Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Spiritualità
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali


Vecchio 03-04-2008, 07.48.53   #991
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Oltretutto l'ego ha i suoi codici riconoscibilissimi:il bearsi di eventuali "successi",il sentirsi orgogliosi,vittoriosi,il sentirsi eletti,migliori degli altri ,quindi confrontarsi.
Se non si riescono a vedere questi tratti in sè quando ci sono, allora è il caso
di lavorare sull'attenzione e la consapevolezza,piuttosto che sul proprio corpo..

prendo questo punto di Noor per dire la mia.. c'è qualcosa che "stride" in tutti questi discorsi.. è un mio vedere, ben inteso... posso sbagliarmi
pratiche... ascetismi.. sangue dal naso.. astinenze di un anno.. la meditazione è un secchio che butti nel pozzo,tiri su e non sai cosa viene su...
è una mia percezione, potrei sbagliarmi.. ma in tutte queste pratiche che leggo manca forse una vera autosservazione.. a favore della sola autoindagine!..
l'autoindagine è un esame interiore che consente di scoprire la vera natura basata sulla consapevolezza oltre la mente ed oltre il corpo, ed è un processo molto diverso dall'indagine psicologica che è di per sè un'indagine svolta sulla nostra individualità personale, cioè nell'esaminare la mente nell'atto di pacificare e risolvere le nostre paure e desideri..
ma se quelle paure e desideri (il famoso pelar la cipolla di Osho) non vengono affrontate con un serio lavoro primario (che non sostituisce affatto la meditazione ma vi comunica), se non vengono scandagliati fino nei minimi dettagli ogni loro funzione, esplorando, analizzando fino a giungere all'origine del tal "desiderio/paura" che chiarisce così il carattere (le personalità), gli atteggiamenti, la famiglia d'origine con i suoi condizionamenti.. beh.. credo che i nodi non possono che incontrarsi in un eventuale passaggio successivo..o permettere il degenerare delle pratiche di "attrito" o renderle poco soddisfacenti..
Questo secondo me dovrebbe essere l'atteggiamento equilibrato per portare alla luce quella parte sopita nel nostro profondo.. ovvero quella Coscienza più grande con le sue straordinarie Potenzialità insite in ogni essere umano..
Questa la mia esperienza.. questo il lavoro sull'Attenzione e conseguente consapevolezza..

atisha is offline  
Vecchio 03-04-2008, 09.49.51   #992
RAPHAEL
Saturnian
 
L'avatar di RAPHAEL
 
Data registrazione: 01-10-2007
Messaggi: 55
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
La risposta è semplice quanto banale:la consapevolezza.
Solo questa può distinguere la compulsione egoica ,dal naturale acccompagnare il desiderio senza trattenerlo o attaccarvisi..
Oltretutto l'ego ha i suoi codici riconoscibilissimi:il bearsi di eventuali "successi",il sentirsi orgogliosi,vittoriosi,il sentirsi eletti,migliori degli altri ,quindi confrontarsi.
Se non si riescono a vedere questi tratti in sè quando ci sono, allora è il caso
di lavorare sull'attenzione e la consapevolezza,piuttosto che sul proprio corpo
..

Ritengo proprio il contrario. E' sul corpo che si dovrebbe concentrare il proprio lavoro interiore. Il corpo fisico e' dove il nostro karma e le nostre frustrazioni hanno la possibilita' di manifestarsi. Il corpo non mente. Per un buon Fisiognomo e' possibile vedere gli individui nelle loro parti piu' recondite.
La fisiognomica e' un ottimo strumento per verificare se si sta' lavorando spiritualmente con equilibrio. Come dice Eugene Gendlin (psicoterapista) e' solo attraverso il corpo che si ottiene la guarigione. Quando le tensioni muscolari profonde sono liberate ecco che la consapevolezza e l'equilibrio tornano al loro stato naturale. R.C.
RAPHAEL is offline  
Vecchio 03-04-2008, 09.57.22   #993
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: La chiave di tutto

Per ricercatori della domenica

Il coraggio di essere se stessi.


U.G: ........ Non sono in conflitto con la società. Il mondo, esattamente così com'è, è la sola realtà che conosco. La realtà ultima è un'invenzione dell'uomo e non ha assolutamente nessuna relazione con la realtà di questo mondo.
Più cercherete di capire la realtà (che chiamate realtà ultima) più vi sarà difficile vivere la realtà delle cose come sono. In pratica sono i vostri tentativi per sfuggire la realtà del mondo così com'è che vi rendono difficile vivere in armonia con le cose che vi circondano.

