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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 10-04-2007, 12.01.31   #1
hetman
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Scismi ed Eresie Cristiane

LE ERESIE

Nei primi secoli dopo Cristo iniziarono dispute dottrinali che diedero luogo alle prime eresie.
Gli elementi della dottrina oggetto di diverse formulazioni furono, volta a volta, la Trinità, la natura del Cristo, la natura di Maria (se madre di Dio o di Cristo), il peccato originale, il rapporto fra politica e religione, la conoscenza di Dio.

Ecco in breve alcune fra le principali eresie:

Manicheismo

Religione fondata da Mani (Babilonia, 216-277 d.C.) che, in seguito a certe visioni, si considerò oggetto di una missione profetica e successore di Buddha, Zoroastro e Cristo. La sua dottrina includeva elementi dello zoroastrismo, del buddhismo e del cristianesimo e si imperniava sulla lotta cosmica ed eterna fra le forze del bene e del male, fra le tenebre e la luce, fra lo spirito e la materia. La religione di Mani fu a lungo perseguitata.

Arianesimo

Movimento fondato dal prete alessandrino Ario (280-336 d.C.) secondo il quale Cristo aveva solo la natura umana ed era figlio di Dio come tutti gli uomini lo sono. La sua natura, secondo Ario, era quindi ben diversa da quella del Padre. Sino al VII secolo.

Nestorianesimo

Fondato da Nestore (381-451 d.C.), prima monaco di Antiochia e poi Patriarca di Costantinopoli.
Nestore asseriva che Maria non poteva considerarsi Madre di Dio, ma solo madre di Cristo. Questo movimento ebbe un certo seguito in Oriente, Persia, Siria e Irak.

Monofisismo

Movimento eretico sorto a Costantinopoli nel IV secolo d.C. ad opera del sacerdote Eutiche (378-454 d.C.), poi diffusosi in Egitto, e di qui, al sud in Abissinia e al nord in Armenia.
Questa dottrina ammette in Cristo solo la natura divina che avrebbe inglobato l’umana al momento dell’incarnazione.
I suoi seguaci hanno assunto il nome di «copti» (copto = egiziano).

Pelagianesimo

Fondato dal monaco bretone Pelagio (354-427 d.C.) che negava la validità della dottrina del peccato originale.

Donatismo

Da Donato, vescovo di Cartagine, città dell’Africa settentrionale (IV secolo d.C.).
Egli affermava la necessità di una netta separazione fra politica e religione, fra Stato e Chiesa e minacciava di espellere dalla Chiesa i sacerdoti che si intromettevano in questioni attinenti alla politica o allo Stato.

Gnosticismo

Privilegia la conoscenza del divino tramite pratiche mistiche e ascetiche che indussero talvolta i credenti a considerare nulle le leggi morali e religiose.
Agostino lottò con energia contro questo movimento.


LE VARIE CONFESSIONI CRISTIANE

Poiché il campo è molto vasto mi limiterò a ricordare alcune fra le più note e importanti.
Come classificazione di base abbiamo cattolici, protestanti e ortodossi.
I protestanti comprendono fra gli altri luterani e calvinisti, anglicani, valdesi e altri gruppi fra cui metodisti, battisti, avventisti, pentecostali e quaccheri.

La riforma protestante

Ebbe inizio nel XVI secolo d.C. (i valdesi nel XII secolo ne possono essere considerati i precursori) per opera di Martin Lutero (1483-1546), monaco agostiniano, di nazionalità tedesca; Huldrych Zwingli, (1484-1531) cittadino svizzero, studente all’università di Basilea e successivamente cappellano militare delle truppe svizzere; Giovanni Calvino (1509-1564) nato in Francia, laureato in legge all’università di Parigi, espulso dalla Francia ed emigrato in
Svizzera.
Mi limiterò ad alcuni cenni su Lutero, principale esponente della Riforma. Egli prese spunto dalla vendita delle indulgenze, promossa da papa Giulio II, per iniziare la sua rivolta.
La sua protesta metteva in discussione alcuni dei punti essenziali della dottrina cattolica come la superiorità del clero sui laici, la pretesa della Chiesa di essere l’unica interprete della Scrittura, l’assoluta superiorità gerarchica del Papa, i sacramenti e il loro ruolo di unici dispensatori di grazia (Lutero rifiuta infatti cinque dei sette sacramenti e accetta solo il Battesimo e l’Eucarestia, cioè i due sacramenti biblici) la salvezza come frutto di opere e fede, il culto dei santi, delle immagini e la presenza nelle chiese di statue.
Papa Leone invitò Lutero a ritrattare e, al suo rifiuto, lo scomunicò. Lutero bruciò in pubblico la bolla papale di scomunica e invitò nobili e principi tedeschi ad ergersi in sua difesa e a fondare una nuova Chiesa Nazionale. L’invito fu accolto e nel 1529 venne presentata una protesta ufficiale alla Dieta di Germania.
Da questo atto di protesta sorse la denominazione di «protestanti».

