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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 08-04-2005, 13.32.45   #1
sergio
yoga non si fa, yoga si è
 
Data registrazione: 05-04-2005
Messaggi: 149
Ecumenismo cosmico...

Il 15/11 ho assistito ad una conferenza di Padre Anthony Elenjimittam, alias Bhikshu Ibabhodananda.

Sotto mi permetto di incollare un testo che parla della sua opera.

Qualcuno di voi lo conosce?

Parliamone!

Sergio


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Ecumenismo: Termine derivato dal greco, designante il movimento tendente all'unione di tutte le chiese cristiane, con un conseguente invito alla tolleranza fra tutte le religioni monoteiste. L'E. intende riscoprire, al di là delle divergenze dottrinarie, la Chiesa istituita da Gesù (una sancta ecclesia).

Sorto alla fine del XIX secolo in ambiente protestante, l'E. si configurò attraverso cinque conferenze, tenutesi in Edimburgo (1910), a Stoccolma (1925), a Losanna (1927), in Utrecht (1938) ed in Oxford-Edimburgo (1948). Durante l'ultima conferenza, cui parteciparono 142 tra chiese e diverse confessioni, venne istituito il World Council of Churches (Concilio Mondiale delle Chiese).

La Chiesa cattolica, che aveva respinto una concezione ecumenica del cristianesimo che non fosse intesa come un ritorno alla Chiesa di Roma, dal 1958, per opera di Giovanni XXIII, si avvicinò all'E. attraverso incontri del pontefice con l'anglicano Fisher e con l'ortodosso Atenagora. Nel 1960 fu istituito il Segretariato per l'unione dei cristiani, con a capo il cardinale Bea. L'E., che fu alla base del Concilio Vaticano II (1961) dove per la prima volta furono ammessi osservatori di Chiese separate, si concretizzò in alcuni avvenimenti, come l'abbraccio di Paolo VI ed Atenagora a Gerusalemme (1964), l'incontro del pontefice romano con il capo della Chiesa anglicana Ramsey, la visita di Atenagora in Vaticano 81967). Dal 1965 è stata insediata a Ginevra una commissione unica cattolica protestante, interessata alla collaborazione fra cristiani nel campo caritativo, al problema dei matrimoni misti, alla libertà religiosa, al proselitismo, alla teologia, ecc.

Innumerevoli sono stati e sono le personalità che si sono prodigate per l'E., anche in senso globale, quindi non limitato alle sole chiese cristiane. Tra questi è significativa l'attività svolta da Sai Baba (v.) e dal monaco indiano Anthony Elenjimittam, alias Bhikshu Ibabhodananda, nato a Cochin, nel Kerala.

Egli studiò filosofia nel seminario inter-diocesano di Alwaje. Entrò poi nell'Ordine Domenicano nell'anno 1936, completando gli studi di teologia all'Angelicum di Roma, dove fu ordinato sacerdote nell'anno 1939 con il nome di p. Antonino. Iniziò poi il suo pellegrinaggio intorno al mondo, continuando gli studi filosofici al Manchester College e ad Oxford, ove visse varie esperienze fino al termine del conflitto mondiale, come giornalista ed operaio. Ritornò poi in India, dove aderì al movimento del Mahatma Gandhi, accettandolo come suo guru e Maestro nell'interpretare apostolicamente il suo messaggio per la mutua comprensione delle religioni dei popoli di ogni razza e credo. Questo spinse p. Antonino al suo continuo pellegrinaggio tra oriente ed occidente, intrattenendo una fitta attività di conferenziere, scrittore e guida spirituale. Un'attività che non gli impedì di occuparsi della conduzione a Bombay della "Welfare Society for destitute children", da lui fondata nell'anno 1957, che comprende la "St. Catherine of Siena School" e la "Aquinas Industrial School", per raccogliere i bambini emarginati ed educarli alla realizzazione di una cosmopolis ideale, secondo il suo sogno di un'umanità affratellata ed unita. La creazione di questi istituti lo mise in contatto con papa Giovanni XXIII, dal quale rifiutò la mitra arcivescovile per continuare la sua missione, ritenendo d'aver ricevuto il mandato gandhiano di lavoro per l'intesa inter religiosa; Inoltre la sua attività ecumenica ebbe il sostegno del futuro papa Giovanni Paolo I, allora patriarca di Venezia Luciani, profondo conoscitore della spiritualità indiana.

