Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Spiritualità
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali


Vecchio 24-01-2008, 21.51.52   #341
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
L'avatar di Mirror
 
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Lasciarsi Vivere,intendendo riferirti con ciò,alla Dimensione consapevole.
Acquisita questa, in un certo qual modo, la Ricerca inverte la direzione, o meglio non cerca più nulla, avendo comunque ritrovato un non-luogo ove "riposarsi", dopo aver superato comunque i "luoghi della paura".
Sì, perchè non ci può essere Abbandono se ci sono ancora paure che frenano la piena "Caduta".
Tmusa parla di illuminazione... ma si riferisce ad un certo livello di Risveglio conseguibile con la meditazione, ma la Realizzazione si consegue, o meglio accade, al di là di quelle "sedute"...


Quoto questo commento perchè esprime, secondo il mio punto di vista, il succo della Realizzazione.
Quell'Abbandono è figlio della Totale Fiducia nel Mistero dell'Esistenza.
E' il Fiore splendente della Sapiente ignoranza.

Mirror is offline  
Vecchio 24-01-2008, 23.27.52   #342
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
parole che mi sforzo di rendere elevate ed elette, sempre comunque indegne della sostanza che vogliono evocare.

Quando la smetterai di sforzarti di rendere elevato ed eletto cio' che lo e' gia' farai un grande passo avanti perche' colui che si sforza altro non e' che il tuo stesso ego che vorrebbe fare l'illuminato.


Un abbraccio a te gnostico e buddista primitivo che non sei altro
Yam is offline  
Vecchio 25-01-2008, 07.46.48   #343
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
un mio appunto

Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
Se dico che durante l'Illuminazione cessa ogni dolore, è così punto e basta.
Io non chiedo a nessuno di credere a quello che dico, io invito a vivere, a vedere ciò che descrivo; bisogna solo sforzarsi un po' tutto qui.( )
Poi, vedo che continuate con questo concetto di corpo, l'idea di avere un corpo, il concetto di sostanziarci in un corpo, lo vuoi capire che è solo una costruzione illusoria della nostro ego o no? lo sto ripetendo alla nausea, che noi non abbiamo nessun corpo ma ce lo inventiamo per presentare qualcosa nel gioco di società del affermazione di un sé. E' una tensione, ora un emozione, ora un dolore, una sensazione piacevole ora dolorosa, che avvertiamo ora qui, ora lì, ecco il corpo, sta tutto in questo quello che chiami un corpo.


scusa se mi permetto.. ma qui siamo ancora a scuola.. all'idea dell'illuminazione o alle fasi che seguono il contatto tra Terra e Cielo
la tua è un'illuminazione "poetica", filosofica, attinta dalla tua scuola e dalla "poesia" che gli si vuole aggiungere..
l'illuminazione innanzitutto è un fatto interiore..
ma dall'interiore all'esteriore il passaggio non è immediato..

ricorda:

Corpo/Mente/Spirito.. un tutt'UNO..
lo Spirito (che è energia) entra nel corpo/mente e lo trasforma..
è un processo lungo a te sconosciuto se ancora separi o banalizzi.
la tua fase la straconosco.. .. però ad ognuno il proprio cammino...
atisha is offline  
Vecchio 25-01-2008, 07.53.16   #344
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Flow
Il processo e' doloroso per via della trasformazione neurobiologica del cervello, dolori lancinanti al cervello, dietro al naso, si e' passati al passatutto, il mondo che si capovolge, ma soprattutto per il fatto che durante questo processo si cerca ancora di raggiungere qualcosa attraverso la vecchia conoscienza o nel modo in cui ci si aspettava.

e' doloroso rimanere isolati, questo passatutto e' implacabile, occorre un salto di qualita' un estremo ed ultimo salto definitivo, di non ritorno, ma stranamente ci sono gia', e questa consapevolezza si aggancia al corpo e provoca quello stiramento genuino che dissolve il sogno dell'inconsapevolezza.
Quando il corpo si svuota della sua meccanicita' rimane uno straccio, ha bisogno di risvegliarsi, di rianimarsi, si cammina molto, moltissimo, forse da qui' l'espressione cammino spirituale..

questo è un tuo racconto personale o una decodifica di ciò che hai appreso?
farebbe la differenza..
atisha is offline  
Vecchio 25-01-2008, 10.29.31   #345
Flow
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
questo è un tuo racconto personale o una decodifica di ciò che hai appreso?
farebbe la differenza..

E' il racconto di una vita passata.
Flow is offline  
Vecchio 25-01-2008, 11.42.04   #346
daniele75
Ospite abituale
 
L'avatar di daniele75
 
Data registrazione: 12-10-2007
Messaggi: 127
Riferimento: La chiave di tutto

La connessione con il tutto più la si cerca,più il vostro ego cercerà di soddisfarvi a livello spirituale,dandovi sensazioni momentanee pr aggiudicarsi la sua importanza e esistenza.

Esistono migliaia di vie!