Gli anglicani

La separazione dalla Chiesa di Roma non avvenne a causa di una diversa interpretazione della Scrittura, ma per motivi persanali di ragion di Stato: Enrico VIII (1509-1547) voleva divorziare dalla vedova del fratello, Caterina d’Aragona, che non gli aveva dato figli maschi, per sposare l’amante Anna Bolena. Avendo il papa rifiutato di concedergli il divorzio, Enrico VIII si fece attribuire dalla Camera dei Lord il titolo di capo della Chiesa d’Inghilterra e il papa lo scomunicò.
Enrico VIII, per rappresaglia, confiscò i beni della Chiesa e sciolse i monasteri.
Dal 1534 la Chiesa Anglicana in Inghilterra è chiesa di Stato; il suo capo è il re o la regina e il primate è l’arcivescovo di Canterbury.
La confessione anglicana è una combinazione di elementi luterani, calvinisti e cattolici.

I valdesi

Il fondatore di questo movimento religioso, che nel 1532 aderì alla riforma protestante, fu Pietro Valdo (1140/46-1217) un mercante di Lione (Francia) che, dopo una crisi spirituale, donò tutto quello che aveva ai poveri e si dette alla predicazione evangelica.
La sua dottrina differiva però in modo evidente dalla cattolica.
Valdo escludeva l’attributo sacerdotale di mediatore tra Dio e l’uomo, il culto rivolto a Maria e ai Santi e accettava solo due dei sette sacramenti cattolici: il Battesimo (per aspersione) e l’Eucarestia (solo con pane e vino).
Proponeva un culto molto semplice, fatto solo di preghiere, canti e editazione, con lettura della Scrittura e predica, ammettendo come unica preghiera il Padre Nostro.
I valdesi furono bollati dalla Chiesa come eretici e per secoli subirono dure e crudeli persecuzioni, sia nelle valli del Piemonte, sia in Calabria.
Nel luglio 1984 ottennero dallo Stato italiano riconoscimento ufficiale.

I metodisti

Movimento di risveglio evangelico sorto in seno all’anglicanesimo nel 1739.
Le loro pratiche di culto sono estremamente semplici, con abolizione di ogni simbolo religioso. Sono presenti particolarmente negli Stati Uniti.

I battisti

Il movimento sorse nel mondo anglosassone nel secolo XVIII. Sono chiamati battisti per l’estrema importanza che conferiscono al battesimo, praticato solo agli adulti, con un cerimonia suggestiva nel corso della quale i battezzanti, vestiti di bianco, sono immersi dal Pastore in una vasca d’acqua.
Si trovano per la maggior parte negli Stati Uniti; secondo alcuni due terzi dei negri americani sarebbero battisti.

Gli avventisti

Il movimento è sorto negli Stati Uniti ad opera di alcuni pastori protestanti battisti che, studiando la profezia di Daniele, convennero che il secondo avvento di Cristo si sarebbe verificato fra il 1843 e il 1844.
Poiché il Cristo non è stato visto scendere fisicamente dal cielo, come affermavano le profezie, sostengono che l’avvento si è verificato, ma che il Cristo si è fermato in cielo, da dove guida il rinnovamento spirituale dell’umanità.

I pentecostali

Il movimento che prende spunto dalla discesa dello Spirito Santo avvenuto durante la prima Pentecoste è sorto contemporaneamente in vari paesi occidentali. Nel 1904-1908 anche in Italia conta numerosi fedeli.
Pregano levando le braccia al cielo con gli occhi chiusi ripetendo la formula «Spirito di Dio scendi su di noi, plasmaci, riempici, usaci».
Attendono anch’essi il secondo avvento di Cristo, pur senza fissare date.

I quaccheri

La loro denominazione ufficiale è «Società degli Amici».
Il movimento sorse in Inghilterra alcuni secoli fa. Attribuiscono poca importanza alle forme di culto. Il loro stile di vita si ispira al Sermone sul Monte del Vangelo.

