Lo so..lo avevo intuito..
Anche per me è stato così: per questo so quanto è stato importante l'apporto e il calore degli amici dei forums (non tutti chiaramente..)che mi sembra dalle tue parole ,cominci a saper apprezzare.(D'altronde, ci vuole pure un pò di tempo per "fidarsi")
Certe ,chiamamole ingenuità, che possono trasformarsi in passi falsi nel Cammino,tipiche del "faidate",le ho,le abbiamo riconosciute,ed è stato nostra premura evidenziartelo:certe trappole dell'ego,d'altronde, non si leggono sui libri.
Così è stato pure me..

Parlarne e vivere la straordinarietà nelle strade del mondo, sono cose separate. C'è una separazione profonda che ingoia l'autenticità dell'esperienza spirituale. Il cerchio si chiude su di noi impossibile vederne il contorno, altrimenti non ci appartiene, appartiene al nostro ego

Per me non e' stato cosi.
Sin dall'inizio il ruolo del Maestro, oltre ad istruirti, e' quello di farti stare basso, di non farti montare la testa.

(testo sull'argomento) I demoni piu' insidiosi e sottili sono indicati dalla tradizione proprio nei pensieri che sorgono circa le esperienze.


Preferirei se Tmusa, invece che fare annunci dal trespolo, come nel post iniziale, ci parlasse di piu' della sua esperienza, perche' tale e'.
Lasciamo stare l'illuminazione, e' una parola troppo abusata...dai falsi profeti.
Chi sono i falsi profeti?
Indovinate un po.....
I pensieri su questo e quello.
Solo la Vita e' oltre i nostri pensieri, ed e' quella vita che ci appare quando la smettiamo di vedere solo i nostri pensieri...e' qui..in questo istante...non c'e' altro da scoprire...se non quella pura presenza, quella chiarezza..non oscurata dalle nubi del pensiero.

Il testo (mi sembra integrale) si trova anche sul Web
http://www.gianfrancobertagni.it/mat...ria/magcig.htm
,eccone qualche stralcio:

"Dal vasto e chiaro spazio
della dimensione essenziale della realtà
sorgono in tutte le direzioni i pensieri e i ricordi,
così come dall'oceano immobile
sorgono le onde e le increspature.
Chiunque abbia questa conoscenza
non necessita di alcun artificio:
rimanga naturalmente in se stesso!
Si è liberati nello spazio in cui non nascono
né beneficio né danno.
Poiché [la conoscenza]
sorge spontaneamente in se stessi
dallo spazio della realtà essenziale,
non è necessario nutrire invidia,
avversione o desiderio.
Se non si provano avversione o desiderio,
ecco che si manifesta la mente spontanea.

Compiacersi di una teoria sulla non azione,
compiacersi di una meditazione
in uno stato equanime,
compiacersi di una condotta
priva di pensieri distraenti,
compiacersi della pratica ascetica:
se anche solo per poco
ci si comporta in questo modo,
considerandoli come oggetti[della mente],
non si sta percorrendo il cammino spirituale
ma quello dei demoni. "

La mente che racconta l'esperienza non è la mente Illuminata. E' la mente dualistica, ordinaria e condizionata. Come lo è anche la tua quando discrimini, giudichi e categorizzi. E quando mi consideri altro da te, il che è sbagliato, come ho ampiamente detto in precedenza.
Ora, io ho bisogno di esercizi spirituali per entrare nello stato che io chiamo Illuminazione perché per me lo è. Quindi ho ammesso ampiamente che non è sempre con me, ho anche detto che chi vive in permanente Satori, è un Santo, un Budda io non lo sono. Sono una persona normale che ha avuto un dono, ed è proprio questa "normalità" che fa la differenza, con i Guru e le grandi anime del passato e del presente, è questa normalità che deve essere considerata come un incoraggiamento per chiunque, voglia tentare e voglia riuscire. Infatti io sono partito rivolgendomi a coloro i quali non hanno ancora avuto un'esperienza spirituale: dicendo, ragazzi si può!
Non era quindi mia intenzione aprire un forum dottrinario sulla profondità e autenticità dell'Illuminazione, con maestri e persone spiritualmente mature.
Ho quindi tracciato un percorso parlando della mia esperienza, come l'ho realizzata, ed i frutti che produce. Naturalmente devo ringraziare te e tutti voi che mi avete dato l'occasione di allargare e approfondire, chiarire e argomentare, ma se ci allontaniamo dall'intendo originario finisco off topic.
Il tema ricordiamolo era: l' Illuminazione come la chiave di tutto.