Padre Antonino ha scritto varie opere tradotte in italiano, tra cui "La filosofia Yoga di Patanjali", "Le Upanisad", "Esoterismo monastico cristiano ed indo buddhista", "Francesco d'Assisi, Yogi dell'amore cosmico", "Salmi di un marinaio solitario", La vita di Buddha ed il Dhammapada", "Sublimazione del sesso" e "Gnosi Vedantica".

Padre Antonino amava esemplificare il suo pensiero avvalendosi di un'immagine, un vero e proprio "Mandala" detto degli otto sentieri, creata dal filosofo inglese J.B. Sparks nel 1944, allo scopo dichiarato di guidare gli aspiranti a meditare sullo Spirito Universale, sull'Eterno, sull'AUM, sull'Essere-Coscienza-Beatitudine.


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sergio is offline  
Vecchio 08-04-2005, 14.29.20   #2
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
non lo conosco, ma è una bella teoria quella di un Ecumenismo totale.

Poco probabile che si possa realizzare, però.

I presupposti su cui si basano le varie religioni sono tali che non si può fondere cristianesimo con l'islam (p. es.) senza che sia l'uno, sia l'altro cessino per dare vita ad un completamente nuovo senso della religione. Un cristianesimo in cui Gesù non sia parte di Dio ed un Islam in cui Mohamed non sia l'ultimo profeta ed il primo assoluto portatore della diretta parola di Dio agli uomini.

Non parliamo poi della possibilità di fondere il principio della Fede con quello antitetico della Conoscenza! Non c'è possibilità di accordo.

Quello che credo possibile, in un remoto futuro, è che molte religioni si esauriranno naturalmente per semplice comune cultura e confronto mediatico, grazie alla scienza ed alla tecnologia delle telecomunicazioni, che rendono il mondo sempre più "piccolo" e mettono la gente a confronto reciproco molto più di appena 20 anni fà.

E' un vero peccato che non ci saremo noi, quel giorno. Oggi si avverte fortemente l'impossibilità di potersi rivolgere ad un "uomo di Dio" da cristiani se questi è invece musulmano... ed un mistico del Tutto ha una difficoltà infinita a dialogare con qualunque prete, di qualsiasi religione, senza avvertire nei suoi confronti un profondo senso di compassione... per tanta vocazione sprecata votandosi ad una così piccola parte di quel che Dio è per il mistico.

Quello che mi chiedo io è:

"E' possibile che un uomo possa avere una vera vocazione se non è limitato dalla fede?
Potrà mai diventare globale una religione basata sul riconoscimento di Dio invece che sulla fiducia che Questi sia quel che si dice ?"

Francamente... temo di no, e la religione del domani sarà qualcosa di molto diverso da quel che intendiamo oggi.

Ultima modifica di Mistico : 08-04-2005 alle ore 14.43.38.
Mistico is offline  
Vecchio 11-04-2005, 08.14.29   #3
sergio
yoga non si fa, yoga si è
 
Data registrazione: 05-04-2005
Messaggi: 149
ok ...

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Ciao Mistico,
grazie della tua bella risposta !

Che l’ecumenismo cosmico sia utopico ha il suo peso, certo.

Questo però non toglie il fascino e la sfida che il suo messaggio lancia ad ognuno di noi: ricordarci che ognuno di noi è alla ricerca della stessa “cosa”…(nel mandala di Sperks i vari “sentieri” confluiscono verso un centro definito “spirito”…)
Il confluire del messaggio delle varie religioni verso il “Dio”, la ricerca della Verità che altro non è, a mio personalissimo avviso, che “Dio” stesso…

Allora il messaggio dell’ecumenismo è proprio il ricordarci che apparteniamo alla stessa Umanità, che condividiamo le stesse emozioni, le stesse attitudini…;
Certo, ognuno con la propria cultura più o meno etnocentrica, più o meno fondamentalista ed intransigente…

