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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 06-02-2008, 11.20.11   #421
fallible
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Salve e buon giorno!
non è mia abitudine prendere le difese di qualcuno , anche perchè ognuno è capace di farlo da solo quando è il caso, ma ritengo che nel cammino che noi facciamo sia più "importante" l'atteggiamento che i gradini di questa ipotetica scala che non esiste... claudio
fallible is offline  
Vecchio 06-02-2008, 12.59.01   #422
Yam
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Citazione:
Originalmente inviato da fallible
Salve e buon giorno!
non è mia abitudine prendere le difese di qualcuno , anche perchè ognuno è capace di farlo da solo quando è il caso, ma ritengo che nel cammino che noi facciamo sia più "importante" l'atteggiamento che i gradini di questa ipotetica scala che non esiste... claudio


Vale anche per l'altro 3d che hai aperto.

Citazione:
Originalmente inviato da RameshBalsekar
Si parla di tre stadi di comprensione.
Il primo é la visione individuale ancora coinvolta...



Tok, tok....


Citazione:
Originalmente inviato da tmusa


Questo forum lo avvio per chi vuole raggiungere l’illuminazione spirituale senza perdite di tempo.
Chi non ha questo obiettivo al centro dei suoi pensieri, può passare oltre. Ci sono infiniti forum ovunque, si accomodi.
La via che io presento è ardua e diretta, non adatta ai tiepidi, ai dubbiosi, agli indecisi, ai vanagloriosi, ai distratti e agli annoiati, ai curiosi, ai gaudenti, ai servitori del proprio ego negli infiniti modi che ci sono, se siete così, passate oltre.
Chi, non si identifica in questi e, continua nella lettura significa che è già passato oltre le ingannevoli vanità, ha già fatto la sua scelta, per tutti voi, siate i benvenuti.
Dico subito che il mio modo è brusco. Non vi attendete parole alate e favole da gustare come storie per addormentare i bambini, le mie parole saranno taglienti come gli sguardi di un assassino.
Siete ancora in tempo, con un click passate ad altro.

Guardate il mondo che vi ronza intorno. Guardate la gente che si affolla nei supermercati, che torna nelle case dopo un giorno di lavoro, guardate i bambini che escono da scuola, gli stadi, le strade i treni guardate , le stazioni ferroviarie e le stazioni delle metropolitane, guardate e rispondente a questa domanda profonda: ma che ci facciamo noi in questo canile?

C’è qualcuno che non è d’accordo: io non sto in un canile e non c’è nessuna catena al mio collo! buon per te, ciao, vai davanti alla televisione. Tu non hai alcuna possibilità perché tu non vedi la tua condizione, ti hanno stuccato gli occhi e hai il cervello nel freezer.



Citazione:
Originalmente inviato da RameshBalsekar
Nel secondo stadio, con la comprensione che tutto é un sogno irreale, la visione cambia e s'incomincia a vedere che nessun evento in realtà importa.Le cose sono irreali perché viene trascesa l'apparenza. Anche l'apparenza é qualcosa che accade nella Coscienza. Questa comprensione reca una tale gioia che é difficile tenerla per sé, e si vorrebbe gridare al mondo: "E' tutto irreale!". Tentando di comunicare agli altri l'irrealtà del mondo, si vorrebbe cambiare il mondo, cambiare il modo di percepire degli altri. Non si comprende ancora che il cambiamento deve venire dall'interno. Così, nel tentativo di cambiare il mondo, continuiamo a crearci problemi. Nel terzo stadio, gli oggetti non sono visti da un individuo, né da un oggetto che vede un altro oggetto, né da un soggetto che vede un oggetto. Il percettore é compreso come ciò che ha creato l'apparenza e la percepisce. Le due cose sono una sola. A questo stadio c'é la comprensione che il mondo non solo é irreale, ma che é anche reale. E' irreale nel senso che dipende dalla Coscienza per la sua esistenza, non ha un'esistenza propria. Il mondo esiste solo in quanto conosciuto dalla Coscienza. Se tutti gli uomini e gli animali diventassero improvvisamente incoscienti, chi potrebbe ancora dire che c¹é il mondo? Non solo il mondo non apparirebbe, ma non esisterebbe.

PUOI DIRE QUALCOSA PIU' SULLA REALTA' E L'IRREALTA'?

