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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 27-03-2008, 14.13.14   #891
crepuscolo
viandante
 
Data registrazione: 19-11-2006
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Riferimento: L'essenza non si raggiunge... già E'!

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Originalmente inviato da tmusa
Questa è un'opinione rispettabile. Bisogna rispettare anche chi nel presente e nel passato ha utilizzato pratiche per conseguire l'emancipazione spirituale.
Dopo tutto anche:

è una sorta di tecnica. San Giovanni della Croce la definisce "la via negativa". Ovvero "la notte oscura". Dove si procede per continue e sempre più profonde negazioni, fino appunto all'abbandono del "senso di esser un agente personale".
Ora, non bisogna cadere nell'errore di ritenere di essere i soli ad avere in tasca la ricetta giusta. Non esiste il monopolio della verità. Ciascuno si racconta e, nel suo narrarsi, in buona fede, dice cosa funziona e cosa no.
Dico questo pur non avendo alcun dubbio sull'autenticità e sulla sostanziale giustezza delle tue affermazioni.
Anche la questione delle mortificazioni, va vista con maggiore attenzione alle sue implicazioni. E' una tecnica come un'altra. Bisogna annullare il "senso di essere un agente pesonale" , allora io annullo i desideri e i bisogni che quell'agente pesonale utilizza per affermarsi e concretarsi continuamente.
Non è un must obbligatorio: o si fa così o non si ottiene niente.
Ci sono metodi più gentili, la soluzione di un koan, la ripetizione di un mantra, o chissà cos'altro, tutti hanno uguale dignità, purché ti portino al disvelamento della vera natura. Che, anche qui, siamo d'accordo che è il nostro "stato naturale" come viene ribadito nell'altro furum, l'importante che, a furia di cercare una semplificazione a tutti i costi, non venga frainteso con uno stato banale dell'esistenza.

Questa frase è giustissima, perché come ho detto in precedenza, il Risveglio non ammette un risvegliato. Il seme deve morire per rinascere come è stato detto.

Infatti abbiamo bisogno di simbolizzare, di trovare dei mezzi espressivi di usare delle metafore. Se vogliamo trasmettere l'esperienza. Talvolta non è neanche una scelta. Lo fai perché lo devi fare.

Spezzettare ciò che dice Mirror è come mettere la pubblicità in un film d'autore, anche se nulla ha importanza ed in fondo sono solo parole, sento che la Spiritualità necessiti di una forma di rispetto . Quindi non ti spezzo Ho scoperto quanto sia bello vivere lo stato "banale dell'esistenza" credo sia giusto metterlo in conto perchè la banalità è sempre una sfumatura dell'ego, se non c'è l'ego è solo "esistenza"
crepuscolo is offline  
Vecchio 27-03-2008, 14.22.24   #892
Noor
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Riferimento: L'essenza non si raggiunge... già E'!

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Originalmente inviato da tmusa
Anche la questione delle mortificazioni, va vista con maggiore attenzione alle sue implicazioni. E' una tecnica come un'altra. Bisogna annullare il "senso di essere un agente pesonale" , allora io annullo i desideri e i bisogni che quell'agente pesonale utilizza per affermarsi e concretarsi continuamente.
Sottraendo desideri e bisogni ,dici di annullare l'agente personale ?
Secondo me,nell'illusione di sfogliarlo come una cipolla,non fai altro che rinforzarlo,in modo solo più sottile e invisibile..
La Via della disidentificazione dall'agente è l'unica Via sicura.
senza dover mortificare nulla,con la sola testimonianza del desiderio,e di non essere quello,questi si recide da sè,senza sforzo..(quando arriva il momento)
Bisogna solo rispettare il corpo-mente... i suoi tempi...
..altro allora che stato naturale..contronatura piuttosto..
Noor is offline  
Vecchio 27-03-2008, 14.31.47   #893
Mirror
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Tmusa:
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Bisogna rispettare anche chi nel presente e nel passato ha utilizzato pratiche per conseguire l'emancipazione spirituale.

Quello su cui non concordo con te caro Tmusa, o con chi porta avanti metodi che implicano la mortificazione corporale e sensoriale, anche se si è liberissimi di farlo, è che tali logiche prospettano una dicotomia irriducibile fra corpo e spirito. Opposizione che in realtà, o secondo me, non esiste.
Il Divino ci ha donato un corpo affinchè lo usassimo al meglio per celebrare l'esistenza. Ce lo ha dato per creare bellezza e amore. Il fatto che poi accada che l'ego identificato con il corpo ne faccia un uso completamente distorto, perdendosi nel piacere degradato, non vuol dire che questo sia colpa dell'organismo, che in sè è sostanzialmente neutrale. E' solo la mancanza di consapevolezza che ce lo fa credere un nemico dello spirito, piuttosto che uno strumento operativo dello stesso.

