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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 01-04-2008, 21.48.21   #961
tmusa
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Data registrazione: 29-09-2007
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Riferimento: La chiave di tutto

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Originalmente inviato da maxim
Molto chiaro il tuo esempio!

Le cose, come tu ben sai, sono soggette a diverse angolazioni dalle quali è possibile trarre un “giudizio”, una “verità”, una “spiegazione”…chiamala come vuoi.
A me piace che da qualsiasi angolo ci si ponga a valutar la questione, il giudizio sia plausibile, coerente, logico, molto umano (ivi comprese le debolezze).
La tua affermazione dell’esempio …”no, non oggi, mangerò domani”, è priva di un motivo razionale che induce a quel gesto. E’ un sacrificio, una rinuncia fisiologica, che si trasforma addirittura in gloria da un punto di vista religioso come potrebbero essere i ritiri spirituali, le rinunce, le preghiere etc ma vista da una angolazione psicologica, fattore che non possiamo di certo tralasciare, è una patologia rientrante tra le numerosissime casistiche di disturbi della personalità. Il non mangiare senza un motivo logico, e non perché ad esempio si sta seguendo una dieta particolare, è un'autopunizione che mascherandosi da divinità, diventa un mezzo efficace nel cammino verso la distruzione del proprio corpo…fattore principale nei disturbi dell’anoressia.
Il motivo di quella che ho definito la tecnica della rinuncia o astinenza in realtà c'è ed è quello di realizzare l'esperienza dell'Illuminazione. Certo non è "logico" perché non lo si può spiegare con la logica, ma lo si può capire realmente solo sperimentandolo. Nel post ho provato più volte di definirlo, ma non è possibile.
In sostanza si tratta di passare da una forma di coscienza basata sulla logica sequenziale ad un'altra forma di coscienza basata sull'intuizione olistica. Per fare questo passaggio bisogna demolire i riflessi psicologici condizionati, bisogna andare oltre la condizionalità del nostro intelletto. Ora ho giò detto dell'ego e del corpo; anche le nostre inclinazioni per la loro abitudinarietà sono dei fattori condizionanti sono, in altre parole, dei meccanismi che riproducono incessantemente i ritmi dalla logica sequanziale e quindi ci mantengono nello stato di condizionalità. Tanto più forti sono le inclinazioni e quindi sono radicate profondamente in noi, tanto più ci condannano al dominio della logica razionale. Un espediente, o tecnica, è appunto quella di demolire, uno dopo l'altro tutti i fattori di condizionamento, semplicemente rinunciandovi. Recidendoli tutti, uno per uno. Nessuno escluso.
Ora siccome l'inclinazione sessuale è uno dei più forti motori del nostro agire quotidiano, riuscire ad annientare questa pulsione è imprescindibile, se si vuole realizzare l'Illuminazione.


Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Un mezzo per comprendere se ciò che stiamo facendo può considerarsi “normale” e non forzato da manie ossessivo-compulsive è quello di valutare la questione attraverso tutte le facoltà che competono all’uomo; lo studio della mente credo sia senz’altro uno dei fattori più importanti. Quindi, la volontà è senz’altro una virtù importantissima e la spiritualità, da illuminato o da inconsapevole, è il motore dell’umanità che tende alla vita ma nella pratica, all’interno di certi limiti, ci deve essere un ragionamento logico sul motivo del gesto altrimenti esso, visto da un’altra angolazione, viene valutato non più come virtù ma come disturbo…
…mi sono spiegato?

Normalmente le manie compulsive, credo, ma non sono un esperto in materia, non sono dipendenti dalla volontà di chi le esercita; le rinunice e le astinenze, momentanee o prolungate, sono frutto di una scelta ponderata, mirata e fatta in circostanze precise di preparazione quasi sacrale al fatto di compiere un atto chiamiamolo così, di fede.
Il ragionamento logico che ti posso fornire alla base di queste tecniche sta in questo:
fino a quando le inclinazioni, le pulsioni, le sensazioni, le ideazioni, le emozioni che sogrono spontanee e naturali in forza dell'abitudine non sono sotto il nostro controllo, noi siamo meno liberi. Chi è soggetto all'ira, all'invidia, alla lussuria ecc. è meno libero, così come è esposto alle onde passionali.
Il controllo assoluto significa liberazione assoluta.
Questa è una solo una motivazione logica. Quella spirituale, ben più profonda, l'ho accennata prima.
Spero di non averti annoiato.
Ciao
tmusa is offline  
Vecchio 01-04-2008, 22.05.08   #962
tmusa
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Riferimento: la rinuncia

