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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 04-04-2008, 23.29.59   #1031
Aizram
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Originalmente inviato da Yam
x Robbybass e altri

Rinuncia, trasformazione, via diretta.
Sono i tre tipi di vie...diciamo spirituali.
La prima e' la piu' ingenua perche'?
Perche' se io ho l'impulso di ubriacarmi non posso smettere di ubriacarmi con la volonta'. (Questo paradigma del Potere della Volonta' umana e' oltretutto il padre di tutti i fascismi).
C'e' una ragione piu' profonda al mio voler ubriacarmi.
Questa ragione va a cercare la via della trasformazione, che e' sempre una via esoterica (in passato anche l'accendersi di una lampadina poteva essere considerato un fenomeno esoterico ..in futuro si vedra'...).
Le ragioni per le quali vado ad ubriacarmi sono profonde, la psicoanalisi stessa ci arriva.....sono ferite dell'anima. Vanno scovate e fatte guarire.
La via diretta e' il candore primordiale del Se' metafisico, ci si fissa li.
Quel fuoco, brucia tutte le impressioni latenti.


Ciao Yam,non ho capito se se intendi le tre vie in serie o parallelo.
Puoi fare a a meno delle rinuncie ?
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Vecchio 05-04-2008, 08.59.54   #1032
Noor
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Originalmente inviato da tmusa
sento un senso di fame, allora penso: ecco ora sono fuori dal Tao, il mio corpo mi manda segnali di fame, il mio corpo mi ricorda le sue leggi di natura; certamente posso sedermi e mangiare, oppure posso decidere: no, vado nel luogo dove non esiste fame, vado nel luogo dove non esiste dolore. Puff, ed eccomi tornato dentro il Tao. La fame scompare, ritorna la pace.
Lascia perdere il Tao..che evidentemente non hai capito cos'è tmusa..
Lo stato naturale non è mai fuori dal corpo.
Finquando il corpo c'è..c'è.
E allora lo si serve...
Come nostro sacro tempio.
A lui offriamo il nostro pane e il nostro vino.
Perchè così ci è stato offerto.
E adesso lo celebriamo...

Cosa ben diversa dall'esserne,sentirsene schiavi.
Evidentemente invece tu non hai compreso che lo schema non è
Schiavitù (dal corpo) e/o sua liberazione,
quanto:identificarsi con esso e disidentificarsi da esso,
ciò significa che:
posso servirlo,celebrandolo,senza esserne o sentirmi schiavo,
perchè è dono di Dio.
Negando la fame invece,tenti solo di negare una parte di Dio.
Se adesso vuoi dire pure che non neghi nulla..dimmi allora che processo
è questo "corto circuito" di cui parli...
Sì:è un'anestetico lo so..
E mi ricorda tanto lo stato di "beatificazione estatica" di tanti Santi..
a cui forse ti ispiri...ambisci..e ancora non vuoi ammetterlo..
(a te..non a me..)
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Vecchio 05-04-2008, 09.47.24   #1033
Yam
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Originalmente inviato da Aizram
Ciao Yam,non ho capito se se intendi le tre vie in serie o parallelo.
Puoi fare a a meno delle rinuncie ?

E' proprio il senso della rinuncia che assume un significato diverso. Rinuncia al suo livello piu' basso ed ingenuo e' contrapporre (mettere in attrito) due forze contrapposte: cio' che pensiamo sia bene e cio' che pensiamo sia male. Il vero senso della rinuncia e' "consapevolezza". Allora, senza sforzo, sorge una forma di Amore, dal sentire spontaneo del cuore, che non prende neanche in considerazione "l'attrito". Non c'e' dualita', non c'e' lotta e il presunto nemico si dissolve in una nuvola di fumo trasparente, inconsistente.