Gli ortodossi

Ne fanno parte le Chiese Orientali fra cui la Chiesa Russa che è la più importante, e le Chiese Rumena, Bulgara e Greca.
Il termine ortodosso significa «di retta fede». La definizione ufficiale delle chiese ortodosse è «Chiesa d’Oriente che raccoglie tutti i credenti di retta fede».
Vi sono moltissimi patriarchi ma solo quello di Costantinopoli ha il titolo di «Patriarca Ecumenico».
Gli si attribuisce un rango spirituale generale di guida.
Caratteristica comune delle Chiese ortodosse è il riconoscimento dei primi tre Concilii: quello di Nicea (325), di Efeso (431) e di Calcedonia (451).
La rottura con la Chiesa di Roma avvenne nel 1054 in seguito a una bolla papale che scomunicava il patriarca di Costantinopoli. Le traversie e le intolleranze reciproche fra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli, che portarono alla definitiva rottura, avevano però avuto inizio vari secoli prima e sono intrecciate con le varie vicende politiche legate agli imperi di Occidente e di Oriente.
Oggi gli ortodossi non riconoscono al papa il primato dì giurisdizione, ma gli attribuiscono quello d’onore (non di fatto).
Il culto presso gli ortodossi ha grande rilievo e hanno primaria importanza il canto e la venerazione delle icone; le statue sono però vietate.

nota: ESTRAPOLAZIONI E RICERCHE NEL WEB IN MOLTI SITI TRA CUI WIKIPEDIA.

Tutti Cristiani? Da parte mia "NO COMMENT".

Come Richiesto:

1 - http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Religioni
2 - http://www.augustorobiati.it/libri.htm

Ultima modifica di hetman : 11-04-2007 alle ore 10.11.08. Motivo: Errore di battitura
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Vecchio 10-04-2007, 16.29.55   #2
Lucio P.
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Riferimento: Scismi ed Eresie Cristiane

Torino, 10/04/07

Ciao Pietro, nemmeno io faccio commenti a quanto segue.


I MOVIMENTI SCISMATICI

I Baha'i fanno parte dei movimenti scismatici dell'Islam. Quelli che seguono vengono considerati sètte eretiche dalla religione islamica in quanto hanno stravolto gli insegnamenti del Corano:


Balikiti

Sono i seguaci di Balik Abdallah al Firuz, un mullah Sciita proveniente dalle terre a nord ovest di al Haz che predica contro l'uso della magia. Egli sostiene che tutti i maghi devono essere uccisi. Balik ha dichiarato una Guerra Santa contro coloro che praticano la magia, ovunque si trovino. I Mussulmani che rimangono uccisi nel tentativo di assassinare un mago sono considerati come martiri. Per tutti i territori a nord e a ovest di al Haz gli stregoni sono caduti preda di bande di Balikiti. Lo stesso Balik è stato condannato, anche se a malincuore, dai mullah Sciiti. I Balikiti sono stati colpiti anche ad al Wazif dove, se catturati, sono pubblicamente torturati a morte. I maghi nei paesi islamici hanno iniziato a pagare guardie del corpo, sospettando che i balikiti si nascondano nell'ombra.


Drusi

al Hakim, sesto califfo fatimida, fortemente influenzato dalla Shi'a estrema, giunse a proclamarsi incarnazione della divinità. Dopo la sua misteriosa scomparsa, nel 1021, venne creata in Egitto una nuova setta, quella degli hachimiti o drusi, dal nome del suo capo Muhammad Darazi. La setta, diretta in seguito da Hamza Ibn ali, proclamò al Hakim manifestazione dell'intelletto universale e, secondo l'archetipo del messianesimo avventista sciita, ne attende il ritorno in qualità di Mahdi.
Dall'Egitto, la comunità drusa si spostò verso la Siria, il Libano (ove conta circa 400.000 adepti) ed Israele (circa 7.000 elementi).


Yazidi

La setta degli Yazidi deriva il proprio nome da Yazid, assassino dell'Imam Husain, figlio di ali. Nei rituali, sono presenti elementi propri della tradizione cristiana, ebraica, manichea ed islamica (vengono contemporaneamente praticati il battesimo, la circoncisione ed il digiuno musulmano).
La comunità yazida è composta da circa centomila elementi, che abitano nel Kurdistan e nella regione caucasica.


Ibaditi

Partigiani di Abdallan Ibn al Ibadi, presunto fondatore della setta verso la fine del VII secolo, gli Ibaditi sono attualmente i soli superstiti dello kharigismo nella sua versione moderata: non considerano i non Kharigiti degli empi e si rifiutano di uccidere gli apostati e le loro famiglie.


