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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 23-06-2005, 09.36.09   #1
arsenio
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ma qual'è l'amore?

Dell'amore, la cui essenza e significato sfuggono per l'indefinibilità dei sentimenti ma anche per la compresenza di affettività contrastanti, contano unicamente le prove che possono definirlo e confermarlo.
Che esiste solo nelle sue dimostrazioni è una verità spesso non riconosciuta dagl'innamorati che si esaltano dando maggior rilevo alle parole seeducenti e menzognere a cui fa piacere credere, senza preoccuparsi troppo di verificare se sono congruenti con i fatti per capire dapprincipio se si è destinati l'uno per l'altro oltrepassando le proprie visioni trasfiguranti.
Si dovrebbe essere vigili verso certi indizi che a posteriori si possono rivelare premonitori, e non troppo indulgenti se mancano inequivocabili conferme di un saldo sentimento.
Nell'ascolto terapeutico si distingue tra interpretazioni, fatti e vissuti emotivi e anche volendo applicare tale metodo al rapporto di coppia non sarebbe facile riconoscere da esperti, ma anche con intuizione, cosa sta realmente provando il sedicente amante: “Mi ami? Sì? Vorrei che tu mi dimostrassi cosa veramente provi per me. Mi ami davvero? “ E' una tipica frase che riassume l'insicurezza di ogni amato che chiede ripetute rassicurazioni.

In “Cent'anni di psicanalisi”, '05, Hillman dice che l'amore non reca alcuna salvezza perchè fa esporre la nostra vulnerabilità riguardo a bisogni che nessuno potrà mai soddisfare. Se “amare significa non dire mai mi dispiace” come avvertiva una frase di “Love'story”, romanzo e film di successo, credo che molti amori non reggano a tale prova nemmeno al loro inizio. Un giorno mi si chiese cosa fosse l'amore e risposi che secondo me consisteva in sincere indiponibilità e insincere disponibilità.
Secondo Hillman gli unici amori che non sbiadiscono sono quelli già finiti che pure sopravvivono nelle evocazioni della memoria. Aggiungerei quelli vivi nel rimpianto inespressi e mai cominciati per imperscrutabili ragioni o per non percepiti segni di un troppo velato gioco seduttivo. Ancora forse quelli effimeri che non hanno avuto modo di logorarsi come nell'altro romanzo e film quasi riuscito “I ponti di Madison county”. Una passione che esplode nell'arco di soli quattro giorni. Eppure fu vero amore perchè la durata e l'intensità non sono mai correlate.
Si sa da sempre che sono gli amori assenti, irragiungibili, immaginati quelli veri e perturbanti, ma gli altri? Si possono sempre perfezionare i nostri strumenti predittivi senza alcuna garanzia nel corso del tempo anche perchè, appunto, poi si diventa più abili e sensibili nel percepire e interpretare certi anche sfumati segnali negativi.

Ma qual'è l'amore?
arsenio is offline  
Vecchio 23-06-2005, 10.34.50   #2
nevealsole
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Bellissimo il tuo post Arsenio,
al solito stavo pensando a qualcosa di simile in questi giorni.

Qualche sera fa al cinema ho visto il film "le pagine della nostra vita" (mi pare il titolo fosse questo).
Una storia d'amore un po' da romanzo rosa dove però (udite, udite) per la prima volta ho cominciato a cogliere le incongruenze (che sia in corso una crescita emotiva?)

Sorvolando sul fatto che le persone che raccontano sono anziane e quindi sono state insieme tutta la vita, il film racconta la nascita di questo amore, un'estate da adolescenti e poi la separazione e il ritrovamento dopo quasi dieci anni.

Il particolare che mi ha colpito però è che lei, negli anni in cui sono stati separati, si è innamorata di un altro ed ha accettato di sposarlo. Improvvisamente mentre prova il vestito del matrimonio vede la foto del suo primo amore e capisce che era lui il vero amore, lo torna a cercare e decide di rimanere con lui.

In questi giorni non riesco ad esprimermi bene, comunque quello che cerco di dire è: non sarà l'ora di finirla di considerare il "vero amore" uno con cui abbiamo passato l'estate da adolescenti?
Voglio dire questa praticamente butta all'aria un matrimonio perché rivede l'ex: ma allora che ti sposavi a fare se avevi tutti questi dubbi?
Oltretutto questa visione delle cose non vedo come trovi riscontro nel reale, infatti non lo trova.

Si sottovaluta l'importanza che ha la costruzione dell'amore, il metterci energia...
Insomma Arsenio, non ti so rispondere adesso... qual'è l'amore? Che bel dilemma...
Però intanto ci penso...

Ciao
Neve
nevealsole is offline  
Vecchio 23-06-2005, 11.23.57   #3
rodi
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Messaggio originale inviato da nevealsole
...
In questi giorni non riesco ad esprimermi bene, comunque quello che cerco di dire è: non sarà l'ora di finirla di considerare il "vero amore" uno con cui abbiamo passato l'estate da adolescenti?
Voglio dire questa praticamente butta all'aria un matrimonio perché rivede l'ex: ma allora che ti sposavi a fare se avevi tutti questi dubbi?
Oltretutto questa visione delle cose non vedo come trovi riscontro nel reale, infatti non lo trova.

