Autore: Chimera
Secondo me il problema va un po oltre la mera privazione di un oggetto tangibile che può avere un valore economico ed affettivo.
Una cosa del genere da un profondo senso di insicurezza.
A me è successa la stessa cosa... non alle elementari ma al Università tra persone adulte.
Più volte nel mio dipratimento sono spariti oggetti di cancelleria, cd vergini una volta pure una penna USB.
Il nostro dipartimento e trafficato ma da persone conosciute, se entra uno sconociuto ci si accorge.
Quindi chiuque sia il ladro è uno del dipartimento.
Una persona che ci sta accanto a lezione, alle feste, a pranzo in mensa.
Una prrsona che mente si nasconde e fa finta di indignarsi come tutti.
Una persona che per profitto proprio reputa giusto danneggiare un altro.
Questo da disagio a persone adulte. Figuramoci ad un bambino.
Il bambino sa solo di non essere al sicuro, sa che la a scuola c'è qualcuno pronto a fargli del male per ottenere quello che vuole. La a scuola c'è l'uomo nero... che non è un mostro grosso e scuro che esce dal armadio... ma probabilmente è un bambino come lui.
E la cosa peggiore... e che spesso la fa franca, e tornerà a farlo. Quindi il capire e lasciar fare come se fosse una cosa normale non credo sia giusto. I bambini dovrebbero capire che la cosa è sbagliata altrimenti coninueranno.
I furti da "ribelione" degli adolescenti nei laboratori, contro le istituzioni e le regole, sono un problema diverso e molto più fisiologico.
Il furto come metodo per ottene qualcosa che si desidera portandolo via ad un amico... è molto molto peggio.