Kharijiti

I Kharigiti (uscenti), in origine partigiani di ali, lo abbandonarono allorché egli, in occasione della battaglia di Siffin (giugno 657), accettò una procedura di arbitrato con il contendente omeyade Mo'wiya. Essi si rifiutarono di accettare che la nomina del califfo potesse essere sottoposta alla valutazione di un uomo, poiché ritenevano che tale decisione dovesse essere presa dall'insieme della comunità.
La setta difendeva il principio secondo il quale ogni musulmano poteva essere eletto califfo senza preclusioni di tipo razziale o di ascendenza familiare o tribale. Il solo requisito richiesto era quello dell'adesione al loro culto.
I Kharijiti ritengono che la jihad sia il sesto Pilastro dell'Islam, importante quanto il pellegrinaggio. Pertanto considerano se stessi Mussulmani migliori dei loro più miti correligionari, e ciò li rende impopolari in molte situazioni. In ogni caso il Califfo li lascia fare, dal momento che sono ottime guardie confinarie. I loro occasionali sconfinamenti nel territorio di Megalos hanno poche conseguenze senza il supporto dell'esercito del Califfo, ma forniscono a quest'ultimo utili informazioni. I Kharijiti preferiscono non ricevere ordini da chi non è totalmente devoto alla jihad.


Mutaziliti

Seguaci di un indirizzo o sistema di teologia musulmana. L'origine del movimento va ricercata nelle lotte politiche dell' inizio dell' VIII sec. d. C., quando un gruppo di uomini pii assunse un atteggiamento di 'neutralità' (questo è il significato della denominazione) tra i ribelli Kharigiti che giudicavano 'infedele' il peccatore musulmano, e la maggioranza che gli attribuiva ancora la qualità di credente: i Mutaziliti affermavano che la posizione del peccatore era 'intermedia' fra quei due opposti. Col declinare delle lotte civili, il partito Mutazilita perdette il suo originario contenuto politico, e si trasformò in scuola teologica. Le principali dottrine furono: affermazione del libero arbitrio, eternità delle pene infernali per chi è reo di gravi peccati, anche se musulmani; negazione di Dio anche nella vita futura. Dopo aver trovato adesioni tra alcuni califfi Abbasidi nel IX sec, il Mutazilismo decadde nel XIII sec, dopo aver trasmesso parte del proprio dogma nella religione degli Sciiti e degli Ibaditi.


Wahabiti

Movimento dell'Islam fondato nel XVIII secolo da Mohammad ibn Abd al-Wahab che si proponeva di riportare l'Islam alla purezza originaria. Esso si richiama agli insegnamenti di Ibn Hanbal e di Ibn Tayuiya.
al Wahab convertì alla sua dottrina un capo politico, Muhammad Ibn Sa'Ud, il cui figlio, 'Abd El-'Aziz, fu il fondatore del primo impero wahabita.
Il wahabismo non è dunque una setta, ma un movimento fondamentalista caratterizzato da un grande rigorismo morale. La dinastia dei Sa'Ud governa l'Arabia Saudita dal 1932. Nel regno saudita, l'hanbalismo è la scuola giuridica ufficiale.
Gli Wahabiti sottolineano più delle altre correnti la necessità della Jihad. Per gli wahabiti le uniche regole per una vita religiosa sono contenute nel Corano e nella Sunnah. Ogni altra regola non è valida.


Hashemiti

Sono i discendenti diretti del Profeta Maometto e i guardiani dei luoghi santi. L'attuale re di Giordania Abdallah II è il quarantaduesimo erede di Maometto. Gli hashemiti sono stati scacciati dall'Arabia dai wahabiti, sostenuti dagli inglesi.
Secondo alcuni il re hashemita avrebbe pieno titolo a rivendicare il titolo di guardiano della Mecca. A distanza di quattro secoli il confronto continua.


