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Vecchio 01-05-2008, 10.31.25   #1161
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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robbybass:
Citazione:
Noi siamo di natura divina,i nostri desideri sono di natura divina cioè veri e propri ordini.

Se lo sai davvero, e non solo ideologicamente, che cosa vuoi che t'interessi soddisfare i desideri dell'ego. Li vuoi soddisfare quando la tua natura Divina non è in atto.
Citazione:
Il problema di tutti è che i desideri repressi (non realizzati) che stanno ben nascosti e mascherati hanno influenza TOTALE e SUPERIORE a qualsiasi altra volontà. E hanno la precedenza su tutto.

Qui stai proiettando solo la natura della tua mente. Non puoi parlare per tutti. Generalizzi.
Citazione:
Le risposte di Mirror e Atisha, della pagina 112 mi sembra, non le avevo lette, e Noor se n'era accorto (grazie).
Le loro considerazioni rivelano la loro schiavitù ai rispettivi desideri
frustrati. Tengono alla larga con tutta l'intelligenza di cui dispongono la
possibilità di andare a rimuovere la fonte da cui il loro ego attinge tutta l'energia per vivere e comandare.

Non ti sfiora nemmeno l'idea che i desideri possano essere anche trascesi. Qui, di nuovo, proietti sull'altro quello che è capitato a te: il ricordo delle tue frustrazioni passate...
Non sempre vale la storiella della volpe e dell'uva: ciòè che si dice di non desiderare una cosa perchè si sa di non poterla prendere.

Citazione:
I desideri repressi sono l'ostacolo più grande alla crescita della coscienza e alla liberazione.

Sono d'accordo. Ma, allo stesso modo, la ricerca ossessiva del loro appagamento rivela una profonda frustazione: quella della non comprensione della natura profonda del meccanismo del desiderare.
Oltre che la non realizzazione di chi è il soggetto illusorio che sta a monte di questa dinamica. E' questo che ti sfugge ancora, caro robbybass.
Anche se credi di aver capito, in realtà ti manca il punto decisivo per l'insight che ti risveglierà da questo sogno desiderante.
Citazione:
A Mirror vorrei dire "sia fatta la Tua volontà" riferendomi ai suoi desideri e ricordandogli che anche Lui è divino, poi ,non saremmo che d'accordo. Il problema come detto è riconoscerli.

Una cosa è riconoscerli, casomai ci fossero, e un'altra farsi dettare la vita da loro. Non desidero nemmeno che tu mi capisca, evidentemente.

Citazione:
Soddisfatti tutti i desideri (specialmente i più materiali soldi e sesso)frustrati chissà dove e chissà quando, i desideri ci saranno ancora ma meno impellenti e sicuramente alla nostra portata.(altrimenti si creerebbero nuove frustrazioni).

Una individuo consapevole sa che i desideri sono un pozzo senza fondo. Non si potranno mai soddisfare tutti. La liberazione consiste appunto nel lasciar andar questo meccanismo inevitabilmente condannata alla perenne frustrazione.

Citazione:
Il loro punto di vista(Atisha/Mirror) molto simile lo accetto perchè è relativo alla loro incapacità di cogliere la verità, mentre non lo riconosco come verità incontrovertibile.

E' il tuo ego, il quale ha paura di constatare la sua nullità, che ti fa parlare in questo modo.

Citazione:
La creazione è l'atto di volontà per eccellenza. Non si può ridurlo ad una osservazione del volere divino.

Qui sono d'accordo. Ma la creazione non la determina il tuo ego, ma la consapevolezza (Presenza osservante) quando opera attraverso il tuo organismo corpo-mente. Ed allora è co-creatrice con Il Tutto ma non per soddisfare i desideri dell'ego, ma ben altro.

Citazione:
Ma ciò che piace a Dio non piace agli uomini e ciò che piace agli uomini è detestato da Dio.( bibbia, non so dove l'ho letto).
Ed è evidente che pochi di Voi hanno veramente voglia di liberarsi di questo fardello.

