Ci si Risveglia per fare cosa? Solo per bearsi di tale condizione, oppure giunti a tanto si deve fare altro?

Ci si risveglia perchè così CI è stato assegnato in questo progresso ... ciò ammirando il quadro nel Fine stesso...
Quest'Io si bea... e nella sua beatitudine acquisita cosa fa? tenta di condividere l'esperienza come gli viene offerto camminando...


Ve lo chiedo perchè io, a differenza di voi, ho forse opinioni e visioni diverse e, molto probabilmente, altre strade da percorrere per giugere a quella condizione

Appunto..grazie per aver colto il punto... credo che Ognuno abbia in sostanza strade da percorrere e giunti al "non-sé" ad ogni Nuovo individuo verrà assegnato strada facendo un "sentiero" da percorrere per agevolare altri individui nella Via.. o per aiutarli a giungere a tale Via!
Potrebbe anche avvenire cmq il contrario..cioè vivere l'esperienza nel silenzio..
Questo è quanto scorgo..osservando.
Ciao Re!

Quindi il fine è "ammirare il quadro nel suo complesso" ed aiutare gli altri a pervenire alla medesima condizione.
Ma è possibile, ti chiedo, che l'Originaria Volontà che ha voluto tutto questo "quadro" non abbia anche chiesto all'Uomo qualcosa di più, qualcosa di più attivo e non passivo? Per quanto concerne l'idea che ho io è che il Risveglio sia un punto di partenza e non un approdo.
Ciao

...e dove vorresti arrivare?...non c'è nessun traguardo da raggiungre tranne la consapevolezza di essere sullo stesso piano di una larva, un coniglio o un sasso...seppur con facoltà diverse da specie a specie...

Ciao, Marco .

Cambiando prospettiva (osserva dai lati...) non diciamo la stessa cosa?...Si Arriva e si riparte e si cammina per Volontà divina! La Volontà Divina mi indicherà ciò che dovrò fare... non è sufficiente come risposta?
Posso parlare solo del Qui e Ora..non del domani.. e nel qui e ora sto già operando (non scrivendo....)
Ciao RE!

... ... ... ...
...hai scelto proprio un bel termine...

forse diciamo la stessa cosa...ma tu hai un'idea di ciò che la Volontà Divina potrebbe chiederci di fare?

Perchè..TU ce l'hai??

Cosa non VA???
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Per Golden
Quindi se ho compreso bene tu per quanto riguarda il Disegno Divino escludi il libero Arbitrio dell'individuo.

"Quando avviene "l'Arresa" finale...essa è inaspettata, al di fuori degli "incalanamenti energetici forzati" o pratiche varie ..avviene e basta, questa è l'intuizione finale che qualsiasi cosa può provocare, avviene in un attimo e ci si rende subito conto che è la fine del cercare... l'oggetto cercato era lì davanti a noi..in Noi e non lo vedavamo...
Tutto si placa immediatamente .. ed in quel momento ci si accorge che qualcosa si è DEFINITIVAMENTE frantumato.. l'ultima maschera dell'Io si è rotta.. io lo chiamo il capovolgimento.... lo stato percettivo intorno a noi si trasforma e si sa per certo che Nulla potrà tornare come prima.... una nuova Energia sconosciuta (alta e vibrante) entrerà nel corpo e cambierà la manifestazione e la percezione di se stessi... si riconoscerà il qui e adesso....o l'atttimo presente...". Se questo avviene, il corpo subisce una morte clinica. Non è un fatto di morti dell'io e maschere tanto romanzati, è un fatto fisiologico. Non si riconsocerà l'attimo presente, perché tutto, a quanto sembra, rientrando nel proprio stato naturale, non ha bisogno di un riconoscimento in termini di tempo. Insomma, questa è l'illusione di chi ha dei barlumi di questa cosa (fra l'altro ognuno ce l'ha, è solo che non sa riconoscerli, per il fatto che tutti abbiamo connaturato il 100% di possibilità dell'accadimento.) Su questi barlumi poi c'è chi immediatamente specula e si crede chissàchi. Invece chi ha passato una trasformazione del genere, (e si contano sulle dita di una mano monca) che prevede che l'io non sia più, nel senso che la vibrazione del pensiero torna a funzionare e incenerisce tutto, ha visto estromettere dal suo sistema ogni esperienza, conoscenza, sensazione, emozione che tutta l'umanità ha accumulato da sempre. è un vero svuotare per far ricominciare ex-novo un organismo. Questo Essere Umano allora è il primo che indicherà che noi come esseri non siamo diversi dal verme in giardino.