Noi abbiamo una nostra idea di armonia. "Come vivere in pace con se stessi." Questa è solo un'idea. C'è già una pace straordinaria presente qui, dentro di noi. E' proprio la creazione di questa idea di pace, la quale è totalmente avulsa dall'armonioso funzionamento di questo corpo, che vi rende difficile vivere in pace.
Quando vi libererete dal desiderio di raggiungere, o sperimentare quella realtà che collocate fuori di voi, troverete non solo che è difficile comprenderla, ma anche che non vi è possibile farne esperienza; ma almeno sarete fuori da questo assurdo. Accetterete il fatto che non c'è niente, proprio niente, che possiate fare per sperimentare la realtà, eccetto la realtà delle cose come ci sono imposte dalla società.
Noi dobbiamo accettare le cose come sono, perché è essenziale per noi agire in questo mondo in modo intelligente e sano. Se non lo facciamo siamo persi. Finiremo al manicomio. Allo stesso tempo dobbiamo capire che non c'è alcuna possibilità di sperimentare la realtà. A quel punto non saremo più in conflitto con la società, e anche il desiderio di voler essere diversi da ciò che siamo avrà fine.
Il traguardo che vi siete preposti, la meta che avete accettato come ideale da raggiungere e la domanda di essere qualche cosa di diverso da ciò che siete non ci saranno più.
Parimenti cesserà lo sforzo per perseguire quelle mete che la cultura ha posto davanti a voi e che voi avete accettato come desiderabili. Voi siete come siete.
Quando la richiesta di essere diversi da come siete non c'è più, voi cessate di essere in conflitto con voi stessi; di conseguenza, non potete essere in conflitto con la società attorno a voi, mentre, se non siete in pace con voi stessi, non potete essere in pace nemmeno con gli altri.
Anche in questo caso non ci sono garanzie che i vostri vicini saranno in pace con voi; a quel punto però la cosa non vi disturberà più.
Nello stesso tempo, se siete in pace con voi stessi, diventate una minaccia per la società come funziona oggi. Sarete una minaccia per chi vi sta vicino perché anche loro, che stanno cercando quella buffa cosa chiamata pace, si sentiranno indotti ad accettare la realtà del mondo così com'è. Diventerete una minaccia alle loro esistenze come le conoscono e le sperimentano.
Voi siete tutti soli -- non parlo della solitudine che la gente vuole evitare -- voi siete realmente soli. Non è la realtà ultima ciò che vi interessa realmente, non gli insegnamenti dei guru, non quelli dei santi, non il mucchio di tecniche che conoscete; niente di ciò vi darà l'energia che state cercando.
Quando il movimento del pensiero finirà, quello creerà le condizioni per rilasciare le energie che sono già in voi. Non deve essere l'insegnamento dei santi. Non deve essere nessuna tecnica inventata dall'uomo -- perché non c'è attrito là. Voi davvero non avete idea.


Uppaluri Goplala Krishnamurti

per Noor: Non e' Advaita...e' Kevaladvaita......mai nato.....mai morto....
Yam is offline  
Vecchio 03-04-2008, 10.16.46   #994
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
prendo questo punto di Noor per dire la mia.. c'è qualcosa che "stride" in tutti questi discorsi.. è un mio vedere, ben inteso... posso sbagliarmi
pratiche... ascetismi.. sangue dal naso.. astinenze di un anno.. la meditazione è un secchio che butti nel pozzo,tiri su e non sai cosa viene su...
è una mia percezione, potrei sbagliarmi.. ma in tutte queste pratiche che leggo manca forse una vera autosservazione.. a favore della sola autoindagine!..
l'autoindagine è un esame interiore che consente di scoprire la vera natura basata sulla consapevolezza oltre la mente ed oltre il corpo, ed è un processo molto diverso dall'indagine psicologica che è di per sè un'indagine svolta sulla nostra individualità personale, cioè nell'esaminare la mente nell'atto di pacificare e risolvere le nostre paure e desideri..
ma se quelle paure e desideri (il famoso pelar la cipolla di Osho) non vengono affrontate con un serio lavoro primario (che non sostituisce affatto la meditazione ma vi comunica), se non vengono scandagliati fino nei minimi dettagli ogni loro funzione, esplorando, analizzando fino a giungere all'origine del tal "desiderio/paura" che chiarisce così il carattere (le personalità), gli atteggiamenti, la famiglia d'origine con i suoi condizionamenti.. beh.. credo che i nodi non possono che incontrarsi in un eventuale passaggio successivo..o permettere il degenerare delle pratiche di "attrito" o renderle poco soddisfacenti..
Questo secondo me dovrebbe essere l'atteggiamento equilibrato per portare alla luce quella parte sopita nel nostro profondo.. ovvero quella Coscienza più grande con le sue straordinarie Potenzialità insite in ogni essere umano..
Questa la mia esperienza.. questo il lavoro sull'Attenzione e conseguente consapevolezza..


