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Vecchio 08-04-2008, 09.52.29   #1071
atisha
Ospite pianeta Terra
 
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Data registrazione: 17-03-2003
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si parla di dolore..

Citazione:
Originalmente inviato da robbybass
Il quadro di dolore, che descrivo, dovrebbe iniziare proprio con l'illuminazione che tu hai sperimentato.

che significa per te, per voi, quadro di dolore?

Citazione:
Un grande imbuto concentra gli uomini di tutte le discipline e le dottrine delle varie religioni davanti ad un'unica porta. Osho la chiama soglia.
Oltre c'è un corridoio senza porte chiamato anche sentiero spirituale.
Tu non sei ancora nel sentiero.

condivido la sintesi.. io la chiamo La Via Maestra anzichè sentiero spirituale.. ma il succo è quello


Citazione:
Per entrare serve saper meditare correttamente in modo da -INNESCARE IL PILOTA AUTOMATICO-. A questo punto la tua attenzione sarà tutta rivolta su te stesso, e ai tuoi comportamenti in relazione con gli altri.Non ti importerà più nulla delle inutili definizioni astratte spazio -tempo ecc.

Pilota automatico uguale Testimone o Osservatore.. o inizio coscienza risvegliata di Sè.. o ancora risveglio della coscienza.. da lì parte la Via..

Citazione:
Non sono stato certo io a decidere a cosa voler rinunciare,cosa piangere,di cosa gioire o di cosa godere.
Una volta entrati nel sentiero non ci si può più fermare,si devi accogliere tutto quello che si trova nel corridoio: quello che ho descritto e molto di più. Se non capisci capirai. Molte persone leggono e leggeranno.
Le conseguenze sono che RI-SCOPRI CHI SEI davvero e in che modo ti sei
ingannato fino ad oggi,
e lentamente anche il quadro d'insieme della realtà troverà la sua armonia.
Il famoso "canile" diventerà ai tuoi occhi il posto più -utile -per l'evoluzione
degli uomini, e anche l'olocausto degli ebrei avrà il suo più logico significato.

esatto.. una volta entrati in questo passaggio (Via o corridoio) è possibile raccogliere i primi frutti del nostro cammino.. la nostra collocazione in questo "spazio/tempo".. ed il famoso "canile" avrà il suo senso di esistere.. perchè s'inizierà a poter leggere l'insieme di questo mistero chiamato vita..

Citazione:
Il meccanismo del sentiero è identico per tutti. Cambiano solo i simboli legati al vissuto personale.
Per uno la ricchezza nella sua vita è stata identificata con le vacanze alle
mauritius per un'altro con le scarpe bianche, ma il dolore(Mai provato prima) che deriva dall'essere stati più poveri dell'amico è sempre lo stesso.

poveri si cosa? è un punto che non è chiaro.. perchè nella Via quelle sono insoddisfazioni dell'ego e non dolore.. questo (per me) non è il dolore.. ma invidia semmai da riconoscere in sè..


Citazione:
Noi possiamo avere solo quello che siamo disposti a perdere.
Si applica su tutto : dalla vita alla pizza.

sì è così anche per me.. è questa la chiave di tutto!!!
ma talmente difficile è arrivare a quell'abbandono, arresa..
perchè è talmente tutto semplice..

quanto saremo disposti a perdere, tanto "guadagneremo".. tornerà a noi.. magari sotto altre vesti..
e quando tutto tornerà, nulla più importerà...


Citazione:
La fine del sentiero coincide con lo stato di illuminazione permanente
descritto da Buddha dove non c'è più dolore e morte.

può essere così.. ma a noi non deve interessare per ora..
quello stato permanente potrà giungere solo alla fine dei nostri giorni.. chissà,
per legge però niente è mai permanente, quindi neanche lo stato (illusorio) d'illuminazione..

è tutta una continua evoluzione... lo scopriremo solo vivendo


ati (di passaggio..)
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Vecchio 08-04-2008, 10.01.57   #1072
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Originalmente inviato da robbybass
Ciao Yam.

