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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 08-05-2008, 09.30.13   #1191
Mirror
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Originalmente inviato da robbybass

Dò per scontato che chi medita abbia come scopo la liberazione dell'anima
qui e subito da quella che i buddisti chiamano la ruota del karma.
Non voglio essere polemico, ma da come ti esprimevi in alcuni post,
lasciavi intendere che ti appartenavano ben altre prospettive.

Non ho altre prospettive... dal momento che sono già libero... soprattutto da me stesso, dalla "mia" anima.
Se lo vuoi., ti posso indicare come può succedere... evitandoti tante tortuosità mentali e concettuali,
le quali portano spesso solo a gonfiare il senso di essere una entità, agente personale.
Anche a Te, forse, potrebbe accadere di liberarti veramente, se ti liberassi dalle prospettive di liberazione...
dall'idea che ci sia "qualcuno" da liberare.
Ma tant'è... e allora che sia. Medita e liberati l'anima, se ci riesci con l'ausilio dell'ego spirituale.
Cosa alquanto improbabile.

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Vecchio 09-05-2008, 01.37.36   #1192
robbybass
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Originalmente inviato da Mirror
Non ho altre prospettive... dal momento che sono già libero... soprattutto da me stesso, dalla "mia" anima.
Se lo vuoi., ti posso indicare come può succedere... evitandoti tante tortuosità mentali e concettuali,
le quali portano spesso solo a gonfiare il senso di essere una entità, agente personale.
Anche a Te, forse, potrebbe accadere di liberarti veramente, se ti liberassi dalle prospettive di liberazione...
dall'idea che ci sia "qualcuno" da liberare.
Ma tant'è... e allora che sia. Medita e liberati l'anima, se ci riesci con l'ausilio dell'ego spirituale.
Cosa alquanto improbabile.


Scommessa accettata, tanto chi deciderà la nostra sorte non sei Tu
e non sono Io.
Ciao.
robbybass is offline  
Vecchio 09-05-2008, 09.57.51   #1193
Mirror
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Originalmente inviato da robbybass
Scommessa accettata, tanto chi deciderà la nostra sorte non sei Tu e non sono Io.
Ciao.

Sono d'accordo che non siamo Io o Te a decidere la nostra sorte.
Quindi, non sono in competizione con nessuno e non faccio scommesse su alcunchè, dato che non c'è più
quel senso di essere colui che fa.
Mi va bene tutto quel che accade... anche se, quel che non trovo "giusto o percepisco come gradevole", con quel senso di soggettività necessario a giocare nella rappresentazione del mondo, mi spinge a mettermi in condizioni di cambiarlo o migliorarlo, per quanto posso. Semplicemente e senza identificazione.
Il resto viene da sè... ma senza meriti nè colpe. Naturalmente.
In questo "non fare" faccio ciò che sono chiamato a fare e con ciò mi sento a posto, contento.

Ciao
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Vecchio 10-05-2008, 01.18.31   #1194
robbybass
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Originalmente inviato da Mirror
Sono d'accordo che non siamo Io o Te a decidere la nostra sorte.
Quindi, non sono in competizione con nessuno e non faccio scommesse su alcunchè, dato che non c'è più
quel senso di essere colui che fa.
Mi va bene tutto quel che accade... anche se, quel che non trovo "giusto o percepisco come gradevole", con quel senso di soggettività necessario a giocare nella rappresentazione del mondo, mi spinge a mettermi in condizioni di cambiarlo o migliorarlo, per quanto posso. Semplicemente e senza identificazione.
Il resto viene da sè... ma senza meriti nè colpe. Naturalmente.
In questo "non fare" faccio ciò che sono chiamato a fare e con ciò mi sento a posto, contento.

Ciao

Mentre tu non fai, io intanto prego il cielo di non diventare mai qualcuno privo del senso di essere colui che fa.
Che tremenda tristezza; io preferisco fare, logicamente nel rispetto delle regole divine ma fare, desiderare, amare, vivere e come sempre, rischiare anche di sbagliare, tanto non temo più nulla.
robbybass is offline  
Vecchio 10-05-2008, 05.08.06   #1195
paperapersa
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Originalmente inviato da robbybass
Mentre tu non fai, io intanto prego il cielo di non diventare mai qualcuno privo del senso di essere colui che fa.
Che tremenda tristezza; io preferisco fare, logicamente nel rispetto delle regole divine ma fare, desiderare, amare, vivere e come sempre, rischiare anche di sbagliare, tanto non temo più nulla.