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Vecchio 27-03-2008, 15.50.27   #894
antares
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Due sole note in questo thread dalle dimensioni bibliche...

La prima per dire che chi ci è "maestro" non deve per forza essere qualcuno dall'evoluzione eccezionale.
Il mio miglior maestro è stato (ed è) mio padre, operaio metalmeccanico (in pensione da vent'anni), che mai ha nemmeno sentito parlare di meditazione. Eppure è stato lui a farmi scoprire per ciò che sono, non necessariamente simile a lui (anzi l'esatto opposto), rafforzando il mio essere sicuramente meglio di come avrebbe potuto farlo un qualsiasi santone.
L'evoluzione è un concetto relativo, in verità scopo della vita (per me) non è evolvere, ma imparare ad essere se stessi fino in fondo.

La seconda, una nota sulle mortificazioni.
Le mortificazioni del corpo non sono che uno dei metodi (tra i tanti) per raggiungere stati di coscienza alterata.
Nelle tribù (cosiddette) primitive gli sciamani, quando non fanno uso di droghe, danzano fino allo sfinimento, o mortificano il proprio corpo per poter avere accesso a quel mondo degli spiriti dove poter recuperare (ad esempio) i signori della pioggia, capaci di far piovere...
Tutte le caverne del paleolitico, ma anche dipinti ed incisioni dell'Africa sono ricoperte di figure che narrano questi eventi...
Un libro illuminante sull'argomento "Sciamani" di Graham Hancoock.

Un abbraccio a tutti.
antares is offline  
Vecchio 27-03-2008, 15.55.25   #895
paperapersa
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Originalmente inviato da Mirror
Tmusa:


Quello su cui non concordo con te caro Tmusa, o con chi porta avanti metodi che implicano la mortificazione corporale e sensoriale, anche se si è liberissimi di farlo, è che tali logiche prospettano una dicotomia irriducibile fra corpo e spirito. Opposizione che in realtà, o secondo me, non esiste.
Il Divino ci ha donato un corpo affinchè lo usassimo al meglio per celebrare l'esistenza. Ce lo ha dato per creare bellezza e amore. Il fatto che poi accada che l'ego identificato con il corpo ne faccia un uso completamente distorto, perdendosi nel piacere degradato, non vuol dire che questo sia colpa dell'organismo, che in sè è sostanzialmente neutrale. E' solo la mancanza di consapevolezza che ce lo fa credere un nemico dello spirito, piuttosto che uno strumento operativo dello stesso.



Come sempre metti la ciliegina sulla torta caro mio specchio!
Ormai il concetto è talmente chiaro anche per i cattolici più integralisti
che nessuno vuole più mascherare la verità
Il corpo come tempio e pertanto come parte integrante e fondamentalmente
degna di rispetto in cui un'anima esprime sè stessa permettendo
allo spirito di usare la materia!
paperapersa is offline  
Vecchio 27-03-2008, 22.17.25   #896
tmusa
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Tmusa:


