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Vecchio 22-03-2008, 06.57.19   #841
paperapersa
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Originalmente inviato da Noor
Per il portafogli..se mi trovassi in disagiate condizioni economiche,credo che non esiterei a mettermelo in tasca,altrimenti lo porterei ai carabinieri..
Ma a che serve questa domanda?
A capire quanto si è buoni,forse?
E chi è che vi ambisce?
Buona Pasqua a tutti

Non lo so, forse a far capire che chi sa di essere anche l'uomo che ha perso il portafogli entrerà compassionevolmente nell suo animo, si immedesimerà
in lui ed agirà di conseguenza. (fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te)
Io mi unisco ai tuoi auguri ed auguro a tutti gli abitanti di GAIA
che si assumano la responsabilità di riportare la GIOIA, la PACE, la CONVIVENZA SERENA E LA CONDIVISIONE DEI SUOI GIOIOSI FRUTTI, così
che essa possa essere interpretare veramente il RUOLO che le compete
e cioè come dice il suo nome quello del pianeta della gioia e della allegria.
E a chi continua a dire che c'è poco da stare allegri auguro che apra
gli occhi e si accorga che c'è veramente tanto per essere felici!
PACE E BENE a tutti
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Vecchio 22-03-2008, 08.42.57   #842
Noor
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Originalmente inviato da tmusa
Il problema è come fare sì che questa verità si riveli anche in chi non è ancora riuscito a coglierla. Perché non basta dichiararla attraverso il discorso logico. Non basta enunciarla: così è , perchè così viene detto da me o da te o da qualcun altro. Questo non è "compreso" se non da chi ha già la comprensione.
Si certo..
Credo che comunque,se prima non si cade,non si fallisce totalmente nella ricerca mentale,non si vada da nessuna parte.
Stiamo sempre li a trattenerci l'ego in mano..davanti la porta della morte,della paura,delle domande infinite..
Tutto questo deve finire,terminare il suo ciclo..
I koan, ad esempio hanno questo ruolo:mandare in tilt il ciclo logico della mente..
Quindi una parte che muore disperando ..un'altra che rinasce in fiducia..
Certo,ciò può sprigionare energie che bisogna saper gestire..affrontare..
ed è qui che entra in Scena la Fiducia come detto ,senza la quale non si va da nessuna parte..
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Vecchio 22-03-2008, 10.23.17   #843
tmusa
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Originalmente inviato da robbybass
E' chiaro che mi sono accettato,altrimenti sarei ancora li' a spiare il cellulare della fidanzata! Ma la vergogna era quel tipo di sentimento pericoloso che avevo evitato di vivere da chissà quanto tempo, è stato come vedermi allo specchio per la prima volta e trovarmi bruttissimo mentre credevo fin lì di essere bello. Mi sono permesso di viverlo, e ho lasciato alle spalle il primo giardino. Al risveglio non solo quasi giustificavo,il fatto che la ragazza mi avesse lasciato ma mi sono accorto che avevo chiaramente mutato la percezione di ciò che credevo Dio. Andando avanti con il percorso le morti si sono susseguite con un intervallo tra loro sempre più breve fino alla quasi quotidianità e anche l'immagine della divinità di conseguenza in modo molto graduale . . Tmusa, il film l'ho visto ma devo rivederlo. Quanto ai saggi di altri maestri ci sarebbe molto da dire,quasi tutti confondono le idee spiattellando verità che dovrebbero essere conquistate individualmente, poi alcuni ti dicono cosa vedono da lassù ma non ti dicono come ci sono arrivati, secondo me perchè non lo sanno come si fa' ,dato che sono nati evoluti come Sai Baba, altri perchè sono ancora inquinati dall'ego per essere così generosi da offrire qualcosa che non si sono prima concessi per se stessi: cioè la salvezza. E poi fa molto santo fare i buoni, predicare pace e fratellanza. Ma qui non si tratta di fare i buoni ma di esserlo veramente. E chi può essere veramente buono se non chi ha già tutto? Immagina un portafogli per terra , arriva il primo che passa e dice : chissà di chi è? magari torna in dietro e lo trova , lo prende lo posa sopra la panchina in vista e se ne va dimenticandosi l'episodio. Il secondo lo vede e pensa: accidenti ! se non fosse che mi vergogno e mi spaventa l'idea di farmi sorprendere a raccoglierlo me lo porterei via,ogni tanto pensa che cretino è stato a non approffittarne e chissà quanti soldi magari c'erano dentro! Il terzo lo vede fa finta di allacciarsi le scarpe e se ne va. Tu sinceramente come ti comporteresti? Siamo vicini a Pasqua, e mi piacerebbe chiedere a Gesù in persona se in quella croce al grido (immagino) "Padre perchè mi hai abbandonato" non ci fosse stata la sua ultima bugia a morire . La sua soggettiva interpretazione del concetto di Dio, che per quanto evoluta era comunque imperfetta; Aggrapparsi ad un Dio che non c'è è l'errore più umano che ci sia e Lui ci ha reso tutti fratelli con quella espressione. Io non sono di nessuna religione e non so neanche se Gesù è esistito, ma il messaggio mi è arrivato e lo ringrazio. Auguri intanto a tutti .
Non so se la tua domanda era rivolta a me comunque ti do la mia risposta.
Il saggio non fa differenza fra un cumulo d'oro e un cumulo di letame, così narra la tradizione. Allora, un portafoglio trovato per strada sarebbe del tutto irrilevante per la persona realizzata. Perchè chi beve alle sorgenti dell'Illuminazine non dà valore alle cose. Ricco o povero, prestante o diversamente abile, bello o brutto tutto è guardato con lo stesso occhio atarassico, cioè privo di sete di possesso o di trovarne un qualche utile personale. Anche il lodevole gesto di raccogliere il portafoglio, ricercarne il proprietario e riconsegnarglielo senza alcun compenso, sarebbe un gesto apparentemente altruistico in realtà chi ci dice che non scaturebbe dalla sottile intossicazione di un ego gratificato dalla propria bontà?
Quando si sovrastano tutte le perturbazioni emozionali, portafoglio o pezzo di legno, non suscitano, come ho detto, alcun turbamento, lo si osserva e si passa oltre. Ma questo non deve scaturire da una scelta, perché non ci sono scelte, uno potrebbe anche dargli un calcio e spedirlo più lontano, se così gli va di fare.
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Vecchio 22-03-2008, 12.17.44   #844
paperapersa
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Originalmente inviato da tmusa
Non so se la tua domanda era rivolta a me comunque ti do la mia risposta.
Il saggio non fa differenza fra un cumulo d'oro e un cumulo di letame, così narra la tradizione. Allora, un portafoglio trovato per strada sarebbe del tutto irrilevante per la persona realizzata. Perchè chi beve alle sorgenti dell'Illuminazine non dà valore alle cose. Ricco o povero, prestante o diversamente abile, bello o brutto tutto è guardato con lo stesso occhio atarassico, cioè privo di sete di possesso o di trovarne un qualche utile personale. Anche il lodevole gesto di raccogliere il portafoglio, ricercarne il proprietario e riconsegnarglielo senza alcun compenso, sarebbe un gesto apparentemente altruistico in realtà chi ci dice che non scaturebbe dalla sottile intossicazione di un ego gratificato dalla propria bontà?
Quando si sovrastano tutte le perturbazioni emozionali, portafoglio o pezzo di legno, non suscitano, come ho detto, alcun turbamento, lo si osserva e si passa oltre. Ma questo non deve scaturire da una scelta, perché non ci sono scelte, uno potrebbe anche dargli un calcio e spedirlo più lontano, se così gli va di fare.