Assassini

La setta fu fondata nel 1090, al momento del massimo imperversare del Banestorm. Alcuni membri furono trasportati a Yrth insieme ad altri Mussulmani e portarono con sé le loro credenze e la loro organizzazione. Seguendo l'esempio del loro fondatore terrestre, costruirono una fortezza sulla vetta delle montagne nell'occidente di al Haz e la chiamarono al Amut, cioè Nido dell'Aquila. Là risiede il capo della setta, noto ai profani col nome di Veglio della Montagna, da cui invia i suoi seguaci a compiere missioni di terrore.
Gli Assassini prendono nome dalla parola Hashishin, cioè "consumatori di hashish" (la droga di Yrth che porta questo nome è diversa da quella della Terra, ma produce gli stessi effetti). Il loro fine ultimo è da sempre quello di diffondere la loro concezione dell'Islam su tutta la faccia di Yrth. Tuttavia il primo passo consiste nel far cadere tutti i governi islamici ortodossi. I principali metodi adottati sono l'assassinio in pubblico e l'intrigo politico. Praticamente ogni città nei territori Islamici ospita membri del culto degli Assassini.
La setta pratica una versione misticheggiante dell'Islam, che non rispetta le normali preghiere e la pratica del digiuno. Gli Assassini ritengono che esistano nove livelli di sviluppo spirituale e che solo quando tutti i fedeli avranno raggiunto il nono, ci sarà l'avvento del Mahdi. Credono inoltre che l'adorazione della Roccia a Geb'al Din sia un sacrilegio. Gli agenti degli Assassini sono chiamati fedayn, e ricevono un eccezionale addestramento nella loro arte. Sono maestri nel travestirsi piuttosto che nel muoversi furtivamente, dal momento che i loro omicidi vengono sempre commessi in pubblico. Ciò serve a dimostrare che i nemici della setta vengono sempre puniti e a garantire il martirio dell'assassino, che viene quasi sempre linciato. I fedayn amano colpire durante la preghiera del venerdì nella moschea, dove possono contare su un vasto pubblico e sulla possibilità di avvicinarsi facilmente alla vittima.


segue (seconda e ultima)
Lucio P. is offline  
Vecchio 10-04-2007, 16.31.38   #3
Lucio P.
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Riferimento: Scismi ed Eresie Cristiane

Torino, 10/04/07 (seconda ed ultima)


Zayditi

Zayditi, drusi e alawiti non sono più considerati musulmani dagli ortodossi. Partigiani di Zayn Ibn Li (ali Za'n U'L'A Bidin), morto nel 740, bisnipote di ali e nipote di Hussein, sono i soli a riconoscerlo come quinto Imam. Per gli altri Sciiti è suo fratello, Mohammad al Baqir (morto nel 731), ad essere il quinto Imam.
Contrariamente alle altre sette sciite, lo zaydismo (o Shi'a moderata) riconosce la legittimità dei due primi califfi. In teoria, essa lascia la designazione dell'Imam alla libera scelta della comunità, nella pratica ha sostenuto il diritto alla successione dei discendenti di ali, della sua sposa Fatima e dei loro figli, Hasan ed Hussein.
Per gli Zayditi, l'Imam è il depositario del sapere e deve far valere i propri diritti, impadronendosi del potere con le armi.
La particolarità che distingue questa setta dalle altre fazioni sciite è il rifiuto della "Taqiya", ossia dell'obbligo di dissimulare le proprie credenze, in caso di pericolo per se stesso o per la comunità.
Lo zaydismo conta almeno 6 milioni di aderenti ed è la religione ufficiale dello Yemen del Nord.


Ismailiti

Poco prima della morte, nel 765, Ja'Far al Saddiq nominò quale suo successore Musa al Kazim, scartando per motivi oscuri Isma'Il, suo figlio primogenito. I sostenitori di Isma'Il fecero di quest'ultimo il loro settimo ed ultimo Imam (donde il termine ad essi applicato di Settimani), alla morte del quale si rifiutarono di credere. Isma'Il si sarebbe infatti nascosto per tornare un giorno come Mahdi a ristabilire la giustizia sulla terra.
In tal modo, gli Ismailiti si separarono dai Duodecimani (o della Shi'a media) (Secondo la Shi'a media, l'Imam è colui che è dotato di "infallibilità ed impeccabilità" e che viene "illuminato dalla luce divina”), che invece riconoscono Musa al Kazim come settimo Imam.
Gli Ismailiti si pongono l'obiettivo di rovesciare il Califfato sunnita, ai loro occhi illegittimo, e di sostituirvisi.
L'ismailismo (cui aderiscono alcune centinaia di migliaia di musulmani che vivono in Siria, in Libano, in India, in Pakistan ed in Israele) ha generato molte sette scismatiche, tra cui quella dei Drusi, dei Nizariti, dei Mustaliani (detta della Shi'a estrema, per la quale l'Imam è colui che rappresenta la "personificazione di Dio").
Quelle dei Carmati e dei Fatimidi da molti non sono considerate sette religiose, ma gruppi politico-militari, che hanno governato senza lasciare successori.


Carmati

Riunitisi intorno ad Hamdan Qarmat, propagandista ismailita, ritenevano che Muhammad, figlio di Isma'Il, fosse il Mahdi atteso.
I Carmati fondarono, nell'899, uno Stato a Bahrein e giunsero perfino ad attaccare e conquistare la Mecca, nel 930. Il loro Stato indipendente, di tipo comunitario ed egualitario, sopravvisse fino al 1077 circa.


