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Vecchio 29-04-2005, 20.11.21   #21
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Caro Mistico, le definizioni di trascendere che mi hai proposto, sono nell'uso comune del linguaggio parlato, ma non nel significato etimologico, filosofico e sperimentale.

Infatti, nel linguaggio scientifico, così come in quello filosofico, si dice che la visione che arriva al nostro cervello è composta da due immagini, diverse fra loro, (date dai due occhi), le quali vengono "trascese in un'unica immagine che ha qualità e caratteristiche diverse dalla somma delle due immagini.

In questo senso ho usato il termine "trascendere".

Dicevo, però, che l'ignoranza non si trascende, ma si perde.
E' chiaro che non intendevo, come tu hai supposto, che si perda in un colpo, ma l'acquisizione di coscienza è sempre graduale, così come l'acquisizione culturale.

Per quanto riguarda la definizione di Dio panteistico, è semplicemente la somma del tutto.
Mentre il Dio a cui faccio riferimento è oltre la somma del tutto, in quanto lo trascende.
Quindi è Assoluto e unitario.

Quello che voglio dire, per fare un esempio, è che il Panteismo riconosce Dio nell'insieme di tutti i componenti di un quadro bellissimo (tratti di pennello, colori, tela e cornice).
Io, invece, dico che Dio è il significato del quadro, il quale deriva dalla somma di tutti i componenti, ma ne trascende le parti.

Se non ci fosse la trascendenza, cosa sarebbe la statua del David di Michelangelo, se non un insieme di carbonato di calcio e altre sostanze minori?
Invece quale stupenda sensazione di armonia e bellezza può dare a chi la osserva, e quale significato di forza e vitalità esprime.
Umberto77 is offline  
Vecchio 29-04-2005, 22.12.50   #22
Mistico
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x Umberto77

Citazione:
Messaggio originale inviato da Umberto77
...
Per quanto riguarda la definizione di Dio panteistico, è semplicemente la somma del tutto.
Mentre il Dio a cui faccio riferimento è oltre la somma del tutto, in quanto lo trascende.
Quindi è Assoluto e unitario.

Quello che voglio dire, per fare un esempio, è che il Panteismo riconosce Dio nell'insieme di tutti i componenti di un quadro bellissimo (tratti di pennello, colori, tela e cornice).
Io, invece, dico che Dio è il significato del quadro, il quale deriva dalla somma di tutti i componenti, ma ne trascende le parti.

Se non ci fosse la trascendenza, cosa sarebbe la statua del David di Michelangelo, se non un insieme di carbonato di calcio e altre sostanze minori?
Invece quale stupenda sensazione di armonia e bellezza può dare a chi la osserva, e quale significato di forza e vitalità esprime.
Ma Umberto, ... "tutto" che significa allora, "tutto meno il senso"? o meno la bellezza, l'essenza o altro?

La visione panteista differisce da quella panenteista per la questione del collocare Dio "nel" o "fuori dal" ...tutto. Quindi la tua è una visione panenteistica, basilarmente. Non ho potuto, mai, capire come si può sottrarre qualcosa dal "tutto" continuando a considerarlo tale. Per questo, la mia visione è, invece, basilarmente panteista.

La bellezza, lo spirito ed il senso delle cose vanno intese quali "cose" a propria volta. Non è detto che solo la materia sia il campo di definizione di quanto possa esistere: La storia, per esempio, è un concetto complesso costituito da successione di eventi e ragioni, ma va intesa anch'essa quale "cosa" Parte del Tutto.

Il porre Dio al di fuori del tutto mi pare una forzatura filosofica, basata sul imposizione di un controsenso (tutto parziale), ottima per dare un bel calcione alla struttura chiara armoniosa e lineare della verità nella visione panteistica... e ricominciare da capo l'eterno gioco del "Chissà... chi lo sa...".

A che pro continuare ad evitare una risposta coerente e senza contraddizioni? Non sarà forse perchè non è facile rinunciare ad un Dio che ha un po' disatteso le nostre aspettative?

Ciao.


P.S.

...quando si ammette che Dio coincide con il tutto, ...allora non c'è altro che Dio: Inutile cercarlo "fuori dal tutto". Ti pare?

Ultima modifica di Mistico : 29-04-2005 alle ore 22.19.04.
Mistico is offline  
Vecchio 29-04-2005, 23.18.15   #23
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Non sono stato molto chiaro, Mistico.

Per me, Dio non è al di fuori del tutto.
Dio è tutto e anche la trascendenza che dà significato alla somma di questo tutto, facendo emergere un "qualcosa" che è molto di più dell'insieme dei suoi componenti.

Seguendo l'esempio che ho fatto prima, il significato di un quadro o della statua del David di Michelangelo, non è al di fuori dei componenti e della forma del quadro o della statua.
E come potrebbe?

Dunque, per me, Dio non coincide col tutto, ma ne trascende i singoli valori e il senso della somma, in un Assoluto che tutto contiene ed è.
Umberto77 is offline  
Vecchio 30-04-2005, 01.09.37   #24
Mistico
Utente bannato
 
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Messaggi: 1,879
Citazione:
Messaggio originale inviato da Umberto77
...
Per me, Dio non è al di fuori del tutto.
Dio è tutto e anche la trascendenza che dà significato alla somma di questo tutto, facendo emergere un "qualcosa" che è molto di più dell'insieme dei suoi componenti.
...
Dunque, per me, Dio non coincide col tutto, ma ne trascende i singoli valori e il senso della somma, in un Assoluto che tutto contiene ed è.
Allora siamo, in qualche modo, daccordo.

Due persone, ciascuna con proprie differenti qualità, insieme possono produrre oltre le proprie personali qualità, anche nuove qualità che sono peculiari del nuovo gruppo.
Queste nuove qualità costituiscono un "plus valore" che si affianca alle qualità preesistenti. Questo potremmo dire che sia "l'anima del gruppo": un insieme di nuove caratteristiche, nuove qualità, nuove cose che non avrebbero potuto venire in esistenza senza unione.

Per il Tutto avviene la stessa cosa: l'unione di tutte le cose genera un "Plus Valore" Unico... che potremmo definire "L'Anima di Dio".

Ma, caro Umberto, credo che siamo daccordo sul fatto che ...sempre Parte di Dio sia quell'Anima. Non è Lei "Dio". Quell'Anima non trascende il Tutto, e nemmeno trascende il Resto (il Tutto senza di Lei): Si affianca al Resto per formare, con Lei, il Tutto.

Una coppia unita in armonia genera un gruppo che trascende le qualità somma dei distinti partecipanti, ma non trascende la coppia in sè: Infatti, data la coppia, si genera quel gruppo che vale quel che vale perchè è assolutamente una cosa a sè, nuova e non paragonabile alle proprie parti.

Interessante conversazione...

Grazie!

P.S.
Ciao!

Ultima modifica di Mistico : 30-04-2005 alle ore 01.26.47.
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