Vero... il seme rilasciato in una terra arida può trasformarsi in pianta; ma a patto che ci siano le condizioni necessarie affinchè questo avvenga e non è certo che ciò succeda.
Chi rilascia il seme deve sempre assicurarsi che l'arrivo della pioggia sia una possibilità. Ciò che è possibile prima o poi succede... non ciò che non è possibile. Saggio è colui che non parla a tutti senza distinzioni, sperando che qualcuno colga il significato delle sue parole (parlo a 100 persone ce ne sarà almeno una che mi capisce...), ma è colui che riserva le sue parole soltanto a coloro che possono comprenderle, proprio perchè ne conosce l'enorme valore.

Perchè si espongono a più livelli di interpretazione, del resto la verità è contraddittoria finchè non si capisce che gli opposti non sono opposti...

Messaggio originale inviato da Angel of the night
Vero... il seme rilasciato in una terra arida può trasformarsi in pianta; ma a patto che ci siano le condizioni necessarie affinchè questo avvenga e non è certo che ciò succeda.
Chi rilascia il seme deve sempre assicurarsi che l'arrivo della pioggia sia una possibilità. Ciò che è possibile prima o poi succede... non ciò che non è possibile. Saggio è colui che non parla a tutti senza distinzioni, sperando che qualcuno colga il significato delle sue parole (parlo a 100 persone ce ne sarà almeno una che mi capisce...), ma è colui che riserva le sue parole soltanto a coloro che possono comprenderle, proprio perchè ne conosce l'enorme valore.


Dal vangelo di Tommaso.


"Vedete,il seminitore uscì,prese una manciata e seminò.
Alcuni semi caddero sulla strada e gli uccelli vennero a raccoglierli.
Altri caddero sulla pietra,e non misero radici e non prudussero spighe.
Altri caddero sulle spine e i semi soffocarono e furono mangiati dai vermi.
E altri caddero sulla terra buona,e produssero un buon raccolto che diede il sessanta per uno e il centoventi per uno"

Come vedi i semi sono stati gettati,sta ad ognuno di noi far sì che il seme germogli.

ciao

ermes

Nutro un profondo interesse per il Vangelo di Tommaso e ti ringrazio di averlo citato...
Secondo quanto tu dici noi non abbiamo il diritto di tenerci le conoscenze per noi e non abbiamo neppure il diritto di decidere se uno è in grado di comprendere o meno ciò che diciamo. Quindi non è ragionevole tenere per noi queste conoscenze o riservarle a pochi eletti scelti da noi, sulla base del nostro personale giudizio.
Correggimi se sbaglio.
In tal caso dovremmo divulgare il più possibile le nostre conoscenze affinchè anche altri ne facciano tesoro.
Mi hai fatto riflettere... credo che ripenserò alle mie posizioni... (Sempre che ne abbia dato un'interpretazione corretta, ma sono stanca...)

Credo che chi sa,adesso dovrebbe parlare,i tempi sono maturi,l'intero occidente sta cadendo nel caos,e non mi vengano a dire che tutto procede bene.
La chiesa cattolica deve smettere di invocare un dio che è stato fatto ripudiare da loro stessi,prendendosene il monopolio senza averne il diritto.

ciao

ermes