Il senso di colpa è un messaggio della tua coscienza che ti avverte quando stai sbagliando e quello che stai facendo ti si ritorcerà contro.

Se non pago il biglietto mi sento in colpa,perchè sto rubando.
Ho la consapevolezza di rubare. Tu no?

Comunque non mi preoccupo se non mi capisci.
Le verità troppo pericolose per l'ego sono sempre criptate dalla mente.

Tu parli di sensi di colpa, di lunghi pianti...e di altre messe in scena dell'ego.
Chi piange?
Chi si sente in colpa? (La consapevolezza no di certo...essendo oltre ogni identificazione emotiva....oltre la mente...o ego...).

Certo se vuoi puoi lavorare ad un livello "psicologico", lo puoi fare....ma manca qualcosa.
Personalmente ho pianto molto facendo Psicodramma, l'ho fatto per qualche anno, ma la pratica spirituale va oltre...il pianto...e gli psicologismi.
Tu parli dello svelamento delle ferite dell'anima, io, e altri, di come farle cicatrizzare alla Luce della Consapevolezza.
Credo che dovresti aprirti un po' di piu' sul lavoro che stai facendo, altrimenti e' difficile venirti incontro, capirsi.
Ho la sensazione che tu stia seguendo un qualche maestro, qualcuno che ti si e' proposto come guida....ma che tu abbia non pochi dubbi, altrimenti non saresti qui a scrivere. Hai paura a parlare di questa faccenda, ti capisco. Credo che colui che ritieni un maestro potrebbe non esserlo, potrebbe essere un impostore. Lo credo perche' sei molto confuso, perche' nomini, come tanti altri che ho incontrato e conosciuto, porte, vicoli e strade e sentieri e scalate......
C'e' solo la tua Vita, e come dici bene, gli occhi degli esseri viventi, siano essi animali, umani....ma anche piante e rocce...perche' tutto e' Coscienza.
Non c'e' nessun sentiero, nessun maestro, nessuna illuminazione...se non cio' che sei in questo momento.
Puoi pensare di nascere e morire perche' cosi e' la Vita,
nascita e morte senza fine.
Tu sei il non nato e che mai morira'....lo sei ora, non domani.
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Vecchio 08-04-2008, 10.04.00   #1073
Mirror
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Citazione:
Originalmente inviato da robbybass
Ciao Yam.

Il senso di colpa è un messaggio della tua coscienza che ti avverte quando stai sbagliando e quello che stai facendo ti si ritorcerà contro.

Se non pago il biglietto mi sento in colpa,perchè sto rubando.
Ho la consapevolezza di rubare. Tu no?

Comunque non mi preoccupo se non mi capisci.
Le verità troppo pericolose per l'ego sono sempre criptate dalla mente.
Caro Roby...
quel senso di colpa è dettato dalla mente, non dalla consapevolezza, secondo me.
La mente piena di condizionamenti indotti... e anticipatrice di paure altrettanto indotte.
Il senso di colpa, interviene dopo l'atto compiuto, casomai. Prima c'è il conflitto interiore.
La Consapevolezza non valuta e non giudica prima: porta solo luce e presenza sulla situazione e sui meccanismi reattivi e operativi della mente in quel momento.

Quindi, io pago il biglietto non perchè non voglio sentirmi in colpa, ma perchè so perchè lo sto pagando. E sono consapevole del senso generale che ha il mio pagarlo.

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Vecchio 09-04-2008, 10.15.31   #1074
gyta
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Citazione:
Originalmente inviato da crepuscolo

ci si chiude in un buio vuoto e claustrofobico quando passando attraverso esperienze che non ci appartengono le facciamo proprie ovvero spazi o sensi obbligati...

