Mi è capitato di recente di incontrare una persona con gravi difficoltà, se vogliamo caratteristico rispetto ad altre persone nella sua stessa condizione ...
questa persona viene da un esperienza di tossicodipendenza, ne è uscito qualche anno fa, teorciamente in due anni non ha mai sgarrato una volta è quasi ricaduto in una vita normale ora lavora e a volte ha qualche amico che ogni tanto lo tira fuori di casa .. ma ha una grossa peculiarità nonostante abbia la capacità di leggere e prima del suo problema era capace di farlo ... ora spesso d'avanti ad un foglio lascia il bianco più assoluto ... non disegna ne tanto meno scrive ... se gli si chiede come mai non disegni ne scriva la risposta è quasi sempre la stessa " non ho in mente nulla, non ho nulla da scrivere..." o risposte molto simili...
Voi cosa ne pensate???
Sicuramente delle teorie interessanti su questo aargomento ce ne sono .... ma però è da capire come mai non abbia altri sintomi ....

Ci dai troppe poche informazioni perchè si possa capire il motivo di quel suo silenzio. Poche anche su perchè mai dovrebbe scrivere o disegnare qualcosa su quel foglio. In che contesto? Terapeutico? Come gli viene proposto e da chi? Insomma, un silenzio (verbale o scritto) in terapia va guardato attraverso il rapporto terapeutico. E questo da qui non si può fare.
Si chiama supervisione, no?

Poca fiducia in se stesso? Poca sicurezza in quello che dice o ha da scrivere? Paranoia di dire qualcosa di sbagliato? O forse ne ha passate talmente tante che tutto il resto ora sembra banalità?

O forse si sente vuoto come il foglio, privo di amore, non ha più la sua eroina che lo riempie.

In effetti hai ragione .... la cosa non riguarda a dire il vero neppure me ....la situazione strana che ne veniva fuori e la particolarità mi ha spinto a scrivere di questo caso ...
in pratica la persona sopracitata è uscita dalla droga dopo un anno e qualche mese di comunità, aveva avuto problemi seri quasi arrivando a morire per un overdose .. ma come si era scatenato tutto viene riassorbito con una certa fretta, la persona in questione ha diversi problemi in modo particolare con la ripresa del lavoro ma tutto viene risolto in fretta ... non sembrano esserci conseguenze fino a quando questo ragazzo deve compilare una scheda con domande abbastanza generali, ovvero fincche deve rispondere scrivendoa domande ben precise come come ti chiami, quando sei nato che cosa hai fatto ieri riesce a compilare bene il foglio ma quando si trova ad una domanda generica tipo come ti sei trovato in questo mese con i tuoi compagni allora si presentono risposte brevi e ancora peggio se la domanda chiede dimmi il primo pensiero che ti viene inmente ...
insomma oggi come oggi quando deve scrivere qualsiasi cosa che non gli viene espressamente richiesto con fine precisione non riesce a scrivere ne a disegnare nulla ...
ovviamente per il caso ci vorebbero dati ben più precisi ma non ne dispongo ora...

Capisco benissimo perchè ti ha incuriosito. Tutto che si risolve troppo in fretta a discapito della totale capacità di essere incontatto con se stessi, della incapacità di fare qualsiasi cosa che non sia aderire totalmente alle norme.
Molto triste e purtroppo, temo, pericoloso.

è si la cosa ha dimostrato che le cose non sono così semplici come sembrano ....
hai proprio centrato il punto .....

6 troppo vago...vorrei capire, stai parlando di tuo figlio ?? gli stai facendo dei test psicologici ??no xche se a me mio padre mi dicesse : fai un disegno o scrivi delle frasi su di un foglio bianco, penso che anche io non scriverei e non disegnerei niente, ma non significa CERTO che io sia una persona vuota, poi che etichetta stupida, penso che nessuno sia vuoto, semplicemente cé chi é + aperto e chi + chiuso e riservato