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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 10-06-2005, 17.03.43   #1
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Question consiglio su educazione....

Approfitto di questo spazio per chiedere qualche lume sulla psicologia infantile.

FATTO1 : Giorni fa mi sono ritrovato con i miei cari in cima ad un colle per godere della vista panoramica che il colle offriva. Amia insaputa mi sono imbattuto in un cimiterino piccolo piccolo che ha molto incuriosito il mio pargoletto.

DATI inerenti al pargoletto e rilevanti per l'argomento:
Età 6 anni, frequnta l'ultimo di materna, si astiene dall'insegnamnto di religione ed è stato per il momento tenuto alla larga, per quanto possibile, da ogni contato con religioni, culti, fedi etc etc. Sa che tutti si nasce, si cresce, si diventa vecchi e si muore.

Seguito: Mi sono recato all'interno del cimitero con il pargoletto, mi sono comportato con estrema naturalezza, come se stessimo osservando fiori o rocce o qualsiasi altra cosa, gli spiegavo che Tizio era nato il giorno tale e morto il tal'altro, che voleva essere sepolto assieme alla moglie ed infatti quando lei è morta li hanno messi insieme.... cose del genere; notavamo le statue, sculture, i fiori finti, quelli veri, i lumini etc etc.... Oltre alle tombe classiche c'era anche una parte del cimitero in cui c'erano quelle fatte a cassetti dentro al muro, mi ha chiesto spiegazioni e gli ho spiegato che quello era la stessa cosa solamente disponevano le persone in modo diverso e gli ho fatto l'esempio del cassetto.....
Lì dentro non è voluto entrare ed ha motivato con la "paura degli zombi...."; non ho insistito ma ho lapidato come frottole i motivi delle sue paure.

FATTO2: Qualche giorno dopo, mentre ero tutto intento alla pulizia dentaria post-cena, mi raggiunge il pargoletto in bagno con voce tremolante e lacrima timida chiedendomi spiegazioni sulla morte, spiegandomi apertamente la sua paura, mi diceva di non volere la morte, immaginandosi lì fermo fermo senza poter fare niente..... e cose simili, molto confuse...... (un attimo prima era tranquillo in camera a giocare, non mi è sembrato che ci fosse alcun motivo scatenante, ho pensato subito alla visita al cimitero).
Ero totalmente spiazzato, non pensavo che si arrivasse a dover trattare argomenti simili a quell'età..... Io ho avuto un'educazione cattolica e non ho avuto il suo "problema", per me "si andava in cielo e bisognava essere buoni".
Fatto sta, che mi son così commosso difronte al primo problema esistenziale di mio figlio che ho cercato di tranquillizarlo balbettando che la paura della morte è una cosa naturale, ma che non ci sono motivi per preoccuparsi, ho messo qualche affermazione in fila, pur di tranquillizzarlo, alla fine, gli ho fornito un'aspettativa, prospettandogli una sorta di "liberazione dal corpo" di trasformazione, con la morte, in "tutto l'universo"....
Lui si è molto tranquillizzato in effetti, ma è rimasto convinto che se adesso non vedeva oltre il bagno in cui era, dopo morto avrebbe visto anche oltre. Non in senso metaforico, ma nel senso di come fa SuperMan....

Sono poco contento della mia reazione. Col senno di poi mi è venuto da pensare che sarebbe stato meglio non dare spiegazioni di sorta e tranquillizzare il pargoletto con l'atteggiamento più che con una qualunque garanzia di "problema risolto".

L'educazione che vorrei dargli non è ne religiosa, ne atea ne niente di niente. Vorrei solo difendere lo sviluppo del suo senso-critico, del suo buon-senso e renderlo capace di vivere nella nostra società. Vorre non dovergli mai dire questo è giusto, questo è sbagliato, questo non si fa, questo va fatto etc etc.... vorrei dargli la consapevolezza di come funziona la vita pratica, la società, come si fa a fare la tal cosa, cosa accade se si fa questo piuttosto che quello ect etc.... senza mai dover scendere nel giusto/sbagliato, diritto/dovere....
Non ci riesco, ne mi ripropongo di riuscirci ad esser così superpartes, ma vorrei tendere il più possibile a questo.

