura di stare sola, ma non solo....

Quando stiamo bene riesce a regalarmi momenti di vera felicità....ed è difficile pensare di rinunciarci anche se in giornata come oggi manderei tutto a monte!

La paura rimane.....ma non è solo di stare da sola....è paura di perdere quei momenti, è paura dei rimpianti.....è paura della nostalgia che mi prenderebbe vivere senza di lui.....

Grazie del supporto e dei consigli, fanno sempre bene!

Ciao Libellula, credo la tua disperazione sia originata dal "non capire" o meglio dalla non coincidenza tra attaggiamenti che ti aspetti da lui e quelli che in realtà adotta...è come se credi di conoscere una persona e a un certo punto ti ritrovi senza "nulla in mano"...il mio consiglio è quello di riflettere sulla natura di questa non coincidenza di atteggiamenti...domande frequenti in queste situazioni sono : Credevo che...e invece...perchè?...il dialogo è senza dubbio di aiuto, ma nella scelta di continuare o troncare un rapporto, onde e vitare rimorsi spiacevoli, è necessaria una reale comprensione della situazione...non è il massimo prendere decisioni quando si è in dubbio o lasciarsi trasportare dagli eventi conseguenti dagli "attegiamenti di dubbio"...

...più di questo non posso dirti...non ti conosco e non conosco la situazione...

Ciao, Marco .

Secondo me la disperazione è avere aspettative nei confronti dell'altra persona che non vengono soddisfatte e il riconoscerlo
ci deprime.

...dell'accorata partecipazione....

Cercherò di fare tesoro delle vostre parole...

A chi mi suggerisce il dialogo, posso solo dire che abbiamo un rapporto molto schietto, lui sa bene quando e come ferirmi....si rende benissimo conto della mia sofferenza, ma non riesce ad evitare di perpetrare nei suoi comportamenti. Questo perche' lui stesso si convince, attraverso dei percorsi mentali un po' "patologici", di essere la parte "lesa"....non so se mi sono spiegata....qualunque sua reazione, anche eccessvia, riesce sempre a ricondurla a qualcosa che ho detto o che ho fattto io...è lui che si sente ferito, e per questo si sente legittimato a ferirmi, a "punirmi"....

Non voglio banalizzare la questione facendo un elenco delle cavolate per cui va fuori di testa e procede con il solito copione del "mihaiferitoeorasaraipunita",m a vi assicuro che possono essere davvero questioni assolutamente irrisorie (il caro vecchio dentifricio dei "luoghi comuni")che però lui interpreta come "fatte contro di lui".....

Per farvi un piccolo esempio: ieri il motivo scatenante della sua rabbia è stato il fatto che io l'abbia "forzato" a mettere a posto le sue cose (siamo reduci da un trasloco) facendolo, a suo avviso, sentire privato della possibilità/libertà di godersi una giornata di riposo.....per questo motivo è uscito alle 15, ha mandato a monte una cena con i miei da lui stesso combinata, ed è tornato a casa alle 23.30 senza nemmeno rivolgermi la parola....

Questo solo per darvi la misura della sua "follia"...ora è convinto di avere ragione, perche' si sente quello che è dovuto uscire di casa per poter stare tranquillo....poverino!! Io, megera con la sindrome della casalinga, che lo obbligo ad uscire!!!

Ecco come un episodo banale di cui molte coppie, penso, avrebbero riso, si è trasformato in un inferno.....

Scusate se mi sono dilungata in particolari forse noiosi, ma è stato solo per farvi capire un po' di piu' come mi sento,....

Con affetto.....

Scusa, ma è da tanto che queste litigate che ti fanno stare così male continuano?
Lui si è dimostrato disponibile ad un confronto costruttivo?
Ti è chiaro quali sono i meccanismi che innescano la sua aggressività?

Ascolta, è davvero difficile dirti cose che abbiano un senso senza sapere nulla della situazione.
Rompi le scatole ai tuoi amici, se sono amici capiranno.

Un'altra cosa, lo so che è difficilissimo chiudere una relazione quando si sente che c'è ancora amore, lo so che è difficilissimo autoinfliggersi il dolore del lutto, non ti dico di farlo.
Però, se davvero ti fa stare così male, ... inizia a pensarlo. Inizia ad immaginare la tua vita senza di lui.
Il fatto di credere che puoi vivere senza di lui potrebbe anche avere la sua influenza sul vostro rapporto. E certamente potrebbe averla su di te.

ciao

è tanto sì che litighiamo....ma è solo 1 anno che viviamo insieme.

E' una persona molto ambivalente, ci conosciamo da 10 anni e il nostra rapporto ha sempre avuto alti e bassi...siamo stati insieme due anni....poi ci sono state altre persone in mezzo....siamo stati anche "amanti".... alla fine ci siamo ritrovati, ed io ero convinta che non ci sarebbero piu' state separazioni.....mi terrorizza l'idea di perderlo di nuovo, ma hai ragione tu....devo iniziare a pensare alla possibilità di dover affrontare questo lutto....anche perche' anche vivere in questo modo è un po' un continuo lutto.....

Perdo sempre un po' di me stessa dopo queste discussioni....e quando vedo la mia faccia allo specchio con gli occhi gonfi dalle lacrime e le occhiaie scavate penso che i motivi per piangere dovrebbero davvero essere altri!!!

Grazie

oppure rifletti sul fatto che forse hai trovato la tua convenienza nel decidere di stare con lui... perchè i rari ma preziosi momenti che sa darti sono insostituibili. Allora qualcosa ti dà e quindi ne vale la pena, ma questo puoi saperlo con certezza solo tu.

Me lo chiedo anch'io sai?? Mi sminuisce e mi svalorizza sempre....e allora non riesco a capire xche' si ostina a voler stare con me...ha venduto la sua casa per comperarne una con una persona che considera così poco? Un'egocentrica egoista...così mi definisce spesso.....

Ogni tanto gli chiedo xche' abbia scelto una persona che giudica in quel modo, mi risponde che non sono solo così.....

Ciao!

...per modo di dire! E' un termine che si addice poco, almeno dal mio punto di vista, alla sfera delle relazioni....

Se per convenienza intendi che qualcosa di buona mi dà, certo che è così...se no sarei una folle anch'io!

Ma non penso che si possa passare la vita con una persona solo xche' ti regala dei bei momenti....la felicità dura un attimo ma ci deve essere un minimo di continuità....per me l'eccezione è essere serena,.. la norma è il conflitto.....o non aspiro alla calma piatta della quotidianità, al tran tran di quelle coppie dove ogni giorno è uguale all'altro, ma faccio fatica a pensare che la mia vita sarà sempre il copione di una tragedia greca (o, per essere piu' attuale, di una sopa opera strappalacrime...)!!!