anch'io...

ti offro una lettura:

Il grande blocco verso la propria Spiritualità è secondo me opporsi, fingere in sostanza che non vi sia dolore nella propria vita...
e se si nega quel dolore (o sofferenza) significa che ci si è già svegliati, o che si sta soffocando il dolore stesso, lo si sta congelando, attribuendo agli altri un atteggiamento erroneo o fantastico, che gioca con lo strumento amore ancora sconosciuto..

Questo respingere la propria sofferenza radicata è chiudere il proprio cuore dentro una cassaforte.. ma non appena questa cassaforte si apre, causa sicuri avvenimenti della vita stessa, fuoriesce l'imbarazzo di percepire quel "dolore" e di averlo magari intellettualizzato senza poterlo apprendere, senza poterlo sperimentare con un autentico atto sincero verso se stessi...

Alla base del dolore psicologico e infantile (perchè solo di quello si tratta) c'è sempre un'offesa ricevuta.. c'è il nostro essere stati vittime senza possibilità di elaborazione, senza aver potuto gridare a pieni polmoni il nostro dissenso, il senso di "tradimento" ricevuto più e più volte.. e negandolo va giù, nel tempo, in profondità fino a castigare la nostra superficie (corpo/mente) che repressa, non si permette più di sentirsi bambina tanto da entrare innocentemente in contatto con le varie ragioni e regioni che hanno prodotto tale "dolore"...

Chi ha fatto il viaggio verso il proprio inferno ed è tornato indietro ha incontrato il bambino e le offese che vivevano come uniche compagne nell'ombra.. ed ha visto ciò che è accaduto, ha visto dove sono nate le identificazioni ed i propri "pulsanti" d'arresto dell'ascensore vitale, che tutti inconsapevolmente usavano, tranne lui..
ed ha potuto dirigersi verso una considerazione degli altri e di se stesso più spirituale, più alta, meno integrata con la sola rabbia (dolore) scelta come unica guida sicura...

namastè..

Mi dispiace non poterti gratificare, caro Robbybass, ma non sono d'accordo con quanto dici.
Oggi, sono in una condizione esistenziale interiore appagata e non necessito e non desidero nulla che non abbia già.
Questo, pur vivendo in condizioni di semplicità.
Per cui, aldilà del vanto e della modestia, non ho niente da chiederti.
Grazie per l'offerta, ma non m'interessa.
Non sono un pastore nè tantomento ho pecore da portarmi appresso.

"Mancanza di spiritualità, ipocrisia, chiusura mentale sono gli elementi che distruggeranno l'umanità"! E' solo un mio breve pensiero!
Non credo che esista una sola chiave per tutto...ma miriadi di pensieri che aprono infinite porte! ciao! ezia

Ciao, benvenuta!
Io direi che ci sono un po' troppi pensieri....

Atisha, cosa fai mi prendi in giro? stai dicendo le stesse cose che ho
detto io.
Se anche tu sei arrivata a liberare almeno un sentimento seguendo un
processo non casuale ma disciplinato dalla meditazione non puoi non
esserti accorta che in cambio hai dovuto soddisfare una serie di esigenze che non c'entrano con la tua vita attuale.
(precisamente smanie che svaniscono per sempre non appena soddisfatte).

Quando dici tradimento che negandolo va giù sotto la superfice dici bene
in profondità; ma in profondità di cosa?
La risposta è sempre la stessa: sotto strati di desideri frustrati.
Tradimento per un bambino è anche non ricevere il desiderato regalo di natale, o accorgersi che il fratello ha ricevuto qualcosa di più prezioso.
E' chiaro che da grande sbanderà o rinunciando di proposito a molte cose
(da grandi ci si tratta come si è stati trattati da piccoli) o esagerando
rincorrendo ogni bene con la speranza di "compensare" la lacuna.
Due facce della stessa medaglia.

Ciao Mirror, non si tratta di gratificare me, ma la tua vita.
Tmusa dice che si apparta, si rilassa, e piano piano ogni desiderio svanisce.
Non si può mica negare che tutti noi che meditiamo non sappiamo uscire
dal mondo a piacimento, ma non basta fare questo per rendere concreta
quella sensazione,perchè solo di sensazione si tratta.
L'esperienza dei monaci buddisti dovrebbe far riflettere e molto.
Prima o poi la realtà viene a bussare e a presentare il conto.
La condizione di esenzione totale da ogni guaio, ogni malattia ,ogni violenza è
alla portata di tutti, bisogna lavorarci fino in fondo.
Bè non proprio tutti,ma tua di sicuro.Grandi capacità,grandi ostacoli,
grandi risultati.

robbybass:

Il risultato del mio percorso non è l'esenzione dai guai, dalle malattie, dalle violenze..., che inevitabilmente s'incontrano e s'incontreranno, ma la capacità di accettarli con una relativa serenità. Direi con umana gratitudine.
Per cui la realtà così com'è può venire a bussare in qualsiasi momento che l'accolgo tranquillamente, come già sto facendo ora peraltro.
Fare superman - o divinizzare l'ego - è un ambizione che non sento, che lascio a chi interessa... non è la via alla quale sono chiamato.
Sto bene e in pace così come sono. Questa accettazione di tutto è la "mia chiave.