Fatimidi

Costoro credevano che il Mahdi fosse uno dei nipoti di Isma'Il e pretendevano di discendere dalla figlia del Profeta, Fatima. Si stabilirono dapprima nell'Africa del Nord, poi fondarono il Califfato fatimida d'Egitto (nel 969), ove mantennero il potere fino al 1171.
Carmati e Fatimidi hanno condiviso l'opinione secondo cui si doveva distruggere "l'illegittimo" Califfato sunnita e difendere la propria dottrina, praticando il terrorismo rivoluzionario.


Nizariti

Sono i seguaci di Nizar, figlio primogenito dell'ottavo califfo fatimida, al Mustansir (morto nel 1094), che è allo stesso tempo il loro diciottesimo Imam. Nel 1090, un proselita di al Mustansir, Hasan Ibn Sabbah (morto nel 1124) si impadronì della fortezza al Amut, in Persia, ove insediò l'organizzazione terroristica dei Fidawiya (meglio conosciuta con il nome di setta degli "assassini", poiché praticava l'omicidio politico e faceva uso di hashish). Questa comunità scomparve verso il XIII secolo e gli Ismailiti del ramo nizarita, dopo essersi nuovamente divisi in diverse fazioni (tra cui la setta dei Khodjas in India), fanno ora capo, per la maggior parte, all', che considerano il loro Imam.


Musta'lieni

Sono i seguaci del figlio cadetto di al Mustansir, al Musta'li (morto nel 1101), che fu designato da suo padre e dal governatore militare alla successione del potere, a detrimento di Nizar. Alcuni Musta'lieni hanno formato la setta dei Bohoras in India e non riconoscono come loro guida l'Agha Khan.


Duodecimani o Imamiti

Aderiscono alla Shi'a media e costituiscono la maggioranza tra gli sciiti (oltre 50 milioni di aderenti).
I Duodecimani chiudono la successione degli Imam al dodicesimo di essi, Muhammad al Mandi, scomparso nell'infanzia nell'874. Essi ritengono che egli non sia morto, ma che sia entrato in "occultamento".
Essi lo chiamano Sahib al Zaman (signore del tempo) e ne attendono il ritorno come Mahdi.


Nusairiti o Alawiti

Muhammad Ibn Nussair al Namiri (morto nell'884), fondatore e teologo della setta nel IX secolo, sosteneva che 'alI al Hadi o al Naqi, decimo Imam (morto nel 868), fosse un'incarnazione dello Spirito Santo e rivendicò per sé la successione. I suoi adepti contestano la nomina dell'undicesimo Imam, Hasan al Askari, accettato invece dai duodecimani.
Gli alawiti riservano un culto particolare ad al I. La loro dottrina e i loro rituali presentano elementi extra islamici, circostanza che li pone lievemente al margine dell'Islam.
I componenti della setta, circa 400.000, vivono nella Siria nord-occidentale e nella regione libanese di Tripoli.


Mahdiya

E' un movimento fondato in Sudan, verso la fine del XIX secolo, da Muhammad Ahmad Ibn Abdallah (morto nel 1825). Costui si proclamò Mahdi di allah e "califfo del Profeta", chiamato a ricostituire l'unità dell'Islam. Egli incitava alla guerra santa (Jihad). Il Mahdi importò in Sudan un Islam epurato che ricorda, per certi versi, il wahabismo. La tribù degli Ansari, nel Sudan, è l'erede dei Mahdisti.


Sanusi'a

E' una Confraternita mistica, fondata da Sidi Muhammad al Sanousi (morto nel 1859) e diretta, dal 1918, da suo nipote, Muhammad Idris, che fu, dal 1951, il sovrano dei primo regno di Libia fino al colpo di stato del 1969.


Ahmaditi

Mirza Ghulam Ahmad (morto nel 1908), fondatore di questa setta, nata nel Punjab (India), si proclamò "messaggero universale", affermando di essere allo stesso tempo il Mahdi dei musulmani, il Messia dei cristiani e l'Avatar di Krishna.
Un gruppo dissidente della setta costituì a Lahore una società per la propagazione dell'Islam. I Lahori si rifanno al sunnismo. Essi sono presenti in India, Pakistan, Iran, Arabia, Egitto e Malesia.