Qui dimostri con evidenza la tua visione dualistica. Dio e gli uomini con il loro agire non sono cose separate.
Ma anche desiderare che tu comprenda subito questo, sarebbe non accettare il ciò che è: che nella fattispecie è che robbybass crede di essere un ente, agente, personale. Dunque, se sei così ora, vuol dire che così dev'essere.
Sia fatta ancora e sempre la Sua Volontà.

Mirror is offline  
Vecchio 01-05-2008, 10.45.57   #1162
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da paperapersa
Cosa mi dici del desiderio di un Gesù Cristo
di "cambiare una concezione vecchia " con una nuova????
Era un desiderio quello che "dopo il deserto" lo portò a "predicare"?
Era un "desiderio" mosso da compassione e amore quello
che lo spingeva a "sfamare gli affamati" e "dissetare gli assetati"?
E' vero che annullando il suo Ego lasciava agire il Padre
ma tutti coloro che "hanno compassione e amore" e mettono
sè stessi al servizio dell'unico Sé, lo fanno sempre spinti
da un desiderio che è Amore in Azione.
Se così non fosse lasceremmo i malati soli con il loro karma,
gli affamati delSud del mondo a "morire " del loro karma etc......
Se ci risvegliamo al senso dell'Unità è perchè siamo spinti dal desiderio
di trasmettere questo ai nostri simili che lo hanno perso come lo avevamo
smarrito noi prima di risvegliarci.
E questo è desiderio o no?
Ciò di cui hai parlato è Compassione e Sua Volontà..e tutto non può che nascere da Sè..e quindi son d'accordo con questo Agire che si presenta..
Per desiderio intendevo altro..ma credo che hai capito..
Noor is offline  
Vecchio 01-05-2008, 11.29.45   #1163
tmusa
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Citazione:
Originalmente inviato da Noor
I desideri non possono che estinguersi da sè..
altrimenti abbiamo un ego che desidera di non desiderare più..
non l'ego ma la nostra vera natura, o il se profondo, Dio, l'illuminazione, il testimone o chiamalo come ti piace, questo ci trascina verso l'estinzione dei desideri, dei piaceri, delle emozioni perché sono ingannevoli e non fanno altro che perpetuarci nello stato di miseria e fango del mondo concettuale. Il gioco perverso dei desideri sta nel circolo vizioso della tensione, ricerca e soddisfazione, per ripartire con una nuova ricerca e così via, come ho già detto, questo ci dà l'impressione che la nostra vita, dopo tutto, vale la pena di essere vissuta così.
Il meccanismo più o meno è questo: desidero una bella macchina, protendo tutti i miei sforzi per comprarla, la ottengo, ne godo il possesso; dopo qualche mese o anno mi accorgo che c'è di meglio, allora riprendo con gli sforzi ecc. ecc. questo desiderio moltiplicalo per mille o un milione ed ecco fatta la camicia di forza dei desideri che ci soffoca da ogni lato, on ogni istante, in ogni luogo. Ecco perché è vitale disfarsene.
Tu poni il sospetto che il desiderio di non desiderare sia ancora una subdola macchinazione dell'ego, può darsi; ma è un ragionamento un po' estremizzato, è come dire che il no non è altro che un si negato, ma sempre un si rimane; un modo errato di procedere.
Ad ogni modo, ora ti descrivo la pratica meditativa e valuta se è contaminata dell'ego:
C'è un desiderio in me. Questo significa che sono nella catena delle cause. Rilassati. Spegni questo desiderio. Il desiderio si estingue. Ora c'è una preoccupazione in me. Questo mi dimostra che sono nel gorgo delle dinamiche concettuali. Se non c'è un ego chi si deve preoccupare? La preoccupazione svanisce. Ora c'è un emozione in me. Questo dimostra che sono in balia dei miei pensieri. Ecco è un ricordo ad averla suscitata. L'emozione scompare.
C'è un piacere in me. Questo dimostra che sono preda di una qualche sensazione, è il profumo di robinie che proviene dalla strada. Chiudo la finesta. Il piacere scompare. E così via e così via e così via. Ad un certo punto accade che cessa ogni intrusione, si sgretola ogni pulsione, sorge l'autentico sé, puro e incontaminabile. Questa è una strada che conduce all'Illuminazione.
Siccome accade; questo significa che le macchinazioni dell'ego non si attivano.
Ciao
tmusa is offline  
Vecchio 01-05-2008, 17.08.01   #1164
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
C'è un desiderio in me. Questo significa che sono nella catena delle cause. Rilassati. Spegni questo desiderio. Il desiderio si estingue. Ora c'è una preoccupazione in me. Questo mi dimostra che sono nel gorgo delle dinamiche concettuali. Se non c'è un ego chi si deve preoccupare? La preoccupazione svanisce. Ora c'è un emozione in me. Questo dimostra che sono in balia dei miei pensieri. Ecco è un ricordo ad averla suscitata. L'emozione scompare.
Certo,questo è il processo dell'osservazione.
Non c'è nessun "proponimento" ,nessun obbiettivo..
Se ci fai caso la pulsione egoica si stacca da sè solo osservandola..
non ti identifichi più con essa e staccandosi torni nel "vuoto" o ad un'altra emozione o pensiero..
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Vecchio 01-05-2008, 23.20.37   #1165
tmusa
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Citazione:
Originalmente inviato da paperapersa
Cosa mi dici del desiderio di un Gesù Cristo
di "cambiare una concezione vecchia " con una nuova????
Era un desiderio quello che "dopo il deserto" lo portò a "predicare"?
Era un "desiderio" mosso da compassione e amore quello
che lo spingeva a "sfamare gli affamati" e "dissetare gli assetati"?
E' vero che annullando il suo Ego lasciava agire il Padre
ma tutti coloro che "hanno compassione e amore" e mettono
sè stessi al servizio dell'unico Sé, lo fanno sempre spinti
da un desiderio che è Amore in Azione.
Se così non fosse lasceremmo i malati soli con il loro karma,
gli affamati delSud del mondo a "morire " del loro karma etc......
Se ci risvegliamo al senso dell'Unità è perchè siamo spinti dal desiderio
di trasmettere questo ai nostri simili che lo hanno perso come lo avevamo
smarrito noi prima di risvegliarci.
E questo è desiderio o no?

