Secondo voi come si può battere la paura di se stessi? Come si può acquisire fiducia in se stessi?
...come poter aiutare qualcuno ad acquisirla?

imho:

la paura di se stessi è un'artifizio mentale.
Non esistono due noi stessi, un soggetto osservante, che ha paura, ed un soggetto osservato, che crea la paura.
Noi siamo un unica cosa.

Abbiamo dei lati di noi stessi che possono non piacerci, ma vengono controbilanciati da altri aspetti, che ci piacciono.

Solo che è molto più facile vedere i lati peggiori di se stessi che i lati migliori.

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La fiducia in se stessi si acquisisce riuscendo a raggiungere gli obiettivi che ognuno di noi si da.
Quindi prima di tutto bisogna darsi degli obiettivi, anche piccoli, e riuscire in essi; poi si cerca di conquistarne altri.

La fiducia nel proprio aspetto esteriore la si acquisisce quando qualcun'altro AMA quell'aspetto esteriore.
La fiducia nelle proprie capacità si acquisisce anche quando qualcun'altro le riconosce.

Perciò l'aiuto degli altri è fondamentale;
Ma queste persone devono essere in grado di darlo, e non è facile.

ti ringrazio...parole sante!
....nel caso quindi che qualcuno non riesca a raggiungere i suoi obiettivi?....la catastrofe....nel caso specifico la persona ha trovato la famiglia contro di sè...ma anche allontanato la persona amata ......per paura nuovamente.....
sembra un cane che si morde la coda....

ciao, non vedo dove si sovrappongano i problemi di "fiducia in sè stessi" e questo che ora sottoponi alla nostra attenzione, ma di sicuro tu lo sai.

innanzitutto parlare a nome di un altro è sempre cosa che sta nè di qui nè di li (non sei tu), e poi secondo me è un'assurdità credere di poter trovare consiglio su un sito web, a cui si connettono persone che non hanno la benchè minima idea della situazione che ti trovi ad affrontare.

percepisco comununque una grande ansia di aiutare, un'apprensione piena di positivo desiderio d'aiutare, direi quasi entusiasmo, sembri non veder l'ora di darti all'azione.

attenzione a rispettare i limiti che l'altro pone alle influenze degli altri alla sua vita, i limiti all'interferenza altrui sono come le dimensioni della barca su cui sta navigando, non riuscirai a saltarci sopra, la vivrebbe (forse, chennesò, forse, secondo me) come un'arembaggio di pirati, e l'arembaggio non porta a nulla di buono... probabilmente è impossibile comunque questto arembaggio, e siccome anche tu stai su una barca, nel voler avvicinarti troppo alla sua, non fai altro (oh, miraccomando, prender con le pinze quello che dico perchè sono totalmente all'oscuro della situazione), nel volerti avvicinare con la tua barca, dicevo, troppo alla sua, va a finire che l'unico risultato è che la speroni, la spingi, la spingi tanto più indietro quanto più vuoi avvicinarti, ma lui resta sempre alla stessa distanza, però sempre più indietro... e occhio che non ci sia una cascata là dietro a qualche decina di metri.

spero di riuscire a spigarmi, datemi un feedback.

parli degli "obiettivi" di quest'altro: sei sicura di conoscerli? è molto importante questo, perchè a volte si desidera che l'altro persegua NON i SUOI obiettivi, ma i NOSTRI, quelli che ci piacciono di più.

sei sicura che sia "per paura"?
paura di cosa?
la paura non è mica una cosa generica... si ha sempre paura DI QUALCOSA.

"famiglia contro di sè... allontanato la persona amata"
è ferito e non vuole ferire?
la paura è il non voler ferire come lui è stato ferito?

non lo so io come sia...

riguardo l'allontanare la persona amata, è successo anche a me qualche volta; nel mio caso era anche una ricerca di una malinconia in cui cullarmi, derivante da un senso di inadeguatezza, ma che mi dava la possibilità di "coccolarmi": un pò come "uccidere" il proprio rapporto con l'altra, per così entrare in lutto e poter restare malinconico ma anche coccolarmi, cullarmi in questa malinconia.

Forse è una persona in crisi, deve ritrovare se stesso per poter mettere ordine nei rapporti con gli altri, per capire quali sono i suoi obiettivi, per fare chiarezza dentro di sè.
La crisi è un momento di crescita, doloroso, forse anche solitario.

Può non aver fiducia in se stesso e sentirsi inadeguato a fronteggiare troppi problemi contemporaneamente, magari perchè sta vivendo un momento negativo, ma sei sicura che abbia - paura - di se stesso?

Difficilmente si può imporre il proprio aiuto, anche se si è animati da buona volontà, si può, credo, solo proporre la disponibilità ad esserci, ad essere presenti, ad essere vicini.

....ma ho "sparato" un po' a caso, non conoscendo la situazione, spero di non aver detto troppe sciocchezze tutte insieme.

ciao

Cara Camelia, secondo me la paura di se stessi e la sfiducia in se stessi sono due lati dello stesso biscotto (forse non si ha paura di se stessi ma si ha paura di sbagliare e perche? perchè non si ha fiducia. Ho interpretato giusto?)
Incrementare la stima di se stessi non è facile ed è un lavoro lungo e che richiede costanza. Quando ti senti sfiduciata pensa alle tue qualità positive ( tutti ne hanno qualcuna!).
Se oltre al senso di sfiducia provi un senso di insoddisfazione, prova a pensare a qualcosa che ti piacerebbe fare, a qualche attività da cui trarre gratificazioni, impegnati a metterlo in pratica e vedrai che con questo la fiducia in te stessa crescerà un po' alla volta senza quasi che tu te ne accorga o faccia fatica.
Per esempio: ti piacerebbe imparare a disegnare o cominciare un nuovo sport? provaci! E se dopo un po ti accorgi che non ti gratifica cambia attivita. Se non riesci in qualcosa non vuol dire che tu non abbia altre ottime capacità!
Esempio:se Varenne, cavallo nato per correre, una mattina si fosse messo in testa di provare a volare avrebbe fallito miseramente ma visto che ha deciso di correre è diventato un mito. La sua dote era correre ma se non l'avesse mai scoperta sarebbe rimasto una nullità. E come l'ha scoperta? provando a correre! solo provando!
Tutti abbiamo qualche dote particolare, l'importante è scoprirla e coltivarla.Prova anche tu e la fiducia verra da sola.Ciao!