Ovvio che per fare una simile affermazione uno parla di qualcosa che sa, di cui ha esperienza, questa concetto lo si deve assumere come dato per scontato altrimenti uno sta solo a perdere tempo nel leggere cose di cui dubita l'autenticita del fondamento. Mi sembra naturale che se incappo in una cosa falsa come una scala di sabbia, mica salgo fino all'ultimo gradino.
Detto questo, però dico anche che mi fa comunque piacere leggere quello che scrivi, anche quando parli di pappagalli e fichi secchi, perchè: qui mi faccio serio; perche mi consente di godere del dono dell'imperturbabilità. Parole che un tempo mi avrebbero ferito, magari offeso un po', ora scivolano come acqua sul vetro, senza lasciare traccia. Un linguaggio acerbo, parole aspre, anche offese gratuite (qui non mi rivolgo a te), non hanno effetto per chi abbia allentato la presa dell'ego. Questo accade anche quando non sei pienamente centrato nell'Illuminazione, solo perché si impara a controllare il sorgere e lo svanire delle emozioni; si impara a non cedere ad esse ,ma a lasciarle dissolvere senza che facciano danno. Questa pratica preparatoria è conosciuta nello zen come: purificazione dalle scorie.
Ultima cosa, ti ringrazio del testo sacro che mi ha consigliato. L'ho letto grazie al prezioso link di Noor. Mi sembra ottimo per incominciare. Quando hai attinto sono cose già note. Dopo la realizzazione i libri sacri non servono più.

Ti saluto e ti abbraccio

Vogliamo fare un accordo?
Smettiamola di parlare di ego. E' chiaro ormai a tutti che l'ego non esiste, più ne parliamo, anche per negarlo e più non facciamo altro che affermarlo.
Quindi per me stop.
Cara crepuscolo, vuoi che non sappia che fra parlare e vivere ci sia una separazione? Però a ben leggere io volevo dire questo: quando racconto la mia esperienza, soprattutto faccio riferimento alle intuizioni metafisiche, come quella che ho definito della "dissoluzione identitaria", puoi leggene scorrendo di qualche post indietro, allora per essere il più preciso possibile cerco di ricordarmi tutti i dettagli, ma così facendo l'esperienza prende forma e si sostanzia quasi si ripresentasse vivente in me, e questo mi provoca quel senso di appagamento che ho descritto. D'altra parte non sottovalutare la potenza della parola. Attraverso la parola meditata o letta o ripetuta o cantata si può raggiungere l'Illuminazione.
Certamente essa è solo strumento per la realizzazione, ma non vedo questa separazione che "ingoia l'autenticità".
Comunque pout etre.
Ciao ti abbraccio

Caro Daniele,
nel modo in cui ne parli, mi sembra che lo stai già mettendo a cuccia.
Certe volte bisogna usare il bastone, altre qualche dolciume; prima o poi ti seguirà senza far male.
Ciao carissimo

beato chi si accorge che non c'erano scalini, però li ha dovuti contarei uno per uno

Difatti è sui tuoi frutti,che nessuno ti ha negato,che è stato solo indicato che non sono ancora Presenza Realizzativa,e quindi di accantonare il termine Illuminazione ,come di solito viene appellata.
Del tuo intento primario del thread non so..Ma si può cosa?Cos'è uscire dalla droga?Uscire dal canile per entrare nel rifugio-paradiso?E' questo l'approccio ?Le osservazioni che ti sono state mosse vertevano su ciò,non su chissà quale dottrina astratta.L'Osservazione del Ciò che E',nella vita quotidiana,è un aspetto che hai assolutamente tralasciato (da qui, il canile da cui scappare..) è questa l'osservazione che ti è stata mossa.
A te e a chi ti legge,che non se ne faccia un'idea distorta di tutta la faccenda della Crescita Spirituale.
Hai creato un profondo dualismo tra vita quotidiana e pratica meditativa ,e questo va detto.
Poi chi vuol capire capisca ..Tutto qui..

Tmusa, non ho molto tempo.
Cio' che hai scoperto non e' niente di speciale, tuttavia sei stato bravo e fortunato, molti non ci riescono...solo con i libri.
Tuttavia ora devi scoprire cosa hai scoperto.
Scoprire=svelare
E' solo la "base della purezza primordiale"...come viene chiamata nello Dzoghchen. Non e' niente di speciale, te lo dico per l'ultima volta, anche perche' ho notato che oltre una certa comprensione non arrivi...ancora, a differenza di molti amici che qui scrivono.
Cio' che si ottiene con gli esercizi (ossia l'ascesi) e' impermanente, e lo sai bene, dato che se non fai esercizio quello stato scompare.
Ora puoi scoprire come quello stato sia sempre presente e non occorra nessun esercizio per starci insieme. Nirvana e Samsara sono simultanei, tuttavia all'inizio e' bene imparare a separare il Samsara dal Nirvana...poi pero' vanno riunificati, come nella storiella che citava Mirror. (intervento di Sakhsin del 28.5.05) .