Come se tu stessi combattendo con un mostro gigantesco. Nel momento in cui ti fermi, lo guardi negli occhi, ti rendi conto che quel mostro non e' altro che Te, una proiezione di te stesso. E' un fenomeno energetico che ha origine nella visione dualistica della realta'. La realta' e' sempre una sola.....cosi l'amore che puo' trasformarsi in odio, o esprimersi grezzamente nell'aggressione del predatore verso la preda....cessata la dualita' avviene il solve et coagula.
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Vecchio 05-04-2008, 10.17.55   #1034
tmusa
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Originalmente inviato da Noor
Lascia perdere il Tao..che evidentemente non hai capito cos'è tmusa..
Lo stato naturale non è mai fuori dal corpo.
Finquando il corpo c'è..c'è.
E allora lo si serve...
Come nostro sacro tempio.
A lui offriamo il nostro pane e il nostro vino.
Perchè così ci è stato offerto.
E adesso lo celebriamo...
Mi dispiace che tu dica questo. Mi dimostra che non hai ancora rimosso la cataratta. Prima hai postato delle parole di verità: il nostro corpo sono le nuvole del cielo, gli alberi e gli uccelli del bosco. Ora ci vieni a scriver fino a quando il corpo c'è ' c'è. Così ragionano i ciechi. Non chi ha la visione profonda. Avrei evitato queste parole ma visto che insisti nel giudicarmi, e nel criticare ogni mia affermazione allora ti ripago della stessa moneta.
L'identificazione e la disindentificazione son solo il primo passo a cui deve seguire il distacco e la liberazione totale, non soltanto psicologica ma totale dal legame corporeo.
Altrimenti l'Illuminazione sarebbe una barzelletta. Non è qualcosa da sermoni domenicali, o da prediche che si leggono sul web. Non è quella melassa che si legge da tutte le parti.
E' una palingenesi totale e radicale.
Il Tao è l'Illuminazione per la tradizione cinese, così la intendo io, un altro modo per definire l'indefinibile, ma potremmo anche chiamarla Sarchiappone o Caciocavallo, la sostanza e la stessa. Te capì.
tmusa is offline  
Vecchio 05-04-2008, 10.54.55   #1035
Noor
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Originalmente inviato da tmusa
L'identificazione e la disindentificazione son solo il primo passo a cui deve seguire il distacco e la liberazione totale, non soltanto psicologica ma totale dal legame corporeo.
Sì ,si..e dopo ti beatifichiamo in cielo!
Questa per me è una grossa panzana.
Tutto il contrario dello Stato Naturale,del Tao o del..Caciocavallo..
Ma distaccarti da che?Dalla Natura che sei?
Pura dualità..altro che liberazione..
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Vecchio 05-04-2008, 11.23.21   #1036
Yam
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Originalmente inviato da Noor
Sì:è un'anestetico lo so..
E mi ricorda tanto lo stato di "beatificazione estatica" di tanti Santi..
a cui forse ti ispiri...ambisci..e ancora non vuoi ammetterlo..

Purtroppo non ricordo il nome di uno psichiatra di cui lessi cose interessanti.
Sostanzialmente tracciava una mappa degli stati dell'io ai cui due estremi c'erano estasi (iperattivazione) e samadhi (ipoattivazione). L'iperattivazione si ottiene con sostanze chimiche, auotindotte o somministrate.
Tuttavia.....
Nello Dzoghchen e nel Taoismo c'e' una pratica di digiuno in cui si inizia con il mangiare solo cereali bolliti, poi si passa a soli minerali e poi al nutrirsi di solo Prana....senza debilitare il corpo...anzi!
Questo pero' e' l'aspetto esteriore di un profondo lavoro con gli elementi che include pratiche di meditazione profonda. Cioe' senza Samadhi (respiro e concentrazione) e Visione profonda la pratica non e' possibile. Questa pratica conduce alla smaterializzazione del corpo fisico....ed e' riservata agli eremiti....per noi e' impossibile. Un mio Maestro, eremita per 10 anni egli stesso, disse pero' che queste pratiche non sono necessarie. Anche Ramana Maharshi parlo di questa possibilita', lo trovate in Discorsi vol. 1 o 2..non ricordo.
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Vecchio 05-04-2008, 11.29.53   #1037
Mary
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Originalmente inviato da Yam
E' proprio il senso della rinuncia che assume un significato diverso. Rinuncia al suo livello piu' basso ed ingenuo e' contrapporre (mettere in attrito) due forze contrapposte: cio' che pensiamo sia bene e cio' che pensiamo sia male. Il vero senso della rinuncia e' "consapevolezza". Allora, senza sforzo, sorge una forma di Amore, dal sentire spontaneo del cuore, che non prende neanche in considerazione "l'attrito". Non c'e' dualita', non c'e' lotta e il presunto nemico si dissolve in una nuvola di fumo trasparente, inconsistente.

Come se tu stessi combattendo con un mostro gigantesco. Nel momento in cui ti fermi, lo guardi negli occhi, ti rendi conto che quel mostro non e' altro che Te, una proiezione di te stesso. E' un fenomeno energetico che ha origine nella visione dualistica della realta'. La realta' e' sempre una sola.....cosi l'amore che puo' trasformarsi in odio, o esprimersi grezzamente nell'aggressione del predatore verso la preda....cessata la dualita' avviene il solve et coagula.

L'ho sperimentato. So che è così, ma ci si può ritrovare come bambini immersi nel gioco che non hanno voglia di ascoltare la mamma che li chiama.

Il gioco del dualismo è potente, oserei dire divertente. Ti prende, ti assorbe, ti smuove, ti contorce la mamma ti chiama, ti dice di rientrare in casa, di ripulirti e metterti a tavola, ma tu non l'ascolti, fai finta di non sentire, molte volte neppure la senti.

Quando comprendi questo puoi anche giocare ma sapendo che c'è tua madre in casa, la consapevolezza che ti chiama.