trovata l'essenza scompare la paura
e ci si lascia andare
continuando a fluire.
Ma che cos'è "non fare" in questo turbinante mondo del divenire?
come puoi tu non fare se tu stesso sei il sogno e il sognatore?
si può forse arrestare l'atomo e la sua danza?
e come puoi sperare di poter trasformare
ciò che ti sembra un incubo
in un'apoteosi di gioia e di splendore?
se veramente sai
di aver tale potere
come lasciare ad altri
in preda all'ignoranza
ed al loro terrore
che conducano loro la danza delle streghe?
preferisco con robby sperare, credere, amare
osare e pian piano vedere
il mio mondo cambiare.
paperapersa is offline  
Vecchio 10-05-2008, 09.13.26   #1196
Noor
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Originalmente inviato da robbybass
Mentre tu non fai, io intanto prego il cielo di non diventare mai qualcuno privo del senso di essere colui che fa.


La virtù somma non si fa virtù
per questo ha virtù,
la virtù inferiore non manca di farsi virtù
per questo non ha virtù.
La virtù somma non agisce
ma non ha necessità di agire,
la virtù inferiore agisce
ma ha necessità di agire.
La somma carità agisce
ma non ha necessità di agire,
la somma giustizia agisce
ma ha necessità di agire

°°°°°°°°°°°°°°°°°

Colpa non v'è più grande
che secondar le brame,
sventura non v'è più grande
che non saper accontentarsi,
difetto non v'è più grande
che bramar d'acquistare.
Quei che conosce la contentezza dell'accontentarsi
sempre è contento

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Pratica il non agire,
imprendi il non imprendere,
assapora l'insapore,
considera grande il piccolo e molto il poco,
ripaga il torto con la virtù.
Progetta il difficile nel suo facile,
opera il grande nel suo piccolo:
le imprese più difficili sotto il cielo
certo cominciano nel facile,
le imprese più grandi sotto il cielo
certo cominciano nel piccolo.
Per questo il santo non opera il grande
e così può completare la sua grandezza.
Chi promette alla leggera trova scarso credito,
chi reputa tutto facile trova tutto difficile.
Per questo al santo tutto pare difficile
e così nulla gli è difficile.

LAO-TSE
Noor is offline  
Vecchio 10-05-2008, 09.35.08   #1197
Mirror
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Originalmente inviato da robbybass
Mentre tu non fai, io intanto prego il cielo di non diventare mai qualcuno privo del senso di essere colui che fa.
Che tremenda tristezza; io preferisco fare, logicamente nel rispetto delle regole divine ma fare, desiderare, amare, vivere e come sempre, rischiare anche di sbagliare, tanto non temo più nulla.


Non essere triste per me, perchè io sono felice. Te l'assicuro. Non c'è quindi bisogno di pregare...
Quel "non fare" è il Wu Wei Taoista, che probabilmente tu non sai nemmeno cosa sia. Quel non "non fare" è l'abbandono tantrico... quel "non fare" è il Risveglo Zen...
Per cui non replico più di tanto... Forse ti conviene, prima di giudicare e fare apprezzamenti sul vivere degli altri, che tu t'informi almeno un pochino. Non parlo nemmeno di realizzare il "non fare"... per ora sarebbe troppo per un ego così preso e indaffarato.
Io vivo pienamente, con il corpo e con lo spirito, e faccio tutto quel che sento... Soltanto che non ho più quel senso dell'ego, che invece tu mostri molto chiaramente e che rivendichi con evidente inconsapevolezza.
Ma di quali regole Divine parli, ti sei inventato? Che ne sai? Ilusioni soltanto illusioni, caro mio Robbybass. Puoi raccontare la tua epica in giro... ma per chi è sveglio in fondo son sempre "chiacchere" di un sognatore.
Buona continuazione del sogno, amico.