Con questa storia dell'Ego si finisce nel qualunquismo, tutto va bene.
tanto.......... Meno male che ci sono tanti egoisti che invece si inchinano
e cercano di alleviare le sofferenze e dare il loro contributo "egoico"......
Il credere che il mondo andrà a rotoli perchè così sta scritto è solamente
disperante ed infruttuoso.
Per grazia di Dio i bambini (che sanno cosa è la gioia) riuniscono
tutto ciò che gli adulti "separano".....
Lasciamo che questi bambini rimangano convinti della magia dei loro sogni
e non tarpiamo le loro ali e cerchiamo di fare "risorgere" in noi i nostri
sogni e le nostre speranze! Il Cristo risorge quando noi accettiamo di essere
bambini pieni di NUOVA VITA e non vecchi rassegnati alla decadenza e alla morte!
Il Regno di Dio ha bisogno di "costruttori di pace, di esseri pieni di buona volontà e senza paura, di pellegrini consapevoli che pur avendo in prestito
la terra, fanno di tutto per amarla e mantenerla in buono stato!
Perchè vivere è bello e vivere in un mondo migliore ancora di più
Auguri che tanti Ego si mettano a lavorare qualunque sia il loro scopo
in ogni caso meglio che star lì a guardare il mondo che rotola rovinosamente verso l'abisso!
E come disse il grande Papa Giovanni Paolo "spalancate le porte a Cristo"
e chi ha orecchi per intendere intendA!
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Vecchio 22-03-2008, 12.27.47   #845
Mirror
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Non so se la tua domanda era rivolta a me comunque ti do la mia risposta.
Il saggio non fa differenza fra un cumulo d'oro e un cumulo di letame, così narra la tradizione. Allora, un portafoglio trovato per strada sarebbe del tutto irrilevante per la persona realizzata. Perchè chi beve alle sorgenti dell'Illuminazine non dà valore alle cose. Ricco o povero, prestante o diversamente abile, bello o brutto tutto è guardato con lo stesso occhio atarassico, cioè privo di sete di possesso o di trovarne un qualche utile personale.