Solo la consapevolezza é in grado di rilassare l'ego,renderlo coscente della sua esistenza illusoria...Pian piano solo soletto si scioglie come il ghiaccio disolvendosi nel tutto.
Allora dopo avendo ancora l'ego ma consapevole si può indagare sulla realtà ultima che fà vibrare mente e corpo.

Poi si può parlare di illusione (morte-vita-passato-futuro,attaccamento etc etc)

-mio punto di vista,premetto che ho un ego vivo e vegeto,ancora ghiacciato-

daniele75 is offline  
Vecchio 25-01-2008, 12.27.02   #347
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Flow
E' il racconto di una vita passata.


allora per quanto mi riguarda non posso che capire e condividere.. anche se alcuni punti sono solo soggettivi e variabili appunto da individuo ad individuo..

accolgo il tuo racconto con elasticità.. (un po' quella che spesso manca a chi si arrocca esclusivamente dietro il paravento della sola personale esperienza o scuola di provenienza)

atisha is offline  
Vecchio 25-01-2008, 14.02.45   #348
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
L'avatar di Mirror
 
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
Poi, vedo che continuate con questo concetto di corpo, l'idea di avere un corpo, il concetto di sostanziarci in un corpo, lo vuoi capire che è solo una costruzione illusoria della nostro ego o no? lo sto ripetendo alla nausea, che noi non abbiamo nessun corpo ma ce lo inventiamo per presentare qualcosa nel gioco di società del affermazione di un sé. E' una tensione, ora un emozione, ora un dolore, una sensazione piacevole ora dolorosa, che avvertiamo ora qui, ora lì, ecco il corpo, sta tutto in questo quello che chiami un corpo.

Una volta chiamavo la schiavitù libertà, soltanto perchè non ero capace di immaginare il confine e le pareti del recinto nelle quali mi ero confinato. L'arbitrio libero che tanto proclamavo è stato un mito che è esistito in me fino a quando mi sono raccontato, convinto: io sono questo corpo.
L' identità con la carne, con l'emozioni, con i pensieri, pur se rosei e celesti, mi dava un senso vertiginoso che appariva scelta, mentre in realtà ero relegato, vagante e sordo, in una prigione dalle sbarre invisibili e inafferrabili. Quando questo credermi persona cadde, il senso dell'interdipendenza con il Tutto divenne sempre più smagliante, evidente oltre ogni titubanza. Stupore e meraviglia mi avevano invaso, e avevano dissolto l'immagine di me.
Non esisteva più la libertà dell'io, ma esisteva ora solo la libertà dall'io.
Ora sapevo che la liberazione dal presunto libero agire, da me creduto suprema e umana legge, era invece il tabù più difficile da smontare che ci fosse. Un tabù che ci accompagna da sempre.
Allora non sapevo che a colui che è immerso sognante in questo potente credo non piaceva vedersi morire sull'altare alchemico della mistica rinascita. Questa effimera entità non voleva e non poteva lasciare il posto, sorridendo, al soffio pulsante del Sè infinito. Adesso invece so che non ho confini, ma accetto di crearmeli consapevolmente per permettermi di danzare con Te.

Mirror is offline  
Vecchio 25-01-2008, 16.45.05   #349
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: La chiave di tutto

Sul corpo.....
Dato che e' solo l'identificazione con il corpo il problema, cioe' "io sono il corpo", che altro non e' che un pensiero, ma non il corpo in se, che e' null'altro che il corpo della Realta'..riporto alcune belle perole appena lette.

Il termine olistico e' molto di moda al giorno d'oggi e si sente spesso parlare di medicina olistica. Questo termine viene da greco Olos, intero, globale, completo, che e' il vero significato di "sano", e quando c'e' integrazione tra corpo, mente e io, questa unione diventa sacra. Sacro significa divino e senza divinita' non si puo' parlare di pratica o medicina olistica.
Nella pratica olistica o integrata l'anima e' in relazione con la pelle e viceversa, le cellule del corpo e quelle dell'anima (n.d.Y. si avete letto bene..) sono in una comunione profonda, e tutto il corpo si unifica fondendosi con la mente, intelligenza, coscienza e anima tutte insieme.
Malgrado gli straordinari progressi fatti dalla scienza, medicina e psicologia nei secoli, nessuno e' ancora in grado di fissare il confine tra corpo e mente e tra mente e anima. Non si possono separare*: sono indivisibilmente intrecciati l'uno all'altro, collegati e uniti tra di loro. Dove c'e' mente c'e' il corpo e dove c'e' il corpo c'e' l'anima e dove c'e' l'anima c'e' la mente.
Eppure ogni giorno ci rendiamo conto di quanto questi tre siano divisi. Quando siamo presi dall'attivita' mentale, non ci accorgiamo piu' del corpo, quando siamo presi dal corpo, perdiamo di vista l'anima.
Lo Yoga e' un modo per andare verso l'unita', ma da cosa deriva la nostra mancanza di unita'?
Viene dai dolori della vita: dalla mancanza di conoscenza, di comprensione, dall'orgoglio, dall'avidita', dall'odio, dalla maliza, dalla gelosia. Queste sono le cause che ci affliggono e che provocano malesseri fisici, mentali e spirituali.