Condivido, si era capito anche dalle citazioni che hai fatto prima. Tuttavia questo e' solo un modo di procedere..."psicologico"..anc he se tu sostieni che non lo e'. Credo anche che per noi occidentali sia il migliore per tutta una serie di motivi ...anche culturali.
Ho notato pero' che nella maggior parte dei casi si finisce proprio col perdersi negli psicologismi (esperienza del gruppo che ho seguito per tre anni). E' molto di moda oggi (vedi costellazioni familiari ecc. ecc.).
Cosa accade? Che l'indagine prevale sulla pratica meditativa....
Daltronde nel caso opposto la pratica meditativa (vedi Tmusa) prevale sul resto (la Vita!).
E' ridicolo pensare che mangiando bene e di meno e concentare la mente possa portare all'illuminazione (mi fa sorridere), cosi come lo e' pensare che facendo ginnastica psicofosica si possa realizzare il Se'.
Dall'altra parte pero' c'e' il rischio di perdersi in un infinito svelarsi di cause ed effetti.
La meditazione e' solo la lente senza la quale l'indagine psicologica non serve a nulla...e viceversa.
Questo modo di praticar nel Tantra e' gia' un tantra interno e si chiama Mahayoga. Dopo, completata la purificazione, tuttavia ci sono ancora Anuyoga e Atiyoga......
Yam is offline  
Vecchio 03-04-2008, 10.25.28   #995
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da RAPHAEL
Ritengo proprio il contrario. E' sul corpo che si dovrebbe concentrare il proprio lavoro interiore. Il corpo fisico e' dove il nostro karma e le nostre frustrazioni hanno la possibilita' di manifestarsi. Il corpo non mente. Per un buon Fisiognomo e' possibile vedere gli individui nelle loro parti piu' recondite.
La fisiognomica e' un ottimo strumento per verificare se si sta' lavorando spiritualmente con equilibrio. Come dice Eugene Gendlin (psicoterapista) e' solo attraverso il corpo che si ottiene la guarigione. Quando le tensioni muscolari profonde sono liberate ecco che la consapevolezza e l'equilibrio tornano al loro stato naturale. R.C.

Gia', sai una cosa?
Molti di quelli che qui scrivono, convinti di aver realizzato qualcosa, avrebbero seri problemi se iniziassero a lavorare col corpo....quella falsa pace conquistata si andrebbe a far benedire in pochi giorni.
Lo Yoga di qualsiasi scuola sia, non si fa in poltrona...anche se l'immagine di uno Yogi seduto nel loto evoca una certa forma di "immbobilita'", immobilita' tutt'altro che passiva....pero'.

Quando si inzia a lavorare col corpo vengono fuori un sacco di magagne. Magagne serie...e spesso invalidanti..se l'eta' e' troppo avanzata e ci si e' seduti per troppo tempo su questo corpo.
L'importante e' pero' non credere che il solo lavoro sul corpo sia sufficiente, questo lo so per esperienza...e tu anche.
Sai benissimo che molti arrivano ad alti livelli di pratica psicofisica e poi quando c'e' da fare sul serio vanno fuori di testa...perche' erano arrivati sin li mossi da motivazioni sbagliate (leggasi egoiche).
Yam is offline  
Vecchio 03-04-2008, 10.48.10   #996
Noor
Ospite di se stesso
 
L'avatar di Noor
 
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da RAPHAEL
Ritengo proprio il contrario. E' sul corpo che si dovrebbe concentrare il proprio lavoro interiore. Il corpo fisico e' dove il nostro karma e le nostre frustrazioni hanno la possibilita' di manifestarsi. Il corpo non mente. Per un buon Fisiognomo e' possibile vedere gli individui nelle loro parti piu' recondite.
La fisiognomica e' un ottimo strumento per verificare se si sta' lavorando spiritualmente con equilibrio. Come dice Eugene Gendlin (psicoterapista) e' solo attraverso il corpo che si ottiene la guarigione. Quando le tensioni muscolari profonde sono liberate ecco che la consapevolezza e l'equilibrio tornano al loro stato naturale. R.C.
Certo sulla consapevolezza del proprio corpo..lo ritenevo implicito e mi sono spiegato male.
Concordo su ciò che dici:anche le posture e certi "tic" nei movimenti andrebbero ,ad esempio, indagati.
Intendevo dire invece di non concentrarci sul corpo,per utilizzarlo strumento di privazione,tortura..
Noor is offline  
Vecchio 03-04-2008, 13.16.55   #997
tmusa
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Per ricercatori della domenica

Il coraggio di essere se stessi.