Per spiegare il "reale" e l'"irreale" viene spesso usata l'analogia dell'ombra. Un'ombra é irreale, nel senso che la sua esistenza dipende dal sole. In quanto l'ombra, però, é reale. Quindi é reale e irreale allo stesso tempo. La manifestazione dipende per la sua esistenza dalla Coscienza.La Coscienza é intrinseca a ogni oggetto della manifestazione. La Coscienza trascende la manifestazione, ma vi é immanente. La manifestazione é contenuta nella Coscienza. Nel secondo stadio, prima della comprensione definitiva, entrano in gioco tutti i possibili concetti. Si ritiene che stia all'individuo sforzarsi per unirsi a Dio. A questo livello, ancora di soggetto-oggetto, il NIRVANA e il SAMSARA sono ancora percepiti come due cose distinte. Si parla di oceano del samsara, del dolore che va attraversato. Il Jiva deve attraversarlo, e può farlo solo attraverso una SADHANA. Il cercatore inizia così a praticare tutta una serie di sadhana. Pratica per anni. Per anni osserva ciò che accade, scoprendosi pieno di orgoglio e presunzione. Poi, tranquillizzandosi nella contemplazione, getta via tutto quanto. I Sufi lo paragonano a una cerimonia in cui si brucia tutto ciò che si é imparato e che si pensa di aver ottenuto. Nel terzo stadio, si comprende che il mondo é tanto irreale quanto reale. Con questa comprensione, la conoscenza diventa stabile e nell'organismo in cui é avvenuta l'illuminazione non c’é più desiderio di parlarne agli altri, o di cambiare il mondo. Il terzo stadio é l'accettazione di Ciò che E', nella sua immanenza e nella sua trascendenza. Nirvana e samsara non sono più due. Il samsara é l'espressione oggettivata del nirvana.
Yam is offline  
Vecchio 06-02-2008, 14.26.43   #423
Noor
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...a proposito del samadhi..

"Il samadhi è uno stato innaturale.
Ti bagni nell' acqua del mare, poi esci e ti asciughi.
Ti bagni di nuovo,esci di nuovo e di nuovo ti asciughi.
E' sempre così."
R. Balsekar
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Vecchio 06-02-2008, 15.29.05   #424
fallible
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Salve!
eih!yam so che la tua è una tirata di orecchi ma me la fai meno criptata...ti ricordi che mi hai già chiesto se ci sono o ci faccio (non metto il ? , noor vuole ) claudio
fallible is offline  
Vecchio 07-02-2008, 23.16.37   #425
tmusa
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Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Difatti è sui tuoi frutti,che nessuno ti ha negato,che è stato solo indicato che non sono ancora Presenza Realizzativa,e quindi di accantonare il termine Illuminazione ,come di solito viene appellata.
Del tuo intento primario del thread non so..Ma si può cosa?Cos'è uscire dalla droga?Uscire dal canile per entrare nel rifugio-paradiso?E' questo l'approccio ?Le osservazioni che ti sono state mosse vertevano su ciò,non su chissà quale dottrina astratta.L'Osservazione del Ciò che E',nella vita quotidiana,è un aspetto che hai assolutamente tralasciato (da qui, il canile da cui scappare..) è questa l'osservazione che ti è stata mossa.
A te e a chi ti legge,che non se ne faccia un'idea distorta di tutta la faccenda della Crescita Spirituale.
Hai creato un profondo dualismo tra vita quotidiana e pratica meditativa ,e questo va detto.
Poi chi vuol capire capisca ..Tutto qui..