Mi sembra che gira e gira torni sempre sul concetto della compassione e dell'alterità. Ho già fatto una riflessione su questo tema, ma mi piace riprenderla.
L'agire con con compassione ed amore verso gli altri può essere nobilitante e santificante ma può anche essere di natura maligna.
Può essere uno strumento diretto per raggiungere Dio; ma può essere anche un comodo alibi per lavare la coscienza.
Tutto sta a come si interpreta il comandamento di Gesù "ama il prossimo tuo come te stesso";
Se lo si interpreta " ama il prossimo tuo perché sei tu;" allora la via è giusta.
Se lo si intepreta " ama il prossimo tuo come ami te stesso"; allora siamo nei guai.
Se sei spinto dal desiderio di migliorare le condizioni di sofferenza dei bambini africani; alla luce di quanto ho detto, ci sono le due strade:
mando un assegno mensile ad un'associazione caritatevole; azione lodevole, ma sul piano spirituale non serve a niente;
vado in africa a vivere in una capanna scavando manioca e condividento la loro condizione; azione spiritualmente meritevole.
Questo perché nel primo caso la mia compassione è solo esteriore, io rimango nel mio dorato mondo con la mi a individualità distinta e distante dalla loro;
Nel secondo caso annullo la mia storia individuale e mi fondo e mi confondo con i sofferenti, divenendo un solo corpo ed una sola mente con loro: essi, in altre parole, sono me stesso.
Questo, d'altra parte, lo aveva detto anche il Buddha; ci sono due strade per raggiungere l'Illuminazione: una passa per la mente; l'altra per l'agire.
Con la scelta di partire per l'Africa, noi scegliamo questa seconda strada.
Con la meditazione, la preghiera, l'introspezione, il raccogliemento, scegliamo la prima strada.
Ciascuno sceglie ciò che ritiene più vicino al suo sentire.
Se però si sceglie la via dell'azione, allora bisogna andare fino in fondo: non basta sospirare e mandare un assegno, non so se mi sono spiegato.
tmusa is offline  
Vecchio 02-05-2008, 00.02.48   #1166
fallible
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Salve e buona serata!
mando un assegno mensile ad un'associazione caritatevole; azione lodevole, ma sul piano spirituale non serve a niente;
vado in africa a vivere in una capanna scavando manioca e condividento la loro condizione; azione spiritualmente meritevole
.