DETTO QUESTO, vorrei sapere da chi è più informato di me, cosa dicono gli edotti signori che studiano la psicologia infantile in merito al comportamento del genitore difronte ad una situazione simile.

ringrazio, riverisco e bacio le mai....
nonimportachi is offline  
Vecchio 10-06-2005, 17.24.09   #2
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
Pensa, quando avevo l'età del tuo pargoletto avevo già affrontato esistenzialmente il tema della morte (l'inizio di un leit - motiv lunghissimo) ma la domanda che mi frogava nella testa era: perche la tradizione imponeva il lutto nei casi di morte ???
Che non sia che, non è la morte ad aver spaventato il tuo discendente ma l'aria cupa e di tristezza che si respira nei cimiteri ??? Ovviamente, il resto sarebbero poi associazioni algebriche avvenute nella testa del piccolo.

Ultima modifica di neman1 : 10-06-2005 alle ore 17.26.40.
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Vecchio 10-06-2005, 17.39.42   #3
bluemax
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Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
Re: consiglio su educazione....

Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi
Approfitto di questo spazio per chiedere qualche lume sulla psicologia infantile.

FATTO1 : Giorni fa mi sono ritrovato con i miei cari in cima ad un colle per godere della vista panoramica che il colle offriva. Amia insaputa mi sono imbattuto in un cimiterino piccolo piccolo che ha molto incuriosito il mio pargoletto.

DATI inerenti al pargoletto e rilevanti per l'argomento:
Età 6 anni, frequnta l'ultimo di materna, si astiene dall'insegnamnto di religione ed è stato per il momento tenuto alla larga, per quanto possibile, da ogni contato con religioni, culti, fedi etc etc. Sa che tutti si nasce, si cresce, si diventa vecchi e si muore.

Seguito: Mi sono recato all'interno del cimitero con il pargoletto, mi sono comportato con estrema naturalezza, come se stessimo osservando fiori o rocce o qualsiasi altra cosa, gli spiegavo che Tizio era nato il giorno tale e morto il tal'altro, che voleva essere sepolto assieme alla moglie ed infatti quando lei è morta li hanno messi insieme.... cose del genere; notavamo le statue, sculture, i fiori finti, quelli veri, i lumini etc etc.... Oltre alle tombe classiche c'era anche una parte del cimitero in cui c'erano quelle fatte a cassetti dentro al muro, mi ha chiesto spiegazioni e gli ho spiegato che quello era la stessa cosa solamente disponevano le persone in modo diverso e gli ho fatto l'esempio del cassetto.....
Lì dentro non è voluto entrare ed ha motivato con la "paura degli zombi...."; non ho insistito ma ho lapidato come frottole i motivi delle sue paure.

FATTO2: Qualche giorno dopo, mentre ero tutto intento alla pulizia dentaria post-cena, mi raggiunge il pargoletto in bagno con voce tremolante e lacrima timida chiedendomi spiegazioni sulla morte, spiegandomi apertamente la sua paura, mi diceva di non volere la morte, immaginandosi lì fermo fermo senza poter fare niente..... e cose simili, molto confuse...... (un attimo prima era tranquillo in camera a giocare, non mi è sembrato che ci fosse alcun motivo scatenante, ho pensato subito alla visita al cimitero).
Ero totalmente spiazzato, non pensavo che si arrivasse a dover trattare argomenti simili a quell'età..... Io ho avuto un'educazione cattolica e non ho avuto il suo "problema", per me "si andava in cielo e bisognava essere buoni".
Fatto sta, che mi son così commosso difronte al primo problema esistenziale di mio figlio che ho cercato di tranquillizarlo balbettando che la paura della morte è una cosa naturale, ma che non ci sono motivi per preoccuparsi, ho messo qualche affermazione in fila, pur di tranquillizzarlo, alla fine, gli ho fornito un'aspettativa, prospettandogli una sorta di "liberazione dal corpo" di trasformazione, con la morte, in "tutto l'universo"....
Lui si è molto tranquillizzato in effetti, ma è rimasto convinto che se adesso non vedeva oltre il bagno in cui era, dopo morto avrebbe visto anche oltre. Non in senso metaforico, ma nel senso di come fa SuperMan....