L'intendo originario, Caro Noor, era quello di comunicare un'esperienza che ha me a cambiato la vita, a chiunque si trovi in una condizione bloccata.
Volevo dire: guardate non è obbligatorio rimanere in una condizione di sofferenza, se ne può uscire. La condizione di sofferenza l'avevo tradotta nell'imagine del "canile", per il doloroso incatenamento a cui si riferisce.
Essa è la condizione dove domina la sete dei desideri, e la volontà dell'affermazione di una personalità; essa è il prodotto di un'errata interpretazione del soddisfacimento dei propri bisogni. In altre parole, ad un senso di disagio, di mancanza di carenza, a cui si risponde con la ricerca di beni materiali e di una parallela crescita ipertrofica dell'ego.
In sintesi: la normale vita materialistica che tutti conducono, e, io per primo, fino a qualche anno fa.
Chi frequenta un sito spirituale, mi sono detto, magari lo fa perché sta soffrendo di questi mali dell'anima, forse sta cercando una via d'uscita, forse non la trova nei testi sacri perché troppo distanti, o troppo mistici o di faticosa lettura, allora perché non raccontare un'esperienza "vittoriosa", qualcuno che con parole dirette, chiare, non ambigue dica in modo aperto e massimamente comprensibile: La chiave di tutti i problemi è: realizzare l'Illuminazione.
Perchè possiamo girare intorno al problema esistenziale in infiniti modi ma nessuno mi convincerà mai che ci sia una diversa madre di questa verità.
Quindi il target era ben definito. Ed il linguaggio con i contenuti forti, rifletteva questa esigenza di sorprendere, colpire, interessare una platea non iniziata al percorso spirituale.
Ora a te ti scoccia che si parli dell'Illuminazione, in modo così diretto, e quasi banale, e io ti capisco, ma parlarne in modo allusivo, o mistico non va bene per quel target di cui ti ho detto. Questa ovviamente è solo un' opinione.
Non ho mai detto di essere un Guru, o un Maestro, e infatti non lo sono, non ho mai detto di aver realizzato la Santità, o il Nirvikalpa Samadhi, infatti non è sempre con me; ma ho detto e qui lo ripeto che l'esperienza che ho vissuto e vivo è già così un pane che sazia. Essa fa di una piccola stanza, un ogni dove, e trasforma una goccia di pioggia che scivola sul vetro in una divina ferita di diamante. Questa io la chiamo Illuminazione, ma se vuoi scegliere altre espressioni potrei dire: è la Visione di Dio; Oppure, è l'infinito Si al quale mai si giunge; il punto di arrivo di ogni andare; o, per dirla con Dante, quel tempio che solo amore e luce ha per confine.
Non importa come la vogliamo chiamare, l'importante è trasmettere il concetto che dentro noi, ovunque noi siamo, c'è la soluzione a tutti i nostri mali.

Ciao Carissimo
tmusa is offline  
Vecchio 08-02-2008, 08.30.33   #426
Noor
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Carissimo tmusa
se faccio un copia-incolla del mio precedente post a te rivolto,mi accorgo che va bene anche stavolta..
ciò significa che oltre un certa soglia,come ha rilevato pure Yam, non ci si capisce..
quindi Amen Amico..
Noor is offline  
Vecchio 08-02-2008, 08.36.10   #427
crepuscolo
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Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
L'intendo originario, Caro Noor, era quello di comunicare un'esperienza che ha me a cambiato la vita, a chiunque si trovi in una condizione bloccata.
Volevo dire: guardate non è obbligatorio rimanere in una condizione di sofferenza, se ne può uscire. La condizione di sofferenza l'avevo tradotta nell'imagine del "canile", per il doloroso incatenamento a cui si riferisce.
Essa è la condizione dove domina la sete dei desideri, e la volontà dell'affermazione di una personalità; essa è il prodotto di un'errata interpretazione del soddisfacimento dei propri bisogni. In altre parole, ad un senso di disagio, di mancanza di carenza, a cui si risponde con la ricerca di beni materiali e di una parallela crescita ipertrofica dell'ego.
In sintesi: la normale vita materialistica che tutti conducono, e, io per primo, fino a qualche anno fa.
Chi frequenta un sito spirituale, mi sono detto, magari lo fa perché sta soffrendo di questi mali dell'anima, forse sta cercando una via d'uscita, forse non la trova nei testi sacri perché troppo distanti, o troppo mistici o di faticosa lettura, allora perché non raccontare un'esperienza "vittoriosa", qualcuno che con parole dirette, chiare, non ambigue dica in modo aperto e massimamente comprensibile: La chiave di tutti i problemi è: realizzare l'Illuminazione.
Perchè possiamo girare intorno al problema esistenziale in infiniti modi ma nessuno mi convincerà mai che ci sia una diversa madre di questa verità.
Quindi il target era ben definito. Ed il linguaggio con i contenuti forti, rifletteva questa esigenza di sorprendere, colpire, interessare una platea non iniziata al percorso spirituale.
Ora a te ti scoccia che si parli dell'Illuminazione, in modo così diretto, e quasi banale, e io ti capisco, ma parlarne in modo allusivo, o mistico non va bene per quel target di cui ti ho detto. Questa ovviamente è solo un' opinione.
Non ho mai detto di essere un Guru, o un Maestro, e infatti non lo sono, non ho mai detto di aver realizzato la Santità, o il Nirvikalpa Samadhi, infatti non è sempre con me; ma ho detto e qui lo ripeto che l'esperienza che ho vissuto e vivo è già così un pane che sazia. Essa fa di una piccola stanza, un ogni dove, e trasforma una goccia di pioggia che scivola sul vetro in una divina ferita di diamante. Questa io la chiamo Illuminazione, ma se vuoi scegliere altre espressioni potrei dire: è la Visione di Dio; Oppure, è l'infinito Si al quale mai si giunge; il punto di arrivo di ogni andare; o, per dirla con Dante, quel tempio che solo amore e luce ha per confine.
Non importa come la vogliamo chiamare, l'importante è trasmettere il concetto che dentro noi, ovunque noi siamo, c'è la soluzione a tutti i nostri mali.

