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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 18-05-2005, 11.53.25   #1
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
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Crollare sotto il peso di cose irrisolte

Pensavo come siamo costretti per inesperienza accumulare un casino di facende tralasciate, ignorate, eluse etc, arrivando prima o poi, chi più chi meno, a dei veri crolli esistenziali. Ecco le domande: Come si potrebbe intervenire per non arrivare a tanto, (penso, abbia radici nell'infanzia) e cosa fare quando si crolla??? Saluti
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Vecchio 18-05-2005, 19.20.17   #2
dana
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cercare aiuto , anche prima di arrivare al crollo, direi.

Credo sia un problema di tutti, perchè l'esperienza altrui non serve a molto, ognuno deve sperimentare sulla propria pelle, ed è vero che i nodi irrisolti che portiamo con noi, anche dall'infanzia, prima o poi riaffiorano.

A volte un po' di "sano" egoismo aiuta a prendersi cura di sè, a curare le proprie ferite senza ignorarle, a volte può essere d'aiuto un po' di comprensione e di tolleranza verso noi stessi (nessuno è perfetto), a volte serve un po' di coraggio, a volte serve fermarsi, nel senso di prendersi una pausa, del tempo per sè.

Non si possono evitare i problemi, si può forse cercare di non essere tremendamente soli, cioè creare dei legami sinceri, di affetto, di amicizia, una rete di sentimenti positivi intorno a sè.

E forse non è solo l'inesperienza a farci accumulare un casino di faccende tralasciate, è anche il vivere sempre di corsa e a volte l'incapacità di affrontare "da soli" qualcosa che è più grande di noi.

ciao
dana is offline  
Vecchio 19-05-2005, 13.24.20   #3
neman1
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Appunto Dana...lo so che è inevitabile e che continuando a trattare l'educazione dei bambini, che sia difficile ad essere genitori. Ma proprio qui mi chiedo anche sul dialogare (che ci dovrebbe essere in famiglia): è possibile trasmettere allora l'esperienza a parole, oppure le parole servono solo per "modellare", formare la moralità dell'altro, infondere schemi razionali??? Mi ricordo per esempio mio padre che mi diceva sempre di chi imparava dalle esperienze altrui era veramente intelligente. Ma finchè viene trasmessa solo a parole...boh???
Credo, che ci sia bisogno di "mentori" capaci di dare dimostrazioni pratiche (leggi: in persona ) di problem-solving quindi più partecipi e dedicati alla vita dell'altro.
Un'altro aspetto invece è la difficoltà di riconoscere il momento di reticenza nell'altro, il momento in cui si tralasciano le faccende, ignari delle possibili conseguenze, affrontando questioni in maniera superficiale.
Come educare, indurre quindi a riflessioni più profonde (nei propri confronti) e non soffermarsi alla prima soluzione che gusta??? Le stesse riflessioni che si rispecchiano poi sull'agire.

Saluti
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Vecchio 19-05-2005, 15.19.18   #4
nevealsole
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Messaggio originale inviato da neman1

Credo, che ci sia bisogno di "mentori" capaci di dare dimostrazioni pratiche (leggi: in persona ) di problem-solving quindi più partecipi e dedicati alla vita dell'altro.

Ciao Neman,
in effetti secondo me l'educazione "a parole" serve a poco se non supportata dall'esempio.
Hai presente L'IMPRINTING degli animali? Non credo che noi umani siamo poi così diversi. Principalmente si impara per imitazione. Faccio un esempio banale: un genitore che ogni giorno dice al figlio che deve essere educato e poi bestemmia da mattina a sera, oppure - che so - mangia tutto con le mani... non credo sia capace di trasmettere educazione.
Così magari lo stesso genitore dice che se hai bisogno perché ci sono problemi puoi rivolgerti a lui in ogni momento e poi magari mentre gli parli dice di star zitto perché stanno dando una notizia al tg... credo che si verifichi spesso in ogni contesto familiare una situazione di questo tipo, solo che col tempo si cristallizzano disagi che diviene sempre più difficile affrontare... Lo stesso credo valga per la capacità di risolvere qualsiasi situazione problematica.

Neve
nevealsole is offline  
Vecchio 21-05-2005, 10.25.11   #5
neman1
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Ciao Neve

L'imprinting...esatto!!! E proprio qui sta il senso della mia domanda: il grado di rielaborazione delle cose impresse. Qui mi chiedo di una possibilità di educare, infondere una maggiore capacità, non tanto per accelerare i tempi di maturazione bensì ai fini di uno sviluppo armonioso tra funzione dominante e inferiore degli individui cui discrepanze con l'età aumentano, portando a conflitti gravi. (le funzioni: sensazione, intuizione, pensiero, sentimento)
E dico rielaborare perché di esempi come quelli che hai menzionato Neve la vita ne è piena. E tutte le volte cozzando contro una parte di noi. Tuttavia se si riuscissero mettere le informazioni, impressioni nella sequenza giusta penso, molti nodi da sciogliere non si creerebberò nemmeno...come dice Dana: l'egoismo sano, l'egoismo sano..... Saluti

Ultima modifica di neman1 : 21-05-2005 alle ore 10.28.44.
neman1 is offline  
Vecchio 21-05-2005, 18.27.26   #6
dana
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ciao

Se parliamo dell’educare un figlio, credo che l’esperienza si trasmetta non a parole, ma con i fatti, trasmettiamo noi stessi, non le nostre parole. Io so di aver trasmesso a mio figlio anche i miei limiti, ma è inevitabile.

In più ogni figlio è unico, altro da me, diverso da me. E non dimentichiamo che molti disagi nascono e vengono alimentati in famiglia.
Per questo io considero molto importante la massima collaborazione tra scuola e famiglia: se le figure adulte che ruotano intorno al bambino (insegnanti, allenatore di calcio, parenti, medico, ecc.) dialogano e collaborano tra loro, alcune lacune possono venir colmate in tempo, ad alcuni “errori” educativi si riesce a porre rimedio.

Per quanto riguarda la maggior capacità di rielaborare i problemi, credo sarebbe utile riuscire a trasmettere al figlio fiducia in sé, che crea sicurezza, e nello stesso tempo capacità di chiedere e trovare aiuto: è difficilissimo chiedere e accettare l’aiuto altrui, ma a volte può fare la differenza.

C’è una frase che mi piace molto: “sono la somma di tutto ciò che ho incontrato sulla mia strada” , credo valga per ognuno di noi. Ed è molto diverso percorrere la strada in solitudine, oppure in compagnia di persone amiche.
dana is offline  

 



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