Ho enfatizzato una spiritualità che porta alla liberazione ed ho seguito quella via, poi mi sono accorta che il mio nodo era rappresentato dalla voglia di chiudere con un passato, dimenticarlo e ripartire da un punto zero

mi chiedo qual'è il Dio di ognuno di noi? certo so che il mio è solo riacquistare la voglia di vivere

Tutti cercano il benessere! Nessuno escluso..
E questo <star bene> è man mano in rapporto allo star bene già <acquisito>, conosciuto.
A volte si prende una strada, una direzione convinti consciamente di stare andando da una parte per un determinato motivo mentre la vera motivazione inconscia spinge da ben altri motivi.. Eppure entrambe le spinte non sono che risposte alle nostre esigenze, a soddisfarle, quindi a <stare bene> e secondo come e quanto sappiamo conoscerci riusciamo o meno a risponderci, a rispondere a ciò che ci necessita, a rispondere all'esigenza sottostante unica dello <stare bene>.. In fondo non importa quali <trucchi> la mente ci suggerisca per proseguire tale fine; è mano a mano che si può attraverso la conoscenza di se stessi giungere ad una maggiore coscienza evitando magari di dover per forza di cose sottostare alla censura razionale che abbisogna di <trucchi-motivo> per andare dove l'inconscio-natura sente di dover andare.. Poi giunti ad un certo punto ci si accorge, secondo me, che la strada è sempre una sola: la nostra, ed in virtù proprio d'appartenerci non può che essere 'spirituale' (differente da 'morale'), perché chi cercando il Senso o Dio ha percorso una strada chiamandola <spirituale> non ha percorso null'altro che la propria strada, dettata da quella stessa 'Natura' che un giorno con cristallina coscienza riscoprirà come 'Spirituale' (o 'Divina').. Non qualcosa che si <trova> poiché <non c'era> ma la riscoperta, la Scoperta di ciò che sempre era stato: Noi Stessi.

Riguardo alla consapevolezza trovo molto chiara questa <fotografia> che ne fa Mirror,
e che, oserei dire, è la <chiave di tutto>, di certo la chiave che apre la porta ad una coscienza davvero capace di una vista chiara:


Citazione:
Originalmente inviato da Mirror

La mente [è] piena di condizionamenti indotti...

La Consapevolezza non valuta e non giudica prima: porta solo luce e presenza [**] sulla situazione e sui meccanismi reattivi e operativi della mente in quel momento.

Quindi, io pago il biglietto non perchè non voglio sentirmi in colpa, ma perchè so* perchè lo sto pagando. E sono consapevole del senso generale che ha il mio pagarlo.


Ed in quel "so"* c'è ogni punto-chiave (!) [1]
E' il grado di consapevolezza che fa la differenza tra il pensiero che crede di sapere
e la conoscenza reale dei meccanismi (!)
ed oltre lo stesso riconoscimento dei meccanismi un ulteriore piano sottile si apre alla nostra percezione del vedere, dell'esperienza.
Il cadere dei veli è graduale (che non necessariamente significa graduale in relazione al tempo, ma come concetto,graduale come ulteriori sottostanti piani che vengono ad essere visibili, chiari)

[1] Anzi, rettificherei con "..Perché so Che lo sto pagando!"
Ma il linguaggio è.. quel che è!
Ed anche qui è il grado di consapevolezza, è la realtà di quel "so" che fa la differenza; è la <qualità>, la <sottigliezza> di quel senso del sapere, del conoscere(!)

Ed è in quel "essere presenza" [**] che c'è non la chiave di Tutto, ma.. Tutto(!)