B.K.S.Iyengar


* Realta' relativa e realta' assoluta non si possono separare, come faceva un certo Gnosticismo o per esempio, un certo Buddismo primitivo in cui Samsara e Nirvana erano ...appunto..separati. Cosi la credenza che la sola meditazione (il nirvana) sia illuminazione. Questo lo Zen, e non solo, lo sa molto bene. (Yam)


(Acc......ora lo sentite FlowFlex! )
Yam is offline  
Vecchio 25-01-2008, 22.47.06   #350
tmusa
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 212
Riferimento: La chiave di tutto

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Una volta chiamavo la schiavitù libertà, soltanto perchè non ero capace di immaginare il confine e le pareti del recinto nelle quali mi ero confinato. L'arbitrio libero che tanto proclamavo è stato un mito che è esistito in me fino a quando mi sono raccontato, convinto: io sono questo corpo.
L' identità con la carne, con l'emozioni, con i pensieri, pur se rosei e celesti, mi dava un senso vertiginoso che appariva scelta, mentre in realtà ero relegato, vagante e sordo, in una prigione dalle sbarre invisibili e inafferrabili. Quando questo credermi persona cadde, il senso dell'interdipendenza con il Tutto divenne sempre più smagliante, evidente oltre ogni titubanza. Stupore e meraviglia mi avevano invaso, e avevano dissolto l'immagine di me.
Non esisteva più la libertà dell'io, ma esisteva ora solo la libertà dall'io.
Ora sapevo che la liberazione dal presunto libero agire, da me creduto suprema e umana legge, era invece il tabù più difficile da smontare che ci fosse. Un tabù che ci accompagna da sempre.



Credo che tu abbia centrato pienamente il bersaglio. Se è così, hai avuto il dono più grande che un essere umano possa mai sperare di ottenere.
Coltivalo. Condividilo. Custodiscilo.

Voglio cogliere l'occasione per rispondere ad una vecchia domanda fattami inquesto forum, non mi ricordo chi mi chiedeva: ma tu sei un illuminato?
La risposta è no.
Perchè dove c'è l'illuminazione non c'è un "tu", quindi dire io sono Illuminato è una contradizione, un non senso. L'illuminazione è. Essa è in me è fuori di me ed è ovunque.
Poi voglio rispondere a Yam che vede in me uno gnostico, può darsi, non lo so.
So solo che quando sale la febbre mistica dell'Illuminazione una gnosi c'è.
Ma è solo uno degli aspetti dell'Illuminazione, non li esaurisce tutti. Forse ne ho parlato per più tempo è ho dato l'impressione che si limitasse solo a questo, ma è solo uno dei doni, che mutano sempre e danno quel senso di esperienza squisita.
Poi devo tornare sul concetto di corpo e corruttibilità, ma non lo farò più.
Non nego che la natura abbia le sue leggi dell'impermanenza: malattia, vecchiaia e morte sono i tratti che le connotano. Ma l'Illuminazione è l'antidoto a questi veleni naturali. Lo dico non per fare della letteratura di "buddismo primitivo", ma perché sono un "testimone oculare" che le cose stanno proprio così, con l'Illuminazione cessa il dolore, la vecchiaia e la morte.
Capire questo lo si comprende solo con l'Illuminazione, se uno non lo comprende vuol dire che ha ancora zone opache da rischiarare, nulla di strano deve approfondire di più.
Quando parlo di "sforzo" intendo la difficoltà di spiegare in termini logici ciò che logico non è (il Tao di cui si parla non è il Tao). Così se cerco di spiegare come l'Illuminazione annienta il dolore, la vecchiaia e la morte mi incammino in un arduo sentiero che presta il fianco a mille obiezioni tuttavia lo farò:
quando sorge l'Illuminazione la coscienza si stacca dalla spoglia corporea e si identifica in un pensiero totale, in quel momento noi non siamo più quel corpo e quelle membra che stanno composte sul sofà, noi siamo quel pensiero totale.
Ora quella forma di pensiero per sua costituzione ontologia non ha natura fisica e non è corruttibile, non subisce mutamento e non invecchia, ecco come noi, identificati nella nuova essenza spirituale di quel pensiero totale, riusciamo a vivere l'esperienza dell'immortalità, dell'infinitezza e dell'atemporalità.
Ma, tutto questo che ho scritto, bisogna: provando e riprovando, viverlo direttamente, ed è ozioso che qualcuno mi venga a dire che le cose non stanno così o potrebbero non stare così. Lo ripeto bisogna provare non credere né filosofare, provare.
Ultima cosa, e finisco, mi accorgo che passo troppo tempo in questo forum. Allenterò un po' la presa.
Ci riscriviamo fra un po'.
Un abbraccio a tutti e buon lavoro.
tmusa is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it