Giocare con gli estremi, sapendo di giocare. Utilizzare gli estremi per il nostro apprendimento ma stando attenti a non rimanerne schiavi, intrappolati nel gioco che diventa mortale.

ciao
mery
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Vecchio 05-04-2008, 14.39.46   #1038
Noor
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La disidentificazione e il corpo:la parola ai Maestri

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Originalmente inviato da tmusa
Mi dispiace che tu dica questo. Mi dimostra che non hai ancora rimosso la cataratta.

L'identificazione e la disindentificazione son solo il primo passo a cui deve seguire il distacco e la liberazione totale, non soltanto psicologica ma totale dal legame corporeo.
Altrimenti l'Illuminazione sarebbe una barzelletta. Non è qualcosa da sermoni domenicali, o da prediche che si leggono sul web. Non è quella melassa che si legge da tutte le parti.
Questi che parlano,invece,rispetto a me, ci vedono bene (e non amano le anestesie..)

“non si tratta di tenere sotto controllo il corpo e la psiche.I sensi, le emozioni e i pensieri devono fluire spontaneamente, nella fiducia che assumeranno un’armonia NATURALE. Voler controllare a forza la mente è come voler schiacciare le onde con un ‘asse.”
Balsekar


“Lascia che le orecchie odano e basta e che la mente pensi e basta.
Allora lo spirito del vuoto abbraccerà ogni cosa, e solo il Tao includerà il vuoto.”
Yang Chu


“L’uomo che è unito al divino e che conosce la verità, pensa:<<Nulla è fatto da me.>>
Perché vedendo,udendo ,toccando,odorando,gustando,ca mminando,dormendo,respirando,p arlando,aprendo gli occhi e chiudendoli, sa che si tratta solo dei sensi occupati con gli oggetti dei sensi.”
Bhagavad Gita


“Se mantenete la vostra attenzione nel corpo il più possibile,sarete ancorati nell’Adesso.
Non perdete voi stessi nel mondo esterno e non perderete voi stessi nella mente.
Pensieri ed emozioni,paure e desideri in qualche misura ci saranno ancora, ma non vi travolgeranno più.”
Eckhart Tolle
Noor is offline  
Vecchio 05-04-2008, 15.01.52   #1039
robbybass
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Riferimento: La chiave di tutto

[quote=tmusa]
L'identificazione e la disindentificazione son solo il primo passo a cui deve seguire il distacco e la liberazione totale, non soltanto psicologica ma totale dal legame corporeo.

Mi intrometto nell'argomento. I sentimenti sono come onde radio, il corpo è
la televisione,l'hardware che ti permette di vedere sentire,gioire,disperarti,vive re.
Perchè questa fissa del distacco dal corpo? Noor giustamente dice che sono gli eccessi che devono essere riportati al loro stato di equilibrio. Ci sono persone che mangiano a dismisura ma anche persone che sono "spontaneamente" controllate senza alcuno sforzo.
Perchè dovrebbero rinunciare ad un sano piacere?
Se io facessi Tmusa a pezzi: una gamba quà una là ,le mani , la testa ecc.
Quale di questi pezzi avrebbe più diritto a chiamarsi Tmusa?
Se ti tagliassi solo la testa e tu potessi ancora parlare diresti ancora io sono Tmusa?
E se ti uccidessi ci saresti ancora? io dico di no. Saresti qualcosa che non è
Tmusa: un corpo privo di vita e uno spirito associato ad un altro tipo di corpo, perchè Tmusa ora è l'insieme di questo tuo corpo e dello spirito.
Non puoi negare la tua umanità,il binomio corpo spirito.
Forse hai solo la naturale e comune paura di esistere come uomo con le difficoltà
che questo comporta e che sono comunque proporzionate alla tua capacità
di affrontarle.
Noi siamo qui.Dobbiamo vivere qui.Risolvere i nostri problemi qui.Essere spirituali non vuol dire rintanarsi
nella meditazione,ma fare i conti con la realtà sostenuti dalla meditazione.

(Scusa Tmusa per il farti a pezzi, era solo per l'esempio!!)
robbybass is offline  
Vecchio 05-04-2008, 15.55.27   #1040
Noor
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Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Nello Dzoghchen e nel Taoismo c'e' una pratica di digiuno in cui si inizia con il mangiare solo cereali bolliti, poi si passa a soli minerali e poi al nutrirsi di solo Prana....senza debilitare il corpo...anzi!
.
Certo,ho letto anch'io una testimonianza di qualcuno che si nutre di solo prana(credo che pure lo yoga contempli qualcosa del genere).
Ma sono appunto casi..e i maestri che conosciamo hanno tutti continuato a nutrirsi regolarmente.
Poi c'è il caso di UG ,della trasformazione del suo corpo,ma ce ne sono come tu sai, anche nel Tantra...ect..
Noor is offline  

 



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