U.G: ........ Non sono in conflitto con la società. Il mondo, esattamente così com'è, è la sola realtà che conosco. La realtà ultima è un'invenzione dell'uomo e non ha assolutamente nessuna relazione con la realtà di questo mondo.
Più cercherete di capire la realtà (che chiamate realtà ultima) più vi sarà difficile vivere la realtà delle cose come sono. In pratica sono i vostri tentativi per sfuggire la realtà del mondo così com'è che vi rendono difficile vivere in armonia con le cose che vi circondano.
Provo a fare un commento a questo testo che non è in contrasto con quanto abbiamo dibattuto fino ad ora. Nella citazione si espone, ovviamente in termini più appropriati dei nostri, il concetto che la realtà è neutra, né buona né cattiva, sono le nostre rappresentazioni che la qualificano. Quindi, afferrare o sfuggire alla realtà esterna è una pratica inutile, va accettata per quella che è. Questa "accettazione" è possibile con una maturazione interiore. In sostanza bisogna cambiare noi stessi. E questo viene detto ci ciò che segue:

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Noi abbiamo una nostra idea di armonia. "Come vivere in pace con se stessi." Questa è solo un'idea. C'è già una pace straordinaria presente qui, dentro di noi. E' proprio la creazione di questa idea di pace, la quale è totalmente avulsa dall'armonioso funzionamento di questo corpo, che vi rende difficile vivere in pace.
Quando vi libererete dal desiderio di raggiungere, o sperimentare quella realtà che collocate fuori di voi, troverete non solo che è difficile comprenderla, ma anche che non vi è possibile farne esperienza; ma almeno sarete fuori da questo assurdo. Accetterete il fatto che non c'è niente, proprio niente, che possiate fare per sperimentare la realtà, eccetto la realtà delle cose come ci sono imposte dalla società.
Si ribadisce che il cammino è essenzialmente interiore. Non esistono viaggi a katmandù, o particolari riti di meditazione, che ipso facto ti garantiscono la realizzazione. Essa è interiore. C'è da dire infatti che nell'affermazione "noi dobbiamo accettare le cose come sono ..." ciò implica il lavoro di espoliazione di quelle che ho definito le manie. Perché nessuno accetta di rimanere ciò che è, e ognuno aspira ad avere una stanza in più nella propria casa. Quindi se è vero che le "tecniche" che ho descritto in precedenza, meditazione, rinuncia ecc. non sono altro che accessori, strumenti, mezzi, è altrettanto vero che una qualche strategia va messa in gioco per "accettare le cose come sono".
Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Noi dobbiamo accettare le cose come sono, perché è essenziale per noi agire in questo mondo in modo intelligente e sano. Se non lo facciamo siamo persi. Finiremo al manicomio. Allo stesso tempo dobbiamo capire che non c'è alcuna possibilità di sperimentare la realtà. A quel punto non saremo più in conflitto con la società, e anche il desiderio di voler essere diversi da ciò che siamo avrà fine.
Il traguardo che vi siete preposti, la meta che avete accettato come ideale da raggiungere e la domanda di essere qualche cosa di diverso da ciò che siete non ci saranno più.
Anche questa affermazione non contrasta con quanto abbiamo detto in precedenza. Rinunciare ad essere qualcosa di diverso significa rinunciare ai desideri. A tutti i desideri, incluso il desiderio di Illuminazione, questo anche lo abbiamo detto. Infatti pò accadere ed accade che quando ci si predispone in una seduta di meditazione ad entrare nel rapimento mistico, si rimane inerti proprio perché quel desiderio che ci aveva accompagnato è un desiderio impuro. Se ci si pone con la mente di ottenere l'Illuminazione, non si medita si pascola nella sozzura. Essa prorompe quando si abbandona anche quest'ultimo desiderio.

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Parimenti cesserà lo sforzo per perseguire quelle mete che la cultura ha posto davanti a voi e che voi avete accettato come desiderabili. Voi siete come siete.