Ahl-I-Haqq

La comunità degli Ahl -I -Haqq (gente della Verità) è stata fondata nel XV secolo da Sultan Suhaq. Il culto si basa sul raggiungimento dell'estasi attraverso il totale annientamento del proprio essere in Dio e sulla resurrezione finale. I principali centri degli Ahl -I -Haqq si trovano nel Kurdistan e nell'Azerbadjan e sono formati da elementi di estrazione prettamente agricola e contadina.


Shaikhismo, Babismo e Baha'ismo

Lo shaikhismo è un movimento fondato da Ahmal al Asa (morto nel 1826), il quale afferma che, in assenza dell'Imam, l'esistenza di un intermediario tra quest'ultimo ed i fedeli è indispensabile. Quest'intermediario, lo "sciita perfetto", è il portavoce autorizzato (Bab) dell'Imam atteso.

Il Babismo venne fondato nella prima metà del XIX secolo da Sayyed alI Muhammad al Shirazi (giustiziato nel 1850), che si proclamò Bab nel 1844, incitando a prepararsi ad accogliere "colui che Dio manifesterà".

Il Baha'ismo, nato dal Babismo, è un movimento che venne fondato da Mirza Husain 'all Nuri, soprannominato Baha Allah (morto nel 1892), che dichiarò, nel 1863, di essere colui di cui il Bab aveva annunciato la venuta. Il Baha'ismo si sviluppò ad opera del figlio di Baha Allah, Abbas Effendi (soprannominato Abd al Baha e morto nel 1921) e di suo nipote Shoghi Effendi, morto nel 1957. La loro dottrina ha per scopo l'unificazione politico-religiosa, tesa a realizzare l'avvento di un governo mondiale. Il primitivo messaggio messianico di impronta sciita si è trasformato, nel corso del tempo, e soprattutto a seguito del contatto con l'Occidente, in una dottrina spirituale di tipo umanista-liberale.

Riconosciuta come organizzazione non governativa dalle Nazioni Unite, la Comunità Bahai propaganda l'idea del progresso continuo, rifiutando gli elementi soprannaturali e miracolistici della religione. L'organizzazione è centralizzata e fa capo alla Casa Universale di Giustizia, che ha assunto la guida della fede Baha’i alla morte di Shoghi Effendi. Essa è costituita da nove membri, eletti ogni cinque anni dalle Assemblee Spirituali Nazionali del mondo intero ed ha potere legislativo. Il Centro Mondiale è situato ad Haifa (Israele), dove si trova anche il "tempio d'oro".

Insediatisi originariamente in località della Palestina e dell'Iran, i Baha'i (3-5 milioni di seguaci) sono attualmente dispersi in varie parti del mondo, specie nell'area terzomondista. La diffusione del culto è affidata alle Assemblee Spirituali Locali nonché, stante il fervore "pionieristico" di molti seguaci, all’iniziativa individuale.
Lucio P. is offline  
Vecchio 10-04-2007, 17.04.13   #4
webmaster
Ivo Nardi
 
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Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
Arrow

La vostra è semplicemente mancanza di rispetto.
Dovete obbligatoriamente inserire le fonti di quello che inserite nel forum, sono io il responsabile davanti alla legge sul copyright.
Se entro 24 ore non le inserite sarò costretto ad eliminare la discussione e allontanarvi dal forum.
Grazie
webmaster is offline  
Vecchio 10-04-2007, 17.21.55   #5
Shahruz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2007
Messaggi: 46
Riferimento: Scismi ed Eresie Cristiane

Noto un po' di confusione sul significato di "scisma", in realtà lo noto in molte cose, ma chi sono io per guastare il divertimento altrui?

Saluti
Shahruz is offline  
Vecchio 10-04-2007, 19.58.23   #6
Lucio P.
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-02-2007
Messaggi: 274
Riferimento: Scismi ed Eresie Cristiane

http://camcris.altervista.org/bahai.html

La mia è stata solo una dimenticanza e non una mancanza di rispetto.
Lucio P. is offline  
Vecchio 10-04-2007, 20.43.32   #7
fealoro
Ospite abituale
 
L'avatar di fealoro
 
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 216
Riferimento: Scismi ed Eresie Cristiane

Salve a tutti
non voglio entrare nel merito della discussione. Voglio solo far presente a Lucio e agli altri che nella descrizione della setta degli assassini c'e' stato evidentemente un errore da parte dei curatori del sito da cui Lucio ha preso le informazioni. Anche se le notizie riportate potrebbero essere in parte esatte, in realtà quello di cui si parla in quel pezzo si riferisce ad una ambientazione di fantasia, fittizia, di un gioco di ruolo, noto come GURPS.
fealoro is offline  
Vecchio 11-04-2007, 09.17.24   #8
hetman
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Originalmente inviato da fealoro
Salve a tutti
non voglio entrare nel merito della discussione. Voglio solo far presente a Lucio e agli altri che nella descrizione della setta degli assassini c'e' stato evidentemente un errore da parte dei curatori del sito da cui Lucio ha preso le informazioni. Anche se le notizie riportate potrebbero essere in parte esatte, in realtà quello di cui si parla in quel pezzo si riferisce ad una ambientazione di fantasia, fittizia, di un gioco di ruolo, noto come GURPS.