Gyta
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Vecchio 09-04-2008, 13.00.39   #1075
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Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da gyta
Tutti cercano il benessere! Nessuno escluso..
E questo <star bene> è man mano in rapporto allo star bene già <acquisito>, conosciuto.
A volte si prende una strada, una direzione convinti consciamente di stare andando da una parte per un determinato motivo mentre la vera motivazione inconscia spinge da ben altri motivi.. Eppure entrambe le spinte non sono che risposte alle nostre esigenze, a soddisfarle, quindi a <stare bene> e secondo come e quanto sappiamo conoscerci riusciamo o meno a risponderci, a rispondere a ciò che ci necessita, a rispondere all'esigenza sottostante unica dello <stare bene>.. In fondo non importa quali <trucchi> la mente ci suggerisca per proseguire tale fine; è mano a mano che si può attraverso la conoscenza di se stessi giungere ad una maggiore coscienza evitando magari di dover per forza di cose sottostare alla censura razionale che abbisogna di <trucchi-motivo> per andare dove l'inconscio-natura sente di dover andare.. Poi giunti ad un certo punto ci si accorge, secondo me, che la strada è sempre una sola: la nostra, ed in virtù proprio d'appartenerci non può che essere 'spirituale' (differente da 'morale'), perché chi cercando il Senso o Dio ha percorso una strada chiamandola <spirituale> non ha percorso null'altro che la propria strada, dettata da quella stessa 'Natura' che un giorno con cristallina coscienza riscoprirà come 'Spirituale' (o 'Divina').. Non qualcosa che si <trova> poiché <non c'era> ma la riscoperta, la Scoperta di ciò che sempre era stato: Noi Stessi.

Riguardo alla consapevolezza trovo molto chiara questa <fotografia> che ne fa Mirror,
e che, oserei dire, è la <chiave di tutto>, di certo la chiave che apre la porta ad una coscienza davvero capace di una vista chiara:




Ed in quel "so"* c'è ogni punto-chiave (!) [1]
E' il grado di consapevolezza che fa la differenza tra il pensiero che crede di sapere
e la conoscenza reale dei meccanismi (!)
ed oltre lo stesso riconoscimento dei meccanismi un ulteriore piano sottile si apre alla nostra percezione del vedere, dell'esperienza.
Il cadere dei veli è graduale (che non necessariamente significa graduale in relazione al tempo, ma come concetto,graduale come ulteriori sottostanti piani che vengono ad essere visibili, chiari)

[1] Anzi, rettificherei con "..Perché so Che lo sto pagando!"
Ma il linguaggio è.. quel che è!
Ed anche qui è il grado di consapevolezza, è la realtà di quel "so" che fa la differenza; è la <qualità>, la <sottigliezza> di quel senso del sapere, del conoscere(!)

Ed è in quel "essere presenza" [**] che c'è non la chiave di Tutto, ma.. Tutto(!)

Gyta

E' complesso ciò che scrivi difficile leggerti e comprenderti forse sono troppo lontana dal Tuo pensiero, mi sto abituando al terreno sgombro da ogni concetto grazie della risposta
crepuscolo is offline  
Vecchio 09-04-2008, 15.52.39   #1076
robbybass
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Sono contento che tutti abbiate letto con interesse,e con parole semplici mi
abbiate risposto.

Per Atisha: Ciao, se leggi cosa ha scritto di recente Tmusa ti accorgi che lui
ha confuso il flash spontaneo dell'illuminazione temporanea con lo stato di
illuminazione permanente a cui si riferisce il Buddha. Ho solo cercato di farglielo notare.

Per Yam: Ciao, Da bambino non ho avuto la forza di affrontare molte situazioni.
Alcune offese, alcune delusioni , alcune solitudini non le ho affrontate/vissute.
Ho trovato utile chiudere le orecchie ed il cuore alle offese alle promesse non
mantenute, al mio sentirmi non amato dalla mamma.
Il danno conseguente è stato devastante nella mia vita.
In generale sono sempre stato abbastanza bene: bello, intelligente , benestante, tante vacanze tanti amici. Ma......

1 : offensivo. Incapace di misurare le parole e la sensibilità delle
persone care.
2 : irrispettoso della parola data. Valanghe di promesse a vanvera.
3 : Solo. Mille donne ma l'unica che mi interessava se ne è andata.