Sono poco contento della mia reazione. Col senno di poi mi è venuto da pensare che sarebbe stato meglio non dare spiegazioni di sorta e tranquillizzare il pargoletto con l'atteggiamento più che con una qualunque garanzia di "problema risolto".

L'educazione che vorrei dargli non è ne religiosa, ne atea ne niente di niente. Vorrei solo difendere lo sviluppo del suo senso-critico, del suo buon-senso e renderlo capace di vivere nella nostra società. Vorre non dovergli mai dire questo è giusto, questo è sbagliato, questo non si fa, questo va fatto etc etc.... vorrei dargli la consapevolezza di come funziona la vita pratica, la società, come si fa a fare la tal cosa, cosa accade se si fa questo piuttosto che quello ect etc.... senza mai dover scendere nel giusto/sbagliato, diritto/dovere....
Non ci riesco, ne mi ripropongo di riuscirci ad esser così superpartes, ma vorrei tendere il più possibile a questo.

DETTO QUESTO, vorrei sapere da chi è più informato di me, cosa dicono gli edotti signori che studiano la psicologia infantile in merito al comportamento del genitore difronte ad una situazione simile.

ringrazio, riverisco e bacio le mai....

ti dico che ho lo stesso identico problema.
Mia figlia ha 6 anni e, dopo avergli parlato della vita e successiva morte ha esordito una sera parlando degli Zombi. L'ho rassicurata, sembrava aver superato il problmea.... ma non vuole piu' rimanere sola in una stanza... nemmeno se vado nella stanza di fianco a prendere da bere.... a volte si sveglia la notte in lacrime...
bluemax is offline  
Vecchio 11-06-2005, 01.08.18   #4
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Domanda: nel cimitero ti sei "comportato" con estrema naturalezza o ti sentivi veramente a tuo agio?
Non per colpevolizzare, per carità, è una cosa perfettamente normale. Ma è che i bambini si accorgono quando c'è differenza tra il nostro comportamento e quello che proviamo. E questa dissonanza crea confusione. Come dire... se è una cosa che fa così paura da dover far finta di non avere paura, allora che paura! E direi che, anche se a te può mettere disagio, è un gran bene che tuo figlio questa paura l'abbia tirata fuori.


Fragola is offline  
Vecchio 11-06-2005, 09.04.06   #5
klara
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Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
paure

Puo darsi perche' come dicono i bambini hanno delle antenne speciali per captare i nostri umori...ricordo bene che quando i miei avevano piu' o meno questa eta' avevano paura di andare a letto (zombi,extraterrestri e simili). Ma come dice la famosa Dolto il bambino che non abbia le paure notturne a questa eta' non e' normale ...sei ancora un dio nei loro occhi e la tue parole delle certezze,saprai rassicurarlo.
Ciao,Klara
klara is offline  
Vecchio 11-06-2005, 10.07.52   #6
nevealsole
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Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
Re: consiglio su educazione....

Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi

DETTO QUESTO, vorrei sapere da chi è più informato di me, cosa dicono gli edotti signori che studiano la psicologia infantile in merito al comportamento del genitore difronte ad una situazione simile.

ringrazio, riverisco e bacio le mai....