non credo tsuma, sono due modi diversi di fare servizio...è lo spirito con cui lo fai che lo distingue da azione favorevole o non,, il servizio dei laici nello sangha è karmicamente positivo, ai monaci la preghiera ai laici il servizio claudio
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Vecchio 02-05-2008, 01.37.41   #1167
robbybass
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I desideri repressi, non si possono trascendere.
Piaccia o no è così.
Naturalmente c'è una precisa successione che permette di rimuovere il dispiacere immenso dato dai sentimenti negati in passato .Non si possono ovviamente ri-affrontare tutte le precise circostanze, praticamente viene associato il dispiacere o la gioia cristallizzata a oggetti e azioni simboliche.
Dove simbolico non è virtuale-mentale, ma reale; in assenza del soldatino atlantic che mi mancava da piccolo e che non è più in commercio, può andare bene uno
in vendita ora ma che mi restituirà quella stessa gioia negata da bambino.
Lo scopo è arrivare all'oggetto o situazione (segreto/a) che ha causato o visto causare l'interruzione del sentimento naturale quasi sempre nell'infanzia dove siamo più deboli ad affrontare la realtà.
Tutto è subordinato ad una dedizione totale: Niente lavoro,niente appuntamenti, scadenze, impegni inutili.
Ho potuto fare tutto,ma la precedenza assoluta va alla fonte della vita.
Meditare- realizzare, meditare-realizzare tutto organizzato dal Sè Superiore.

Come dicevo i sentimenti frustrati sono dominanti, se ve ne rendeste conto
(Mirrror,Atisha,Tmusa in particolare) non sarebbero così letali.
Ci sono persone che con un decimo della vostra intelligenza ma dieci volte
la vostra umiltà hanno accettato di farsi suggerire nel primo passo.
Poi hanno capito tutto da soli. A Voi non serve un maestro,basta chiediate.
Siete come pastori che hanno lasciato indietro qualche pecora del grande
gregge.
Non vedo niente che non sia stato previsto.
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Vecchio 02-05-2008, 06.56.19   #1168
paperapersa
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Mi piace risponderti con le sue parole
Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
Mi sembra che gira e gira torni sempre sul concetto della compassione e dell'alterità. Ho già fatto una riflessione su questo tema, ma mi piace riprenderla.
L'agire con con compassione ed amore verso gli altri può essere nobilitante e santificante ma può anche essere di natura maligna.
Può essere uno strumento diretto per raggiungere Dio; ma può essere anche un comodo alibi per lavare la coscienza.
Tutto sta a come si interpreta il comandamento di Gesù "ama il prossimo tuo come te stesso";
Se lo si interpreta " ama il prossimo tuo perché sei tu;" allora la via è giusta.
Se lo si intepreta " ama il prossimo tuo come ami te stesso"; allora siamo nei guai.
Se sei spinto dal desiderio di migliorare le condizioni di sofferenza dei bambini africani; alla luce di quanto ho detto, ci sono le due strade:
mando un assegno mensile ad un'associazione caritatevole; azione lodevole, ma sul piano spirituale non serve a niente;
vado in africa a vivere in una capanna scavando manioca e condividento la loro condizione; azione spiritualmente meritevole.
Questo perché nel primo caso la mia compassione è solo esteriore, io rimango nel mio dorato mondo con la mi a individualità distinta e distante dalla loro;
Nel secondo caso annullo la mia storia individuale e mi fondo e mi confondo con i sofferenti, divenendo un solo corpo ed una sola mente con loro: essi, in altre parole, sono me stesso.
Questo, d'altra parte, lo aveva detto anche il Buddha; ci sono due strade per raggiungere l'Illuminazione: una passa per la mente; l'altra per l'agire.
Con la scelta di partire per l'Africa, noi scegliamo questa seconda strada.
Con la meditazione, la preghiera, l'introspezione, il raccogliemento, scegliamo la prima strada.
Ciascuno sceglie ciò che ritiene più vicino al suo sentire.
Se però si sceglie la via dell'azione, allora bisogna andare fino in fondo: non basta sospirare e mandare un assegno, non so se mi sono spiegato.