Quello su cui non concordo con te caro Tmusa, o con chi porta avanti metodi che implicano la mortificazione corporale e sensoriale, anche se si è liberissimi di farlo, è che tali logiche prospettano una dicotomia irriducibile fra corpo e spirito. Opposizione che in realtà, o secondo me, non esiste.
Il Divino ci ha donato un corpo affinchè lo usassimo al meglio per celebrare l'esistenza. Ce lo ha dato per creare bellezza e amore. Il fatto che poi accada che l'ego identificato con il corpo ne faccia un uso completamente distorto, perdendosi nel piacere degradato, non vuol dire che questo sia colpa dell'organismo, che in sè è sostanzialmente neutrale. E' solo la mancanza di consapevolezza che ce lo fa credere un nemico dello spirito, piuttosto che uno strumento operativo dello stesso.
Se si vivono le privazioni come mortificazioni, sono d'accordo con il tuo discorso. Se le privazioni sono la porta di ingresso o di uscita dall'incatenamento allora esse non sono mortificazioni. Si, ci può essere una breve piccola sofferenza iniziale, ma subito essa viene trasfigurata dallo stato di grazia. Quando sei dentro il satori il dolore cessa, come cessa ogni affanno.
Quella che altri vedono come privazione per me è cibo squisito. Dov'è la mortificazione? E poi qual'è il nostro corpo? Dove incomincia e dove finisce?
Chi crede che il confine sia la punta dei piedi o la cima dei capelli quello sbaglia, il nostro corpo non ha confine, tutto ciò di cui si ha coscienza è il nostro corpo.
Chiunque mi ascolta è il mio orecchio, chiunque mi legge è il mio occhio, queste ossa e cartilagini che mi seguono ovunque, potrei anche darle in pasto ai cani, per quanto mi interessano. Questo è il senso dell'Illuminazione, così si manifesta in me, così in me dettà la sua legge.
Se a voi non piace, fa niente. Se a voi piace, fa niente.
Chiunque può criticare, contraddire, soppesare, aggiustare, discriminare, sottilizzare, confutare, ironizzare o dire quelle che vuole, tutto va bene, tutto è giusto, tutto è per me giusto perché tutto è per me indifferente.
tmusa is offline  
Vecchio 27-03-2008, 22.32.10   #897
tmusa
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Originalmente inviato da Noor
Sottraendo desideri e bisogni ,dici di annullare l'agente personale ?
Secondo me,nell'illusione di sfogliarlo come una cipolla,non fai altro che rinforzarlo,in modo solo più sottile e invisibile..
La Via della disidentificazione dall'agente è l'unica Via sicura.
senza dover mortificare nulla,con la sola testimonianza del desiderio,e di non essere quello,questi si recide da sè,senza sforzo..(quando arriva il momento)
Bisogna solo rispettare il corpo-mente... i suoi tempi...
..altro allora che stato naturale..contronatura piuttosto..

Il modo non ha importanza. Ciò che definisci "testimonianza" o attenzione, o ascolto ai moti interiori, è un modo gentile, psicologico, delicato, se vuoi, ma rimane un modo di controllo delle pulsioni emozionali. Non metto in dubbio che anche questa tecnica porti alla rescissione dei legami corporei. E' valida come sono valide le altre. L'importante è comunque reciderli questi legami. Su questo non ho dubbi.
tmusa is offline  
Vecchio 27-03-2008, 22.56.32   #898
tmusa
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Originalmente inviato da atisha


chissà.. può essere il punto di arrivo o di una nuova partenza.. certo è che rimanere in equilibrio nella tempesta è esito di emancipazione e di "vittoria" sull'ego.. è indice di un avvenuto processo di guarigione.. è evitare i due estremi comprendendoli.. è dar voce alla Voce.. è vivere nell'autenticità ed accettazione!!
Tutto avverrà quando sarà il momento.. ma più ci abbandoneremo a questo mistero più lo stesso ci renderà Grazia.. ed equilibrio..
questo è un punto che non è possibile evitare.. è un punto dove se si ha la capacità di guardarlo, qualcosa ci può essere rivelato..


Quando piove in seno la grazia dell'Illuminazione, tutto diventa facile. Rimanere in equilibro nella tempesta: un gioco da ragazzi. Ma quando da salgono dal profondo gli ululati della discriminazione, allora tutto si complica. Siamo in preda all'agitazione, si costuiscono mondi e se ne distruggono altri. Critica e pregiudizio si inanellano in ogni parola che diciamo. E' il famoso canile.
Allora bisogna tenere a bada questi cani da guerra. Abbandono. E' un modo.
Solitudine. Un altro. Ciascuno ha il suo modo. Tutti comunque richiedono una grande tenace applicazione, pratica e dedizione. Giorno dopo giorno si costruì Roma, piano piano costruiremo la città di Dio.
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Vecchio 27-03-2008, 23.00.27   #899
Yam
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Originalmente inviato da antares
La seconda, una nota sulle mortificazioni.
Le mortificazioni del corpo non sono che uno dei metodi (tra i tanti) per raggiungere stati di coscienza alterata.
Nelle tribù (cosiddette) primitive gli sciamani, quando non fanno uso di droghe, danzano fino allo sfinimento, o mortificano il proprio corpo per poter avere accesso a quel mondo degli spiriti dove poter recuperare (ad esempio) i signori della pioggia, capaci di far piovere...
Tutte le caverne del paleolitico, ma anche dipinti ed incisioni dell'Africa sono ricoperte di figure che narrano questi eventi...
Un libro illuminante sull'argomento "Sciamani" di Graham Hancoock.

Un abbraccio a tutti.