Premetto che non studio i bimbi e non ho figli... però secondo me tuo figlio per la prima volta in vita sua ha "realizzato" la propria morte.
Questo vuol dire che per la prima volta in vita sua ha percepito che ci sarà un momento in cui lui non esisterà più.
Penso sia capitato anche a te e quindi non mi dilungo: sono attimi in cui prendiamo particolare coscienza delle cose, poi passa e si manifesta solo raramente.
Probabilmente il cimitero ha stimolato questa percezione, non mi preoccuperei.

Saluti

Neve
nevealsole is offline  
Vecchio 11-06-2005, 20.31.35   #7
futuribile
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Data registrazione: 29-05-2005
Messaggi: 276
Re: consiglio su educazione....

[quote]Messaggio originale inviato da nonimportachi
[b]DATI inerenti al pargoletto e rilevanti per l'argomento:
Età 6 anni, frequnta l'ultimo di materna, si astiene dall'insegnamnto di religione ed è stato per il momento tenuto alla larga, per quanto possibile, da ogni contato con religioni, culti, fedi etc etc. Sa che tutti si nasce, si cresce, si diventa vecchi e si muore.
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In teoria è giusto non influenzare con il misticismo. Però in pratica ci sono poi problemi a scuola perchè POTREBBE venir considerato "diverso" dai suoi compagni.
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FATTO2: Qualche giorno dopo, mentre ero tutto intento alla pulizia dentaria post-cena, mi raggiunge il pargoletto in bagno con voce tremolante e lacrima timida chiedendomi spiegazioni sulla morte, spiegandomi apertamente la sua paura, mi diceva di non volere la morte, immaginandosi lì fermo fermo senza poter fare niente..... e cose simili, molto confuse...... (un attimo prima era tranquillo in camera a giocare, non mi è sembrato che ci fosse alcun motivo scatenante, ho pensato subito alla visita al cimitero).
Ero totalmente spiazzato, non pensavo che si arrivasse a dover trattare argomenti simili a quell'età..... Io ho avuto un'educazione cattolica e non ho avuto il suo "problema", per me "si andava in cielo e bisognava essere buoni".
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Ciò dimostra come tante cose in cui crediamo servono a farci accettare le cose sgradevoli e dolorose. Anche se poi scopriamo che sono false. Alcuni addirittura si raccontano "bugie" fino alla morte.
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L'educazione che vorrei dargli non è ne religiosa, ne atea ne niente di niente. Vorrei solo difendere lo sviluppo del suo senso-critico, del suo buon-senso e renderlo capace di vivere nella nostra società. Vorre non dovergli mai dire questo è giusto, questo è sbagliato, questo non si fa, questo va fatto etc etc.... vorrei dargli la consapevolezza di come funziona la vita pratica, la società, come si fa a fare la tal cosa, cosa accade se si fa questo piuttosto che quello ect etc.... senza mai dover scendere nel giusto/sbagliato, diritto/dovere....
Non ci riesco, ne mi ripropongo di riuscirci ad esser così superpartes, ma vorrei tendere il più possibile a questo.
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ti capisco: cerchi di renderlo "libero" in un mondo di superficiali e conformisti. Questo va bene. Ma x un bambino di 6 anni ci vuole un orientamento: insegnagli ciò che TU ritieni giusto non ti preoccupare se è giusto o no. Solo così potrà sviluppare senso critico x confutare da adulto gli ingannatori. Se invece non ha elementi, nozioni e guida verrà su indeciso, confuso e magari PARADOSSALMENTE crederà a chiunque gli dia false certezze e facili risposte.
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DETTO QUESTO, vorrei sapere da chi è più informato di me, cosa dicono gli edotti signori che studiano la psicologia infantile in merito al comportamento del genitore difronte ad una situazione simile.
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Gli esperti sono spesso contradditori e dannosi. Ascolta ciò che ti dice il buonsenso e la tua coscienza.
futuribile is offline  
Vecchio 13-06-2005, 11.23.36   #8
nonimportachi
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Vi ringrazio tutti per gli interventi.