Questi 3 punti erano le CAUSE.(principali)

Ma io non lo sapevo. Io conoscevo solo gli effetti.
Il non capire perchè tutti mi offendevano continuamente, tutti mi promettevano mari e monti e nessuno manteneva le promesse , l'essere
non ricambiato in amore, è stato il mio vero dramma - Il mio vero dolore.
Voi dite è finto, non esiste,è l'ego ....Avete tutti ragione ma in quei momenti io mi sentivo disperato.
Come quando ho dovuto tornare a vivere lo "psicodramma" dell'offesa che
avevo lasciato in sospeso a 5 anni.

Per mia fortuna tutto il mio lavoro ha funzionato. Per esempio i debiti insormontabili che erano la mia "malattia" legata alle promesse non mantenute,sono solo un lontano ricordo.

Per Noor: Ciao , io capisco quello che dici. Posso scegliere, accetto
l'eventualità di essere scoperto e di pagare la multa.
Ma se non arriva il controllore io ho comunque rubato un servizio e prima o poi
dovrò restituire/qualcuno approffitterà di me.
Non è che se sei consapevole di ammazzare il tuo nemico non muoia.
Se sei consapevole puoi fermarti in tempo.
Se non sei consapevole ti accorgi solo-dopo- di aver sbagliato.
Ma l'errore è lo stesso.E si paga.
robbybass is offline  
Vecchio 09-04-2008, 18.33.14   #1077
gyta
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Ciao, Crepuscolo.
Mi spiace d'essere stata non chiara..
Intendevo dire che la strada prosegue passo dopo passo e magari si inizia credendo di cercare Dio e si scopre magari che stavamo cercando semplicemente il modo di stare meglio con noi stessi e spesso la strada prosegue ancora e da quel benessere in noi stessi scopriamo che la strada divina non è molto distante..

L'importante credo sia cercare sempre meglio di ascoltarsi con amorevole attenzione..