La presa di consapevolezza forse consiste nel rendersi conto che dietro ad ogni divisione, dietro ogni settarismo, si nasconde sempre lui, l’Uomo…

E allora leggere di zen o di cristianesimo fa poca differenza perchè i Maestri sono patrimonio dell’Umanità, e non di una sola cultura come si cerca di far credere per alimentare il dualismo “noi contro di loro”…

Gesù non ha predicato ai cristiani ma all’umanità e così tutti gli altri…

Allora l’apertura all’altro è un vedere nel prossimo davvero un “fratello” con cui condividere visioni, speranze, idee…
Questo dialogo interreligioso e interculturale penso non possa che portare che bene…; qualcuno diceva che la paura deriva dall’ignoranza…; mi pare quindi che fare “luce” sulle “differenze” possa essere un modo per comprendersi vicendevolmente, con il rispetto che merita ogni essere umano…

E questo non significa auspicare un rinunciare alla propria cultura ma un comprendere le varie interpretazioni che esistono sul mondo (le cosmogonie…).
E con questo rispetto reciproco e conoscenza reciproca dovrebbero porsi le basi per un vivere Insieme…

Non so quanto contribuirà in maniera “positiva” la scienza e la tecnologia delle comunicazioni…
Perché se è vero che ci pare che il mondo sia più “piccolo” dobbiamo anche avere l’onestà di chiederci se quello che vediamo lo comprendiamo davvero, se cioè è sufficiente “vedere” per “capire”…
Una cultura si sviluppa nel tempo ed è in continuo mutamento…Mi pare presuntuoso comprenderla solo perché ormai su internet si hanno “informazioni” su ogni cosa, vi sono on-line testi “sacri” di ogni genere con ogni traduzione possibile…

Non so, davvero.

Mi auguro che il futuro di ogni religione sia quello di ritornare alla propria missione originale: liberare l’uomo per preparalo al momento più importante, la morte…

Buona giornata !

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sergio is offline  
Vecchio 11-04-2005, 12.08.54   #4
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
x Sergio

Citazione:
messaggio originale inviato da Sergio:
…La presa di consapevolezza forse consiste nel rendersi conto che dietro ad ogni divisione, dietro ogni settarismo, si nasconde sempre lui, l’Uomo…
L’uomo non è fatto per vivere da solo, perciò non c’è dubbio che la divisione sia “male” mentre l’unione sia “bene”.
La presa di consapevolezza, quindi, consiste nel rendersi conto che dietro ad ogni divisione, dietro ogni settarismo, si nasconde sempre l’errore nelle convinzioni e non “l’uomo”, direi.

In campo religioso, qualunque convinzione capace di tenere divise le persone è una convinzione sbagliata. Quale che sia il Dio in cui si crede, quale che sia il modo dell’uomo di porsi in relazione a Dio, la via comune di ogni religione (che guarda a Dio) è “il bene”. Perciò, la “vera religione” dovrebbe escludere e ripudiare ogni convinzione capace di dare luogo a divisione tra gli uomini.

Citazione:
…qualcuno diceva che la paura deriva dall’ignoranza…; mi pare quindi che fare “luce” sulle “differenze” possa essere un modo per comprendersi vicendevolmente, con il rispetto che merita ogni essere umano…
La paura non è il vero problema, perché per solo quella, ciascuno resta timorosamente in pace a casa propria. La diffidenza e l’identificazione con il nemico “satana/male” sono la causa della distanza e del ristagno dell’isolamento interreligioso, quando non addirittura di aggressioni e guerre in nome di Dio.

Anche conoscendo a fondo le altre religioni, se prima non si impara che “la vera religione” esclude la separazione, ogni religione diversa dalla propria mostrerà all’istruito soltanto DIFFEREZE, e la divisione risulterà ancora più marcata! Ovunque questo è riscontrabile. Non c’è al mondo un fondamentalista che non sia particolarmente istruito sulla propria religione e sulle differenze di quella “nemica” rispetto alla propria. Perciò, qualunque religione che possa produrre un fondamentalista è una religione parziale e viziata da qualche grosso errore: non è la “vera religione”.