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
la rinuncia è una tecnica da apportare in alcuni casi e per brevi momenti.. e non va bene per tutti o per tutto..
se per te va bene dovresti avere anche dei grandi risultati.. se questi mancano allora qualcosa non va..
anche se la rinuncia non procura sofferenza fisica, perchè l'ego si sente gratificato ed aziona alcuni meccanismi di "autosoddisfazione" e autogratificazione, non è affatto uno stato di Grazia.. ma un effetto autoprodotto che mette le luci nella scena , inducendo un'autoipnosi facendo apparire tutto miracoloso...
Sorrido. Svuotare di senso le esperienze spirituali è di solito una pratica degli agnostici, detto da te mi sorprende. Avere esperienze di realizzazione significa capire. Non capisce solo chi non sa. O chi fa finta di sapere. Chi non sa va alla ricerca di categorie psicologiche o neurologiche. Chi sa aggiunge qualcosa, arrichisce l'esperienza di dettagli, non la nega o la sminuisce.
Ma non voglio essere drastico, lo so che non è possibile rimanere sempre nel cuore del diamante.
tmusa is offline  
Vecchio 01-04-2008, 22.24.47   #963
tmusa
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Riferimento: La chiave di tutto

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Originalmente inviato da Noor
Questo è troppo tmusa..qui si sta davvero dando un cattivo esempio..
Qui l'ironia che con ti piace è d'uopo perchè almeno smonta un questo "castello
di gloria" che è solo orgoglio,ego spirituale:
Usi per caso anche il cilicio per aumentare il piacere del digiuno, e la gloria che apporta?
Il rovescio di questa medaglia (non so quale delle due è più nobile..secondo me sono la stessa cosa) è il sado-maso..
eccolo cos'è il sesso negato piuttosto che trasformato in Amore...
Perché dici cattivo esempio. La pratica del digiuno, per dirne una, sta nella tradizione del misticismo di ogni tempo. E' così ovvia che mi meraviglia che ti meravigli. La si può scegliere o non scegliere, ma da qui a demonizzarla mi sembra strano.
Anche la pratica della castità è una costante di tutte le tradizioni mistiche sia orientali che occidentali. Anzi, mi hanno inviato un testo meraviglioso sul Tao e la corretta fisicità, nel quale la dottrina di fondo sta tutta nel non dissipare l'energia vitale con la pratica sessuale, quale elemento cardine imprescindibile per l'attingimento dell'Illuminazione.
Considerare una deviazione il dono supremo della castità, è un concetto inappropriato in un sito di spiritualità.
Poi, lo dovresti sapere, chi attinge all'Illuminazione ha già tutto. Non esiste cibo o sesso o musica o libro o guru, che lo interessi. Quando hai tutto hai tutto. Quindi astenersi non è una rinuncia. La vede come rinuncia chi è fuori non chi sta dentro il Tao. Mi pare strano dover dire queste cose a te.
tmusa is offline  
Vecchio 02-04-2008, 07.51.14   #964
Yam
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Riferimento: la rinuncia

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Originalmente inviato da tmusa
Sorrido. Svuotare di senso le esperienze spirituali è di solito una pratica degli agnostici, detto da te mi sorprende..

Gasp! Allora Jiddu Krishnamurti era un agnostico! U.G. anche e tanti altri. (Ti consiglio...se hai il coraggio di leggerlo... "L'inganno dell'Illuminazione"
Non si tratta di svuotare di senso le pratiche spirituali ma di coglierne il senso profondo....e di svelarne le aberrazioni, qualora ci fossero.
Yam is offline  
Vecchio 02-04-2008, 08.38.49   #965
Noor
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Riferimento: La chiave di tutto