Mirror is offline  
Vecchio 10-05-2008, 21.42.45   #1198
tmusa
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Originalmente inviato da Noor
Difatti qualsiasi Samadhi è uno stato artificiale della mente,dal quale si esce ,come asciugandosi nell'uscire dal mare,e tornando ad una "normalità" senza nessuna Trasformazione,se non è accompagnato dal giusto "atteggiamento"..nel giusto disporsi nel Fuoco dell'Abbandono che annichilisce qualsiasi ambizione egoica ,che nel tentativo di trattenere l'Esperienza, non può che allontanarsene inevitabilmente, come qualsiasi prodotto illusorio della mente.
Solo la Grazia produce Trasformazione...
Bisogna chiarire cosa si intende con la parola Samadhi. Nelle mie antiche letture sullo yoga era sinonimo di realizzazione ovvero di Illuminazione. Allora dire che è uno stato "artificiale", mi sembra errato. Qui va' indagato che cosa è reale e cosa artificiale. Se riteniamo reale il mondo dei concetti, la realtà nuda e cruda come ce la rappresenta la nostra mente, allora si, il samadhi è fuga nell'artificio.
Se viceversa riteniamo che il mondo dei concetti e degli oggetti è una finzione della nostra mente, allora l'entrata nel Sahadhi è una fuga dalla finzione verso la realtà del mondo nella sua reale rappresentazione.
PIù di una volta leggo di interventi nei quali si considera la pratica della meditazione ed il conseguimento dell'Illuminazione come una "fuga dalla realtà". Qui allora voglio chiarire una volta per tutte che questa affermazione è frutto di un'illusione ottica della nostra coscienza. L'illuminazione è una fuga si, ma dalla illusoria rappresentazione di un mondo convenzionale ed irreale, totalmente visionario. L'illuminazione è la vera realtà.
Ma di questo vedo che ne sei consapevole visto che poni la parola "realtà" fra virgolette, come a dire il ritorno nella pseudo-realtà non è un vero ritorno allo stato obnubilato se rimane una scintilla di consapevolezza, se cioè non siamo totalmente prosciugati dall'acqua di vita in cui ci siamo immersi.
Fin qui tutto bene. Infatti chi vive l'esperienza dell'illuminazione, porta con sé le stigmate sanguinolente ovunque egli vada. Quindi c'è una trasformazione.
Ma questa non è che un pallido simulacro, l'ombra di un sogno, un placebo spirituale che nulla ha a che fare con l'esperienza viva e folgorante. E' ozioso anche parlarne, è il pio sentimento religioso che si vede la domenica a messa, è la consolazione dei moribondi. Tutto bene.
L'illuminazione è un'altra cosa.
tmusa is offline  
Vecchio 10-05-2008, 23.14.18   #1199
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
Bisogna chiarire cosa si intende con la parola Samadhi. Nelle mie antiche letture sullo yoga era sinonimo di realizzazione ovvero di Illuminazione.

chi vive l'esperienza dell'illuminazione, porta con sé le stigmate sanguinolente ovunque egli vada.
Quello che s'intende come vera trasformazione realizzativa è il satori,tmusa.
Il samadhi è uno stato di nonduale beatitudine indotto della meditazione profonda.

...ci mancavano pure le stigmate..
a due passi dalla beatificazione insomma..
vabbè le ambizioni spirituali...
ma questa te la potevi pure risparmiare..
Noor is offline  
Vecchio 11-05-2008, 01.03.18   #1200
Emanuelevero
Utente bannato
 
Data registrazione: 14-04-2008
Messaggi: 169
Ripartire dal principio

Ciao, sono nuovo del forum.

Ritengo che sia giusto ripartire dall'inizio perchè vuol
dire ripartire il più possibile dall'essere, dalla volontà
che hai posto, rispetto al divenire della discussione che si evolve
attraverso tantissimi argomenti.

E' inutile andare avanti oltre uno scoglio che si incontra.
Non si fa alcun progresso. Va risolto se lo si bypassa
non si fa alcun progresso.

Io ne ho incontrato subito uno:

Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
Questo forum lo avvio per chi vuole raggiungere l’illuminazione spirituale senza perdite di tempo.

Senza perdite di tempo è un chiaro utilitarismo.

E' un evidente ossimoro con l'illuminazione che dovrebbe
comportare una visione non utilitaristica.

La contemplazione personalmente la sperimento
quando mi lascio andare e perdo tempo.

Tuttavia molti perdono tempo rispetto alla loro vita spirituale
seguendo false idee e questo è un gravissimo problema.
Probabilmente è questo che intedevi.
Anch'io ho le mie idee in proposito e intendo confrontarmi
per capire quanto queste idee sono valide.

Faccio una digressione sullo scambio idee.

Nella misura in cui avverto che ho delle false idee,
per quanto umanamente possibile, cerco di acquisirne di nuove.

Per acquisirne di nuove intendo dire che le metto in pratica
cerco di sperimentarle da tutte le angolazioni del mio essere.

Le idee si possono cambiare quello che conta è restare fedeli
al proprio essere.
Molta gente confonde i valori con le idee e si attacca a queste
impedendo di discuterle e soffre le critiche ad esse come critiche
al proprio essere.
Il rispetto delle idee è quanto di più assurdo esista.
Si rispettano i valori, la persona non le idee.




Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
Dico subito che il mio modo è brusco.

Anch'io a volte ma non per cattiveria, voglio veramente capire
e do sempre il massimo almeno di quanto posso dare.
Emanuelevero is offline  

 



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