Più che è un saggio, per me, uno che si comporta così, è un deficiente. L'oro è oro e il letame è letame, anche se entambre sono manifestazioni del Divino.
Non dar valore alle cose è un fatto sicuramente interno, di consapevolezza; non attaccarvicisi e non esserne schiavi è altrettanto importante, ma capirne il valore convenzionale è segno di quel buon senso che non deve mai mancare. Altrimenti, a mio avviso, è solo un sorta di sciocca saggezza che gratifica un altrettanto sciocco ego spirituale.
Queste interpretazioni mitizzate del distacco sono mere intepretazioni letterali e non spirituali della comprensione e saggezza reale.
L'occhio atarassico sebbene sia impersonale è comunque intelligente.
La natura delle consapevolezza fa sì che un essere preferisca mangiare un cibo gradevole al palato piuttosto che uno sgradevole; che preferisca una collana d'oro ad una di ferro arrugginito. Tutto ciò senza la necessità di diventarne dipendenti o bramarne il possesso. Il bello convenzionale è evidentemente preferibile al brutto convenzionale anche se questi è necessario affinchè sia apprezzabile l'altro aspetto.

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Vecchio 22-03-2008, 13.09.29   #846
RAPHAEL
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Originalmente inviato da Noor
Mmmmh..staccarti dal samsara dunque?
quindi è un fuggire dal mondo dell'ego alla ricerca dell'artificiale paradiso nirvanico del satori?


Secondo me e’ l’approccio che si ha con la sadhana che e’ importante. Ritengo che l’allontanarsi dalla mondanità non e’ da ritenersi sempre una fuga. Ci si puo’ allontanare dal caos spontaneamente senza attivare la volonta’ individuale. L’anacoreta che si allontana volutamente si portera’ inevitabilmente le sue frustrazioni con lui dovunque egli vada. Anche restare volutamente ancorati al mondano e’ deleterio. Siamo tutti destinati a diventare asceti che lo si voglia o no. Quando si e’ abbastanza vecchi da entrare nell’età di Saturno la voglia di mondanità cessera’ di esistere. Naturalmente ci si discostera’ dal mondo secolare per intraprendere la preparazione al trapasso.
Gassho R.C.
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Vecchio 22-03-2008, 13.16.04   #847
fallible
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Salve!
molto bene tsuma è il mio sentire...ma in quel portafoglio potrebbe esserci la rintracciabiltà (i documenti) di colui che l'ha perso e che questi potrebbe essere "attaccato" al suo contenuto...allora? ciao claudio
fallible is offline  
Vecchio 22-03-2008, 14.41.53   #848
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da RAPHAEL
Secondo me e’ l’approccio che si ha con la sadhana che e’ importante. Ritengo che l’allontanarsi dalla mondanità non e’ da ritenersi sempre una fuga. Ci si puo’ allontanare dal caos spontaneamente senza attivare la volonta’ individuale. L’anacoreta che si allontana volutamente si portera’ inevitabilmente le sue frustrazioni con lui dovunque egli vada.
Ecco..questo è un punto importante da capire..
perchè allontanarsi in modo naturale e involontario perchè si è sciolti tutti i nodi ,i legami,i possessi è un conto..
farlo come scelta è invece una fuga...è un meccanismo fanatico e perverso..
Già,solo la Consapevolezza può ben guidarci alla giusta sadhana da svolgere..
Ciao
Noor is offline  
Vecchio 22-03-2008, 17.33.50   #849
fallible
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Salve! scusatemi ma credo che sarò sintetico
noor tu dici :perchè allontanarsi in modo naturale e involontario perchè si è sciolti tutti i nodi ,i legami,i possessi è un conto..
farlo come scelta è invece una fuga
, l'allontanersi senza rununcia che allontanamento è? un pò come quello che dice mirror nell'altro post,credo;senza avere ben chiare le differenze (un buon piatto, e uno cattivo) non ci sarebbe la rinuncia; spero di essermi spiegato...non è detto che la rinuncia sia una "fuga" claudio
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Vecchio 22-03-2008, 18.46.17   #850
tmusa
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Originalmente inviato da Mirror
Più che è un saggio, per me, uno che si comporta così, è un deficiente. L'oro è oro e il letame è letame, anche se entambre sono manifestazioni del Divino.
Non dar valore alle cose è un fatto sicuramente interno, di consapevolezza; non attaccarvicisi e non esserne schiavi è altrettanto importante, ma capirne il valore convenzionale è segno di quel buon senso che non deve mai mancare. Altrimenti, a mio avviso, è solo un sorta di sciocca saggezza che gratifica un altrettanto sciocco ego spirituale.
Queste interpretazioni mitizzate del distacco sono mere intepretazioni letterali e non spirituali della comprensione e saggezza reale.
L'occhio atarassico sebbene sia impersonale è comunque intelligente.
La natura delle consapevolezza fa sì che un essere preferisca mangiare un cibo gradevole al palato piuttosto che uno sgradevole; che preferisca una collana d'oro ad una di ferro arrugginito. Tutto ciò senza la necessità di diventarne dipendenti o bramarne il possesso. Il bello convenzionale è evidentemente preferibile al brutto convenzionale anche se questi è necessario affinchè sia apprezzabile l'altro aspetto.

