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Vecchio 11-03-2005, 12.38.03   #1
Yam
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Chassidismo (segnalazione)

Il Chassidismo è un movimento spirituale interno all'ebraismo: ne parlerà con noi in studio in questo nuovo ciclo delle nostre Letture, il Rabbino Benedetto Carucci Viterbi.
Il fondatore è Rav Israel Eliezer - noto poi come Bà'al Shem Tov (maestro del Nome divino) - che affermava :[il chassidismo] esige che ciascuno partecipi alla vita degli altri e non lo lasci solo né nello sconforto né nella gioia. Il movimento si sviluppò nel diciottesimo secolo nell'Europa dell'Est, nella zona della Polonia (oggi Ucraina) della Poldolia, della Volinia e poi della Galizia orientale, in un contesto di grande precarietà delle comuità ebraiche soggette a numerosi pogrom (in particolare a quello del 1648).
In opposizione con i talmudisti della sua epoca e con la tradizione ebraica di centralità dell'erudizione il chassidismo si propone come movimento di massa. La gioia è una delle caratteristiche della vita chassidica: tutto ciò che procura gioia possiede valore religioso. Inizialmente avversato dall'ebraismo tradizionale e perseguitato fino alla scomunica dei suoi appartenenti, venne infine accettato e ammesso come parte della più autentica tradizione ebraica. Il movimento si è poi diviso in rami autonomi legati ai discepoli - e ai successori di questi - del Ba'al Shem Tov. Quasi distrutto durante l'occupazione nazista dell'Europa dell'Est, è nell'emigrazione in America e in Europa occidentale che il chassidismo trova la sua salvezza.

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Radio Rai 3 ha appena concluso un ciclo di quattro puntate della trasmissione "uomini e profeti" dedicate allo Chassidismo con la partecipazione di Benedetto Carucci Viterbi.
Potete riascoltarle al seguente indirizzo:

http://www.radio.rai.it/radio3/uomin...ti/puntate.cfm

(prima puntata il 13.02.2005)
Yam is offline  
Vecchio 11-03-2005, 13.20.26   #2
Mirror
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A questo proposito, per un eventuale approfondimento, segnalo questo libro di Osho:

L'arte di morire - di Osho Rajneesh- Edizioni Giuntina

Dalla prefazione di Daniel Vogelmann:

"...il messaggio fondamentale del chassidismo, espresso dal suo fondatore, il Baal Shem Tov, in questi termini: "Sono venuto a insegnarvi un modo nuovo che non richiede nè il digiunare nè il pentirsi e neppure l'indulgere, ma solo la gioia in Dio".
E così Rajneesh commenta:" Il movimento del chassidismo è fondato sulla grazia: non richiede azione, la vita sta già accadendo ed è sufficiente essere in silenzio, passivi, attenti e ricettivi.
Dio arriva attraverso la grazia e non tramite lo sforzo."
L'importante (ma non è così facile) è riuscire a vedere l'inferno creato dall'io nel nome dell'impossibile ricerca della perfezione e dell'unicità, e capire con il cuore come l'intera vita è semplicemente una scuola per apprender come tornare a casa, come morire, come scomparire, perchè nel momento in cui scomparite, Dio compare in voi".

All'ora l'io si dissolverà spontaneamente e noi potremo finalmente morire, e cioè a vivere.

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Vecchio 11-03-2005, 13.32.01   #3
Yam
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Personalmente trovo la lettura dei racconti Chassidici letteralmente spassosa.....

Una volta, la sera dopo il Giorno del Perdono, la luna rimase coperta dalle nuvole, e il Baalshem non poté uscire a dire la benedizione della luna. Ciò l'angustiava molto; ché, come tante volte, anche ora sentiva che un destino imponderabile era affidato all'opera delle sue labbra. Invano diresse la sua profonda forza verso la luce del pianeta, per aiutarlo a gettare i suoi gravi veli; ogni volta che mandava qualcuno a vedere, sempre gli veniva risposto che le nuvole s'erano infittite. Finalmente la speranza l'abbandonò. Intanto i chassidim, che non sapevano la pena del Baalshem, si erano riuniti nella parte più esterna della casa e avevano incominciato a danzare, ché in tal modo solevano festeggiare lietamente il perdono dell'anno, compiuto attraverso il servizio sacerdotale dello zaddik. Quando la santa gioia crebbe, invasero danzando la camera del Baalshem. Presto il fervore li sopraffece, presero per le mani colui che sedeva afflitto e lo trassero nel loro girotondo. In quel momento di fuori risuonò un grido. Improvvisamente la notte s'era rischiarata; in splendore mai visto la luna si librava nel cielo purissimo.

(da Martin Buber, I racconti dei Chassidim)


Durante una festa di Shavout Rabbi Levi Isacco disse: «Sta scritto in Isaia: "Da me uscirà la legge". Come dobbiamo intendere queste parole? Eppure noi crediamo che la Torà, che Mosè ha ricevuto sul Sinai, è eterna e immutabile e ci è vietato di toccarne anche il più piccolo segno. Ma in realtà la Torà non è soltanto fatta dalle nitide lettere nere, ma anche da quegli spazi bianchi, non scritti, che noi con i nostri occhi terreni non possiamo leggere. Nei giorni della redenzione Dio rivelerà a tutto il mondo anche i segreti che Egli ha nascosto in quei passi non scritti della Torà»


(da Chajim Bloch, Storie chassidiche)


Quando Bàal-shem doveva assolvere un qualche compito difficile, qualcosa di segreto per il bene delle creature, andava allora in un posto nei boschi, accendeva un fuoco, e diceva preghiere, assorto nella meditazione; e tutto si realizzava secondo il suo proposito. quando una generazione dopo, il Maggìd di Meseritz si ritrovava di fronte allo stesso compito, riandava in quel posto nel bosco, e diceva: . - e tutto andava secondo il suo desiderio. Ancora una generazione dopo, Rabbi Moshe Leib di Sassow doveva assolvere lo stesso compito. Anch'egli andava nel bosco, e diceva: . E infatti cio` era sufficiente. Ma quando di nuovo, un'altra generazione dopo, Rabbi Yisrael di Rischin, doveva anch'egli affrontare lo stesso compito, se ne stava seduto in una sedia d'oro, nel suo castello e diceva: . E - così prosegue il narratore - il suo racconto da solo aveva la stessa efficacia delle azioni degli altri tre.


(da Scholem Gershom, Le grandi correnti della mistica ebraica)


Bibliografia:
Gershom Scholem, Le grandi correnti della mistica ebraica, Einaudi

Julien Bauer, Breve storia dello chassidismo, Giuntina

Martin Buber, I racconti dei Chassidim, Garzanti

Claudia Sonino, Esilio, diaspora,terra promessa. ebrei tedeschi verso Est, Bruno Mondadori

Elie Wiesel, Celebrazione hassidica. Ritratti e leggende, Spirali edizioni 1983


Chajim Bloch, Storie chassidiche. Apologhi, novelle e parabole della tradizione mistica ebraica, Edizioni Theoria


Nachman di Breslav, La principessa smarrita, a cura di G. Limentani e Sh. Bahbout, Milano, Adelphi, 1981.

Chaim Potok, Danny l'eletto, Garzanti

Elie Wiesel, Contro la malinconia, Spirali

A. H. Heschel, Passione di verità, Rusconi

Shemuel Y. Agnon, Le storie del Baal Shem Tov, Giuntina

J.Langer "le Nove Porte" Adelphi

M.Buber "Il cammino dell'uomo" Edizioni Qiqajon

Ultima modifica di Yam : 11-03-2005 alle ore 13.37.48.
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