Neman, non credo che sia stata l'atmosfera cupa del cimitero. Di fatto non vi era un'atmosfera "cupa", era una giornata di sole, non c'era nessuno che piangesse o pregasse, eravamo solo io e lui ed il posto era piacevole, statue e fiori, come se fossimo in un giardino ben curato. Mi sembra più verosimile quanto dice Nevealsole, che lui abbia realizzato per la prima volta la sua morte; ed in effetti, a mente fredda, mi rendo conto che si tratta di un non-problema, di qualcosa di molto naturale e scontato. Il pargoletto, non ha più menzionato la cosa ne ho visto alcun cambiamnto di sorta.

Futuribile, non saprei come parlare di misticismo a mio figlio, qualunque cosa dovessi dirgli sarebbe comunque un insegnamento, qualcosa che lui darebbe per vero perchè lo dico io e questo non è esattamente ciò che intendo per misticismo, la spiritualità che ho non è tramandabile.
Inoltre penso che i bambini vivano in una condizione di "illuminazione", di "santità" che via via si offusca col crescere, con l'imparare.

Fragola, sono certo del mio comportamento nel cimitero perchè ci ho pensato solo dopo, durante la visita, non mi è lontanamente passato per la mente che la cosa potesse turbare in qualche modo mio figlio. Mi ero addentrato da solo lì dentro e mio filio mi ha voluto seguire, a domanda rispondevo e nulla più. Il dubbio che la "visita" potesse turbare mio figlio, mi è venuto solamente dopo, al momento di uscire quando lui ha parlato di zombi. Poi si sà, posso parlarti solamente delle mie azioni consce......
Mi son sentito un po' "preda del panico" e quindi a rischio di fare qualcosa di sbagliato, quando eravamo nel bagno a parlare della cosa. Ma sembra che quel "chiarimento" l'abbia comunque tranquillizzato.

Grazie gente.
nonimportachi is offline  
Vecchio 13-06-2005, 23.03.17   #9
rodi
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Messaggi: 1,952
Provo a dire la mia anche se timidamente perchè di figli non ne ho.
Prendi in considerazione che il tuo pargolo, andando all'asilo e frequentando altri bambini, riceve informazioni ed input anche da loro e dalle maestre con le quali ha modo di relazionare in tua assenza.
Non escluderei che la giornata al cimitero con te possa essersi sommata magari a considerazioni che tuo figlio ha avuto modo di scambiare con i suoi compagni...che ne so...magari perchè ad uno di loro era morto il nonno o il vicino di casa...qualcosa...e magari le due impressioni su di lui si sono 'sommate'.
Capisco il tuo volere che lui scopra la spiritualità per come è lui e non attraverso le tue esperienze, però cercherei di mediare questo con un dialogo aperto ed 'esauriente' (per quanto possa essere esauriente il dialogo con un bambino...che quelli sanno bene come metterci in crisi e captare tutte le nostre incertezze).
Non per prevaricarlo ma per dargli tu una direzione prima che quella direzione possa esrgli data da un compagno che non ha un genitore attento come te e gliela fa arrivare distorta, o prima che la apprenda dalla tv.

Spero che qualcosa di quello che ho scritto sia comprensibile pure per gli altri e se sono baggianate...scusatemi per il fatto che, con i bambini, vado a naso vivendomi solo quelli degli altri...

rodi is offline  
Vecchio 14-06-2005, 15.17.27   #10
nonimportachi
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Messaggi: 1,010
Grazie rodi,

la tua prima considerazione è saggia. Non mi sono mai illuso di poter educare Io mio figlio. Sarà il mondo a farlo ed io sono una parte di questo mondo e posso unicamnte per la fetta i responsabilità che mi è data. Il resto sarà il mondo a dirglielo che io voglia o non voglia, che mi piaccia o meno.

Per la seconda parte, mi sarebbe proprio impossibile seguire il tuo consiglio. Non riesco a spiegare la mia religiosità nemmeno agli adulti, figuriamoci ad un bimbo....

Ciao
nonimportachi is offline  

 



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