Se ammettiamo il principio del “buon senso”, sappiamo dove si incomincia ma non dove si finisce.
Buon senso nella nostra società è far quattrini. Buon senso è utilizzare la propria intelligenza per far carriera. Di fronte alla possibilità di una posizione di potere è buon senso perseguirla. Godere della buona cucina, di belle donne, di veloci auto, di ville sul mare è buon senso se si hanno le possibilità ragionevoli per ottenerli.
Attraverso l’esercizio del “buon senso” tuttavia, non si attinge all’Illuminazione . O meglio è difficile. Nel discorso di Gesù al ricco quando gli chiedeva cos’altro fare per entrare nel regno dei cieli, Gesù rispose più o meno“Vendi i tuoi averi e dona tutto ai poveri!”. Il ricco se ne andò perché evidentemente considerava “deficiente” quel suggerimento. In sostanza io sono della scuola di coloro che pensano che non si possono servire due padroni. O sei del mondo o sei di Dio.
Tutti gli altri pastrocchi che sento e che leggo io non li considero percorsi seri. Per un motivo semplice. Io guardo alla mia esperienza come ho sempre detto. Nella mia esperienza io rinuncio alla sensualità e alla carnalità non perché sono un deficiente o un malato ma perché non ne sento il bisogno. La contemplazione mi appaga fin nel midollo delle ossa. Mi appaga in continuazione e con intensità inimmaginabile, ben altro di quei dieci minuti di affannoso orgasmo dei sensi. Così quando ho voglia di musica, se vi rinuncio, mi metto in profonda meditazione ed ascolto la musica non udibile del silenzio intorno a me, e delle voci della strada, e quale sinfonia può mai uguagliarla. E del cibo ho già detto, quando la fame mi aggredisce, mi apparto in solitudine, e imbandisco la mia tavola di ottimo cibo spirituale e mi sazio come un satrapo.
A che mi servono dunque i piaceri del mondo?
Perché dovrei ricercarli se ne ho in abbondanza dovunque io mi volga?
Ecco perché sono sospettoso in chi dice bisogna vivere le cose del mondo. Quando, come ho detto, il mondo non serve.
Altra cosa invece dire, come credo si voglia intendere, se si vuole si può vivere con distacco questa o quell’esperienza mondana; ma io le ritengo inutili, e come accade spesso le cose inutili sono anche dannose. A giocare con le ideazioni si finisce nel gorgo.
Il distacco dal moti emozionali deve essere mantenuto sempre lucidamente, altrimenti si finisce con il nutrire idiosincrasie, come quella che fiuto in alcune parole nei miei confronti, si fa presto, quando non si vigila contro le tossine della discriminazione , della scelta; si fa presto a dividere il mondo: di qua di là; io e te; buono e brutto; bello e cattivo, tutta la rappresentazione visionaria che ne consegue. Ecco perché il saggio non discrimina mai se non al prezzo di perdere la lucida visione della realtà.
tmusa is offline  

 



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