come credi di comprendere amico Yam? di avere una dote speciale che altri umani non hanno?

sai cosa è l'intuizione? da dove nasce? cosa è l'irrazionale?

sai almeno cosa è l'immaginazione? e come essa si Manifesta?...
o pensi di esserne distaccato tall'Immaginazione? dall'Immagine che ti sei (o ti hanno) creato di tutto l'immanifesto o manifesto?

qui mi caschi sempre.. qui non mi hai mai dato risposte esaustive.. come mai? cosa ti manca?

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portare a "casa" anche questo contrario significa aver compreso al di là delle concettualizzazioni filosofiche da manuale...


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ma sì, non diciamo più niente, o mettiamoci daccordo in che libri prendere le sole nostre "comprensioni" e divertiamoci a comunicare solo con quell'alfabeto "morto"...

Scusa Flow..ma questa non l'ho proprio capita..
Dimorare e scoprire ciò che si è ,è inconsapevolezza?
Potresti spiegarti meglio,grazie?

Salve e buona domenica!
ho la vaga sensazione che questo forum sia un centro gravitazionale di illuminati...peccato che karmicamente siamo qui ancorati alla ruota dell'esistenza
Dicono i saggi, quello che era un cane rognoso è diventato un leone dalla fulva criniera certamente ma non perchè è diventato più bello ma perchè è il vento che i spettina i capelli, e la cima dell'olmo che ondeggia maestosa, è l'autobus alla fermata, e l'autista che parla al cellulare. è la neve che imbianca le montagna (Yam), e le mille pozzanghere che luccicano da lontano (io), è le stelle che ci guardano con mille occhi da lassù (Platone).; rifuggiamo dal "desiderio" di aggiustare il mondo secondo il nostro "gradimento" , ci verrebbe a mancare il più importante anelito per avere una "retta Visione"; l'esistenza è sofferenza: (ma non sono sono consapevole) abbraccio claudio

Prova a prendere in considerazione che queste parole sono "proiezioni tue", magari scopri qualcosa di te.
Condividere la "comprensione" e' possibile, condividere i voli della mente, no.
Soprattutto in un campo come quello della spiritualita' siamo in grado di condividere attraverso la comprensione, allora ci accorgiamo della comune esperienza.
Quando la meditazione si e' spinta sino ad un certo livello di concentrazione allora e' possibile rilassare la mente e direzionare l'ascolto vero la visione profonda:

questa si che è una chiave, forse non di tutto ma comunque una chiave ....

Ehi Claudio!
Chi sente ancore...pesantezza è solo la mente..
Chi non vuole uscire dal presupposto che tutto è sofferenza è solo la mente..
In consapevolezza non può esserci sofferenza o essere ancorati a nessuna ruota.
Noi non siamo quella ruota,non possiamo identificarci con essa.
Ma questo,chiaramente,non vuol dire che accade,con un coupe de foudre..e voilà..eccola la mente che sfugge alla sofferenza..!
No..è osservare da sopra quelle nuvole..ma siamo troppo aggrappati inconsapevolmente a queste..
non vi sappiamo sfuggire e vi ci identifichiamo..

a suo tempo avevo letto il link dell'intervista che avevi riportato di adyashanti. se da una parte, leggendolo, mi da l'impressione di sapere il fatto suo, dall'altra non mi convince la sua "fretta" nel conseguimento dell'"illuminazione". leggendo questa carrellata di motti o esortazioni che a dir si voglia, mi sfagiola ancora meno. mi sembra molto "americano"....

Certo, oggi mi sento molto ammeriggano.
Ti capisco, accadeva anche a me di sentirmi prigioniero e schiavo della mia stessa mente, nonostante le lunghe ore di meditazione giornaliera, i ritiri...meditazione che Adyashanti ha praticato molto, molto intensa-mente essendo stato un monaco Zen.
Accade a volte, che facendo Zazen, ma puo' accadere anche in altre situazioni, si manifesti una cosa particolare che possiamo chiamare "Risveglio".
E' vero, sino a che quella cosa non ti accadra', ti sentirai prigioniero e avrai il mito dell'illuminazione. Mito che fara' si che non incontrerai mai un illuminato, perche' anche qualora lo incontrassi, anche qualora fosse Buddha in persona, a te sembrera' una persona comune e ordinaria.
Certo siamo piu' propensi, quando ancora siamo dei ricercatori spirituali (o accattoni spirituali) a preferire preti e suore: se uno indossa una tonaca gia' e' come un bollino di garanzia per noi. Io ero cosi....poi qualcosa e' accaduto.
Adyashanti e altri possono essere capiti solo se c'e' almeno qualche sintomo di risveglio della coscienza in noi, ma se siamo ancora completamente schiavi della nostra mente, no. In quel caso e' meglio leggersi il Dhammapada o la Bibbia, o il Vangelo, o il "sGron ma drug gi gdams pa" se siamo un po' piu colti e svegli intelettualmente.


x Fallibile
Esiste la sofferenza dici, Buddha soffre?
La natura di Buddha soffre?

sofferenza intesa come "insoddisfacenza".
comunque corretto richiamo a non fare "voli" di fantasia e immaginazione, che non portano da nessuna parte.
la condizione meditativa non è karma, è comprensione.
e la comprensione non è voli di fantasia e immaginazione ma è concretezza.

Pensa che io invece li trovo splendidi...è un pò come stare presso una tavola imbandita e vedere uno che sta arrivando e guarda da lontano e dice: "mi sa che sono solo schifezze", l'altro seduto che ancora non osa mangiare e dice " sembrano buoni" e l'altro che alla faccia di tutti sta assaporando un pò di quel cibo: "splendido!!" ecco io ti dico che sono splendidi quei motti (come li chiami) ma vanno assaggiati quando si è liberi di farlo e non prima