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Originalmente inviato da tmusa
La pratica del digiuno, per dirne una, sta nella tradizione del misticismo di ogni tempo. E' così ovvia che mi meraviglia che ti meravigli. La si può scegliere o non scegliere, ma da qui a demonizzarla mi sembra strano.
Conosco ,almeno teoricamente le pratiche di purificazione yoga e quelle di "santità" dell'occidente.
Il punto è che, per seguire questi sentieri e considerarli "elettivi" si va "fuori strada"..
Ci s'inorgoglisce di quell'avere tutto nella privazione (ego spirituale)
e si prova piacere nel poter fare a meno di ciò che gli altri hanno "normalmente " bisogno:quindi ci si sente eletti..
D'altronde è ciò che dici..non puoi certo negarlo..
Questa strada, a parte questo mascherare un certo masochismo di fondo,visto che non vedo in te,la consapevolezza necessaria per affrontare tali pratiche tenendo a bada l'ego,non possono portare più di tanto,(anzi direi dalla parte opposta all'umiltà necessaria per ogni spoliazione) e sono quindi pratiche,come dice pure Atisha, da applicare eventualmente per brevi periodi e con alta consapevolezza di ciò che si fa...senza bearsi tanto soprattutto..
Quindi , mi trovo nella condizione di doverlo sconsigliare vivamente a coloro che non sono pronti (lo farei pure a te..se è per questo..visto lo scopo che ci trovi..). Praticamente a tutti coloro che leggono..
E di loro che m'interessava piuttosto che controbbatterti tanto per..
Ciao
PS Non dimenticarti del corpo..esiste eccome..è un meraviglioso Strumento che ci è stato dato che farlo vibrare come una corda,in un sano equilibrio..
Se poi si arrivi a comprendere che quello Strumento è solo una Porta,(quindi non siamo quello..) lo si fa tramite altre strade,non certo per negazione..
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Vecchio 02-04-2008, 08.45.31   #966
atisha
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Riferimento: la rinuncia

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Originalmente inviato da tmusa
Sorrido. Svuotare di senso le esperienze spirituali è di solito una pratica degli agnostici, detto da te mi sorprende. Avere esperienze di realizzazione significa capire. Non capisce solo chi non sa. O chi fa finta di sapere. Chi non sa va alla ricerca di categorie psicologiche o neurologiche. Chi sa aggiunge qualcosa, arrichisce l'esperienza di dettagli, non la nega o la sminuisce.
Ma non voglio essere drastico, lo so che non è possibile rimanere sempre nel cuore del diamante.

stai classificando ciò che non conosci del tutto..
ovvio che ti sorprenda.. perchè realizzare è comprendere anche l'origine delle esperienze..
saperle discernere..
conoscersi in sostanza.. saper riconoscere gli effetti speciali dalla mera Sostanza..
ed è ciò che secondo me ancora non riesci a fare se non a tratti..
ma ti limiti a seguire i "consigli per gli acquisti" dei santi altrui.. e se qualcosa non va secondo i tuoi parametri.. secondo la tua realtà del momento, lo percepisci come un "non essere nel cuore del diamante".. ciò è un esempio classico dell'ego frazionato... di chiusura e non di apertura..
invece aprendosi a ciò che "non piace" è camminare a passo spedito...

altro non aggiungo, ciò che avevo da dirti e suggeristi l'ho detto ed esposto.. e noto che neanche l'hai preso in considerazione il mio succo, ma sei andato a "parare" il gol alla tua porta, per non far entrare troppa "Luce".. perchè così ancora vuoi.. restare al buio della tua esperienza.


namastè
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Vecchio 02-04-2008, 08.53.33   #967
atisha
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Originalmente inviato da tmusa
Ora siccome l'inclinazione sessuale è uno dei più forti motori del nostro agire quotidiano, riuscire ad annientare questa pulsione è imprescindibile, se si vuole realizzare l'Illuminazione.

conoscere non significa demolire..

incanalare non significa reprimere..

sai cosa è la realtà? la somma dei limiti che ti sei imposto..

ma la verità è altrove.. ed è più semplice..
atisha is offline  
Vecchio 02-04-2008, 10.08.54   #968
Noor
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Originalmente inviato da tmusa
fino a quando le inclinazioni, le pulsioni, le sensazioni, le ideazioni, le emozioni che sorgono spontanee e naturali in forza dell'abitudine non sono sotto il nostro controllo, noi siamo meno liberi. Chi è soggetto all'ira, all'invidia, alla lussuria ecc. è meno libero, così come è esposto alle onde passionali.
Ma quale controllo o volontà di chi, può tenere a bada qualsiasi pulsione?
Non si libera nulla improgionandolo!
Di chi è questa volontà-poliziotto che spedisce in galera quei processi?
Di quale ego?