Citazione:
…E questo non significa auspicare un rinunciare alla propria cultura ma un comprendere le varie interpretazioni che esistono sul mondo (le cosmogonie…).
E con questo rispetto reciproco e conoscenza reciproca dovrebbero porsi le basi per un vivere Insieme…
Si tratta di filtrare la propria e le altrui religioni ed accettare, di ciascuna, quanto c’è di logico, armonioso e coerente con le manifestazioni di Dio che vediamo bene sotto il nostro naso ogni santissimo giorno.

Una religione “Filtrata ed integrata”, però, diventa un’altra cosa e quindi tanto vale avere il coraggio di affermare che bisogna aprire la cassaforte sigillata della propria “religione”, gettar via le incoerenze ed integrare con nuove coerenze acquisite dall’esterno, quindi lasciarla socchiusa per sempre, perché nuove ricchezze vi aggiungeremo certamente d’ora in poi e non ci sarà nessuno a portar via nulla!

Citazione:
…Mi auguro che il futuro di ogni religione sia quello di ritornare alla propria missione originale: liberare l’uomo per preparalo al momento più importante, la morte…

La “religione” è il rapporto monodirezionale dell’uomo di relazionarsi a Dio (o agli dei). C’è la possibilità che Dio sia Tutto ed allora l’uomo sarebbe Parte di Dio. In questo caso il rapporto non potrebbe essere monodirezionale: Parti di Dio non possono avere “religione” parzialmente rivolta al sé stesso…

Vincoli educativi ed opinioni ampiamente diffuse hanno reso difficile anche il solo prendere in considerazione una tale eventualità, eppure, si tratta di una possibilità che spiegherebbe ogni cosa con lampante chiarezza. La “religione del Tutto” è professata da Parti di Dio ed è rivolta al “Resto”, “Sé” escluso. C’è una identità che impone il riconoscimento di tutte le cose in Una sola e quindi la professione dell’unione è l’unica legge e Via ammissibile. Non più auspicare amore che è cosa da rivolgersi al separato e si oppone all’odio, ma identità nell’Uno composto di Parti sorelle della medesima natura.

La “religione del Tutto” è l’unica risposta che non ammette separazioni. Ma quanti hanno una mente tanto libera ed aperta per accogliere una Consapevolezza del genere?

Non è ancora giunto il tempo. Ci vuole una nuova specie umana capace di accettare la propria condizione divina senza alcun Grande Genitore a tendergli le braccia per sorreggere il bambino che cade.

L’umanità è ancora in maggioranza fatta di una specie intermedia. L’uomo nuovo verrà domani, forse, …se questa specie non farà la fine degli antichi re della terra: “I Dinosauri” incapaci d’essere Consapevoli.


P.S.
Ciao!

Ultima modifica di Mistico : 11-04-2005 alle ore 12.15.05.
Mistico is offline  
Vecchio 13-04-2005, 07.58.58   #5
sergio
yoga non si fa, yoga si è
 
Data registrazione: 05-04-2005
Messaggi: 149
sì !!!

grazie mistico per il tuo bellissimo messaggio...

penso che ognuno di noi viva su delle "frequenze" che ci sono assegnate sin dalla nascita e ci fanno essere ricettivi o meno a certi discorsi ed alla consapevolezza...(lo vuoi chiamare karma?)...

per cui, come diceva Yogananda, "tutto è Bene", tutto è manifestazione di quell'Uno senza secondo che bene hai espresso Tu...

non sta a noi "giudicare" un disegno che intravvediamo appena...

sono ottimista, voglio vedere per il futuro un mondo migliore in cui l'Uomo si comporta come tale..., abbattendo quei muri fatti di "libri sacri" (anche i nazisti dicevano "Gott mit uns"...), di parole, di meschinità, di tutto...


son contento del nostro dialogo,
è un buon esempio di come basti poco per accogliere l'altro e CONDIVIDERE la nostra umanità...


Grazie,

sergio
sergio is offline  

 



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