liberare un sentimento come scrivi tu, non è solo disciplinato dalla meditazione ma anche dall'autosservazione ed autoindagine giornaliera..con trucchi e varie (tecniche di smascheramento)..
Certe smanie svaniscono.. ma non per questo devono essere ripassate tutte per essere eliminate.. la Coscienza risvegliata funziona come una Luce.. che le mette in luminosità all'istante.. e nel riconoscerle (senza doversi adopperare nel soddisfarle) c'è già l'abbandono..
Sono nuvole che appaiono all'orizzonte che vengono all'istante riconosciute.. ed immediatamente smascherate.. con un sorriso compassionevole per quel "bambino capriccioso" che c'era...



scusa ma la vedo meno grave di te... non vedo desideri frustrati da portare al banco prova, a quel livello..
Quando s'innesca l'autosservazione.. e mano a mano che la consapevolezza di Sè aumenta, l'indagine diventa chiara ed immediata.. le sofferenze svaniscono come neve al sole, vengono riconosciute, osservate solo come pensiero che affiora.. ed abbandonate...

non so se sono stata chiara...

Caro specchio
mi piace sempre confrontarmi con te.
Che male c'è se insieme all'ampliamento di coscienza in questo tempo così pieno di "grazie" tu possa anche avere una vita piena di meraviglie?
Non è certo rifiutando il bene che inevitabilmente ti ritorna centuplicato
che si vive bene ma accettando e ringraziando come fai tu per ogni evento
e trovando una profonda ragione in ogni cosa che ci attiriamo......
Ad esempio, circa due settimane fa sono stata derubata di tutto, identità, chiavi, rubriche, cellulare, agende, appuntamenti, carte di credito, assegni etc......
Superato il momento di inevitabile sorpresa ( come se queste cose a me non potessero accadere), confusione e richiesta di aiuto a chi di dovere
(carabinieri, mio marito, il fabbro, etc...)
ho riflettuto sul significato dell'evento e ne ho tratto una maggiore
certezza del come "la perdità di identità materiali" mi deve sempre richiamare
alla vera essenza, alla vita che mi era stata risparmiata, al cambiamento
o ai cambiamenti che posso fare nella mia vita se solo voglio.....
e così ho benedetto il ladro, ho riso dei carabinieri che "mi hanno chiesto
di favorire i documenti" quando ho denunziato il fatto (non è una barzelletta),
ho riflettuto su come sia ora di non dare più potere alle banche
e su come devo ulteriormente semplificare la mia vita....per cui ritorno al caro vecchio marsupio con il minimo indispensabile per andare in giro,
nuovo sport con nuova tessera per una disciplina a me più congeniale.
insomma una nuova vita! e soprattutto perseverare nella decisione di usare sempre ma proprio sempre la bici (infatti è stata l'unica volta che ho usato l'automobile che mi è successo quanto sopra).
Tutto ciò mi ha aperto ad un sempre più forte senso di "distacco"
dalla "fretta di arrivare", dalle "comodità false del muoversi in automobile"
dall'avere tante cose da portare in una borsa che alla fine mi serve a ben poco etc......
e soprattutto mi ha aperto nuove possibilità e nuovi orizzonti.
Quanto dice il nostro amico sui desideri non è "tutto da buttar via",
fa parte dell'integrazione del "sè", dell'armonia che deve regnare nel nostro corpo e che non può esserci se una parte è stata trascurata a favore di altre.
Per cui non credo che voglia darti lezioni, ma farti ricordare che anche tu prima di cercare il Sè hai dovuto fare i conti con il sè.
Come tutti!
Infatti solo se si è integri si può cercare la connessione con il Transpersonale...altrimenti, si ricadrà sempre in "subpersonalità" o desideri
che chiedono esaudimento.

Paperapersa: Infatti solo se si è integri si può cercare la connessione con il Transpersonale...altrimenti, si ricadrà sempre in "subpersonalità" o desideri

E' attraverso quella "connessione" che l'Integrita' puo' avvenire. Non prima. L'Integrita' e' per me come la Fede la si acquisisce attimo per attimo fine alla fine del nostro transito terrestre.
Desiderare significa aspettare sotto gli Astri. Siderare=Siderale. E' bellissimo.
A patto che si aspetti l'inconoscibile. Buona Giornata. R.C.

Sono d'accordo. Infatti non dico di buttare... va tutto bene. Anche il soddisfare i desideri repressi... Se si sente il bisogno.
Invece, come ti ha insegnato anche quell'esperienza di cui racconti... poi la trasformazione avviene da sè. Altrimenti siamo destinati a ripeterci finchè non accogliamo il succo di ciò che dobbiamo "imparare".
Questo vale, evidentemente, per i desideri insoddisfatti non portati alla luce della consapevolezza.
Non volevo invalidare il punto di vista di nessuno, tantomeno di Robbybass, ma segnalare soltanto che ci sono anche strade diverse per arrivare alla Comprensione.