(...)
Voi siete tutti soli -- non parlo della solitudine che la gente vuole evitare -- voi siete realmente soli. Non è la realtà ultima ciò che vi interessa realmente, non gli insegnamenti dei guru, non quelli dei santi, non il mucchio di tecniche che conoscete; niente di ciò vi darà l'energia che state cercando.
Quando il movimento del pensiero finirà, quello creerà le condizioni per rilasciare le energie che sono già in voi. Non deve essere l'insegnamento dei santi. Non deve essere nessuna tecnica inventata dall'uomo -- perché non c'è attrito là. Voi davvero non avete idea.
E qui c'è la ripetuta affermazione che, fatto il primo tragitto informativo, poi bisogna abbandonare tutto e tutti, perchè si rimane maestri di noi stessi, guidati solo dalla luce della realizzazione.


per Noor: Non e' Advaita...e' Kevaladvaita......mai nato.....mai morto....[/quote]
tmusa is offline  
Vecchio 03-04-2008, 13.25.21   #998
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Quando la richiesta di essere diversi da come siete non c'è più, voi cessate di essere in conflitto con voi stessi; di conseguenza, non potete essere in conflitto con la società attorno a voi, mentre, se non siete in pace con voi stessi, non potete essere in pace nemmeno con gli altri.
Anche in questo caso non ci sono garanzie che i vostri vicini saranno in pace con voi; a quel punto però la cosa non vi disturberà più.
Nello stesso tempo, se siete in pace con voi stessi, diventate una minaccia per la società come funziona oggi. Sarete una minaccia per chi vi sta vicino perché anche loro, che stanno cercando quella buffa cosa chiamata pace, si sentiranno indotti ad accettare la realtà del mondo così com'è. Diventerete una minaccia alle loro esistenze come le conoscono e le sperimentano.
Voi siete tutti soli -- non parlo della solitudine che la gente vuole evitare -- voi siete realmente soli. Non è la realtà ultima ciò che vi interessa realmente, non gli insegnamenti dei guru, non quelli dei santi, non il mucchio di tecniche che conoscete; niente di ciò vi darà l'energia che state cercando.
Quando il movimento del pensiero finirà, quello creerà le condizioni per rilasciare le energie che sono già in voi.
Non deve essere l'insegnamento dei santi. Non deve essere nessuna tecnica inventata dall'uomo -- perché non c'è attrito là. Voi davvero non avete idea.


Uppaluri Goplala Krishnamurti


troppo "semplice" .. (e troppo avanti UG.... )
e troppo "difficile" da comprendere per la mente
a che servono le tecniche? i guru? gli insegnamenti dei santi?
a stancare.. solo a stancare.. stressare il corpo e la mente..
e farla capitolare..


è così.. voi davvero non avete idea...
atisha is offline  
Vecchio 03-04-2008, 13.29.39   #999
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da RAPHAEL
La fisiognomica e' un ottimo strumento per verificare se si sta' lavorando spiritualmente con equilibrio. Come dice Eugene Gendlin (psicoterapista) e' solo attraverso il corpo che si ottiene la guarigione. Quando le tensioni muscolari profonde sono liberate ecco che la consapevolezza e l'equilibrio tornano al loro stato naturale. R.C.

vero.. ma ognuno se la racconta..

tutto è Uno.. il corpo e la mente.. e poi anche lo Spirito..
non è "solo attraverso il corpo"... ma si può partire come tecnica di conoscenza dal corpo, per risalire alla mente e le sue frustrazioni... paure e desideri..
o si può partire dalla mente ed andare, incontrare anche il corpo piegato, martoriato, obeso, secco.. oppure si possono incontrare i traumi interni che combaciano con quelli esterni..

dipende che "terapista" incontri.. è lì la differenza...

atisha is offline  
Vecchio 03-04-2008, 13.30.41   #1000
crepuscolo
viandante
 
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Te l'ho già detto Tmusa..mi sembra un esempio più che "rischioso" quello che offri,come sarebbe altrettanto quello orgiastico...
E' difficilissimo gestire questi estremi con consapevolezza oltre ad avere dei risvolti imprevedibili e imponderabili.
La via di mezzo ,consapevole ed equilibrata è sicuramente più sicura e non offre eventuali conseguenze..
Non sarebbe la mia una "persecuzione personale" nei tuoi confronti,nè un giudizio su ciò che sei,ma trovo seriamente inadatte le tue proposte di castità
da offrire in forum pubblico letto ad ogni livello culturale e di maturità..
Ciao

Perchè intromettersi la via di mezzo, non esiste una via Noor, la via è quella che percorri...perchè indichi e in base a che? ad una scuola, a un tuo parere...Tmusa fa quello che gli viene suggerito di fare consapevolmente, al limite se è così che deve agire
crepuscolo is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it