Ti ringrazio per l'intervento, ma il punto non è l'esattezza o meno dei dati riportati da Lucio, ma l'intero suo intervento è OT.

Concetrerei le riflessioni sulle eresie e scismi CRISTIANI, per quelli Ebraici o Islamici si potrebbero aprire 3d dedicati.

Di nuovo ringrazio.
hetman is offline  
Vecchio 11-04-2007, 11.32.17   #9
Lucio P.
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Originalmente inviato da fealoro
Salve a tutti
non voglio entrare nel merito della discussione. Voglio solo far presente a Lucio e agli altri che nella descrizione della setta degli assassini c'e' stato evidentemente un errore da parte dei curatori del sito da cui Lucio ha preso le informazioni. Anche se le notizie riportate potrebbero essere in parte esatte, in realtà quello di cui si parla in quel pezzo si riferisce ad una ambientazione di fantasia, fittizia, di un gioco di ruolo, noto come GURPS.

fealoro
Grazie farò presente la tua segnalazione.

Per Pietro
In non sono affatto ot, Volevo semplicemente farti notare che non solo in ambito cristiano ci sono state e continueranno ad essererci scissioni. E' stato così, da sempre e in tutte le religioni
compreso quelle islamiche da dove voi provenite. Questo è l'uomo!
Lucio P. is offline  
Vecchio 11-04-2007, 13.15.34   #10
Elijah
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Originalmente inviato da hetman
LE ERESIE

Tutti Cristiani? Da parte mia "NO COMMENT".

Scusa... ma qual è il tema del thread?
Perché se tu esponi solo qualcosa (tra l'altro che potrebbe anche ferire l'animo di qualcuno), senza specificare il tema in modo chiaro, su cosa discutere... cosa scrivi in un forum a fare? Potrei poi pensare anche male sul tuo intento.

Ma non lo faccio, e provo a immaginarmi su cosa vorresti parlare, prendendo spunto dalla tua misera domanda finale...

Forse...
Qual è il minimo comun denominatore tra i vari modi di vedere Cristo?
Beh... la risposta è semplice: Cristo. E basta. Il come lo si è visto cambia già poi parecchio.

Ma dimmi, a parte questo, secondo te, da che cosa si distingue un "cristiano" da un "non cristiano"*?

Beh... A mio modo di vedere è l'Amore, e ora ti spiego il perché.

Prima osservazione:
I cristiani al tempo di Gesù il Nazareno non si chiamavano "cristiani", non venivano chiamati così, ma vennero chiamati così solo dopo diverso tempo la sua morte alla croce, in un luogo chiamato Antiochia. Prima i cristiani venivano chiamati "i seguaci della Via" (vedi ad esempio Atti 9:2), o più letteralmente "coloro che sono della Via".
La domanda che ora sorge è: Ma quale Via?
"Ego eimi e odos" - afferma Gesù in Giovanni 14:6, cioè "IO sono la Via". E cosa significa questo? Significa che la Via da seguire è la Via dell'Amore:

Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore.
(Gesù in Giovanni 15:9)

E soprattutto:
Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni gli altri.
(Gesù in Giovanni 13:34-35)

Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo...
(1 Giovanni 3:14)

Insomma, se uno è interessato alle diatribe dottrinali, e alle varie ramificazioni che ci sono nel Cristianesimo, può informarsi ad esempio qua, per cominciare.
Ma secondo me, soffermarsi su queste divergenze che stanno alla fin fine solo nella mente di noi umani, significa perdersi nel nulla, nel mondo dei pensieri e delle "seghe-mentali", mancando ciò che è più rilevante... il nostro amare (anche i nemici), ma non a parole o con la lingua, ma con i fatti e in verità. (cfr. 1 Giovanni 3:18)



* Non nel senso che se uno non è cristiano non può amare, ma nel senso che chi ama è cristiano (anche se non si vuole considerare tale), mentre chi non ama non è cristiano.
Elijah is offline  

 



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