E' la consapevolezza dettata dall' osservazione pura, distaccata, che ci disidentifica da quel movimento compulsivo o"bisogno" del corpo-mente...
sino a che l'energia che le muove perde di forza ,si sminuisce..DA SE'..

Noor is offline  
Vecchio 02-04-2008, 10.38.44   #969
tmusa
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Riferimento: la rinuncia

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Originalmente inviato da atisha

(...)

allora che hai prodotto? uno scompenso al circolo energetico e una rinuncia illusoria..
se invece hai fame e mangi consapevolente e con gratitudine.. e ti limiti a mangiare poco ed equilibrato, lentamente.. captando il senso di gratitudine del tuo corpo e l'armonia della tua mente che si sente accarezzata e non "negativizzata".. e mentre mangi preghi e ringrazi tutti quelli che nei vari passaggi ti hanno permesso di essere lì a tavola a gustarti il cibo serale..
beh.. stai in pratica meditando ed "osservando" con rigore l'accadimento, senza forzare nulla..
stai ponendo obbiettivi e ordini precisi alla mente.. stai invertendo la rotta classica che ti consentirebbe "meccanicamente" di abbuffarti con rabbia e altro che lascio stare..
stai in pratica mettendo ordine nel caos e rinunciando allo stesso.. ma senza portare disequilibrio eccessivo e confusione al tuo corpo/mente..
se il corpo/mente è in disordine.. come fa lo Spirito a soggiornarvi? a vivificarlo con la sua sostanza?
nel contempo, praticando questo tipo di meditazione e disciplina serale, stai anche armonizzandoti ed unendoti con tutto il creato... dalla pianticella che mangi consapevolmente, all'acqua che lentamente bevi a piccoli sorsi idratando il tuo corpo.. a chi ti ha cucinato il cibo o a te stesso se te lo fai da solo..
è una celebrazione!!! è l'eucarestia con la Vita...

namastè...
Ho riletto con più attenzione, quello che avevi scritto. Effettivamente c'è verità in queste tue parole. Vivere consapevolmente ogni singolo gesto è un'altra strada. Come lo è la pratica dell'astinenza, che potrebbe essere soft, simbolica, solo psicologica: un consapevole distacco potrebbe bastare; o dura e assoluta a seconda di come la si deve fare; chi è quell'autorità che si sente in grado di decidere per me o per te? le cose si fanno come si devono fare, non siamo noi a decidere. Mettersi sul piedistallo a fare i maestri lo ritengo sbagliato. Come ho già detto uno si racconta, poi ognuno, di quella storia, ne fa quello che vuole. Infatti, per esempio, se io sto qua, lo devo ad un tuo narrarti.
tmusa is offline  
Vecchio 02-04-2008, 11.07.09   #970
RAPHAEL
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L’illuminazione è un processo dolorosissimo che porta al cambiamento di tutte le cellule del corpo, non dipende assolutamente dalla propria volontà, né da assidue pratiche spirituali ma si produce per un concorso fortuito di interazioni atomiche.
U.G.


Per quanto mi e’ concesso capire qualsiasi tradizione spirituale porta ad un vicolo senza uscita. Il cammino con tutte le sue tecniche e codici morali cessa di funzionare. Se si e’ fortunati abbastanza nel viversi questa oscura notte dell’anima ad un certo punto iniziera’ il processo di stagnazione alchemica atto a modificare le cellule del corpo e a decondizionare totalmente l’individuo. E’ ovvio che la volontà personale non abbia più una funzione in questo processo quindi inevitabile la sua sparizione. Ma per arrivare a questo e’ a parer mio necessario aver praticato (seriamente) le tecniche e le regole che la tradizione scelta suggerisce. Ritengo impossibile saltare questo passaggio. As a matter of fact il signor U.G. era un prominente membro della Teosofica e come diceva spesso nei suoi incontri a Saanen di pratiche ne aveva fatte a iosa. In Gassho R.C.
RAPHAEL is offline  

 



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