Si sottovaluta l'importanza che ha la costruzione dell'amore, il metterci energia...
Insomma Arsenio, non ti so rispondere adesso... qual'è l'amore? Che bel dilemma...
Però intanto ci penso...

Ciao
Neve [/b]

E meno male che ritieni di non esprimerti bene!
Si forse è ora di smettere di considerare come vero amore solo quello che non viviamo pienamente, quello che fa parte di un ricordo e si può idealizzare...quello che è 'perfetto' perchè non è mai veramente sceso in campo con la realtà, quello che teniamo in un cassetto del cuore e che tiriamo fuori quando decidiamo noi, con le modalità che decidiamo noi...
e che non entra in relazione con i ritmi dell'altro, di quello che dovrebbe essere l'oggetto di questo grande amore.

Bel dilemma...
rodi is offline  
Vecchio 23-06-2005, 12.55.03   #4
sergio
yoga non si fa, yoga si è
 
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autolimitandoci ad amare

autolimitandoci ad amare ci si ritrova a guardare come "perse" certe occasioni e situazioni...

così è per molti, mi pare anche solo leggendo i vari post...

però


però mi pare che l'Amore sia qualcosa di ben più complesso che una bella estate in cui si avverte il cuore impazzire e oltre...

l'Amore è un incontro che include una consapevolezza maggiore, che va oltre il corpo fisico, oltre tutto...

è un ritrovarsi, è uno scoprire un'armonia, è un sè altro diverso da noi che ci arricchisce perchè ci fa tirare fuori il meglio di noi, mi pare...

e di qui la "promessa" che non necessariamente è il matrimonio, ovvio...
la promessa di vedere nell'altro il RIASSUNTO dell'Essenza: l'Amato è il tutto, tanto che ci si sente vuoti in sua assenza (non solo fisica, ovviamente....)...

poi dipingiamo il tutto con i "bei tempi andati" e via di seguito... (sminuendo la verità...)

dimenticandoci che l'Amore è stata fondamentalmente una Luce che ci ha ricordato che anche noi siamo Luce....

non credo ai ritorni di fiamma, solo perchè mi paiono vani tentativi di fare rivivere il passato negando l'evidenza che NULLA può essere come è stata...;
grazie a Dio siamo in etrno mutamento, non accettarlo è alla base di tanta nevrosi odierna.....


ciao,


s
sergio is offline  
Vecchio 23-06-2005, 18.50.24   #5
nevealsole
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E meno male che ritieni di non esprimerti bene!





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Messaggio originale inviato da sergio
e di qui la "promessa" che non necessariamente è il matrimonio, ovvio...
la promessa di vedere nell'altro il RIASSUNTO dell'Essenza: l'Amato è il tutto, tanto che ci si sente vuoti in sua assenza (non solo fisica, ovviamente....)...
[/b]

in realtà non ho capito la tua posizione: l'amore deve essere totalizzante per te ovvero no? E il continuo divenire pregiudica la possibile promessa (con o senza matrimonio)?

Ciao
Neve
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Vecchio 23-06-2005, 23.51.44   #6
Fragola
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Si sottovaluta l'importanza che ha la costruzione dell'amore, il metterci energia...

Oh Yesssssssssss!!!!!!!!! L'amore si costruisce. Quell'altra cosa è essere innamorati dell'amore, non amare una persona!

L'amore è come la rosa del piccolo principe, speciale per il tempo che gli ha dedicato e non perchè è bella e profumata. L'amore ha gli afidi e gli ingialliscono le fogie. Come alle mie rose, con questo caldo. E allora ci si prende cura di lui e la relazione butta fuori un altro splendido bocciolo. Proprio come le mie rose L'amore senza l'altro, quello del ricordo o quello della proiezione, è più luccicante ma un bel po' narcisistico

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Vecchio 24-06-2005, 00.09.24   #7
futuribile
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Scusate. Scrivete cose bellissime. Ma vorrei fare la voce fuori dal coro.

Credo nell'Amore. Molto. Ma il miglior modo x allontanarsi dalla definizione di "Amore" è idealizzarlo. Renderlo astratto.

L'Amore è quotidiano, sono le piccole cose di ogni giorno, non lo scalare le montagne.....

Molti confondono l'amore con la possessività, la dipendenza, il bisogno, la solitudine colmata.

Quello è un finto amore. Destinato a crollare come un castello di carte.

L'amore è sentire che l'altro è importante, una parte di te, non x quello che ti dà ma x lo stesso sentimento che prova x te.
Perchè ne senti la mancanza, ma non hai bisogno di pregarlo.....lui/lei è pronto a cooperare.