Gyta
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Vecchio 09-04-2008, 23.26.06   #1078
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Citazione:
Originalmente inviato da RAPHAEL
A proposito di Dogen:
Non misurare quanto hai realizzato la via [misurare Buddha]: essa non ha niente a che fare con lo stare seduti o sdraiati. Di solito si mette un cuscino quadrato, largo e spesso, sul pavimento e, sopra questo, un altro cuscino alto e rotondo [zafu] su cui ci si siede. La posizione è con le gambe incrociate o in modo completo [kekkafuza], o in modo incompleto [hankafuza]. Nel primo caso mettere il piede destro sulla coscia sinistra, e il piede sinistro sulla coscia destra. Nel secondo caso soltanto il piede sinistro sulla coscia destra. Indossa un vestito comodo e pulito. Posa il dorso della mano destra sul piede sinistro e il dorso della mano sinistra nel palmo della mano destra. Le punte dei pollici devono toccarsi leggermente. Siedi eretto, senza inclinare né a destra, né a sinistra, né avanti, né indietro. Le orecchie devono essere in linea con le spalle, il naso deve essere in linea con l’ombelico. La lingua riposa contro il palato. Le mascelle e le labbra sono chiuse senza sforzo. Tieni sempre gli occhi aperti. Respira tranquillamente attraverso il naso. Dopo avere regolato la posizione nel modo descritto, espira tranquillamente e poi inspira. Fa qualche movimento ondulatorio con tutto il corpo a destra e a sinistra. Quindi siedi immobile. La disposizione del tuo pensiero si posi su questo fondo del non pensiero.
Ho detto in precedenza che non do grandissima importanza alla postura. Ed è vero, infatti, per le meditazioni notture, le faccio rimanendo supino al letto, con gli occhi chiusi, e senza particolari posture. Anche perché alzarmi alle tre di notte, creerei delle complicazioni, in casa.
Però questo non significa che la corretta procedura posturale non possa assumere grandissima importanza per chi segue quel percorso. Non so dare una spiegazione. Ne posso tentare una. Ha in qualche modo a che fare con la "rettificazione" che si acquisisce dopo aver attinto all'illuminazione. L'entrata nell'Esperienza produce, fra l'altro, una ieraticità nel comportamenti e nella gestualità: si fa solo l'essenziale. I movimenti sono misurati, i comportamenti temperati. Le geometrie del corpo nella sua gestualità sono perfette.
Questo avviene con la massima naturalezza, senza affettazione o senza alcuno sforzo.
Allora una attenzione ed una ricercatezza nel posturarsi non è altro che una preparazione predispositiva a ciò che nell'Illuminazione avviene con naturalità. Una via, un metodo, di realizzazione anch'esso, senza dubbio. E' un po'come soffrire il dolore con la rinuncia per gustare il suo superamento con l'entrata nel dominio del senza dolore.
Mi sento di dare questa interpretazione senza pretenderne l'esaustività, altrimenti non comprenderei perché si può attingere alla realizzazione anche senza indulgere in queste pratiche, come avviene nella mia esperienza.
D'altra parte ci sono altri percorsi che non sono esclusivi, come quello del mantra, o quello adottato dai sufi mussulmani.Di cui non conosco nulla.
Ogni modo utilizzato per far deragliare la logica sequenziale dai suoi binari della razionalità convenzionale è buono se raggiunge l'obiettivo, ma non è né l'unico né se ne può fare una regola. Così come ogni modo è giusto se serve a mantenerci centrati nell'intuizione olistica.
Cio che è importante è essere in grado di passare dall'altra parte con naturalezza e senza sforzo e rimanerci il più a lungo possibile, incomincio a credere che sia possibile anche per sempre, tutti i metodi sono solo strumentali, non bisogna attribuirne un'importanza più grande di quella che hanno. I maestri zen usavano i metodi più stravaganti, tanto per non dimenticarcelo.
tmusa is offline  
Vecchio 10-04-2008, 00.07.49   #1079
robbybass
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Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Caro Roby...
quel senso di colpa è dettato dalla mente, non dalla consapevolezza, secondo me.
La mente piena di condizionamenti indotti... e anticipatrice di paure altrettanto indotte.
Il senso di colpa, interviene dopo l'atto compiuto, casomai. Prima c'è il conflitto interiore.
La Consapevolezza non valuta e non giudica prima: porta solo luce e presenza sulla situazione e sui meccanismi reattivi e operativi della mente in quel momento.

Quindi, io pago il biglietto non perchè non voglio sentirmi in colpa, ma perchè so perchè lo sto pagando. E sono consapevole del senso generale che ha il mio pagarlo.



Ciao Mirror.

Forse uso termini impropri,(colpa),ma mi riesce difficile tradurre in parole certe
emozioni. E' vero la consapevolezza non giudica. Ma cosa è la consapevolezza per te? Se mi dici che non valuta in anticipo, mi fai intendere che non conosci la natura della consapevolezza.
Se è così allora il tuo ragionamento è condivisibile e logico.
Ciao
robbybass is offline  
Vecchio 10-04-2008, 08.55.26   #1080
crepuscolo
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Citazione:
Originalmente inviato da gyta
Ciao, Crepuscolo.
Mi spiace d'essere stata non chiara..
Intendevo dire che la strada prosegue passo dopo passo e magari si inizia credendo di cercare Dio e si scopre magari che stavamo cercando semplicemente il modo di stare meglio con noi stessi e spesso la strada prosegue ancora e da quel benessere in noi stessi scopriamo che la strada divina non è molto distante..

L'importante credo sia cercare sempre meglio di ascoltarsi con amorevole attenzione..

Gyta

Vero! viene da sè tutto è in movimento, saper cogliere il punto in luce è come immergersi nella fonte ogni volta che un'asperità ha creato ombre. Sei gentile ad aver semplificato il post, non riesco più a cogliere le sfumature nel caos, la semplicità fa star bene ciao
crepuscolo is offline  

 



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