Mi piace risponderti conle Sue parole che da sempre sono anche le mie
ma da qualche anno sono state talemnte digerite, comprese, assimilate,
vissute....



QUALUNQUE COSA, Q U A L U N Q U E
FARETE ANCHE AL PIU' PICCOLO
SARA' COME FATTA A ME.......



FATE DUNQUE AGLI ALTRI CIO' CHE VORRESTE FATTO A VOI PER PRIMO

Tutto è servizio quando comprendi che lo scopo della vita è l'Amore
e non c'è una classifica
ognuno serve come può e come sa
(se sa tirar fuori il meglio di sè per condividerlo!)
Io mi occupo di educazione, ritengo di aver compreso da sempre
che era questa la mia missione d'anima in questa incarnazione
ho puntato tutto sull'amore
e continuo a farlo
apprezzando tutti
cercando di "ex-ducare" i loro talenti
facendo riflettere sul senso del condividere gli stessi
in un sistema complesso e interconnesso
con grande senso di consapevolezza e "responsabilità"
Altri faranno altro, altri mediteranno tutta la vita,
altri pregheranno tutta la vita,.....
non c'è un migliore o peggiore
ogni parte del tutto è parte del tutto
alcuni sanno di esserlo altri pensano di non esserlo
e vogliono solo vivere per se stessi
ma una cellula è sempre una cellula
e anche se si ammala
anche se si autoelimina
non può distruggersi mai....
ma può solo trasformarsi in altro, in un continuo processo
vitale di un corpo in espansione.
paperapersa is offline  
Vecchio 02-05-2008, 08.22.37   #1169
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da fallible
..è lo spirito con cui lo fai che lo distingue da azione favorevole o non,, il servizio dei laici nello sangha è karmicamente positivo, ai monaci la preghiera ai laici il servizio
Io direi piuttosto che sia l'ora di finirla con tutti queste tabelline e schemini di valori morali-spirituali, di cosa sia più giusto o meno fare..
trovo tutto cosi politicamente ops.."spiritualmente" corretto..
Anche tu Claudio..monaci da una parte ,laici dall'altra..ma vivi ancora nel 500 A.C.?
Ciao
Noor is offline  
Vecchio 02-05-2008, 08.55.12   #1170
andre2
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Citazione:
Originalmente inviato da fallible
Salve!
da quanto scrive l'amico si evince che la "spiritualità" per lui sia casuale può essere una crisi dovuta ai guai causati dall'eccessiva identificazione egoica (sia di tipo attivo ma anche passivo).
forse anche qualche batosta fisica, es. incidenti che portano sull'orlo della morte, coma, ecc..
potrebbe cercare di coglierne,invece, la causualità...succede questo perchè precedentemente... claudio
certo.... coglierne la causalità è meditazione,
ma l'imput che ti porta al voler cogliere la causalità dell'interesse per la meditazione, è spesso dovuto a un trauma, una crisi.
andre2 is offline  

 



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