Perchè non dite nel rapporto che avete ora, in quali cose quotidiane vedete l'amore?
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Vecchio 24-06-2005, 10.17.04   #8
nevealsole
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L'amore è come la rosa del piccolo principe, speciale per il tempo che gli ha dedicato e non perchè è bella e profumata. L'amore ha gli afidi e gli ingialliscono le fogie. Come alle mie rose, con questo caldo. E allora ci si prende cura di lui e la relazione butta fuori un altro splendido bocciolo. Proprio come le mie rose

... anche a me è sempre piaciuto tanto quel passo, e la vedo nello stesso modo.
Sorge però un problema... le piante appena mi vedono seccano all'istante... e le rose sono tra le più difficili da far sbocciare: faccio un corso di botanica?

(non è una metafora, è proprio riferito al giardinaggio povera me...)

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L'Amore è quotidiano, sono le piccole cose di ogni giorno, non lo scalare le montagne.....

...Perchè ne senti la mancanza, ma non hai bisogno di pregarlo.....lui/lei è pronto a cooperare.



Anche per me è così, penso che stiamo dicendo un po' tutti la stessa cosa, no?



Neve
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Vecchio 24-06-2005, 22.22.49   #9
Fragola
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Sotto la neve pane

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... anche a me è sempre piaciuto tanto quel passo, e la vedo nello stesso modo.
Sorge però un problema... le piante appena mi vedono seccano all'istante... e le rose sono tra le più difficili da far sbocciare: faccio un corso di botanica?

(non è una metafora, è proprio riferito al giardinaggio povera me...)

Sai, succedeva anche a me. Dicevo sempre che non tenevo piante perchè non miagolano quando hanno sete. Ma il fatto era che ero troppo distratta dai miei problemi per prendermente davvero cura e che non le amavo! Amavo le piante fuori, non quelle che piantavo sul mio balcone per me La cura delle piante, il cercare di capire le loro specifiche necessità, è una metafora della cura delle relazioni ma anche una grande scuola! Perchè loro non ti dicono niente, nemmeno miagolano, devi capire tu di cosa hanno bisogno. Devi imparare a conoscerle.

Non ricordo più se a dirlo erano gli indiani d'america o gli aborigeni, ma il concetto era che in ogni età della vita si sviluppa una capacità e se non la si sviluppa non "maturi" quanto la nostra età vorrebbe. E ad una certa età una donna deve sviluppare la capacità di "far crescre". Le piante, i figli, le relazioni.
Sotto la neve, pane, Neve! Prova. Prendi una pianta facile e prova, ostinatamente, a prendertene cura. Quest'anno ho messo sul mio balcone delle rose. Prendono facilmente i parassiti, le rose. Bisogna curarle ogni giorno. E il mio balcone è troppo caldo per loro ma non ne ho un altro , però nonostante tutto, adesso fioriscono.
Fragola is offline  
Vecchio 25-06-2005, 09.21.55   #10
arsenio
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nevealsole

Carissima nevealsole ho molto piacere di ritrovarti vitale partecipante che si esprime benissimo

Il primo amore, classico topos sentimen
tale, è tra le motivazioni all'origine dell'attrazione per qualcuno che lo evoca, a tal punto che a volte si rincorre questo ideale in tutti gli amori che s'incontreranno. Può diventare un'ossessione che accompagna per tutta la vita come nel romanzo di eco “La misteriosa fiamma della regina Loana”. Se quell'amore fu appena nascente è il mito romantico di un'occasione perduta che non si colse, ma il rischio è che si tramuti in un illogico tormento contrafattuale per cui s'immagina un percorso più felice che avrebbe seguito la propria vita se si avesse sposato quella persona. Anch'io ho rimpianto a lungo una quasi bambina della mia adolescenza persa di vista per colpa mia fino all'idea assurda di volerla cercare dopo decenni quando si sa che l'incontro per intuibili ragioni delude quasi sempre.

Ho spostato il punto di vista da “cos'è l'amore” a “qual'è l'amore”ma la domanda non è meno difficile anche perchè presuppone quella più cruciale”cosa saresti disposto a fare per amore?” Nel senso di rendere felice l'altro. Chi si occupa di problemi affettivi per tali casi dovrebbe dedicarsi di più all'analisi delle fictions, specialmemnte dei film, dove c'è anche un processo identificatorio.
Voglio ricordare lo splendido “Milion dollar Baby”. E' amore tra il vecchio allenatore e l'aspirante campionessa che a un certo punto ne compensa la figlia scomparsa dalla sua vita, e dal suo sguardo s'intuisce che sarebbe disposto per lei a fare qualsiasi cosa.
Ci sono film di amori estremi entrati nella storia del cinema come “Le onde del destino” dove una moglie accontenta il marito rimasto invalido che arriva a chiederle di andare con sconosciuti per poi farsi raccontare le sue esperienze amorose.
Ricordo ancora due tra i miei film cult, ma in qusto caso il sacrificio non torna a vantaggio di chi pure si ama. “Un cuore in inverno” dove il protagonista rinuncia al grande amore che finalmente arriva per timore di essere ferito nella sua vulnerabilità di uomo estraniatosi dalla vita.
“Il marito della parrucchiera”: quando la passione totalmente appagante che li rendeva felici si attenua in un sentimento più tiepido lei non riesce al tollerare questo cambiamento.

arsenio is offline  

 



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