Ciao Carissimo

Parli di esperienza vittoriosa là dove per vittoria raffiguri il possesso di una goccia di luce, parli di target per raffigurare altre gocce al tuo pari che procedono naturalmente lungo il loro cammino spirituale...dici: ferita di diamante,quando sull' altare la ferita viene onorata e amata...ma rimane un pezzo di noi, carne e mente.
crepuscolo is offline  
Vecchio 08-02-2008, 22.30.32   #428
tmusa
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Originalmente inviato da crepuscolo
Parli di esperienza vittoriosa là dove per vittoria raffiguri il possesso di una goccia di luce, parli di target per raffigurare altre gocce al tuo pari che procedono naturalmente lungo il loro cammino spirituale...dici: ferita di diamante,quando sull' altare la ferita viene onorata e amata...ma rimane un pezzo di noi, carne e mente.

Embeh, dov'è il problema? Ho solo cercato di esprimere poeticamente quello che si verifica quando da una condizione di grigiore e noia si passa, con uno switch, ad una condizione di radiosità.
Un momento prima sei nel fango, un momento dopo sei nel cielo.
Tutto qui.
La pioggia era presa a simbolo di giornata triste e uggiosa ed una banale goccia sul vetro si trasforma in "divina ferita di diamante" (Garcia Llorca).
Ma la cosa straordinaria e meravigliosa per me sta proprio in questo meccanismo: tic stai di qua, tac stai di là. Ora qui ci sono uomini che siedono in permanente banchetto divino, loro sono oltre il mio sentire, e godono di questa condizione, beati loro!; probabilmente ci arriverò anch'io forse, forse no.
La nuova condizione aggiungerà qualcosa forse; certamente non toglierà nulla a ciò che è già presente, e questo per mè è già troppo.
Ciao
tmusa is offline  
Vecchio 09-02-2008, 00.46.27   #429
Noor
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Originalmente inviato da tmusa
Ora qui ci sono uomini che siedono in permanente banchetto divino, loro sono oltre il mio sentire, e godono di questa condizione, beati loro!; probabilmente ci arriverò anch'io forse, forse no.
La nuova condizione aggiungerà qualcosa forse; certamente non toglierà nulla a ciò che è già presente, e questo per mè è già troppo.
Il (banchetto) Divino c'è sempre..anche nel canile..magari insieme alla cacca dei cani
Questo è stato detto.
L'unico che invece,si è permesso il lusso di parlare di stati di beatitudine,di godimenti ed altri paradisi artificiali cercati,voluti nell'intimità della notte,quello sei stato tu,tmusa..
Non c'è nessuna condizione permanente da raggiungere...perche tutto è Impermanente e nulla ci appartiene,perchè ciò che crediamo di essere è solo un groviglio di ricordi a cui diamo consistenza e permanenza..ma non esiste.
Siamo e non siamo..e allora Siamo!
Noor is offline  
Vecchio 10-02-2008, 23.21.27   #430
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Originalmente inviato da Noor
Il (banchetto) Divino c'è sempre..anche nel canile..magari insieme alla cacca dei cani
Questo è stato detto.
L'unico che invece,si è permesso il lusso di parlare di stati di beatitudine,di godimenti ed altri paradisi artificiali cercati,voluti nell'intimità della notte,quello sei stato tu,tmusa..
Non c'è nessuna condizione permanente da raggiungere...perche tutto è Impermanente e nulla ci appartiene,perchè ciò che crediamo di essere è solo un groviglio di ricordi a cui diamo consistenza e permanenza..ma non esiste.
Siamo e non siamo..e allora Siamo!

Credo che chiunque ne parli, comunque ne parli non fa altro che bene. Con immagini poetiche e immaginifiche. O in modo semplice e spontaneo. Non vedo differenza. A me è bastato leggere una parola in uno scritto di Atisha per capire: qui c'è. Ed anche quando leggo le tue frasi capisco: qui c'è. Lo spirito fluisce come vuole; in me parla così, vuole così e non posso scegliere altrimenti. Chi sa, conosce la natura leonina che possiede, nulla teme, nulla lo arresta.
Comunque ho capito quello che vuoi dire, e lo condivido, la musica è la stessa, ma io sono un'altra canna dell'organo.
tmusa is offline  

 



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