Certo.
La spiritualita' orientale integra spesso istanze sciamaniche (vedi il Buddismo Tibetano), altre volte coltiva spesso stati di concentrazione molto intensi che sono quelli che danno origine alle Siddhi (poteri della mente che sono visti come potenziale grande ostacolo alla realizzazione), tuttavia in ogni tradizione e' presente l'indicazione (oltre che una rigorosa mappatura delle varie esperienze) della vera natura della Realta' che nulla ha a che vedere con stati mistici indotti.
La vera illuminazione, per il buddismo (Mahayana e Vajrayana) e per il Vedanta Advaita e lo Shivaismo Kashmiro, non puo' essere ottenuta con nessuna pratica.
Accade, ed accade anche a chi non ha mai praticato nulla. Sahaja Samadhi e' lo Stato Naturale, spontaneo e sempre presente. Grandi Maestri Sahajisti sono stati: Dadu, Kabir, Guru Nanak..e in tempi moderni Ramana Maharshi, Nisargadatta e altri.
Il maestro Sahajsta Saraha una volta rimase in Samadhi per 12 anni. Prima di entrare in Samadhi chiese alla moglie se la cena era pronta. Al suo risveglio pensava di mangiare la cena, al che la moglie (il suo vero Guru, ossia la famosa forgiatrice di frecce incontrata nella piazza del mercato) gli disse:"Lo vedi che non ti serve a niente rimanere in quello stato? Son passati 12 anni e ancora stai pensando alla cena!"
Saraha: (Dohakosa) il Canto per il popolo

9
Saraha canta : nessuna liberazione per gli asceti che tormentano il loro corpo poiché si privano della Realtà.
10
I novizi, i monaci, i sanyasin, impressionati dagli Antichi, rinunciano al mondo, insegnano le scritture e si inaridiscono a forza di concentrazione.
11
Altri fanno appello al Grande Veicolo e ai testi sacri. Meditano sui chakra e i mandala, scindono la felicità in diverse tappe.
12
Essi non fanno altro che allontanarsi dalla via e si battono per sapere se essa sia spazio o vacuità.
13
Trascurare lo Spontaneo per discutere del nirvana é perdere di vista l'Assoluto.
14
Chi si allontana dallo Spontaneo non conoscerà la liberazione. A che servono meditazione, offerte di lampade ad olio, recitazione di mantra ?
15
A che servono l'austerità e i pellegrinaggi ? Non ci si libera tuffandosi nelle acque sacre.
16
Abbandona ogni attaccamento, rinuncia a contrastare le cose. La conoscenza perfetta é senza caratteristiche. Quando la Coscienza emerge, ogni cosa é liberata.

[...]

107
L'albero della Coscienza non-duale si stende sul mondo. I suoi fiori sono l'amore, i suoi frutti il dono.
108
L'albero del vuoto é pieno di fiori e di atti d'amore, i frutti appaiono spontaneamente perché la felicità non nutre il pensiero dell'altro.
109
L'albero del vuoto non conosce la compassione, é sprovvisto di rami, di fiori e di foglie e se tu li immagini, cadi giù!
110
Questi due alberi nascono da un unico seme e non danno che un solo frutto. Colui che non li oppone é liberato da tutto, anche dallo stesso nirvana!
Yam is offline  
Vecchio 27-03-2008, 23.50.57   #900
Noor
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Riferimento: L'essenza non si raggiunge... già E'!

Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
Il modo non ha importanza. Ciò che definisci "testimonianza" o attenzione, o ascolto ai moti interiori, è un modo gentile, psicologico, delicato, se vuoi, ma rimane un modo di controllo delle pulsioni emozionali. Non metto in dubbio che anche questa tecnica porti alla rescissione dei legami corporei. E' valida come sono valide le altre. L'importante è comunque reciderli questi legami. Su questo non ho dubbi.
Strappare le foglie dall'albero per sperare che non ricrescano non è la stessa cosa che osservarle perdere vita e cadere da sè perchè è il momento..
Se poi davvero vogliamo forzare l'osservazione e ritenere che tra l'imposizione
e il naturale accadere ci sia solo una differenza di "forza" o grado..boh fai tu..
Osservazione,attenzione,testim onianza, non hanno nulla a che vedere con il controllo,il significato è piuttosto "accompagnare consapevolmente" senza identificarsi in quella forza.
Scusami..ma non è una sfumatura o un metodo come un altro..insisto col dire
che ogni forzatura è innaturale dunque dannosa e inefficace:l'energia deve fare il corso e perdere forza da sè:contrastandola le diamo solo più forza ritenendo quella pulsione una verità dell'ego,e quindi faremo solo il suo gioco illusorio.
Disedintificandoci,invece, si smorza l'agente da sè perchè non contrastandolo non lo riconosceremo come tale,ma come forza impermanente che ha da fare il suo corso e che come è nata ..muore da sè..
Forse mi sono un pò ripetuto..ma non mi rileggo e spero sia abbastanza chiaro
Ciao
Noor is offline  

 



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